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lunedì 5 ottobre 2020

KEY LIME PIE

Dolce ( e dalle foto direi che si vede!!!) preparato ad Agosto, ma la pigrizia che ho avuto qua sul blog si è palesemente notata. Ma questa Key Lime Pie andava pubblicata perchè ogni volta che la faccio finisce che poi passano le stagioni e non la scrivo mai qua sul blog e allora abbiate pazienza se la pubblico come prima ricetta di Ottobre!!! 

Che questa  passata sia stata una strana Estate si sa e credo anche di averlo già detto, il mare lo vedo tutti i giorni dal mio giardino, ma i bagni quest'anno sono  stati davvero pochi per i miei standard, ma pazienza, va così e me ne sto facendo una ragione. In realtà quello che soffro è il non poter viaggiare lontano, sfioro con le dite le guide dei viaggi che avrei iniziato a programmare nel periodo in cui è cominciata questa esperienza surreale della vita ai tempi del Covid19, le guardo e soffro... pensando che è tutto rimandato, che ho un anno in sospeso e che non so se si recupererà. Allora mi crogiolo nei ricordi e pensando a Key West, le prime cose che mi son venute in mente sono state la casa di Ernest Hemingway e la favolosa Key Lime pie, che richiede i minuscoli, qua introvabili, lime delle isole Keyes... ed è stata subito Estate!!!

In questi casi c'è solo una persona che mi viene in aiuto per ottenere quello che desidero, ed è lei la mitica Martha Stewart.

Questa pie è davvero semplicissima da fare e trovo che il suo gusto fresco sia adatto in qualsiasi periodo dell'anno. Detto questo andiamo a cominciare!!!



KEY LIME PIE ( di Martha Stewart)


Per la base

250 g di biscotti Digestive tritati finemente 

6 cucchiai di burro sciolto e fatto raffreddare 

45 g di zucchero (io uso uno zucchero di canna Demerara)


Per il ripieno

1 lattina di latte condensato (397 g)

4 tuorli di uova grandi

120 ml di succo di lime appena spremuti

1 cucchiaio di scorze grattugiate di lime (circa 4/5)


Per il topping

300 g di panna montata zuccherata con 3 cucchiai di zucchero


Preparate la base preriscaldando il forno a 180°C.

In una citola mescolate bene il burro con i biscotti finemente sbriciolati e lo zucchero e pressateli bene sul fondo e sui bordi di una teglia da crostate o pie sui 22-23 cm di diametro.  Infornate e cuocete circa 12 minuti o fino a che vedrete la crosta leggermente dorata.   Tirate fuori dal forno e fate raffreddare 

Preparate il ripieno, abbassando il forno a 170°C.

Nella ciotola della planetaria (io KitchenAid) con le fruste a filo e a velocità bassissima (1) _ ma potete anche lavorare a mano con una frusta-, mescolate il latte condensato, con il succo di lime, le uova e le scorzette grattugiate di lime. Versate il composto nel guscio di biscotti (raffreddata) e infornate per circa 15-16 minuti. Il centro del composto deve "tremolare" acora un pochino. 

Togliete dal forno e fate raffreddare molto bene, prima di trasferire la pie su un piatto da portata, oppure se avete utilizzato una bella teglia da pie potete lasciarla e servirla lì dentro.


Decorate con panna montata e qualche filetto di scorza di lime e servite molto fredda.




ENJOYYY!!!



mercoledì 30 ottobre 2019

"FRITTATA"al forno con BROCCOLI e RICOTTA


Questa che segue è una ricetta banale, ma intanto è light, perchè non prevede la cottura in padella e olio come la più classica della frittata, è veloce, perchè si mescolano gli ingredienti velocemente, ed è comoda, perchè la si può preparare prima essendo ottima anche a temperatura ambiente, anzi in verità è anche più buona!
Diciamo che equivale alla scoperta dell'acqua calda, ma tant'è che una volta a settimana, magari cambiando ortaggio la preparo.
Quindi quando cuocete i broccoli fatene in più e non ve ne pentirete.

FRITTATA AL FORNO con BROCCOLI e RICOTTA
(per una teglia da 22-24 cm di diametro)

5 uova
250 g di ricotta
70 g di Parmigiano Reggiano
broccoli lessati
1 cucchiaio di olio
sale
pepe nero

Pre riscaldate il forno a 1790°C:
In una ciotola sbattete le uova con una frusta, aggiungete la ricotta, l'olio, il sale, il pepe, il parmigiano e mescolare bene, versate i broccoli e amalgamate sempre con la frusta.
Bagnate e strizzate un foglio di carta forno e sistematelo dentro alla teglia, versate il composto ed infornate per una trentina di minuti, a fino a che vedrete che la superficie della vostra frittata non sarà dorato e cotto.
Servite tiepida o a temperatura ambiente.


Enjoyyy!!!

lunedì 1 luglio 2019

SALSA OLANDESE


E siamo ufficialmente nel mese di Luglio, il mese che o si vive chiusi in cantina o si passa più tempo all'aperto tra mare, giardino e varie! 
All'aperto ed in giardino in particolare si dà fuoco alle fiamme del barbecue e tra le cose che non devono mancare ci sono le salse, come la salsa Olandese, che nasce in Francia, come salsa madre, di un bellissimo colore giallo, a cui io erroneamente pensavo si riferisse il nome, se penso ai formaggi a pasta gialla Olandesi; invece sembra che questa salsa sia un'imitazione di una salsa che veniva preparata nei Paesi Bassi quando il re andava in visita in Francia.
Mio marito è un amante di tutte le salse che possono condire carne, pesce, insalate e verdure e quindi inutile dire che questa è una tra le sue preferite.

Facilissima da fare e non so perché me lo scordo sempre e rimando la sua preparazione, e poi si decide di fare un bbq in giardino e “mi ritorna in mente” et voilà, mio marito felice e piatti più saporiti.


SALSA OLANDESE 

3 tuorli
un pizzico di sale
85 g di burro, ammorbidito a temperatura ambiente, tagliato in 6 tocchetti
1 cucchiaino di succo di limone
un pizzico di pepe bianco o di Cayenna

Sbattete insieme i tuorli, 2 cucchiai d’acqua e il sale in un pentolino sul fuoco bassissimo a bagnomaria, con una frusta. Continuate a sbattere rapidamente e fate attenzione che le uova non si scaldino troppo, altrimenti potrebbero impazzire. Togliete dal fuoco e aggiungete il burro un tocchetto per volta, mescolando continuamente. Scaldate il pentolino di nuovo sul fuoco bassissimo, sempre a bagnomaria e continuate a sbattere finché il composto si addensa e prende un colore giallo acceso. Aggiungete quindi il succo di limone e il pepe. Servite caldo

mercoledì 24 aprile 2019

STRINGOZZI UMBRI con SOLO ALBUMI



Dopo queste colombe al cioccolato, mi sono rimasti ben 9 (NOVE) albumi da smaltire e non volendo fare altri dolci mi sono affidata nuovamente ad Anice & Cannella, ce con tutti i magici lievitati che fa anche lei deve essersi posta lo stesso problema con gli albumi, tanto da trasformare gli Stringozzi Umbri (tipica pasta lontana parente dei pici) fatti di acqua e farina, con solo albumi e farina mescolata alla semola e devo dirvi che è stata una magnifica sorpresa, primo perchè essendo stanca dalle fatiche culinarie appunto ho messo a lavorare il mio KitchenAid sia per impastare che per stendere la pasta, che per il tempo impiegato! Vi assicuro che tolta la mezz'ora canonica di riposo dell'impasto, in 20 minuti dal momento in cui ho pesato gli ingredienti a quando li ho tagliati  e messi sul vassoio di cartone infarinato, erano pronti.
Bell'impasto per chi ama la pasta bella tenace al dente, che si presta anche a tanti bei condimenti... e a breve vi dirò come li ho conditi. 




STRINGOZZI UMBRI con ALBUMI  (di Paoletta Sersante )


 300 g di albumi (circa 9 medi)
 480 g farina 00
 120 g farina di semola di grano duro

Lavorate bene la pasta almeno 10 minuti così come per la pasta all'uovo, io ho usato la planetaria (KitchenAid) con gancio a uncino. Quando otterrete un impasto listo ed omogeneo, formate una palla e coprite a campana con una ciotola e fatela per mezz'ora circa. Infarinate il piano di lavoro e se usate una macchinetta Imperia per stendere la pasta, portate ogni pezzo di impasto allo spessore di 2,5 mm circa, tacca 4, stessa tacca se utilizzate lo stendi pasta della planetaria (ovviamente potete utilizzare il mattarello poichè lo spessore della pasta non è così sottile).


Arrotolate le strisce di pasta e con una "coltella" (tipico coltello che si usa per tagliare la pasta coe tagliatelle e tagliolini) tagliate a strisce sottili, se utilizzate l'accessorio per i "capelli d'Angelo" o "spaghettini alla chitarra dell'Imperia) va comunque bene, otterrete una pasta perfetta, io ho preferito tagliare a mano perchè mi piace questa pasta irregolare che sa di "casa" ancora di più.




Se avete dei vassoi di cartone infarinateli con farina di semola e man mano che tagliate i vostri Stringozzi poggiateli ad asciugare lì sopra, possono restare ad asciugare così (smuoveteli solo ogni tanto per aiutare l'areazione)  coprite con della carta da cucina per non far prendere polvere, e dopo un paio di giorni conservateli in sacchetti per alimenti, a meno che non li prepariate e li cuociate subito in abbondante acqua salata.

Enjoyyy!!!

martedì 23 ottobre 2018

MERINGA ITALIANA


Una ricetta che ho scoperto qualche anno fa, ma che non avevo mai inserito qui nel mio ricettario on line e quindi credo sia giunto il momento di rimediare.



La meringa italiana è una meringa cotta preparata montando gli albumi con uno sciroppo di zucchero portato alla temperatura di 121°C.
Può sembrare una preparazione complessa, in realtà tutto ciò che occorre è un termometro, se non avete quello da pasticceria va benissimo anche quello a sonda dell’Ikea e una planetaria con frusta a filo, ma in alternativa vanno bene anche le fruste elettriche. Per ottenere un risultato perfetto basta cominciare a montare gli albumi quando lo sciroppo avrà raggiunto una temperatura di 110°C. In questo modo si avrà la certezza di versarlo a filo al momento giusto.
La meringa all'italiana può essere impiegata per crostate o dessert meringati, in questo caso basterà farla dorare per pochi minuti sotto al grill oppure utilizzando un cannello, ma è perfetta per la preparazione dei semifreddi.

MERINGA ITALIANA

100 g di albumi
200 g di zucchero semolato
30 g di acqua

In una casseruola unite lo zucchero e l'acqua, girando di tanto in tanto per farlo sciogliere.
Quando lo sciroppo avrà raggiunto la temperatura di 110°C  iniziate a montare gli albumi in una planetaria o con le fruste elettriche.
Quando lo sciroppo arriverà alla temperatura di 121°C  versatelo a filo sugli albumi, continuando a montare fino a completo raffreddamento. Dovrete ottenere una meringa lucida e bianca.

NOTE:
La Meringa Italiana può anche essere congelata direttamente nella sac-à-poche e rimane pronta all'uso.

giovedì 18 ottobre 2018

FALSOMAGRO SICILIANO



Il Falsomagro  già dal nome, con cui i Siciliani da Est ad Ovest da Nord a Sud  dell’Isola chiamano questo preparato di carne, dice tutto!
Si chiama così perché vuole indicare una pietanza di carne che all’aspetto sembri “magra”, ma che invece magra non è, per la presenza nel ripieno di cacio, mortadella e uova!!
Ovviamente come tutte le ricette tipiche della Sicilia ogni città o provincia, ma più di tutto ogni famiglia, ha la SUA ricetta, e così a Catania è diversa da quella di Messina e Palermo, a Catania si va di mortadella, a Palermo di prosciutto, c’è chi usa la pancetta! Una cosa in comune comunque c’è, oltre alla bontà indiscussa, ed è che parliamo di un rotolo di carne di fesa di manzo riempita di ingredienti che regalano tutto il sapore a questo piatto tipicamente Siciliano!
Qualche cenno  storico ci dice che c’era già qualcosa di simile ad un rotolo di carne farcito, durante la dominazione Aragonese in Sicilia nel XII secolo, ma si parla di “rollò”.
Probabilmente la nascita di questa ricetta risale all’epoca dei Monsù, quando  per  sbalordire gli ospiti,  i cuochi delle famiglie nobili cercavano sempre ricette nuove ed in questo caso inventarono un piatto di carne chiamato “farcie de maigre”, cioè carne farcita con verdure, farcita di magro appunto,
ma come è di solito il popolo Siciliano tradusse  “farcie de maigre”   in “falsomagro”, e pensò quindi non ad una farcia “magra” come le verdure e gli odori, ma a qualcosa di “falsamente” magro…come salsicce, uova e formaggi!!!
Nell’Agrigentino lo si chiama anche “braciulùni”, che altro non è che la versione di quelle che sono le braciolette, piccoli involtini ripieni, del Messinese!
La versione Catanese originale non ha presenza di pomodoro, anche se molti diranno il contrario, mentre il pomodoro in salsa o in concentrato è presente in tante altre provincie! C’è chi mette l’uovo sodo, chi una frittatina, chi magari ha riportato la ricetta di famiglia con la presenza di verdure, quali spinaci e pisellini, impossibile affermare quale sia la versione ufficiale, perché a mio avviso non esiste… l’unica regola fissa è che si tratta di un rotolo di carne farcito di base con macinato di carne più  tutto quello che lo renderà un secondo da ricordare! Si tratta dunque  di un piatto Siciliano per eccellenza, che fa piatto della Domenica, di piatti dei giorni di festa!
Io ho unito un po’ tutta la Sicilia, perché ho messo la mortadella come a Catania, ma ho anche aggiunto il concentrato di pomodoro come in altre zone dell’isola!
A voi la scelta di provare e gustare!


FALSOMAGRO SICILIANO – Farsumagru

700 g di fesa di manzo in un un’unica fetta (aperta a libro)
200 g di carne di manzo macinata
150 g di salsiccia (priva del budello)
200 g di formaggi : Caciocavallo, pecorino con pepe, provola
(Io li ho messi grattugiati)
100 g di mortadella (una fetta spessa  ½ cm)
1 uovo
3 uova sode piccole
1 cipolla piccola
1 cucchiaio di pisellini freschi  sbollentati (facoltativo)
Prezzemolo
2 spicchi d’aglio (potete ometterlo dalla farcia, ma non per
insaporire il sughetto di cottura)
1 cipolletta fresca
Sale
Pepe
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
1 cucchiai di sugna (strutto buono!)
½ bicchiere di vino rosso
150 ml di acqua
(in aggiunta come contorno pisellini )

Preparate la farcia mescolando, con le mani in una ciotola,  il macinato di carne con la salsiccia
sgranata, se lo gradite unite uno spicchio di aglio tritato finissimo a cui avrete levato “ l’anima”, prezzemolo e cipolla finemente tritati,  l’uovo crudo, la mortadella a cubetti  finissimi, i formaggi grattugiati (ma potete anche scegliere di farcire il vostro falsomagro con uno dei formaggi a listarelle), il sale e il pepe.


Aprite la fesa di manzo a libro, ottenendo un rettangolo (senza lacerazioni e/o buchi), eventualmente se lo preferite o non avete un coltello adatto chiedete che ci pensi il macellaio, e spalmate la farcia su
tre quarti della fetta di carne, lasciando un quarto di carne libero per poterlo arrotolare senza rischiare fuoriuscite di ripieno. Nella parte iniziale della farcia, quella che verrà arrotolata per prima, fate tre fossette dove adagerete le tre uova sode, spargete (se vi piace l’idea, ma è solo per dare più “fantasia” alla fetta una volta cotta e tagliata) un cucchiaio di pisellini sbollentati e chiudete il rotolo.  Piegate bene a chiusura le due  estremità del vostro falsomagro e legate bene con lo spago da cucina e salatelo.























In un tegame ( lo potrete anche cuocere al forno) fate rosolare lo spicchio d’aglio con la cipolletta fresca e pepe nello strutto e nell’olio extra vergine di oliva, e a questo punto “sigillate” il pezzo di carne farcito da tutti i lati. Aggiungete il vino rosso e fatelo sfumare a fuoco vivace. Nel frattempo
sciogliete il concentrato di pomodoro con l’acqua e una volta che il vino sarà evaporato versatelo nel tegame. Chiudete con un coperchio e lasciate cuocere circa 90 minuti, ricordandovi di tanto in tanto di girare il falsomagro.
Una volta cotto fatelo riposare, preferibilmente servitelo tiepido o anche a temperatura ambiente (e questa è una cosa molto comoda, perché potete preparare questa pietanza anche il giorno prima).
Per completare togliete il pezzo di carne dal suo sughetto e cuoceteci dei pisellini che servirete caldi  nel piatto di portata insieme alle fette di carne.


Bibliografia: “Profumi di Sicilia -Il libro della cucina Siciliana” di Giuseppe Coria- ed. Cavallotto

venerdì 5 ottobre 2018

CAKE SALATO CON BROCCOLI senza glutine



Ora ad essere sinceri riconosco che finalmente sento l'Autunno, temperature miti, non calde, al punto che il mare è bello da guardare ma non da desiderare di farci un tuffo, arriva il vento che cambia gli odori dell'aria e piove, non sempre ma ogni tanto piove, dando a volte quel colore cupo al cielo, che ammetto mi piace, e  mi mancava. Sono una di quelle persone che ama tutte e quattro le stagioni dell'anno, non soffro il freddo, non mi angoscio se piove, adoro mettere i maglioni caldi e gli stivali da pioggia, per poi ammirare il ritorno della bella stagione e dell'Estate amo il sole e il poter tuffarmi nel mare blu, ma se mi manca questo ecco odio il caldo torrido e umido con le zanzare che in questo ultimo decennio sono aumentate purtroppo, quindi lasciare lo spazio a temperature più basse, all'ombrello e a colori diversi nella luce delle giornate non mi strugge.
Con tutto ciò ho riacceso il forno più volentieri, non che in Estate io sia tra quelli che lo mette a riposo, se ho da fare una focaccia  o un dolcetto per colazione non mi tiro indietro, se mai accendo il climatizzatore.
In questi giorni perciò sono tornati sui banchi del fruttivendolo i miei amatissimi broccoli e non manca settimana che non me li compri e li cucini. Complice l'acquisto di una buona ricotta di capra ad uno dei mercatini dei contadini che si tiene in città la domenica ho voluto preparare qualcosa che fosse buono ma allo stesso tempo un po' light, cotto al forno in una teglia da plum cake e senza olio o pane ho tirato fuori una cosa ottima se mangiata tiepida per cena, o anche fredda come accompagnamento ad un aperitivo.


Naturalmente senza glutine come la nostra THE RECIPE-TIONIST di questo mese, Stefania di Cardamomo & co., per ricordarvi che vi aspettiamo fino al 15 Ottobre, perchè so che saprete sorprenderci!!!


CAKE SALATO CON BROCCOLI senza glutine

per 4 persone (teglia 24 cm x 10 cm- 1,5 lt di capienza)

6 uova fresche
200 g di broccoli lessati
200 g di ricotta di capra ( ma va bene una buona ricotta di pecora o vaccina ben scolata)
100 g di Pecorino Siciliano grattugiato
sale
pepe nero

Prendete un bel pezzo di carta forno, accartocciatelo e passatelo sotto all'acqua corrente. Strizzatelo e rivestiteci la teglia da plum cake.
Preriscaldate il forno a 160°C.
In un terrina sbattete le uova con una frusta a mano, aggiungete i broccoli  lessati e leggermente schiacciati con una forchetta, mescolate e versate la ricotta, il Pecorino e sbattete con una forchetta. Salate e pepate. Versate il composto nella teglia e infornate per circa un'ora, o fino a quando vedrete la superficie dorata e cotta.


Enjoy!

mercoledì 23 maggio 2018

SFORMATO DI RISO




Tra la fine Aprile e i primi di Giugno i ponti di vacanza non mancano, e nemmeno le belle giornate per fare una scampagnata tra amici. Spesso mi chiedono di portare dolci, ma l'ultima volta non vi nego che ricevere la "richiesta" per un primo mi ha fatto piacere. Ora però non volevo fare troppa fatica a preparare lasagne, e nemmeno essere troppo "semplice" portando un'insalata di pasta, così ho avuto il lampo di genio di fare uno sformato di riso e oltre che a risolvermi il dilemma, ha fatto felici tutti, me per prima, per la comodità del trasporto, la possibilità di preparare tutto il giorno prima e poi per la bontà.



SFORMATO DI RISO


Per il risotto

500 g di riso Carnaroli
1 litro di brodo di carne di manzo
30 g di burro acido
1/2 cipolla
30 g di burro
2 cucchiai di olio extra vergine di olova
pepe
sale
100 g di Pecorino Siciliano grattugiato


1 litro besciamella
250 g di formaggio Primo sale, o Tuma fresca
400 g di piselli lessati
sale e pepe
2 cucchiai di olio extra vergine di oliva

4 uova sode

100 g di Parmigiano Reggiano grattugiato
burro
pangrattato


Portate il brodo di carne a bollore.
In una casseruola fate stufare la cipolla finemente tritata con il burro e l'olio extra vergine di oliva  e il pepe. Appena diventa morbida versate il riso e fatelo tostare mescolando per un minuto circa. Aggiungete il brodo man mano che il riso lo assorbe e mescolate spesso. Assaggiate di sale e ad un paio di minuti di cottura del riso, aggiungete il burro acido e il Pecorino grattugiato e mantecate. Aggiungete un paio di cucchiai di besciamella.

Preriscaldate il forno a 200°C.

In una ciotolina condite i piselli con sale, pepe e olio extra vergine di oliva.
Imburrate una teglia e rivestite con il pangrattato. Versate metà del risotto, livellate con il dorso di un cucchiaio, coprite con le fette di formaggio Primo sale o Tuma fresca, coprite con i piselli, e versate metà della besciamella e fate uno strato con le uova sode affettate. Coprite tutto con il resto del risotto, versate la besciamella restate e spolverate con Parmigiano Reggiano grattugiato e qualche fiocchetto di burro.

Le strade ora sono due, se avete preriscaldato il forno infornate e cuocete fino a doratura della superficie dello sformato, oppure, coprite con carta stagnola e riponete in frigo una notte, il giorno seguente procedete alla cottura in forno.

Se desiderate portarlo ad una scampagnata, una volta pronto lo togliete dal forno e lo chiudete con carta stagnola, e fate uno strato con un paio di fogli di giornale "quotidiano" e rivestite ancora con la carta stagnola. Lo sigillate bene e poi avvolgete la teglia in un panno, vi assicuro che il vostro sformato arriverà a destinazione pronto e alla temperatura giusta per essere gustato al meglio.


Enjoy!!!

sabato 26 marzo 2016

UOVA ALLA MONACALE- uova ripiene-..le uova alla Monachina RIVISITATE


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E vabbeh... lo so, me lo aveva detto qualche saccente puzzolente, che non si cominciano mai i post con "E" "vabbeh", che se proprio non sono necessari vanno evitati i puntini di sospensione,  e quel "lo so", che mi sta a significare?? SO...cosa so?? Ah si, lo so che ho già iniziato il mio discorso sbagliando, ma tutto questo perchè come introduzione volevo dire che ho pienamente coscienza che la ricetta che segue ha già il nome sbagliato nel mio titolo (immaginate la mia faccina che ride consapevole e soddisfatta!!).
Le uova della ricetta che segue in realtà sono alla "monacale" così come scrive nel suo taccuino di cucina "Quaderno della Felicità", Giuliana Spadaro di Passanitello, un libricino dove ha raccolto le ricette della cucina nobiliare della sua famiglia. Ma io chissà come e chissà perchè ho sempre pensato si chiamassero alla "Monachina", nulla di più sbagliato ovviamente, primo perchè quelle alla Monachina esistono in realtà e sono una ricetta tipicamente campana, ma seppur dall'aspetto simile, sono leggermente diverse nel ripieno, e poi perchè appunto chi le ha fatte con la ricotta le chiama alla Monacale.
Il nome mi pare scontato derivi da qualche convento, di quelli in cui all'epoca dei Monsù durante il Regno delle due Sicilie, le figlie femmine delle famiglie nobili ed aristocratiche non destinate a matrimoni combinati, venivano rinchiuse nei conventi di clausura, luoghi dove sono nate tante magnifiche ricette ormai famosi e dolci unici.
Probabilmente queste uova alla monacale che sono una"rivisitazione antica" di quelle alla monachina, poichè la ricetta proviene da una persona che è nata nelle bellissime cucine della sua casa antica, i primi passi li ha mosssi tra le sottane delle "serve" e delle cuoche che ci lavoravano in quella villa bellissima. Mi piace pensare che un giorno di inizio XX secolo la padrona di casa abbia detto alla cuoca di preparare quelle uova ripiene e fritte per l'antipasto del pranzo di Pasqua, ma che una volta bollite le uova fresche portate dal massaro di una delle proprietà di campagna, si siano accorti che il burro era finito e che non si sarebbe potuta fare la bescimella. Così "di necessità virtù"  ai tuorli bolliti si è pensato di aggiungere un pochetto della ricotta destinata alla Cassata, e di aggiungerci un poco di formaggio grattugiato, il risultato probabilmente è piaciuto così tanto che si è perpetrato negli anni tanto da arrivare fino a noi!
Oggi è la Giornata Nazionale delle uova ripiene  , e Ottavia Bielli nostra ambasciatrice per questa ricorrenza del Calendario nazionale del cibo Italiano di AIFB, ci racconta di questa ricetta.
Io come avrete capito, ho scelto di proporvi le uova ripiene  fatte un po' alla Siciliana, perchè c'è la ricotta di pecora, l'impanatura come per gli arancini... il caciocavallo fresco!!
Con questa velocissima, gustosissima e bella ricetta artecipo al Calendario nazionale del ciibo Italiano 


UOVA ALLA MONACALE

uova
2 cucchiai rasi di ricotta fresca (meglio se di pecora) per ogni uovo
caciocavallo fresco grattugiato
sale
pepe
noce moscata
farina
1 uovo per la panatura
pangrattato
olio di semi per friggere


Bollite le uova, una volta tiepide o fredde sgusciatelee dividetele in due per la lunghezza.
Estraete delicatamente i tuorli e metteteli in una ciotola. Con una forchetta schiacciatelie aggiungete la ricotta, la noce moscata, il pepe, il formaggio grattugiato e il sale.Amalgamate bene tutti gli ingredienti e riempite le mezze uova. Unite le due metà in modo da rifromare l'uovo intero, passatelo nella farina, poi nell'uovo sbattuto e infine nel pangrattato.
Portate in un pentolino l'olio a temperatura e immergete le uova un paio alla volta fino a completa doratura.
Scolate le uova su carta assorbente e servite tiepide o fredde, come preferite!!


English version
 


The recipe I post today it is by a lady who lived in an old gorgeous villa and learnt to cook from the chefs in her family kitchen. There is a similar recipe in Naples, stuffed with bechamel sauce (white sauce), this is a bit different, but so good anyway!! Probably the following recipe was a variation from the most famous version.
During Easter time we usually eat eggs and these are going to be perfect for our Easter dinner!!
Enjoy!


STUFFED EGGS

Eggs
2 Tbsp of fresh ricotta cheese for each egg
freshly grated cheese
salt
black pepper
nutmeg
flour (all purpose)
1 egg for breading
bread crumbs
Oil for frying


Boil eggs, once warm or cold, half them for the length.
Carefully remove the yolks and place them in a bowl. Mash the yolks with a fork, add the ricotta, nutmeg, black pepper, grated cheese and salt. Mix well all ingredients and fill half the eggs. Combine the two halves of each egg and pass it in flour, then in beaten egg and finally in breadcrumbs.
Bring to temperature the oil in a saucepan and pour the eggs (1 or 2 at a time) until golden brown.
Drain the eggs on paper towels and serve warm or cold!!



lunedì 24 marzo 2014

SOUFFLE’ AL BRIE DES MEAUX CON SALSA DI SCALOGNI E CHIPS DI PERE AL FORNO


                                             Scroll down for English version
 
Inizio di settimana bello tosto...intanto mentre leggete sarò con un paio di amiche a progettare fiori in flower paste, tutte MTCine naturalmente e domani vorrei attaccare qualche quadro su queste belle pareti bianche e intonse a casa nuova (maritozzo questo dei quadri non lo sa !).
E di tosto da leggere c'è anche la ricetta che vi propongo oggi, tosta per la lunghezza... si lo confesso credo di averci impiegato di più tempo a scrivere la ricetta che ad eseguirla in pratica , o le ricette, visto che questo mese l'MTC e nella fattispecie Fabiana, la vincitrice di Febbraio, non ci richiedeva solo di fare un soufflè, ma voleva anche una bella salsa da accompagnare, che non fosse una semplice salsa, ma che partisse da un brodo, un fumetto o un fondo! Beh io vi dico una cosa, di solito quando preparo un brodo di carne, ne faccio in abbondanza, perchè così me lo congelo in contenitori e ce l'ho pronto all'occorrenza per fare dei risotti o degli arrosti, ma stavolta ...proprio questa volta lo avevo finito e così in tutto ciò la settimana passata ho fatto anche il brodo, e tutto quello che non ho utilizzato per la salsa agli scalogni, è bello che sistemato nel freezer!
Sono soddisfatta per il risultato del soufflè, che anche se dopo circa 30 secondi si è un po' seduto, all'interno è rimasto perfetto , morbido, leggero ....come un soufflé! Sono però orgogliosa anche della salseta agli scalogni, perchè è troppo buona e con quella avanzata ci siamo fatti un bel panino piastrato la sera, con formaggio e due fettine di speck.... sono così contenta che la rifarò spessissimo.
Ora venendo alle cose serie, il mio soufflè rientra nei soufflè semplici e anche la salsa, perchè qello che stanno proponendo gli altri sfidanti all'MTC ha dell'incredibile ! Ma come dico sempre io..per me MTC è una scuola prima di tutto , è una sfida con me stessa e soprattutto a me piace partecipare, non vincere !

Con questa ricetta partecipo all'MTChallenge n.37 




SOUFFLE’ AL BRIE DES MEAUX  CON SALSA DI SCALOGNI E CHIPS DI PERE AL FORNO


Per le chips di pere al forno


1 pera Decana soda, non troppo matura

Accendete il forno a 130°C . Lavate la pera e tagliatela a fettine sottili per il lungo, senza levare la buccia. Eliminate i semini. Poggiate le fettine di pera su una placca da forno con carta forno. Infornate e dopo 25-30 minuti girate le fettine di pera , spostandole di posto (perché sotto saranno umide ancora). Dopo circa un’altra mezz’ora rigiratele e continuate la cottura per un’altra ora, ricordandovi ogni 20 minuti circa di girarle.
Quando avranno preso un bel colorito e avranno iniziato a perdere la loro umidità . Tiratele fuori dal forno e mettetele all’aria su una griglia anche per un’ora.


Per la salsa agli scalogni

90 gr  scalogni (8-9 piccoli)
125 ml di brodo di carne(con carota, cipolla, sedano, un ciuffetto di prezzemolo,1 pezzo da 1 kg di muscolo di manzo , chiodi di garofano, grani di pepe , sale )*
20 g di burro
Pepe (sale se serve) 

*Per il brodo :  Fate il brodo qualche giorno prima (io ne faccio una bella pentola, poi lo filtro e lo suddivido nei Tupperware e lo congelo, proprio per poterlo utilizzare quando mi serve): mettete l'acqua , un bel pezzo di muscolo di manzo, una carota, sedano e cipolla, prezzemolo, due chiodi di garofano, una foglia di alloro e 5-6 grani di pepe nero nella pentola e fate cuocere per circa due ore e mezza , anche tre.

Sbucciate e pulite gli scalogni. Affettateli finemente. Mettete a rosolare il burro con il pepein un tegame piccolo ed aggiungete gli scalogni, mescolate spesso e fate appassire aggiungendo piano piano il brodo.
Gli scalogni devono appassire. Assaggiate di sale, es in caso aggiungetelo (dipende dalla sapidità del brodo che userete). Spegnete il fuoco e passate gli scalogni al mixer.
 
Nel frattempo preparate un roux. 

Per il roux

20 g di burro
30 g di farina
Pepe nero (sale se serve)
Mettete a sciogliere il burro ed uniteci subito la farina, mescolate con un cucchiaio di legno, fino a che tutto sarà ben amalgamato. Aggiungete il pepe .
A questo punto finite la salsa: unite al roux gli scalogni, mescolate e cominciate ad aggiungere altro brodo di carne (ne serviranno circa 175 ml), continuate a mescolare fino a che non avrete finito il brodo e la salsa avrà cominciato ad addensarsi.

A questo punto iniziate a preparare i soufflé.

Per 4 soufflé piccoli 

110 g di Brie des Meaux
150 g panna fresca
12 g da tavola di maizena
15 g di burro, più quello per imburrare gli stampi
3 uova
1 pizzico di pepe nero
Sale
2 cucchiai di Emmental grattugiato ,per ricoprire fondo e bordi degli stampi.
Per il procedimento ho utilizzato quello di Fabiana 
 
Preriscaldate  il forno a 200°C.
Con una pennellessa imburrate generosamente gli stampi o lo stampo che devono essere puliti ed assolutamente asciutti, ungete fondo e bordi....questo è assolutamente fondamentale!
Con lo stesso criterio spargete il formaggio Emmental  grattugiato negli stampi in modo che ne siano interamente ricoperti avendo cura di non toccare più l'interno con le dita.
Riponete  in frigo fino al momento del riempimento, io li ho messi in freezer (e il tempo poi di tirarli fuori , riempirli con il composto dei soufflé e metterli in forno, i miei stampi e vasetto di vetro non hanno subito shock termico). Non trascurare questo passaggio!!
Ripassate ancora i bordi con un altro poco di burro pomata e raffreddate nuovamente
Mescolate la maizena con un paio di cucchiai di panna fresca fuori fuoco.
Portate ad ebollizione la restante panna e raggiunto il bollore unite il mix panna maizena mescolando sempre.
Abbassate la fiamma e proseguite la cottura aiutandovi con una frusta a mano fino ad ottenere una crema spessa.
Allontanate dalla fiamma ed unite il burro avendo cura di continuare sempre a lavorare con la frusta.
Rompete le uova  tenute a temperatura ambiente, separando i tuorli dagli albumi, avendo cura di non toccare questi ultimi con le mani.
Unite i tuorli uno alla volta, incorporandoli alla perfezione prima di introdurre il successivo.
Tagliate il Brie des Meaux ed unitelo alla massa e mescolate.
Salate, pepate e amalgamate bene il tutto. (Non preoccupatevi se resteranno dei pezzetti di formaggio)
L'ultima indispensabile operazione è quella di montare gli albumi.
Devono essere ben stabili, ma non di cemento armato.
Ci si può aiutare unendo qualche goccia di limone che aiuta la montatura rendendola stabile. Gli acidi sono fantastici in certe situazioni.
Sconsiglio invece la famosa presa di sale, in realtà a meno che non si monti a mano( faticando come bestie) non ha una reale utilità, anzi, il cloruro di sodio ha proprietà igroscopiche, quindi alla lunga sottrae acqua e destabilizza la struttura.
Con delicatezza ed in più riprese unite gli albumi montati, badando bene di non smontarli, eseguendo movimenti verticali con una spatola e contestualmente ruotando la ciotola, il classico movimento en coupant .
La massa deve risultare ben omogenea.
Versate negli stampi ( o nello stampo) arrivando solo ai 2/3 della loro altezza.
Nel mio caso ho usato tre cocotte in ceramica bianca ed un vasetto da confetture.
Lisciate  delicatamente la superficie con la spatola.
Cuocete in forno per 15-18 minuti (io ho cotto per 16 minuti).
Si gonfieranno molto e prenderanno un bel colorito ambrato, ma all’interno resteranno perfetti, non troppo cotti e nemmeno liquidi. 
Serviteli subito, perche nel giro di pochi secondi si “siederanno” , accompagnati dalla salsa agli scalogni e da un paio di fettine di chips di pere , belle croccanti…e buon appetito.

 English version

This month the MTChallenge is making a Soufflé with a sauce. I wasn't worry about Soufflè, because I preparared some last November, I was worry about the sauce, because I had to use broth and I had finished the one I always keep in my freezer. So I prepared even a lot os stock last week before preparing the soufflès !
I hope you find the following looooooooooong recipe very interesting and trust me Soufflés are easy to make!! and even very good to eat!!


SOUFFLE ' au BRIE DES MEAUX with shallots sauce and baked pears  chips

For the baked pear chips

1 Pear, not too ripe.

Preheat the oven to 270* F. Wash the pear and cut into thin slices lengthwise, without removing the peel .Remove the seeds. Place  pear slices on a baking sheet with parchment paper. Bake 25-30 minutes and then turn the slices of pear, moving from place (because under it is still moist). After about another half hour turno the slices again and continue cooking for another hour, remembering to turn them every 20 minutes.
When they took a beautiful color and have begun to lose their moisture, put them on a rack to cool.

For the shallots sauce

8-9 shallots
1/2 cup beef stock(carrot, onion, celery, parsley, 1 piece 1 kg of beef muscle,2 cloves, 2 bay leaves, 5-6 peppercorns, salt)*
1 Tbsp +1 tsp of butter
Pepper (salt if needed)

*Make the broth a few days before (I make a nice pot because then I  filter and put it  in Tupperwares and freeze it, just to use it when I want to make a good risotto). Put the water, a beautiful piece of muscle beef, carrots, celery, onion, parsley, two cloves, bay leaves and the 5-6 black peppercorns  to the pan and cook for about 2 hours. When ready strain it and put it in a pan to the quantity that you need and dissolve the saffron in the broth. Season with salt.
Peel the shallots. Slice them finely. Put butter and pepper in a small saucepan and add the shallots, stir frequently and let dry, slowly adding the broth. The shallots must wither. Taste for salt. Turn off the heat and purée the shallots with a cutter.

Meanwhile, prepare a roux.

For the roux

1 Tbsp + 1 tsp butter
2 Tbsp all purpose flour
Black pepper (salt if needed)
Put the butter to melt and add immediately flour, stir with a wooden spoon, until everything is well blended. Add the pepper.
At this point finish the  sauce: mix the roux with shallots, stir and start adding more beef broth (you'll need about 3/4cup), continue stirring until you have finished the broth and the sauce has begun to thicken.

At this point you begin to prepare the soufflé.

For 4 small soufflés

4 oz of Meaux Brie des
3/4 cup half and half
1 Tbsp cornstarch
1Tbsp butter, one more for buttering the molds
3 eggs, at room temperature
1 pinch of black pepper
Salt
2 tsp of grated Emmental cheese ( even Cheddar is good ) to coat the bottom and edges of the molds

Preheat oven to 400 ° F
With a brush generously butter molds  or that must be absolutely clean and dry, and even  the bottom edges .... this is absolutely important.
sprinkle  the grated Emmental cheese in the molds so that they are completely covered, taking care to not touch the inside with your fingers.
Store in refrigerator until ready to fill, I put them in the freezer. Do not neglect this step!
Go over the edges with yet another little butter cream and cooled again
Mix the cornstarch with a few tablespoons of half and half and set apart.
Bring to a boil the rest of the half and half, add the cornstarch mix stirring constantly.
Reduce heat and continue cooking, helping with a hand whisk until you have a thick cream.
Move away from the heat and add the butter, taking care to always continue to work with the hand whisk.
Break the eggs  separating the yolks from the whites, taking care not to touch them with your hands.
Add the egg yolks one at a time.
Cut the Brie des Meaux and add it to the mass and stir.
Add salt and pepper and mix well. (Do not worry pieces of cheese remain)
The last essential step is to beat the egg whites.
Must be well  stable. Add gently  egg whites to the mix.
Pour into molds coming only 2/3 of their height.
Smooth out the surface gently with a spatula.
Bake in the oven for 15-18 minutes (I baked for 16 minutes).
Serve immediately with the shallots sauce  and a couple of slices of baked pear chips, nice and crispy ... Enjoy !