Visualizzazione post con etichetta riso. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta riso. Mostra tutti i post

giovedì 12 dicembre 2019

RISOTTO ALLE CAROTE


Io non amo le carote crude e non le ama nemmeno Ronald Reagan, che non è il defunto Presidente degli Stati Uniti, ma il mio magnifico e buffissimo cane. Ma le compro e le uso tantissimo per preparare le basi del soffritto, o per cuocerci legumi, o anche per fare degli ottimi contorni come le carote al Brown sugar e bacon o pancetta.



Quando me ne avanzano le trito con cipolla e sedano e congelo, in modo da avare già una base pronta all'uso. Ebbene la settimana scorsa mi sono ritrovata una decina di carote e non sapevo cosa farci!!!
Ho perso 5 minuti buoni a pensarci e volendo mangiare riso a pranzo ci ho fatto un buon risotto, che fosse buono l'ho scoperto, ma mi sono così impegnata che credo comprerò le carote proprio per rifarlo spesso.

Aggiungo che è anche abbastanza light e ve ne renderete conto appena leggerete gli ingredienti.


RISOTTO ALLE CAROTE
(per 4 porzoni)

250 g di Riso Carnaroli
8-10 carote fresche
2 scalogni
80 g di salsiccia tagliata a tocchetti
1 cucchiaio di olio extra vergine d'oliva
sale
pepe nero
prezzemolo
Parmigiano Reggiano

In un tegame mettete l'olio con il pepe e gli scalogni affettati finemente con due cucchiai di acqua e fate stufare.
Nel frattempo pulite e pelate le carote, tagliatele a rondelle, mettete da parte qualche rondella e tritate tutto il resto.
Quando lo scalogno si sarà ammorbidito, versate tutte le carote sia tritate che in rondelle nel tegame, aggiungete del sale e mescolate, versate anche la salsiccia e fate cuocere una ventina di minuti.
Portate dell'acqua a bollore e mantenetela calda.
Aggiungete il riso alle carote e fatelo tostare, mescolando, per circa 2 minuti, aggiungete un po' d'acqua, il sale e mescolate, man mano che l'acqua viene assorbita dal riso aggiungetene, assaggiando di sale.
Quando il riso sarà al dente ( questo dipende più o meno dalla marca del riso che avrete utilizzato) mantecate con del Parmigiano Reggiano grattugiato.
Servite subito con una spolverata di prezzemolo finemente tritato.

Enjoyyy!!!

lunedì 24 giugno 2019

INSALATA DI RISO CON PESTO DI TONNO, PISTACCHI E POMODORINI SECCHI



Sono ripetitiva lo so, ma non posso farci nulla a me il caldo fa passare la voglia di accendere i fornelli, ma allo stesso tempo mi fa venire voglia di preparare cose sfiziose per invitare amici in giardino a godere di qualche filo di venticello. E diciamo anche che la cosa bella dell'Estate sono  i piatti freddi tipo le insalate di pasta o di riso, l'importante è non farne quantità da esercito che poi si finisce per odiare quel contenitore Tupperware onnipresente in frigo, ahahahah.
Questa volta il pesto di tonno e pistacchi fatto la settimana scorsa è stata la scusa per cuocere un po' di riso e farlo raffreddare per combinare una bella insalata che potrebbe essere un ottimo must ogni tanto, è bastato aggiungerci qualche ingrediente ed il gioco è stato fatto.
Molti di voi sono già in vacanza, altri la stanno agognando, beh vi auguro solo che siano belle come le desiderate, che siano al mare, in montagna in qualche bella città, GODETEVELE!!!




INSALATA DI RISO con PESTO DI TONNO E PISTACCHI, POMODORINI SECCHI & CO

300 g di riso bollito al dente (io non uso MAI il riso parbolied!!!)
200 g di pesto di Tonno e Pistacchi
150 g di papata lessa
100 g di fagiolini bolliti
150 g di pomodorini secchi (io uso dei pomodorini ciliegino di Pachino secchi)
qualche pistacchio di Bronte
olio extra vergine di oliva
sale
pepe nero macinato fresco



Mentre fate raffreddare il riso, dopo averlo bollito in acqua salata, fate ammollare  pomodorini secchi qualche minuto in acqua calda. Asciugateli con carta da cucina, e tagliateli a metà (se usate dei pomodori secchi di dimensioni più grandi rispetto ai ciliegini tagliateli a tocchetti più piccoli), tagliate a pezzettini i fagiolini e a cubetti la patata lessa.
Mettete il riso in una ciotola capiente, mescolate con olio extra vergine di oliva, del pepe macinato al mulinello, e iniziate ad aggiungere il pesto di Tonno e pistacchi, i pomodorini, avendo cura di mescolare bene ad ogni aggiunta, i fagiolini, le patate e i pistacchi interi. Mescolate bene, assaggiate di sale e poi riponete ben chiuso in frigo qualche ora, per fare amalgamare bene i sapori tra loro.
Servite decorando con un po' di farina di pistacchi.



Enjoy!!!

venerdì 7 giugno 2019

ARANCINI con RICOTTA, ACCIUGHE e FINOCCHIETTO SELVATICO


Questo è un consiglio che sempre do e sempre continuerò a dare  e cioè che se fate un Risottino allo zafferano o uno alla Parmigiana, ne dovete fare sempre in più, perchè avrete la possibilità di fare in seguito dei magnifici arancini.
La settimana scorsa mi ha risolto una cena in maniera sfiziosa con approvazione totale di mio marito, che da ora in poi li pretenderà spesso.
Complice di tutto questo sicuramente la favolosa ricotta che avevo comprato e il finocchietto selvatico che mi cresce bello e fresco in un vascone in giardino.
Sembra un lavorone fare gli arancini ma in realtà se ci si organizza sono abbastanza facili da fare, la cosa lunga può essere appunto preparare il riso, che è consigliabile fare il giorno prima e poi conservare in frigo così formare l'arancino sarà un'operazione facile.
Provare per credere!!!


ARANCINI con RICOTTA, ACCIUGHE e FINOCCHIETTO SELVATICO
(per 8 arancini)

Per gli arancini

400 g di risotto di Zafferano
100 g di ricotta fresca di pecora (scolata)
4/5 acciughe
2 rametti di finocchietto selvatico
pepe nero macinato al momento

Per la lega

500 g di acqua
250 g di farina
sale

Per la panatura 

Pangrattato

Per la frittura

Olio di semi di mais o arachidi (abbondante perchè deve essere una frittura ad immersione)


Preparate  il riso con qualche ora d'anticipo, perché al momento della preparazione degli arancini  deve essere ben freddo, quindi anche il giorno prima va benissimo e lo conservate in frigo.
Fate la lega, che è la pastella di acqua e farina che serve a sigillare l'arancino e a creare una base per la panatura con il pangrattato che aiuterà a conferire doratura, spessore e croccantezza al punto giusto. Versate l'acqua in una scodella profonda, aggiungete la farina, e il sale e amalgamate bene con una frusta. Mettete da parte e preparate il ripieno.
Mescolate la ricotta le acciughe tagliate a pezzetti, il pepe tritato al momento e il finocchietto tritato finemente in una ciotolina e poi passate alla formatura degli arancini.

Mettete un canovaccio o un vassoio sotto ad una griglia bella grande (così non sporcherete il piano di lavoro), disponete la ciotola con la lega, la ciotolina con il ripieno  e un piatto con il pangrattato così da avere tutto già pronto e fare meno movimenti sparsi per la cucina.
Prendete con una mano un po' di riso in base alla grandezza dell'arancino che desiderate (io ho pesato 8 palline da 50 grammi). Poi, girando con tutte e due le mani, formate una palla. Posate il futuro arancino su un vassoio e ricominciate fino a terminare il riso. Lasciateli riposare per una mezz'ora, in modo che raffreddino (anche se il riso era freddo di frigo, col calore delle mani si saranno un po' scaldate) e che il riso si compatti rendendo poi più facile la farcitura.
Tenendo la palla di riso con una mano, con il pollice dell'altra mano create un buco in alto e al centro e cominciate ad allargarlo spingendo sia verso il basso che sui lati. Posate nuovamente la palla di riso sul vassoio e passate al resto degli arancini.
Con un cucchiaino da caffè prendete un po' di ripieno e inseritelo all'interno del buco precedentemente, poi chiudete l'arancino: un po' spingendo il ripieno verso il basso, e un po' cercando di portare in avanti il riso per chiudere l'arancino. Girate l'arancino tra le mani per dargli la forma e per rendere la superficie liscia e compatta, senza buchi o piccole fessure. Posate l’arancino con il ripieno sul vassoio e passate ad un altro fino a completarli tutti.
Quando tutti gli arancini saranno pronti, passate alla "lega". Dare qualche colpo di frusta alla pastella per riprendere l'amalgama di acqua e farina e a questo punto immergete singolarmente gli arancini nella lega, poggiandole poi sulla griglia, in questo modo la lega scola e resta uno strato sottile, e così anche la panatura sarà sottile e croccante.  La lega non deve asciugare, quindi se fate tanti arancini, prevedete di preparare una decina di arancini con la lega e impanateli, e poi continuate con lega-panatura un po’ alla volta.
Passate gli arancini “legati” uno ad uno dentro il pangrattato, pressandoli bene con le mani per "saldare" bene lega e pangrattato, per rendere compatta la superficie degli arancini e, all'occorrenza, per riprenderne un pochino la forma.
Versate l'olio in una pentolina piuttosto alta e stretta. Quando l'olio sarà pronto (io faccio sempre il test con il manico di un cucchiaio di legno, che immerso si riempie subito delle micro bollicine, vuol dire che l’olio è pronto), immergete gli arancini  per 4/5 minuti rigirandoli con l’aiuto di una spatolina (il calore deve arrivare fino all’interno) e comunque fino a quando non risulteranno belli dorati in superficie.
Il meglio gli arancini lo danno caldi, ma non bollenti!!!





Enjoy!!!

giovedì 30 maggio 2019

RISOTTO CON LO ZAFFERANO PERSIANO




Come dicevo qua, un paio di giorni fa, Maggio non è stato tra i più amati (io l'ho amato tantissimo eh) quest'anno, ma come vi avevo accennato la ritardata lotta alle zanzare e il caldo torrido non mi sono mancati, e così ne ho anche approfittato per mettere su un brodo, fare un bollito misto da servire con dell'ottima salsa verde e col brodo mi sono data anche al risotto...che diciamolo se le temperature fossero state quelle degli anni passati, non avrei fatto nemmeno sotto tortura.
Complice il tempo e lo zafferano Persiano, non ho fatto il risotto alla Milanese, perchè so che ci sono delle regole ben precise per quello, ma nulla toglie che questo semplicissimo Risotto "giallo" sia comunque ottimo. 
Mi raccomando fatene un po' di più e mettetelo in frigo che arrivo la prossima settimana con una ricettina sfiziosissima.



RISOTTO ALLO ZAFFERANO 

220 gr di riso Carnaroli
di ¾ lt circa di brodo di carne  
½  cucchiaino di pistilli di zafferano
1 cucchiaio di burro
1 cucchiaio di olio extra vergine d’oliva
1 cipolla rossa piccola
Sale  e pepe q.b.
1 noce di burro acido

In un tegame capiente versate l’olio e il burro  e fate appassire la cipolla tagliata finemente, aggiungete un cucchiaio di bordo e fate ammorbidire bene. Aggiungete il riso e fate tostare un paio di minuti mescolando. Dopo di che versate il brodo bollente fino a coprire il riso, mescolate e fate cuocere, aggiungendo il brodo man mano che il riso lo assorbe. Aggiungete lo zafferano che avrete fatto sciogliere con un cucchiaio di brodo caldo, mescolate bene e quando il riso sarà quasi pronto mantecatelo con una noce di burro acido .
Servite caldo e se vi piace con dell’ottimo Parmigiano Reggiano.




ENJOY!!!

lunedì 25 giugno 2018

RISO FREDDO CON SALSA AI PEPERONI E NOCCIOLE


Una soluzione fresca che mi è tornata in mente trovandomi dei bei peperoni rossi da utilizzare, senza voler necessariamente usarli come contorno.
So che sembrerò monotona, ma durante l'Estate a me serve avere in frigo già il pranzo o la cena pronti dal ritorno dal mare o da qualche "giro in giro", perchè lo trovo così comodo e mi dà "serenità". Col caldo l'idea di non dover ricorrere alla solita insalata con qualche affettato per evitare di accendere i fornelli al rientro a casa mi rende felice. Si lo so mi accontento di poco, ma ditemi voi se non è una bella cosa?!


RISO FREDDO SALSA AI PEPERONI ARROSTITI

250 g di riso 
4 peperoni rossi
2 spicchio di aglio
40 g scalogno
90 ml di olio extra vergine di oliva
Sale
Pepe
40 g di nocciole tostate (più alte nocciole per presentazione del piatto)
3 cucchiai di aceto di mele


Lavate i peperoni e metteteli interi così come sono col picciolo, su una teglia ed infornate a 200°C, dopo circa mezz’ora vedrete che la pellicina sarà scura, girate e lasciate che anche l’altro lato dei peperoni si "bruci" bene, sembrerà che si stacchi.
Spegnete il forno e lasciate così per un paio d’ore.
Quando i peperoni saranno freddi dentro al lavandino e su un sacchetto di carta o una busta di plastica, eliminate la pellicina, ci starete un attimo, eliminate il picciolo e svuotate il peperone dei semini e delle coste bianche interne, vi dovrete lavare le mani un paio di volte, ma vedrete che velocità e soprattutto, vi troverete dei filettini di peperone magnifici.
Metteteli in un contenitore alto e stretto, con l’olio extra vergine di oliva, le nocciole, l’aglio, il sale, il pepe, l’aceto di sidro di mele, lo scalogno a pezzetti e frullate tutto molto bene con un frullatore ad immersione.

Assaggiate di sale e conservate in frigo. 

Cuocete il riso in acqua salata bollente e scolate. Sciacquate il riso sotto acqua corrente fredda. Scolate ancora bene e condite con la salsa di peperoni freddi. Potete servire subito o  mettere in frigo fino al momento di servire!

ENJOYYY!

mercoledì 6 giugno 2018

INSALATA DI RISO ZUCCHINE E POMODORO

 


Direi che è proprio iniziata la stagione Estiva, almeno qui da noi e cominciamo a pensare a qualcosa di fresco da mettere a tavola, da preparare magari la sera prima. I ponti vacanzieri sono terminati, ma iniziano le giornate al mare a fare bagni e prendere il sole.
Questo per me è il periodo delle zucchine e delle angurie, che mangerei quotidianamente, ed ecco che dovendo improvvisare al volo un pranzo veloce in giardino ho tirato fuori un'insalata di riso, ottima, veloce e facilissima, che è piaciuta a tutti tantissimo.


Friggere le zucchine è un attimo e io sono stata così contenta del mio "colafritto" regalatomi un anno fa da Lucia a Napoli, la nostra THE RECIPE-TIONIST, che insomma non posso dire altro che la stagione delle zucchine fritte è appena cominciata a casa nostra!



Insomma io dico se amate le zucchine come me , provatela!!



INSALATA DI RISO ZUCCHINE E POMODORO

500  g di riso Carnaroli
5 zucchine verdi
400 g di pomodorini Ciliegino di Pachino
Ricotta salata Siciliana  o Cacio ricotta Pugliese
sale
pepe
olio extra vergine di oliva

In una padella capiente verta due dita di olio extra vergine di oliva e portate a temperatura (  se infiliate nell'olio il manico di un cucchiaio di legno e questo si circonda di tante bollicine, l'olio è pronto!). Lavate e mondate le zucchine ed i pomodorini. Tagliate le zucchine a rondelle e friggetele. Nel frattempo mettete su l'acqua per il riso e portatela a bollore. Salate e versate i riso, mescolate e tagliate a spicchi i pomodorini, conditeli con sale, olio e pepe.
Controllate le zucchine, scolatele e salatele. Conservate 2-3 cucchiai dell'olio di frittura che avrà preso il sapore delle zucchine.


Quando il riso è al dente, scolatelo e passatelo sotto acqua corrente fredda.
Mescolate con le zucchine, il loro olio, i pomodorini e mescolate bene tutto. Aggiungete della Ricotta salata o Cacioricotta e versate su una insalatiera Mettete in frigo.
Al momento di servire aggiungete altra Ricotta salata grattugiata a grana grossa. Decorate con del basilico se lo gradite.

Enjoy

mercoledì 23 maggio 2018

SFORMATO DI RISO




Tra la fine Aprile e i primi di Giugno i ponti di vacanza non mancano, e nemmeno le belle giornate per fare una scampagnata tra amici. Spesso mi chiedono di portare dolci, ma l'ultima volta non vi nego che ricevere la "richiesta" per un primo mi ha fatto piacere. Ora però non volevo fare troppa fatica a preparare lasagne, e nemmeno essere troppo "semplice" portando un'insalata di pasta, così ho avuto il lampo di genio di fare uno sformato di riso e oltre che a risolvermi il dilemma, ha fatto felici tutti, me per prima, per la comodità del trasporto, la possibilità di preparare tutto il giorno prima e poi per la bontà.



SFORMATO DI RISO


Per il risotto

500 g di riso Carnaroli
1 litro di brodo di carne di manzo
30 g di burro acido
1/2 cipolla
30 g di burro
2 cucchiai di olio extra vergine di olova
pepe
sale
100 g di Pecorino Siciliano grattugiato


1 litro besciamella
250 g di formaggio Primo sale, o Tuma fresca
400 g di piselli lessati
sale e pepe
2 cucchiai di olio extra vergine di oliva

4 uova sode

100 g di Parmigiano Reggiano grattugiato
burro
pangrattato


Portate il brodo di carne a bollore.
In una casseruola fate stufare la cipolla finemente tritata con il burro e l'olio extra vergine di oliva  e il pepe. Appena diventa morbida versate il riso e fatelo tostare mescolando per un minuto circa. Aggiungete il brodo man mano che il riso lo assorbe e mescolate spesso. Assaggiate di sale e ad un paio di minuti di cottura del riso, aggiungete il burro acido e il Pecorino grattugiato e mantecate. Aggiungete un paio di cucchiai di besciamella.

Preriscaldate il forno a 200°C.

In una ciotolina condite i piselli con sale, pepe e olio extra vergine di oliva.
Imburrate una teglia e rivestite con il pangrattato. Versate metà del risotto, livellate con il dorso di un cucchiaio, coprite con le fette di formaggio Primo sale o Tuma fresca, coprite con i piselli, e versate metà della besciamella e fate uno strato con le uova sode affettate. Coprite tutto con il resto del risotto, versate la besciamella restate e spolverate con Parmigiano Reggiano grattugiato e qualche fiocchetto di burro.

Le strade ora sono due, se avete preriscaldato il forno infornate e cuocete fino a doratura della superficie dello sformato, oppure, coprite con carta stagnola e riponete in frigo una notte, il giorno seguente procedete alla cottura in forno.

Se desiderate portarlo ad una scampagnata, una volta pronto lo togliete dal forno e lo chiudete con carta stagnola, e fate uno strato con un paio di fogli di giornale "quotidiano" e rivestite ancora con la carta stagnola. Lo sigillate bene e poi avvolgete la teglia in un panno, vi assicuro che il vostro sformato arriverà a destinazione pronto e alla temperatura giusta per essere gustato al meglio.


Enjoy!!!

giovedì 19 aprile 2018

RISOTTO CON LE BIETOLINE



La settimana scorsa passando dal fruttivendolo di fiducia, che per mia grandissima fortuna si trova di fronte casa, scorgo dei bei mazzi di bietole fresche e ho pensato di comprarle convinta che fossero le ultime della stagione.
Una parte le ho saltate in padella per farci un buon contorno, e con l'altra ho pensato di fare un buon risotto, dal momento che mio marito ne mangerebbe in continuazione (diciamo che il mio "rigetto" per il riso in generale post viaggio in Cina, l'ho finalmente superato ahahahah). Mi è venuto davvero buono e così ho pensato subito ad un post per il blog, ma ero turbata dal fatto che non sarebbe stata di stagione e quindi lo volevo mettere in "bozze" aspettando il periodo adatto. Per scrupolo sono andata a vedere la stagionalità delle bietole ed ho scoperto che sono tutto l'anno e quindi adesso vi beccate la ricetta ORA!!! ahahahahahahhah, buona giornata!


RISOTTO con BIETOLINE

3 mazzi di bietoline fresche
2 spicchi di aglio
30 g di burro
2 cucchiaio di olio
160 g di riso Carnaroli
brodo di pollo bollente
sale
pepe
40 g di mozzarella fior di latte fresca e di ottima qualità
20 g di burro acido
2 cucchiai di Parmigiano Reggiano

Lavate e mondate le bietole. Sbollentatele un 4-5 minuti in acqua bollente salata e lasciatele scolare molto bene. Tagliatele e sminuzzatele. In una padella sciogliete il burro con l'olio e fate soffriggere l'aglio, aggiungete una macinata di pepe e poi versate le bietoline, mescolate e aggiungete il sale, fate cuocere ed insaporire 5 minuti e versate il riso, mescolate molto bene con un cucchiaio di legno e fate tostare il riso un paio di minuti. A questo punto iniziate ad aggiungere il brodo di pollo, mescolate spesso e man mano che il riso assorbe i liquidi aggiungete il brodo un po' alla volta.
Assaggiate di sale ed in caso aggiustate. A circa un minuto dalla cottura mantecate con il burro acido. Spegnete e mescolate il parmigiano con un cucchiaio di mozzarella Fior di latte a tocchetti.
Servite caldo con aggiunta di mozzarella.


Enjoy!!!

lunedì 9 aprile 2018

RISOTTO ALLA PARMIGIANA di Gualtiero Marchesi ( e di Vale poi)



Lo avevo già scritto QUI che ero andata a spulciarmi il blog di Valentina, la nostra THE RECIPE-TIONIST  di questo mese, ma non vi avevo svelato per quale ricetta mi serviva il burro acido e siccome sono fondamentalmente buona (anche se non si vede ahahahahah) non ho voluto tenervi troppo sulle spine!
Mio marito è un amante del riso e dei risotti, e volendo di questi ultimi lo sarei anche io, ma non so perchè quando mi chiede un semplice riso con burro o con olio io mi "disturbo", cioè non riesco proprio ad accettare che lui voglia un riso bollito così!!! Era ed è per me il piatto di quando si sta veramente male e si è malati, più della pastina in brodo, perciò non so, ma io mi sento contrariata quando mi chiede un piatto così per cena. Perciò ho voluto fargli una sorpresa con un riso riso, burro e Parmigiano aahahahahaahaahah!!!

Con questa ricetta vi ricordo che Valentina sarà nostra MINIERA DI RICETTE THE RECIPE-TIONIST ancora per pochi giorni (fino al 15 Aprile), approfittatetene per avere la buona scusa di prelevare una sua ricetta, perchè non sbagliereste un colpo!!



RISOTTO ALLA PARMIGIANA di G. Marchesi (presa da Profumo di Limoni)

350 grammi di Riso Carnaroli
60 grammi di Burro
30 grammi di burro acido 
30 di burro salato 
100 grammi di Parmigiano Reggiano 24 mesi




Portate il brodo ad ebollizione ed intanto In una casseruola fate fondere 10 g di burro e fate tostare il riso per un minuto. Bagnate con il brodo che andrà versato gradatamente fino a portare il riso a cottura.
Dopo dieci minuti unite il restante burro e la metà del formaggio. A fine cottura spegnete la fiamma e mantecate con il burro acido e il restante formaggio.
Servite subito!



   Enjoy!




sabato 15 aprile 2017

È NATO PRIMA IL SARTÚ O L’ARANCINO??


-“MA È NATO PRIMA IL SARTÚ O L’ARANCINO??

Mi sono chiesta dopo aver letto il post di Marina, nella ricetta della nuova sfida targata MTC.
-“e io che beata MIII….zzica ne so??” mi son prontamente risposta!!!

Però mentre elaboravo una ricetta per la mia preparazione ho provato ad immaginare cosa sia accaduto qualche secolo fa qua in Sicilia:
All’epoca dei Monsù, i cuochi eccelsi delle cucine delle tante case nobiliari quaggiù in terra di Trinacria (perché c’erano anche a Napoli eh, ma si chiamavano Monzù- tipico modo tuttora esistente al sud della nostra penisola di storpiare le parole, in quanto a dire il vero deriverebbe dal termine francese di Monsieur), che usavano fare una cucina “fusion” tra quella francese e quella napoletana o siciliana  fu creata una ricetta per poter rendere l’anemico riso, considerato cibo “triste” per i malati, un piatto gourmet, e così sulle tavole aristocratiche arrivò questo sublime involucro di riso condito e ripieno di ricche carni, formaggi, verdure, accompagnato da salse.
Ora se si osserva bene il sartù e lo si affetta, e se si fa lo stesso con l’arancino non notate delle somiglianze??
Qui a Catania l’arancino richiede il pezzettino di carne al sugo all’interno, poi c’è chi ci mette del ragù con carne macinata, il tocchetto di formaggio non manca mai, poi a discrezione della pasticceria c’è chi ci mette i pisellini o no…. Il riso forma un guscio, coperto da croccante pangrattato….. l’arancino a mio modestissimo avviso non è altro che un piccolo Sartù, ma fritto!!!
Come penso sia nato l’arancino??? Sempre come mia banale e “plebea” supposizione sono convinta che dalle ricche cucine dei palazzi nobiliari di cui ancora è ricchissima tutta la Sicilia qualcuno della servitù abbia assaggiato qualche avanzo e abbia pensato: “Marìììììììììììììììììììììììa ce la devo fare assaggiare macari a casa sta bontà divina!!! “, e così non avendo per le mani le segretissime ricette del monsù di turno, sarà andato a memoria e soprattutto di “accomodo”… fatto il riso, lo ha riempito di quel che passava il convento, un po’ di salsa di pomodoro cotta con qualche rimasuglio di carne a lungo per rendere il suddetto rimasuglio tenero, non avendo lo stampo ha dato la forma con le mani, non volendo levare le uova ad un altro pasto, avrà passato nella “lega” di acqua e farina e ripassato nelle briciole del pane duro e secco e …. E…. “uora comu comu lo cucino, che non è giornata per andare o’ funno(forno)???”, nel modo più semplice e veloce vista la fame, “lo friggo nella sugna e bonu cchiù!!”, e così secondo me è nato l’arancino, uno degli street food per eccellenza che qua in Sicilia ha di ben lunga superato il Sartù, più Partenopeo e nobile di origini…ma a conclusione di tutto sto papello vi regalo un finale da thriller di quelli seri, di quelli che quando leggete “THE END” vi guardate e pensate se ci sarà un seguito, o ancora peggio “che non ci avete capito una beata MII….zzica”: e se invece fosse nato prima l’arancino e qualche Monzù, sceso quaggiù a seguito del suo aristocratico signore Napoletano, passeggiando per mercati avesse assaggiato un arancino e fosse stato folgorato??? AAAAAAAAAAAAAAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAH….. Comunque il mio Sartù nasce dall’arancino, la base del risotto è quella colorata di zafferano e il ripieno è il sugo di carne accompagnato da polpettine, e fette di pepato fresco Siciliano…. Non ci sono melanzane che aggiungerei in Estate, e nemmeno pisellini che farebbero il mio Sartù di Primavera, non ci son funghi che mi regalerebbero i profumi dell’Autunno e non ci sono bietole o cavolfiori a ricordarmi l’Inverno…. È un Sartù di base sta a voi regalargli una stagione così come sicuramente facevano i Monsù qualche secolo fa!!
Con la ricetta in “bi-porzione” partecipo all’MTC n.65, sfida lanciataci da Marina!!



SARTÚ DI RISO SICILIANO

Per uno stampo  diam. 20 cm x 12 cm di altezza  e due da 12 cm di diametro e 9 cm di altezza

Risotto ( da 1 kg di riso originario crudo)
Carne al sugo (rispetto alla ricetta nel link ho messo metà carne di maiale e metà muscolo di vitello)
20-25 Polpettine di carne
400 g di Pepato fresco Siciliano
Burro
Per uno stampo  diam. 20 cm x 12 cm di altezza  e due da 12 cm di diametro e 9 cm di altezza



Per le polpettine
500 g di carne macinata di vitello
2 cipolletta fresche tagliate finemente
2 fette di pane in cassetta
3 cucchiai di Pecorino grattugiato
1 bicchiere di latte
1 uovo
Sale e pepe nero
2 cucchiai di olio extra vergine di oliva per cuocere le polpettine

In una ciotolina ammollate il pane in cassetta nel latte, e nel frattempo mescolate la carne macinata con il Pecorino, il sale, il pepe e la cipolletta fresca. Strizzate bene il pane e aggiungetelo al composto di carne, mescolate bene ed aggiungete l’uovo. Amalgamate bene tutto. Versate l’olio in una padella e intanto formate delle palline di carne che rovescerete nell’olio caldo e cuocerete rigirandole pochi minuti. Lasciate a intiepidire su carta assorbente da cucina.


Per il riso
1 kg di riso originario o Carnaroli
3 litri di brodo di carne
3 scalogni
4 cucchiai  di olio extra vergine di oliva
Sale  e pepe q.b
6-7 pistilli di zafferano
1 cucchiaio di burro
200 g di Pecorino Siciliano grattugiato
3 scalogni
4 cucchiai  di olio extra vergine di oliva
Sale  e pepe q.b.
10 uova

In un tegame capiente versate l’olio e fate appassire gli scalogni affettati finemente e un’abbondante macinata di pepe nero. Versate il riso e fate tostare circa 1-2 minuti, mescolando, i chicchi devono diventare traslucidi. Versate nel tegame il brodo bollente mano a mano che il riso si asciuga. Fermate la cottura quando il riso sarà al dente e si presenterà piuttosto compatto. Togliete dal fuoco, aggiungete lo zafferano e mantecate con il burro e poi con il Pecorino mescolando bene tutto. Lasciate intiepidire leggermente ed aggiungete un uovo alla volta, mescolando molto bene tutto.


Assemblare il Sartù

Accendete il  forno a 180°.
Imburrate accuratamente e molto molto bene gli stampi e spolveratelo ancora più accuratamente con il pangrattato.
Mescolate il sugo di pomodoro, da cui avrete levate la carne con le polpettine.
Coprite il fondo dello stampo con uno strato di riso alto un cm circa. Livellate bene con il dorso del cucchiaio, io sono andata bella decisa con le mani. Riempire anche le pareti degli stampi, sempre dello spessore di 1 cm, e necessario aiutatevi o con le mani bagnate o con il dorso di un cucchiaio sempre bagnato. Arrivate a metà dell’altezza di ogni stampo se usate lo stampo grande mentre per quelli più piccoli arrivate al bordo. Riempite il fondo con le fette di Pepato e riempite con la metà del condimento di sugo e coprite con un altro strato di riso alto sempre un dito e rivestite le pareti fino all’orlo. Fate un altro strato il rimanente condimento nel caso dello stampo grande. Coprite con lo strato di riso alto sempre 1 cm. Livellate bene, cospargete di pangrattato e mettete di qua e di là qualche fiocchetto di burro.
Infornate e cuocete per 30-35 minuti (io 40, MA PER LO STAMPO GRANDE NE SERVONO ALMENO 60!!). Capirete che è cotto quando si vedrà chiaramente che i bordi si sono staccati dalle pareti, ma in realtà aspettate che la superficie sia proprio molto dorata, perchè se quella non è soda... inficiate tutto!
Lasciate riposare 30 minuti, e sformate direttamente su un piatto da portata o alzatina e se volete decorate con la besciamella e l'aiuto di una sacca da pasticcere con bocchetta a stella.





DOLENTI note (nel caso dello stampo grande):

-i tempi di cottura, sono troppo pochi!!! Per gli stampi piccoli i miei 40 minuti sono stati ottimi e sufficienti per quello grande NO!! Si è sformato benissimo, ma il fondo (inteso come la parte in alta in cottura) dopo 40 minuti, nonostante le pareti si fossero staccate, era “crudo” ed infatti sformato perfettamente, pareti sode e integre, da sotto (cioè dal fondo, e non le pareti) ha iniziato a cedere, rimesso subito in stampo, lo abbiamo mangiato lo stesso, ma ritengo che i minuti consigliati fossero insufficienti, tanto che prossima volta lo terrò come minimo un’ora e passa. L’errore è stato mio senza ombra di dubbio, perché avrei dovuto aspettare per un fondo ben ben dorato e non fidarmi del fatto che le pareti fossero perfette!! Ma come si dice sbagliando s’impara. Tutto questo mi ha insegnato a seguire pedissequamente una ricetta, fino a un certo punto, ma ciò non ha inficiato il gusto magnifico della Sicilia antica a casa nostra. E per fortuna mi ero progettata quelli bi-porzione (perchè non sono piccoli, con uno ci si mangia in due) per utilizzare i magnifici stampi " di un'età " della zia di mio marito presi in eredità...lei ci faceva i gelati..ma per me sono così belli anche per i Sartù dei Monsù, che dovevo necessariamente usarne un paio..... 



venerdì 6 marzo 2015

RISOTTO AL LIMONE E BOTTARGA- LEMON AND TUNAROE RISOTTO




                           Scroll down for English version
Ho iniziato questo Marzo senza avere minimamente idea di cosa mi aspettava, sinceramente col THE RECIPE-TIONIST sono tranquilla, ma chi si aspettava di vincere l’MTC ??? So che sarà un mese impegnativo, ma so anche che mi divertirò molto!
E di certo so che non vorrei perdere i  buoni propositi che mi sono fatta per il blog quest’anno e cioè di pubblicare ricette un po’ più spesso, così inizio con il non perdere l’occasione di postare una ricettina a base di pesce il venerdì nel periodo di Quaresima. Come sempre una cosa facile e veloce, basta sinceramente avere in casa un’ottima Bottarga, nel mio caso di tonno, visto che qui in Sicilia per fortuna non manca.

BUON weekend a tutti..ma prevedo di pubblicare qualcosa, spero prima dell’inizio della nuova settimana.


RISOTTO E LIMONE E BOTTARGA

Per due porzioni
150 g di riso Vialone nano (o in mancanza Carnaroli)
500 ml di fumetto di pesce
1 scalogno
Succo e scorza grattugiata di 1 limone
Pepe
1 noce di burro
 1 cucchiaio di olio extra vergine di oliva
Bottarga di tonno da grattugiare

In una pentolina scaldate il fumetto di pesce, portatelo a bollore e nel frattempo tagliate finemente lo scalogno e mettetelo a rosolare con olio in una casseruola. Quando lo scalogno si sarà ammorbidito, aggiungete il riso e mescolate con un cucchiaio di legno e fatelo tostare un paio di minuti.  Aggiungete un mestolino di fumetto di pesce e mescolate e man mano che il liquido si esaurisce aggiungetelo.  Dopo circa 10 minuti di cottura aggiungete il succo del limone e mescolate. Cuocete per altri 5 minuti, aggiungete il burro, la scorza del limone grattugiata e una macinata di pepe.
Mescolate e servite con una grattugiata abbondante di Bottarga di tonno e buon appetito.

English version
 
Today is Friday and I write an easy and fast delicious risotto recipe. I usually use hard tuna roe (we call it Bottarga) that here in Sicily is not difficult to find!
I hope you are going to have a great weekend, xoxoxoxo


RISOTTO LEMON AND BOTTARGA

For two servings
1 cup  of rice (if you find Italian rice “ Vialone Nano or “Carnaroli” it would be great)
2 cup fish stock
1 shallot
1 lemon juice and grated zest
pepper
1 ½ tsp butter
1 Tbsp extra virgin olive oil
Tuna roe, bottarga

In a small pot, heat the fishstock, bring to a boil, and in the meantime, finely chop the shallot and put it to fry with oil in a saucepan. When the shallot will be softened, add the rice and stir with a wooden spoon and toast a couple of minutes. Add a ladle of fish broth and stir and as the liquid runs out add it again. After about 10 minutes of cooking, add the lemon juice and stir. Cook for another 5 minutes, add the butter, the grated lemon zest and freshly ground pepper.
Mix and serve with grated tuna “Bottarga” and enjoy.

martedì 24 febbraio 2015

CASSATELLE CON RISO PROFUMATO- Flavored rice"CASSATELLE"

            
                  Scroll down for English version

Mi chiedo da quanto non pubblicavo così tanti post nel giro di un mese e sapete che c'è??? Che mi sta piacendo tantissimo. Ho lasciato per tanto tempo che la pigrizia l'avesse vinta e quindi nonostante le intenzioni, pochi post, ma ora mi sono accorta che scrivere più post e ricette mi piace e non ricordavo più l'entusiasmo!!
Bene... con buona pace per chi passa di qua... non ho intenzione di mollare!
Dunque oggi sarò breve, perchè aspetto due ospiti, Marta e Carla, due ragazzine simpaticissime che fanno parte della mia vita da ancora prima che nascessero visto che i loro genitori sono dei fratelli per me! E scusate, ma abbiamo dei biscotti da preparare .... certo prima dovranno fare i compiti, ma tanto fuori piove... e Topsy nel pomeriggio fa sempre la pennichella!
Sono dei biscotti semplici, ma tanto buoni e delicati, nati dai fior di frolla che postai QUI, senza cioccolato, la differenza sta tutta lì e nel profumo del limone!

CASSATELLE CON RISO PROFUMATO

Per la frolla
300 farina(io uso la Patre 5 del Molino Quaglia)
100 zucchero semolato
1 tuorlo
50 ml acqua tiepida
100 g strutto
Zucchero finissimo (tipo Zefiro) per decorare
Fate sciogliere lo zucchero in acqua calda. Mescolate la farina con lo strutto,  ed aggiungete lo sciroppo di acqua e zucchero. Mescolate bene e aggiungete infine il tuorlo dell’uovo. Amalgamate il tutto, formate una palla, avvolgetela con della pellicola per alimenti e riponete in frigo per almeno 12 ore.
Per il riso
100 g riso originario
50 g zucchero semolato
½ baccello di vaniglia
1 pezzetto di cannella (circa 5 cm)
550 ml latte intero fresco
scorza di 1 limone
Zucchero  superfino e zucchero a velo per decorare 
Incidete il baccello di vaniglia e raschiate i semini,  mettete in un pentolino il latte a scaldare con la cannella, i semini, la scorza di limone e il baccello di vaniglia e lo zucchero e nel frattempo  sbollentate il riso per un minuto in acqua bollente , dopo di che , scolatelo e sciacquatelo sotto acqua corrente. Rimettete il riso in un tegame e copritelo con il latte bollente mescolate e coprite con un coperchio e cuocete per circa 35 minuti, ricordandovi di mescolare spesso. Togliete dal fuoco , eliminate il baccello di vaniglia e la stecca di cannella, mescolate e fate raffreddare coprendo con una pellicola.
Preriscaldate il forno a 180*C.
Stendete la pasta frolla di spessore sottile ,su un piano di lavoro infarinato, formate i biscotti  con un taglia biscotti ovale. Mettete al centro di metà dei biscotti di  frolla un cucchiaino di riso, e coprite con un altro biscotto di frolla, pressando bene attorno al ripieno e sui bordi.


Poggiate su una leccarda rivestita con carta forno e infornate per 10 minuti, i bordi devono colorarsi appena!
 
Mettete su una griglia a raffreddare e spolverate di zucchero a velo prima di servire.

English version

In this period I posted a lot of recipes and I like it!! Probably I won't be so lazy as in the past periods..so be ready to read more recipes.
This filled cookies are the same HERE, but without chocolate, but with some lemon flavor!!
Enjoy


FLAVORED RICE "CASSATELLE"

For the pastry
2 ¼ cups all purpose flour
1 cup  caster sugar
1 egg yolk
¼ cup warm water
3 ½ oz   lard
 Superfine sugar to decorate
Melt the sugar in hot water. Mix the flour with the lard, and add the syrup of sugar and water. Mix well and add the egg yolk. Mix everything together, form a ball, wrap in a ziplock  and store in refrigerator for at least 12 hours.
 For rice
2 ¼  cups whole milk
3 ½ oz (100 grams) round grain rice
¼ cup regular sugar
½ vanilla pod
1 lemon zest
Cinammon stick (2 inches lenght )
Fine sugar to decorate
Open  the vanilla pod and scrape out  the seeds, place in  a small saucepan on heat the milk with the cinnamon,  vanilla bean seeds and pod, lemon zest and  sugar, and in the meantime put  rice for a minute in boiling water, after which, drain and rinse under running water. Put the rice in a saucepan and cover with the boiling milk, stir and cover with a lid and cook for about 35 minutes, remembering to stir often. Remove from the heat, remove the vanilla pod, the lemon zest  and cinnamon stick , stir and let cool covering with a plastic  wrap.
Preheat oven to 350°F.

Roll out the pastry thin on a floured work surface, shape with an oval cookie cutter. Put in the center of half of pastry ovals a teaspoon of rice, and cover with the other pastry oval, pressing well around the filling and  the edges.
Put on a pan  with parchment paper and bake for 10 minutes, the edges of the pastry must be colored soon!
Let it cool on a rack and before servingsprinkle with some icing sugar.