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mercoledì 13 maggio 2020

BAOZI, PANINI AL VAPORE RIPIENI DI CARNE DI MAIALE - BOA BUNS




Una settimana fa in una delle sue ormai bellissime dirette su InstagramPaoletta Sersante insieme a Vatinee Suvimol, hanno fatto i Bao buns, che sono conosciuti anche come Mantou.
Quando andai a Singapore li mangiai per la prima volta e me ne innamorai, tanto che durante il viaggio in Cina ne approfittai per mangiarne ancora e ancora, e quelli ripieni di carne di maiale sono rimasti i miei preferiti in assoluto. Va da dire che questi panini sono così buoni e leggeri che nessuno vieta di riempirli o accompagnarli con del dolce, che sia una confettura, o una crema o una pasta di nocciole... o con panna e fragole, insomma a mio avviso si può dare largo sfogo alla fantasia del gusto!
Ovviamente ho dovuto subito rifarli, li avevo già fatti quattro anni fa, ma non avevo segnato la ricetta e nemmeno li avevo fotografati, perché furono cotti e divorati, pensando che poi li avrei rifatti... e quindi doppiamente grazi a Paoletta e Vatinee per avermeli fatto "riprendere" nella memoria. La memoria appunto... volevo nuovamente quel sapore di Oriente che ancora le mie papille gustative conservavano.
Vatinee durante la diretta aveva dato delle basi e man mano che ne parlava riaffioravano nella mia testa gli ingredienti usati quattro anni fa che tanto si erano avvicinati agli originali e quindi, mascherina messa, guanti infilati, gel disinfettante in borsa e via al supermercato bio che ho la fortuna di avere a 200 metri da casa, e prendi lo zenzero fresco, l'olio di riso, ma ance quello di sesamo, e la farina di riso e poi via da macellaio e fruttivendolo per tutto il resto.
Per non farla troppo lunga, io vi dico che se non avete le vaporiere in bambù, acquisto dei miei viaggi del 2016 tra equatore e Cina, potete usare una bel pentolone con lo scolapasta in acciaio dentro. Cuociono davvero in 10 minuti, ma io per quanto riguarda i Baozi ripieni vi assicuro che anche a temperatura ambiente la sera quello unico e solo avanzato era ancora tanto buono.


RIPIENO per i BAOZI, con carne di maiale

500 g di carne di maiale macinata
2 cucchiai di olio di sesamo
40 g di zenzero fresco al netto
2 porri
1 spicchio di aglio
1 cucchiaio di salsa di soia
1 cucchiaio di zucchero di canna Demerara
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
200 ml di brodo di pollo

Grattugiate finemente lo zenzero e l'aglio. Pulite e tagliate a rondelle sottili i porri.



In un tegame fate soffriggere a fuoco dolcissimo l'olio di sesamo con i porri per circa 4-5 minuti. Aggiungete l'aglio e lo zenzero con lo zucchero, e cuocete mescolando un paio di minuti.
Aggiungete il concentrato di pomodoro e fatelo sciogliere un po', aggiungete la carne di maiale  e fate cuocere una decina di minuti prima di aggiungere il brodo di pollo, coprire con il coperchio e far cuocere per circa un'ora e mezza, ricordandosi di mescolare ogni tanto.Quando è ben cotto, spegnete il fuoco ed aggiungete la salsa di soia. Mescolate e fate raffreddare.



BAO buns, o MANTOU (ricetta impasto di Paoletta di Anice e Cannella)

impasto
(per circa 16 Bao)

500 g farina 00 (debole sui 200W , io avevo "la bassa" del Molino Dallagiovanna, che è 240W )
25 g di olio di riso
138 g di latte intero a temperatura ambiente
138 g di acqua a temperatura ambiente
5 g di latte in polvere (io magro che è quello che uso per le miscele dei gelati)- si può omettere, ma aiuta molto la sofficità ce è una prerogativa dei Bao
8 g di sale
35 g di zucchero ( va a gusti, ma mediamente si sta tra i 25 ed i 40 grammi)
5/6 g di lievito di birra secco (o 18 di quello fresco- in questo caso va sciolto nell'acqua)


In una brocca mescolate il latte con l'acqua, l'olio di riso e lo zucchero e mescolate.
Nella ciotola della planetaria (io uso il KitchenAid, quindi le velocità sono riferite a quello) con il gancio "K" (o foglia o piatta) mescolate le farine con il lievito ed il latte in polvere a velocità 1 per qualche secondo.
Aggiungete con la macchina in movimento i liquidi e fate andare la macchina a velocità 2 per un paio di minuti.
Cambiate il gancio ed utilizzate quello ad uncino, lavorate 2 minuti a velocità 3-4 ed aggiungete il sale a "spruzzi", dopo un paio di minuti, l'impasto è pronto, poiché è davvero velocissimo da preparare.
Lavorate l'impasto su un piano di lavoro giusto il tempo di formare una palla e mettetelo chiuso in una ciotola per 30/40 minuti.
Preparate 16 quadratini di carta forno e mettete da parte.
Passato questo tempo prendete l'impasto e dividetelo in palline da 50-55 grammi circa ognuna. Senza infarinare il piano di lavoro perché non serve, con un mattarello stendete le palline ad uno spessore di circa 5 mm ottenendo un diametro sui 12/13 cm. Prendete un disco di impasto sul palmo della mano, inserite al centro tre cucchiaini da tè di ripieno di carne e date dei pizzichi tutto intorno ai bordi dell'impasto, dopodiché partendo dal primo "pizzico" uniteli uno ad uno fino a chiuderli al centro.




Non tirate troppo la pasta perché se no vi trovereste troppo impasto da una parte.
Posizionate ogni panino su un quadratino di carta forno e coprite a campana e fare lievitare circa 30 minuti. Io una parte li ho posizionati direttamente nei cestini di bambù chiudendoli col coperchio.
In una pentola abbastanza grande e profonda da contenere i cestini (o nel caso non li aveste, lo scolapasta) mettete a bollire uno, due dita di acqua, quando vedrete che sbuffa vapore dal coperchio inserite i cestini di bambù, chiudete col coperchio e fate cuocere 10 minuti.

Mangiateli caldi.



NOTE:
- io ho utilizzato i cestini di bambù sovrapposti con il loro coperchio sempre in bambù, e non mi si è formata condensa acquosa all'interno del coperchio che a volte forma gocce che rovinano la parte superiore dei panini, ma se non avete il bambù allora secondo me dovreste posizionare tra la pentola ed il suo coperchio un panno di cotone, in modo che trattenga e goccine di acqua del vapore.


- Da Vatinee trovate i link per vedere tutti i passaggi e le formature dei Bao o Mantou vuoti
-Da Paoletta trovate le note per lavorare l'impasto volendo fare forme diverse.




giovedì 16 maggio 2019

MAIALE IN AGRODOLCE


Poco attiva sul blog in questo periodo, ma anche perchè sono poco attiva in cucina, o meglio per cucinare cucino tutti i giorni, ma cose molto semplici.
Però è vero che ogni tanto lo sfizio ce lo prendiamo e così ho voluto provare una ricetta diversa dalle solite che preparo, il maiale in agrodolce, che tanto ho mangiato e adorato durante il viaggio in Cina. Come sapore direi che ci siamo, anzi direi che è decisamente lui, quello che mi ha conquistata durante quel bellissimo viaggio, ho invece un po' di dubbi di sulla morbidezza della carne, forse devo provare con qualche altro pezzo, un po' più "grasso", ma ho adocchiato un'altra ricetta sul libro di cucina cinese preso a Pechino, che mi riprometto di fare quanto prima.


MAIALE IN AGRODOLCE
(preparare salsa e marinatura la sera prima)

Per la salsa
4 cucchiai di concentrato di pomodoro

4/5 cucchiai di miele
4 cucchiai di salsa di soia
4 cucchiai di aceto di mele
1 rizoma di zenzero
1/2 bicchiere di olio di sesamo

Sbucciate il rizoma di zenzero e tagliatelo a fettine più della metà, il resto grattugiatelo e mettete in una terrina, dove verserete l'aceto di mele, la salsa di soia e l'olio di sesamo, mescolate ed aggiungete il miele ed il concentrato di pomodoro. Amalgamate bene tutto, coprite e riponete in frigo tutta la notte.

Per la carne
400 g di lonza di maiale
acqua
200 g amido di mais

Mescolate l'amido di mais con acqua, quella che vi servirà per ricoprire le fette di lonza a filo dentro ad una ciotola.
Coprite con pellicola per alimenti e riponete in frigo, tutta la notte ma anche di più, perchè più tempo la carne starà in marinatura e più morbida sarà, ovvio che non è obbligatorio e che quindi potete anche prepararla la mattina per il pranzo.
Quando sarete pronti a cuocere la carne, tagliatela a strisce, immergetele nella salsa e cuocetele in una padella unta con un filo di olio di semi sino a che non saranno caramellizzate, continuate a spennellare con la salsa, se volete un sapore più marcato,cospargete con semi di sesamo e servite con pasta e riso, o verdure.


Enjoy!!!


lunedì 24 settembre 2018

SIU MAI...i ravioli cinesi con carne di maiale TAKE-AWAY


Adoro fare la pasta fatta in casa, e credo che se date un'occhiata QUI possiate rendervene conto! Anzi direi che visto che l'Estate torrida sta lasciando spazio a dolci e piacevoli giornate in cui vado lo stesso al mare, sto riprendendo il mio tagliere da impasto e tirando fuori le farine dal frigo. Avete letto bene, i primi di Maggio inizio a conservare le farine in frigorifero per evitare il proliferarsi di quelle farfalline odiose che ad ogni Estate facevano capolino nella mia dispensa, obbligandomi a buttare via troppe cose, così ho trovato l'espediente per evitare ecatombi.
La ricetta che pubblico oggi l'ho fatta tempo fa, quando il cavolo verza era di stagione, e ho aspettato appunto che fosse nuovamente il periodo in cui ricomincia a fare capolino dai banchi del fruttivendolo per proporvela.
Della cucina cinese ve ne avevo brevemente parlato con questi  ravioli cinesi , e rieccomi a riproporre sempre pasta ripiena; in Cina esistono centinaia e centinaia di ricette su questo tipo di pasta tanto che molti vengono chiamati Siu Mai, che letteralmente significa " a portar via", proprio perchè vengono venduti per strada e prodotti in continuazione.
Il ripieno che ho usato io non è una ricetta originale, almeno io penso non lo sia, sono andata a gusto personale, ma sono convinta che in qualche famiglia cinese ci sarà chi li fa come i miei. Cinese però è sicuramente la forma, una di quelle che a mio avviso ho visto più spesso e che mi piace anche tanto esteticamente. Non sono difficili da fare, basta prenderci la mano.




SIU MAI con RIPIENO DI MAIALE E VERZA


Impasto per i ravioli   

280 g di farina macinata a pietra molino Rossetto (ma va benissimo anche un 00)
175 ml di acqua bollente**
maizena per spolverare il piano di lavoro

**Poichè l'acqua è caldissima io per impastare gli ingredienti uso la planetaria.
Versate nella ciotola della planetaria con il gancio K la farina e poi aggiungente lentamente l'acqua.
Lavorate il tempo che l'acqua sia stata assorbita dalla farina, dovete ottenere un impasto morbido ma tenace, quindi eventualmente valutate se va aggiunto un cucchiaio di acqua o di farina. Impastate qualche secondo, giusto il tempo che l'impasto sia ben amalgamato e non sovra lavorate l'impasto. Deve risultare liscio, ma elastico. pressate l'impasto con un dito, deve ritornare inddietrro, ma lasciare una lieve impronta.
Formate una palla ed inseritela in un sacchetto per alimenti, eliminando l'aria prima di chiuderlo bene, in alternativa avvolgete in pellicola trasparente.
Mettete da parte a temperatura ambiente a riposare minimo 20 minuti massimo due ore.
Dopo questo riposo potete fare i ravioli, oppure metterla in frigo tutta la notte, ricordandovi però prima di lavorala di riportarla a temperatura ambiente.
Se avete la sfogliatrice del KitchenAid stesso o quella a manovella, usatela oer avete tutto l'impasto dello stesso spessore. Spolverate di maizena l'impasto e via! 
Se invece lavorate a mano spolverate della maizena sul piano di lavoro e stendete l'impasto con il mattarello ad uno spessore di 2-3 mm circa.


Con un coppa pasta di circa 10 cm di diametro formate i cerchi di impasto e per tenerli freschi teneteli coperti con un panno umido.

Per il ripieno 

350 g di lonza di maiale tritata
5 foglie di verza, sbollentata e tritata fine
1 cucchiaio di olio di sesamo
1/2 spicchio di aglio (grattugiato fine)
1 cucchiaio di zenzero fresco(grattugiato fine)
2 cucchiai di salsa di soia 

In una padella larga soffriggete nell'olio di lino l'aglio e lo zenzero, aggiungete le foglie tritate finemente di verza e la carne di maiale, e fate cuocere bene, aggiungete la salsa di soia. Mescolate e cuocete a fuoco vivo. Assaggiate si sale e se serve aggiungete qualche altra goccia di salsa di soia.
Spegnete, fate raffreddare e frullate tutto. 

Fate i ravioli

Poggiate su metà dischetto di impasto un cucchiaino di ripieno, inumidite i bordi della pasta con un velo di acqua e chiudete a mezzaluna, pressando bene. Prendete il raviolo in mano e con l'aiuto delle dita "arricciate" i bordi.
Posizionate ogni raviolo sul cestello di bambù, sul cui fondo avrete posizionato un disco di carta forno.
Completati i ravioli, mettete sul fuoco una pentola abbastanza capiente da contenere i cestelli impilati di bambù, con due dita d'acqua e portate a bollore. Inserite i cestelli, spegnete il fuoco, coprite con il coperchio e lasciate che i ravioli siano cotti.



Accompagnateli con della classica salsa di soia, ma anche con delle verdurine croccanti vicino.

Enjoy

lunedì 4 giugno 2018

ARROSTO DI MAIALE E PATATE


In questo periodo inizio a far spazio nel freezer per gelati, granite e ciotola della gelatiera, quindi mi ritrovo qualche pezzo di carne da cucinare, come nel caso di un'ottima lonza di maiale che necessitava di una degna fine. Che diciamolo chiaramente imparato a sigillare bene il pezzo di carne vengono fuori "arrostini" favolosi e morbidi. Ora so che dalla foto non sembra, ma vi assicuro che la cottura era perfetta, la carne morbidissima e gradevole come consistenza. Insomma non ci si ritrova quella fetta di carne di maiale stopposa e secca. Usate magari un coltello degno se desiderate ottenere una degna foto, io sono una "disgazzzziata" per le foto, ormai lo sapete, abbiate pazienza su!!!



ARROSTO DI MAIALE E PATATE

600 -700 g di lonza di maiale
1 cipolla piccola
4 patate medie
1 spicchio di aglio aglio
olio extra vergine di oliva
pepe
vino rosso
Rosmarino per decorare

In un tegame dal fondo spesso (io uso sempre la Staub in ghisa) soffriggete la cipolla affettata finemente e lo spicchio di aglio col pepe e l'olio. Fate appassire la cipolla. Legate ben stretto con spago da cucina il pezzo di lonza di maiale, massaggiatelo con sale e pepe e poggiatelo sul soffritto. Fate sigillare bene per 7-8 minuti ogni lato, rigirandolo con spatole di legno i modo da non bucare la carne e fare fuoriuscire i succhi.
Una volta che tutto il pezzo su tutti i lati è ben rosolato, aggiungete due dita di vino rosso e fate cuocere per un'ora e mezza girandolo di tanto in tanto, sempre con spatole o cucchiai di legno, aggiungendo vino se serve.
Sbucciate e lavate le patate, tagliatele a tocchi e aggiungetele alla carne e fate cuocere per un'oretta circa. fino a quando le patate non sono ben morbide.
Assaggiate il sughetto e aggiustate di sale e pepe se serve.
Levate lo spago dalla carne, tagliate a fatte e servite con le patate e il sughetto rimasto.

Enjoy!!!

sabato 3 giugno 2017

PORK RIBS... con bbq sauce da Seattle con furore

             

Stento ancora a crederci che  due mesi e mezzo fa ero a Seattle, per fare una sorpresa di compleanno a Patrizia!!
Non scorderò mai la sua reazione quando ha aperto la porta di casa e si è trovata d'avanti me con gli stampi per la colomba di Pasqua  (in considerazione del fatto che in valigia io e Laura,avevamo kg kg e kg di farine)..un'immensa emozione che ci ha scatenato un'adrenalina in dosi massicce, tanto che per i primi tre giorni di quella settimana incredibile a 11.000 km da qui, abbiamo riso così tanto che nonostante tutto quello che abbiamo mangiato non siamo ingrassate un etto..perchè ridere fa bene e farlo di cuore ancora di più.


Ovviamente come sempre accade quando parto, la mia passione per lo shopping in senso lato si scatena e stavolta credo di aver superato me stessa, perchè mi sono riportata indietro nella valigia in stiva le costine di maiale fresche per preparare i mitici Pork ribs.



Sorvolo sul fatto che nella stessa valigia c'era anche una apple pie fresca e reale, graditissima da mio marito!


Io adoro Seattle e siccome devo ancora scrivere della mia prima volta in questa splendida città Americana, della seconda vi lascio giusto qualche foto..ma state tranquilli arriverò a finire i post sul nostro viaggio in West Canada.



Veniamo alla ricetta facilissima e gustosissima, la parte più difficile è trovare il pezzo di carne adatto qua da noi, non che non esista, ma è spiegarlo al macellaio che mi risulta meno semplice, ma credo di esserci riuscita, o per lo meno gli porto le foto così vado sul sicuro.


 Si tratta delle costine senza la lonza attaccata, che arrivano alla pancia, e basta spiegare che serve il pezzo intero. Ieri me ne sono fatta mandare un pezzo a casa, è un pochino più grasso, ma credo dipenda anche dal maiale stesso utilizzato, ma la cottura di 2 ore e passa in forno ci verrà in aiuto.


PORK RIBS, American way

1 1/2 kg di costine di maiale in un unico pezzo
salsa barbecue*
sale

Preriscaldate il forno a 150°C.
Salate leggermente la carne.
Mettete sulla placca da forno un foglio di carta di alluminio per alimenti e poggiateci le costine di maiale e spennellatele con abbondante salsa bbq.


Girate la carne e fate la stessa cosa.
Richiudete la stagnola sulle costine e posizionate in forno la leccarda al centro.
Lasciate cuocere circa 2 ore e anche qualche minuto in più, poi tirate fuori la placca da forno, aprite il "cartoccio" e tastate con una forchetta, la carne dovrebbe risultare morbidissima, aggiungete altra salsa bbq, e infornate altri 10 minuti lasciando il foglio di alluminio aperto.


 Servite e come dicono in USA ...ENJOYYYYYYYY


* Ovviamente potete fare voi la salsa barbecue, ma va bene anche quella in commercio che più gradite!


Non pensate che una ricetta così sia perfetta per questo magnifico lungo weekend???


giovedì 23 marzo 2017

TERRINA DI CARNE con cipolle rosse al brown sugar e cavoletti di Bruxelles stufati


Terrina, non un contenitore o meglio anche un contenitore, che dà il nome ad una preparazione di carni o pesci o verdure. Intesa così non si può non pensare alla Francia, e se penso alla Francia penso ai grandi chef. Ho pensato a Paul Bocuse appena è uscita la sfida n. 64 dell’MTC, propostaci da Giuliana de La gallina vintage, e ho studiato dal libro del grande maestro “La cucina del Mercato”, e come per magia scopro che le terrine sono una preparazione semplice, comoda, perché la si prepara anche un paio di giorni in anticipo, cosa favolosa se si ha una cena importante con tante cose da cucinare e preparare, o ancora più gradevole se si rientra a casa dopo una giornata impegnativa e piena…cosa c’è di più bello che tornare a casa e avere pranzo o cena pronti e per di più tanto gustosa?
Poi nel mentre arriva anche la notizia in redazione che Paul Bocuse in persona ha accettato di fare l’intervista con Francesca Carloni perMTC e quindi capisci che la strada è segnata, che le idee arriveranno per la tua sfida. Sono rimasta alla base, perché se devo imparare è da quella che voglio partire, sempre , quindi non troverete voli empirici nella mia terrina, e nemmeno ingredienti ricercati o particolari, ma nella sua semplicità troverete il gusto di assaporare ben distintamente i sapori e il poterli amalgamare bene tutti partendo dalla coppa dell’involucro(che tra l’altro mantiene benissimo sia il gusto che il suo colore in cottura) per finire agli accompagnamenti. Ho cercato le consistenze e gli equilibri e lo so che ho giocato “facile”, ma la cosa per me fondamentale è che quello che metto sulla mia tavola sia non solo commestibile, ma principalmente gradevole.
In tutto ciò, tra le mille mila caccavelle che invadono la mia cucina non avevo una vera e propria terrina, ma non mi sono minimamente allarmata, perché alla “peggio” mi sarei buttata sulla versione in crosta, utilizzando una delle tante teglie da plum cake che fanno parte della mia collezione. In mio aiuto è venuto il caso, mentre passeggiavo nella deliziosa cittadina di Snohomish nello stato di Washington, dove mi trovavo una settimana fa, tra favolose bakery, pie factory e meravigliosi negozi di abiti e oggetti e mobili vintage, è avvenuto il colpo di fulmine con la mia terrina, tonda, col coperchio con quel foro perfetto, e soprattutto dalla dimensione adatta alla nostra piccola famiglia e soprattutto il prezzo: 12 dollari!!!
E così piano piano la mia prima terrina ha preso forma nella mente e poi eccola qua fatta e finita!
Il profumo in cucina mi ha riportato alle domeniche ai pranzi con tante persone, in cui qualcuno arrivava sempre con un vassoio di ricche e sontuose paste e la casa era invasa da cose cotte nel forno… e si, mi sono convinta, ora posso permettermi di comprare altre terrine quando me ne capiterà l’occasione, perché è una preparazione che mi ha conquistata e che ripeterò spesso, non la trovo per nulla “agè”, anzi trovo che il riscoprire queste cose sia la nuova frontiera nel mondo food. Grazie Giuliana!!

Con questa ricetta partecipo all’MTC n.64



NOTE per una terrina fatta bene  da “La cucina del Mercato “ di Paul Bocuse:

1.Quando preparate la farcia cuocetene un cucchiaino in un poco di acqua bollente, per controllare che il sale sia giusto. In questo modo sarete in tempo per rimediare.
2.L’acqua del bagnomaria deve arrivare a metà altezza della terrina e deve essere già abbastanza calda.
3.I tempi di cottura variano a seconda del tipo di carni utilizzate e dal quantitativo di queste stesse, e anche dalla forma della terrina stessa, quindi la cottura perfetta è raggiunta quando il sugo, che provenendo dalla terrina, sobbolle sull'orlo di questa, è completamente chiarificato.
4.Quando la terrina è pronta, si toglie il coperchio e va “scolata” dei liquidi di cottura. Il peso che va messo sopra per dare omogeneità alla terrina, in modo che al taglio poi non si sbricioli, non deve essere troppo eccessivo in proporzione perché espellerebbe il grasso, e la terrina risulterebbe asciutta.



TERRINA DI CARNE “semplice”

200 g di macinato di vitello tritata
150 g di carne di maiale Nero dei Nebrodi con il suo grasso tritata al coltello
20 ml di Cointreau
2 cucchiai di pecorino pepato Siciliano grattugiato
1 uovo piccolo
Sale
Pepe
Scorza di mezza arancia grattugiata
Semini di finocchietto pestati finemente
100 g di coppa a fettine sottili
1 cucchiaio di pistacchio di Bronte tritato grossolanamente
1 rametto di rosmarino
2 rametti di timo

Mettete a marinare per un paio di ore la carne di vitello tritata con il Cointreau, il sale e il pepe.
Passate due ore circa aggiungete il Pecorino e l’uovo e mescolate bene tutto.
Condite la carne di maiale con i semini di finocchio pestati al mortaio, il pepe e il sale.
Prelevate un cucchiaino di macinato di vitello e cuocetelo 3-4 minuti e assaggiate per stabilire se va bene di sale, eventualmente aggiustate il sapore.
Prendete la vostra terrina e rivestitela con le fettine di coppa, mettetene una sul fondo al centro e procedete a coprire i lati del contenitore fino a fuoriuscire dai bordi stessi. Riempite il fondo e i lati della terrina con la farcia di carne di vitello, livellate bene, ricoprite e pressate con il pistacchio anche sulle “pareti” e riempite con il macinato di maiale. Pressate bene e coprite la parte centrale con altro pistacchio. Chiudete con i lembi della coppa che fuoriesce dai bordi della terrina, premete bene da fare aderire tutto, fate un “buco” al centro con una leggera pressione e aggiungete i rametti di rosmarino e timo.


Chiudete la terrina con il suo coperchio. Pre riscaldate il forno a 180°C.
Riempite un contenitore adatto al forno di acqua calda, immergete la terrina fino a metà di acqua ed infornate.
Cuocete per 50-55 minuti circa, ma attenzione se utilizzate il doppio di dose di carne i tempi di cottura aumenteranno ad un’ora e mezza. Il trucco è che quando i grassi della carne risulteranno liquidi, chiarificati sui bordi, questo sarà il segnale che la carne è cotta.
Togliete la terrina dal forno,  e scolatela dai liquidi formati (che sono poi i grassi della carne stessa) coprite con un foglio di carta di alluminio e poggiateci sopra un piatto del diametro di poco inferiore a quello della terrina stessa (se utilizzate una terrina quadrata o rettangolare, lavorate di taglierini e tavolette), mettete un peso sopra e lasciate raffreddare e dimenticate la vostra terrina almeno per un giorno, due sarebbero l’ideale per gustare al meglio tutti i sapori maturati tra loro.



CIPOLLE ROSSE  AL BROWN SUGAR

300 g di cipolle rosse sbucciate e tagliati finemente
100 ml di aceto bianco di vino
100 g di brown sugar

Mettete tutti gli ingredienti in un tegamino dal fondo spesso, amalgamateli e mettete sul fuoco medio e cuocete mescolando di tanto in tanto per 30-35 minuti o fino a quando le cipolle risulteranno morbide e si sarà formato uno sciroppo. Mettete in un vasetto sterilizzato e chiudete. Conservate in frigo fino ad una settimana (è ottimo anche servito come accompagnamento a formaggi stagionati).


CAVOLETTI DI BRUXELLES STUFATI

300 g di cavoletti di Bruxelles mondati e lavati
30 g di burro
2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
1 spicchio di aglio
½ bicchiere di acqua
Sale e pepe nero macinato fresco

In una padella sciogliete il burro con l’olio e il pepe macinato fresco e lo spicchio d’aglio, versate i cavoletti di Bruxelles, mescolate e dopo un paio di minuti aggiungete l’acqua e il sale. Fate cuocere per 15-20 minuti, tastate con una forchetta se i cavoletti sono morbidi, assaggiate di sale e se tutto coincide spegnete. Servite caldi o tiepidi.











venerdì 10 febbraio 2017

INVOLTINI DI CARNE con PISTACCHIO e FORMAGGIO CREMOSO



Oggi sono semplice e velocissima, ma questa è una di quelle ricette che mi risolvono il pranzo al volo mettendoci però tanto gusto.
Sono gli involtini che qua da noi si trovano spesso già pronti in macelleria, ma sono così facili da preparare che alla fine in macelleria basta comprarci le fettine di lonza di maiale.
Ecco una nota, se pensate di pubblicare la ricetta magari poi ricordatevi prima di finirli di tutti di fare una foto da cotti... non come ho fatto io, che me ne sono resa conto al momento di preparare questo post!!



INVOLTINI DI CARNE CON PISTACCHI DI BRONTE

(per 4 spiedini da 5 involtini)

20 fettine di lonza di maiale tagliate sottili
6 cucchiai di farina di pistacchi di Bronte
+ 1 cucchiaio per decorare
5 cucchiai di pangrattato
200 g di formaggio cremoso (Philadelphia)
sale
pepe
olio extra vergine di oliva

In una ciotolina mescolate il pangrattato e 2 cucchiai di farina di pistacchi e mettete da parte. Su un piattino versate dell'olio extra vergine di oliva e passateci da entrambi i lati una fettina di lonza alla volta e poggiate su un altro piatto.  Mescolate il formaggio cremoso con il resto dei pistacchi e riempite ogni fettina di carne impanate con un cucchiaino, chiudete i lati della fettina sul ripieno e arrotolate per la lunghezza ed infilate su uno spiedino di legno. Mettete cinque involtini per stecco.
Pre riscaldate il forno a 180°C.
Mettete gli spiedini su una pirofila, condite con un filo d'olio extra vergine di oliva, sale e pepe e spargete altra farina di pistacchi ed infornate per circa 15 minuti.

E buon appetito.


venerdì 22 gennaio 2016

ZUPPA DI CAVOLO CAPPUCCIO - CABBAGE SOUP



 

                              Scroll down for English version
Mah?!... è già praticamente finito anche Gennaio???  Dico va bene che mi sono rallentata peggio di un bradipo, in tutto quello che faccio. No ragazzi, ma non ci siamo, io domani parto per una settimana che riporto papà a casa sua e mi ritrovo a dover scrivere un’infinità di ricette entro oggi da programmare… mah?! … mi chiedo se ce la farò!! 
Sarò breve, e il motivo ve l’ho appena scritto, ma lasciatemi fare una veloce premessa, so perfettamente che la zuppa che segue non è nulla di così originale, e nemmeno di così interessante, ma l’ho preparata in un giorno freddo per gli standard della Sicilia, ed è stata graditissima sia dal marito che dal papà e questo al momento mi basta e avanza! E tra l’altro l’ho servita dentro a delle tipiche pagnotte di pane proprio da usare come contenitori per le zuppe.  La ricetta l’ho pubblicata proprio due giorni fa ed è QUI!


Uh, dimenticavo la nota più importante: con questa zuppa mi sono quasi giocata un pezzo di pollice, per via della mandolina con lama on ceramica giapponese, che sia chiaro continuerò ad usare, ma molto più attentamente! Volevano mettermi dei punti, ma poi non avrei potuto continuare a cucinare tra i miei fornelli e quindi un bella fasciatura e uso continuo dei guanti da cucina e via andare!!!


ZUPPA DI CAVOLO CAPPUCCIO

250 g di speck a dadini
1cavolo cappuccio verde
2 cucchiai di olio evo
1 noce di burro
8-9 foglie di prezzemolo
1cipolla media
Sale grosso q.b.
Pepe nero
1 ½ litro  brodo vegetale (6 cups)

Lavate e tagliate (io come spiegato nel post ho usato la mandolina) a listarelle il cavolo cappuccio.



Dentro ad una casseruola capiente (io ormai uso la mia Staub ) soffriggete, nell’olio extra vergine di oliva e burro e pepe nero, la cipolla precedentemente affettata, quando questa sarà diventata traslucida aggiungete il prezzemolo e  lo speck e fatelo rosolare un paio di minuti mescolando. Versate il cavolo cappuccio, mescolate e aggiungete il brodo e portate a bollore, abbassate la fiamma, coprite con il coperchio e lasciate cuocere lentamente per un paio d’ore. Assaggiate e se serve aggiustate di sale.
Servite caldissimo dentro le pagnotte di pane “scavate” all’interno.



Two days ago I posted the bread bowls recipe and now I show you how I use them…for a soup, of course.
I made a green cabbage soup and it was perfect because in these days Winter arrived even in sunny Sicily and this comfort food was perfect!
Have a nice weekend, I am just surprised that January is almost at the end ..I really don’t like how time runs so speed!!!


CABBAGE SOUP

½ Lb  bacon, diced (I used speck)
1 green cabbage
2 Tbsp extra virgin olive oil
1 Tbsp of butter
8-9 leaves of parsley
1 onion (medium size)
Salt
black pepper
6 cups  vegetable stock

Wash and cut into strips the cabbage
Inside a large pot (I now use my Staub pot) fry, in extra virgin olive oil, butter and black pepper, the onion sliced previously, when this will become translucent, add parsely and  the bacon and brown it a couple of minutes, stirring. Pour the cabbage, stir and add the stock and bring to a boil, reduce heat, cover with lid and simmer slowly for a couple of hours. Taste and add salt if needed.
Serve hot in "carved" bread bowls.

venerdì 15 gennaio 2016

SUGO DI SALSICCIA CARNE DI MAIALE per il Calendario del cibo Italiano




                            Scroll down for English version
 
Secondo il Calendario del Cibo Italiano (#calendarioaifb) indetto dall’AssociazioneItaliana Food Blogger ( #calendaridelciboitaliano #aifb ) questa è la settimanadel “Maiale”, il cui “ambasciatore” è il carissimo Corrado Tumminelli che ha pubblicato un interessantissimo articolo al riguardo proprio sul sito dell’AIFB,  e poiché da domenica prossima inizia il Carnevale vi ripropongo una ricetta a base di carne di maiale che qui a Catania va per la maggiore proprio per il giovedi e il martedì “grasso” : la pasta ai 5 o 7 buchi che va condita con il sugo di carne di maiale e salsiccia
Essendoci in questo sugo anche la salsiccia ed essendo proprio oggi 15 gennaio la Giornata Nazionale della Salsiccia (il cui ambasciatore è la socia Raffaella Caucci )Io lo preparo il giorno prima, perché per me un sugo così oltre che una lunga cottura va fatto riposare, per dargli il tempo di assorbire, assestare e amalgamare bene tutti i sapori e gli ingredienti.
Come vi dicevo lo scorso anno questa è la MIA ricetta, anche perché sono “cose di casa” ed ognuno nella sua famiglia la fa con qualcosa di diverso rispetto agli altri.
 L’uso di chiodi di garofano e cannella è richiesto perchè i sughi di carne più buoni e gustati qua a Catania, a mio avviso, hanno questi profumi, che sanno di “antico” e siccome di solito per me anche l’olfatto nella ricerca di una ricetta è fondamentale non mi sono posta il problema e li ho usati.


SUGO DI CARNE DI MAIALE E SALSICCIA
 
4 Puntine di maiale
6 Salsiccia di maiale
5 fette spesse di lonza di maiale
1,5 lt di passata di pomodoro
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
4 cucchiai di olio extra vergine d’oliva
1 cipolla bionda
1 cucchiaio di zucchero
1 pezzetto (4 cm) di cannella
3 chiodi di garofano
Sale grosso
Pepe nero macinato al momento

In una casseruola capiente (io ormai per questo tipo di cotture uso solo la mia Staub in ghisa) versate l’olio, la cipolla affettata finemente e macinate il pepe nero e fate rosolare, mescolando con un cucchiaio di legno (circa 10 minuti). Aggiungete la carne e la salsiccia mescolate e fate sigillare per 4-5 minuti. Aggiungete il concentrato di pomodoro, la stecca di cannella e i chiodi di garofano, e fate andare a fuoco vivace per altri 5 minuti. A questo punto versate la passata di pomodoro, lo zucchero e il sale grosso, mescolate e coprite con il coperchio. Portate a bollore, mescolate e abbassate la fiamma e lasciate cuocere per circa 3 ore, ricordando di mescolare di tanto in tanto.
Servite caldo il giorno dopo.  Con il sugo, che è abbondante, di solito ci si condisce la pasta e come nel nostro caso del Martedì Grasso noi abbiamo mangiato la pasta ai “7 buchi”…con una spolverata di Pecorino stagionato!!!


English version

This is not a new recipe from my blog, I just post it again to celebrate the National day of sausage... you can find the translation of the above recipe HERE! Enjoy your Italian sausage National Day