Visualizzazione post con etichetta pistacchi. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta pistacchi. Mostra tutti i post

lunedì 4 gennaio 2021

SFORMATO di CREPES con SALMONE e PISTACCHI


Un anno per molti difficile è passato  tanti non vedevano l'ora di levarselo di torno. Per molti il 2020 è un anno da dimenticare, ma la verità è che non lo scorderemo mai. Però per alcuni è comunque stato un anno bello nonostante le difficoltà, gli impedimenti, i lockdown e varie, sono nati bambini, ci sono stati comunque matrimoni, ragazzi che si sono laureati...insomma è stato un periodo di vita e non è che il 31 Dicembre sia tutto finito, abbiamo ancora strada da fare prima di poter dire che questa pandemia ce la siamo lasciata alle spalle ma crediamoci, davvero in un modo o in un altro, prima o poi finirà...speriamo solo che finisca bene per tutti. 
Fatta questa premessa e facendo a chi sta leggendo gli auguri per un anno sereno, solo sereno che vale già tutto, noi il 31 dicembre benché solo in quattro abbiamo festeggiato il Capodanno, ci siamo vestiti carini, abbiamo apparecchiato una bella tavola e ho curato un menù di pesce e come primo ho creato uno sformato di crepes con salmone fresco, pistacchi e una delicata besciamella allo zafferano! Ovviamente abbiamo anche ballato i classici balli brasiliani che tanto fanno veglione dell'ultimo dell'anno...immaginate la faccia del cane!!! 

SFROMATO DI CREPES AL SALMONE, PISTACCHI E BESCIAMELLA ALLO ZAFFERANO 

per 6 persone - 1 teglia 28x20 cm

Per 10 crepes diametro 20 cm

2 uova L
3 cucchiai colmi di farina
Latte qb

Nella ciotola della planetaria ( io uso KitchenAid) con la frusta a filo sbattete  le uova a velocità sostenuta ed aggiungete la farina, subito a seguire versate il latte tanto da ottenere un composto liquido ma denso.
Imburrate leggermente un padellino antiaderente, ionuso una crepiere in ferro e versateci un mestolino di composto, dopo un paio di minuti girare la crêpe, la prima dinsolito non esce perfetta, non è un problema perché con questa dose a me ne escono 11-12 pezzi, dopo un altro paio di minuti circa sarà pronta!! Procedete fino ad esaurimento della pastella e mettete le vostre crepes di lato.

Ripieno di salmone 

500 g di salmone fresco
100 g di ricotta fresca ( io ho usato quella di pecora ma va bene anche quella vaccina)
1 cucchiaio di farina di pistacchi di Bronte 
Sale 
Pepe
Burro
Aneto ( va bene anche secco)
1 cipolla media

In una padella mettete due noci di burro con una bella macinata di pepe nero e quando sarà sciolto versate la cipolla finemente affettata e fatela appassire mescolando spesso ed aggiungendo 1-2 cucchiai di acqua se serve. Una volta che la cipolla sarà ammorbidita aggiungete il salmone ben pulito da pelle e lische e fate cuocere 4-5 minuti ( non deve essere cotto del tutto perchè poi seguirà la cottura in forno), aggiungete il sale, l'aceto e mescolate. Spegnete il fuoco ed aggiungete la farina di pistacchi e la ricotta, mescolate e mettete da parte.
Nel frattempo preparate la besciamella.

Besciamella allo zafferano 
750 g di latte intero 
75 g di farina 
50 g di burro
4 g di sale 
Pistilli di zafferano ( o in mancanza una bustina di polvere) 

Fate fondere il burro a fuoco basso. Versate la farina, mescolate con una frusta a filo fino ad ottenere una crema liscia. Appena il composto accenna a schiumare (non deve prendere colore), versate 3/4  del latte. Raggiunta l'ebollizione, quando il composto comincia ad ispessirsi aggiungete il resto del latte, salate e mescolate senza fermarvi per una decina di minuti, aggiungete lo zafferano e continuate  mescolare per un altro paio di minuti.

Prendete la teglia e versate sul fondo 1/3 della besciamella.
Prendete una crepe, versate e spalmate su metà di questa il composto di salmone, pagate a metà e poi ad 1/4 tipo fazzoletto e riempite la teglia sovrapponendo un po' ogni crepe con quella successiva. Una volta riempita la teglia, versate tutta la besciamella e coprite bene tutte le crepes e spargete sopra altra farina o granella di pistacchi. 
A questo punto potete cuocere 15-20 minuti in forno a 180⁰, oppure coprite con pellicola per alimenti e mettete in frigo anche e comodamente il giorno prima.

ENJOY E BUON SERENO 2021!!!

lunedì 24 giugno 2019

INSALATA DI RISO CON PESTO DI TONNO, PISTACCHI E POMODORINI SECCHI



Sono ripetitiva lo so, ma non posso farci nulla a me il caldo fa passare la voglia di accendere i fornelli, ma allo stesso tempo mi fa venire voglia di preparare cose sfiziose per invitare amici in giardino a godere di qualche filo di venticello. E diciamo anche che la cosa bella dell'Estate sono  i piatti freddi tipo le insalate di pasta o di riso, l'importante è non farne quantità da esercito che poi si finisce per odiare quel contenitore Tupperware onnipresente in frigo, ahahahah.
Questa volta il pesto di tonno e pistacchi fatto la settimana scorsa è stata la scusa per cuocere un po' di riso e farlo raffreddare per combinare una bella insalata che potrebbe essere un ottimo must ogni tanto, è bastato aggiungerci qualche ingrediente ed il gioco è stato fatto.
Molti di voi sono già in vacanza, altri la stanno agognando, beh vi auguro solo che siano belle come le desiderate, che siano al mare, in montagna in qualche bella città, GODETEVELE!!!




INSALATA DI RISO con PESTO DI TONNO E PISTACCHI, POMODORINI SECCHI & CO

300 g di riso bollito al dente (io non uso MAI il riso parbolied!!!)
200 g di pesto di Tonno e Pistacchi
150 g di papata lessa
100 g di fagiolini bolliti
150 g di pomodorini secchi (io uso dei pomodorini ciliegino di Pachino secchi)
qualche pistacchio di Bronte
olio extra vergine di oliva
sale
pepe nero macinato fresco



Mentre fate raffreddare il riso, dopo averlo bollito in acqua salata, fate ammollare  pomodorini secchi qualche minuto in acqua calda. Asciugateli con carta da cucina, e tagliateli a metà (se usate dei pomodori secchi di dimensioni più grandi rispetto ai ciliegini tagliateli a tocchetti più piccoli), tagliate a pezzettini i fagiolini e a cubetti la patata lessa.
Mettete il riso in una ciotola capiente, mescolate con olio extra vergine di oliva, del pepe macinato al mulinello, e iniziate ad aggiungere il pesto di Tonno e pistacchi, i pomodorini, avendo cura di mescolare bene ad ogni aggiunta, i fagiolini, le patate e i pistacchi interi. Mescolate bene, assaggiate di sale e poi riponete ben chiuso in frigo qualche ora, per fare amalgamare bene i sapori tra loro.
Servite decorando con un po' di farina di pistacchi.



Enjoy!!!

domenica 13 gennaio 2019

DACQUOISE AL PISTACCHIO di BRONTE di DI CARLO



DACQUOISE AL PISTACCHIO di Di Carlo (liberamente tratta da QUI)

125 g di albume a temperatura ambiente
1,2 g di cremor tartaro
50 g di zucchero semolato
75 g di zucchero a velo
100 g di farina fine di pistacchi (io di Bronte ovviamente)

Preriscaldate il forno ventilato a 200-220°C.
Mescolate lo zucchero semolato con il cremor tartaro.
Nella ciotola della planetaria (io uso il KitchenAid) con la frusta a filo montate gli albumi e appena inizia a schiumare unite a pioggia lo zucchero con il cremor tartaro; montate fino a consistenza stabile e cremosa. Nel frattempo setacciate lo zucchero a velo con la farina di pistacchi. Aggiungete le polveri alla montata di albumi, e mescolate delicatamente con una spatola di silicone.
Stendete il composto, con l'aiuto di una sac-à-poche su carta forno (io ci ho fatto due dischi di 14 cm di diametro) con bocchetta da 1,5 cm di diametro.
Infornate a sportello (valvola ) aperto, mettendo il manico di un cucchiaio di legno tra lo sportello e il forno, per circa 20-25 minuti, fino a colorazione!
Fate raffreddare e potete conservarla in una scatola di latta con carta forno per un paio di giorni.
N.B. La Dacquoise si può congelare nella sac-à-poche ed adoperare all'occorrenza.



venerdì 22 giugno 2018

GELATI di NOCCIOLA, GIANDUJA E PISTACCHIO di Grazia Citro




Già quando feci il gelato di Vaniglia e Fior di latte ero al settimo Cielo, ma quando una settimana fa ho rimesso in funzione la ciotola della gelatiera KitchenAid ho gridato al miracolo, perchè non potevo credere di aver prodotto gelati buonissimi da superare quelle di molte gelaterie professionali.
Ora in realtà il miracolo ha delle spiegazioni reali e "scientifiche" che ho appreso grazie ad un gruppo Facebook veramente utile per chi vuole utilizzare la gelatiera casalinga comprata anche anni fa e riposta di nascosto in qualche angolo buio della casa  o peggio della cantina o del garage, dopo averla usata una volta sola ed esserci rimasti male per il risultato. La colpa non era della gelatiera, sia chiaro, ma delle ricette.
Grazie al gruppo FB "Noi che il gelato lo facciamo in casa" ho capito che se una ricetta per gelato non è bilanciata in ingredienti, addensanti e zuccheri, c'è poco da fare il risultato sarà deludente. E sempre grazie a questo gruppone favoloso ho conosciuto un sito dove acquistare ingredienti come Destrosio (che si trova anche nei supermercati molto ben forniti), latte in polvere e farina di SEMI di carrube (che si trova nei negozi bio o nei reparti bio dei supermercati)... a prezzi ottimi. Sempre su "Pistacchio dell'Etna" ho anche acquistato le paste di pistacchio, nocciola e gianduja e coni piccoli tanti (troppi ... un cartone da 900 pezzi che ho diviso con due amiche) e mi sono data alla produzione industriale.
Per quanto riguarda le paste di frutta secca le si può fare anche in casa, ma bisogna avere elettrodomestici come il Bimby, in grado cioè di trasformare una nocciola in una crema.
Se ci volete provare ricordate che prima di passare da stato solido a "pastoso" bisogna scaldare qualche secondo in un pentolino i frutti secchi, come si fa per la tostatura e tritarli ancora caldi, così che si "riattivino" gli oli presenti nel frutto.
La ricetta che segue è di una bravissima professionista Grazia Citro della Gelateria Citrus di Battipaglia, che ha condiviso alcune sue favolose ricette nel gruppo di cui sopra, e che insieme ad altri gelatai condivide consigli e suggerimenti per avere ottimi risultati.




GELATI  di NOCCIOLA, GIANDUJA E PISTACCHIO di Grazia Citro

600 gr di latte intero
100 gr di panna fresca
40 gr di latte in polvere parzialmente scremato
150 gr di zucchero
50 di  destrosio
80/90 gr di pasta dinocciole / pistacchio /noci /gianduja amara
5 gr di farina di semi di carrube


Scaldare latte e panna a 85° versare sulle polveri **, mescolare e riportare sul fuoco x 2 minuti.
Raffreddare un pochino e aggiungere la pasta di frutta secca desiderata. Nel caso dei pistacchi è consigliato un pizzico di sale da aggiungere ai liquidi.
Mixare e mettere in frigo a maturare minimo 5/6 ore, meglio tutta la notte, fino ad un massimo di 48 ore.
Un volta che il mix ha maturato, mettete in azione la gelatiera per 25-30 minuti.
Conservate il gelato in contenitori ermetici da freezer e buon lavoro!!!


 ** se avete il Bimby potete pastorizzare mettendo il latte e la panna portando alla temperatura di 80°C vel. 1 per 12-14 minuti. Aggiungete le polveri e fate cuocere a vel. 6-7 per 2 minuti.



NOTE IMPORTANTI:
Se disponete di una gelatiera ad accumulo, cioè come la ciotola refrigerante del KitchenAid che inizialmente tenuta in freezer anche 24 ore ( per me il problema non si pone perchè quando inizia la stagione dei gelati la tengo perennemente nel freezer), ricordate che tra un gelato e l'altro la ciotola deve stare 12 ore in freezer, diversamente rischiate che il risultato non sia perfetto!


P.S. Piano piano proverò tante altre ricette perchè hanno tutte un aspetto magnifico.
ENJOY!!!

giovedì 23 marzo 2017

TERRINA DI CARNE con cipolle rosse al brown sugar e cavoletti di Bruxelles stufati


Terrina, non un contenitore o meglio anche un contenitore, che dà il nome ad una preparazione di carni o pesci o verdure. Intesa così non si può non pensare alla Francia, e se penso alla Francia penso ai grandi chef. Ho pensato a Paul Bocuse appena è uscita la sfida n. 64 dell’MTC, propostaci da Giuliana de La gallina vintage, e ho studiato dal libro del grande maestro “La cucina del Mercato”, e come per magia scopro che le terrine sono una preparazione semplice, comoda, perché la si prepara anche un paio di giorni in anticipo, cosa favolosa se si ha una cena importante con tante cose da cucinare e preparare, o ancora più gradevole se si rientra a casa dopo una giornata impegnativa e piena…cosa c’è di più bello che tornare a casa e avere pranzo o cena pronti e per di più tanto gustosa?
Poi nel mentre arriva anche la notizia in redazione che Paul Bocuse in persona ha accettato di fare l’intervista con Francesca Carloni perMTC e quindi capisci che la strada è segnata, che le idee arriveranno per la tua sfida. Sono rimasta alla base, perché se devo imparare è da quella che voglio partire, sempre , quindi non troverete voli empirici nella mia terrina, e nemmeno ingredienti ricercati o particolari, ma nella sua semplicità troverete il gusto di assaporare ben distintamente i sapori e il poterli amalgamare bene tutti partendo dalla coppa dell’involucro(che tra l’altro mantiene benissimo sia il gusto che il suo colore in cottura) per finire agli accompagnamenti. Ho cercato le consistenze e gli equilibri e lo so che ho giocato “facile”, ma la cosa per me fondamentale è che quello che metto sulla mia tavola sia non solo commestibile, ma principalmente gradevole.
In tutto ciò, tra le mille mila caccavelle che invadono la mia cucina non avevo una vera e propria terrina, ma non mi sono minimamente allarmata, perché alla “peggio” mi sarei buttata sulla versione in crosta, utilizzando una delle tante teglie da plum cake che fanno parte della mia collezione. In mio aiuto è venuto il caso, mentre passeggiavo nella deliziosa cittadina di Snohomish nello stato di Washington, dove mi trovavo una settimana fa, tra favolose bakery, pie factory e meravigliosi negozi di abiti e oggetti e mobili vintage, è avvenuto il colpo di fulmine con la mia terrina, tonda, col coperchio con quel foro perfetto, e soprattutto dalla dimensione adatta alla nostra piccola famiglia e soprattutto il prezzo: 12 dollari!!!
E così piano piano la mia prima terrina ha preso forma nella mente e poi eccola qua fatta e finita!
Il profumo in cucina mi ha riportato alle domeniche ai pranzi con tante persone, in cui qualcuno arrivava sempre con un vassoio di ricche e sontuose paste e la casa era invasa da cose cotte nel forno… e si, mi sono convinta, ora posso permettermi di comprare altre terrine quando me ne capiterà l’occasione, perché è una preparazione che mi ha conquistata e che ripeterò spesso, non la trovo per nulla “agè”, anzi trovo che il riscoprire queste cose sia la nuova frontiera nel mondo food. Grazie Giuliana!!

Con questa ricetta partecipo all’MTC n.64



NOTE per una terrina fatta bene  da “La cucina del Mercato “ di Paul Bocuse:

1.Quando preparate la farcia cuocetene un cucchiaino in un poco di acqua bollente, per controllare che il sale sia giusto. In questo modo sarete in tempo per rimediare.
2.L’acqua del bagnomaria deve arrivare a metà altezza della terrina e deve essere già abbastanza calda.
3.I tempi di cottura variano a seconda del tipo di carni utilizzate e dal quantitativo di queste stesse, e anche dalla forma della terrina stessa, quindi la cottura perfetta è raggiunta quando il sugo, che provenendo dalla terrina, sobbolle sull'orlo di questa, è completamente chiarificato.
4.Quando la terrina è pronta, si toglie il coperchio e va “scolata” dei liquidi di cottura. Il peso che va messo sopra per dare omogeneità alla terrina, in modo che al taglio poi non si sbricioli, non deve essere troppo eccessivo in proporzione perché espellerebbe il grasso, e la terrina risulterebbe asciutta.



TERRINA DI CARNE “semplice”

200 g di macinato di vitello tritata
150 g di carne di maiale Nero dei Nebrodi con il suo grasso tritata al coltello
20 ml di Cointreau
2 cucchiai di pecorino pepato Siciliano grattugiato
1 uovo piccolo
Sale
Pepe
Scorza di mezza arancia grattugiata
Semini di finocchietto pestati finemente
100 g di coppa a fettine sottili
1 cucchiaio di pistacchio di Bronte tritato grossolanamente
1 rametto di rosmarino
2 rametti di timo

Mettete a marinare per un paio di ore la carne di vitello tritata con il Cointreau, il sale e il pepe.
Passate due ore circa aggiungete il Pecorino e l’uovo e mescolate bene tutto.
Condite la carne di maiale con i semini di finocchio pestati al mortaio, il pepe e il sale.
Prelevate un cucchiaino di macinato di vitello e cuocetelo 3-4 minuti e assaggiate per stabilire se va bene di sale, eventualmente aggiustate il sapore.
Prendete la vostra terrina e rivestitela con le fettine di coppa, mettetene una sul fondo al centro e procedete a coprire i lati del contenitore fino a fuoriuscire dai bordi stessi. Riempite il fondo e i lati della terrina con la farcia di carne di vitello, livellate bene, ricoprite e pressate con il pistacchio anche sulle “pareti” e riempite con il macinato di maiale. Pressate bene e coprite la parte centrale con altro pistacchio. Chiudete con i lembi della coppa che fuoriesce dai bordi della terrina, premete bene da fare aderire tutto, fate un “buco” al centro con una leggera pressione e aggiungete i rametti di rosmarino e timo.


Chiudete la terrina con il suo coperchio. Pre riscaldate il forno a 180°C.
Riempite un contenitore adatto al forno di acqua calda, immergete la terrina fino a metà di acqua ed infornate.
Cuocete per 50-55 minuti circa, ma attenzione se utilizzate il doppio di dose di carne i tempi di cottura aumenteranno ad un’ora e mezza. Il trucco è che quando i grassi della carne risulteranno liquidi, chiarificati sui bordi, questo sarà il segnale che la carne è cotta.
Togliete la terrina dal forno,  e scolatela dai liquidi formati (che sono poi i grassi della carne stessa) coprite con un foglio di carta di alluminio e poggiateci sopra un piatto del diametro di poco inferiore a quello della terrina stessa (se utilizzate una terrina quadrata o rettangolare, lavorate di taglierini e tavolette), mettete un peso sopra e lasciate raffreddare e dimenticate la vostra terrina almeno per un giorno, due sarebbero l’ideale per gustare al meglio tutti i sapori maturati tra loro.



CIPOLLE ROSSE  AL BROWN SUGAR

300 g di cipolle rosse sbucciate e tagliati finemente
100 ml di aceto bianco di vino
100 g di brown sugar

Mettete tutti gli ingredienti in un tegamino dal fondo spesso, amalgamateli e mettete sul fuoco medio e cuocete mescolando di tanto in tanto per 30-35 minuti o fino a quando le cipolle risulteranno morbide e si sarà formato uno sciroppo. Mettete in un vasetto sterilizzato e chiudete. Conservate in frigo fino ad una settimana (è ottimo anche servito come accompagnamento a formaggi stagionati).


CAVOLETTI DI BRUXELLES STUFATI

300 g di cavoletti di Bruxelles mondati e lavati
30 g di burro
2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
1 spicchio di aglio
½ bicchiere di acqua
Sale e pepe nero macinato fresco

In una padella sciogliete il burro con l’olio e il pepe macinato fresco e lo spicchio d’aglio, versate i cavoletti di Bruxelles, mescolate e dopo un paio di minuti aggiungete l’acqua e il sale. Fate cuocere per 15-20 minuti, tastate con una forchetta se i cavoletti sono morbidi, assaggiate di sale e se tutto coincide spegnete. Servite caldi o tiepidi.











venerdì 10 febbraio 2017

INVOLTINI DI CARNE con PISTACCHIO e FORMAGGIO CREMOSO



Oggi sono semplice e velocissima, ma questa è una di quelle ricette che mi risolvono il pranzo al volo mettendoci però tanto gusto.
Sono gli involtini che qua da noi si trovano spesso già pronti in macelleria, ma sono così facili da preparare che alla fine in macelleria basta comprarci le fettine di lonza di maiale.
Ecco una nota, se pensate di pubblicare la ricetta magari poi ricordatevi prima di finirli di tutti di fare una foto da cotti... non come ho fatto io, che me ne sono resa conto al momento di preparare questo post!!



INVOLTINI DI CARNE CON PISTACCHI DI BRONTE

(per 4 spiedini da 5 involtini)

20 fettine di lonza di maiale tagliate sottili
6 cucchiai di farina di pistacchi di Bronte
+ 1 cucchiaio per decorare
5 cucchiai di pangrattato
200 g di formaggio cremoso (Philadelphia)
sale
pepe
olio extra vergine di oliva

In una ciotolina mescolate il pangrattato e 2 cucchiai di farina di pistacchi e mettete da parte. Su un piattino versate dell'olio extra vergine di oliva e passateci da entrambi i lati una fettina di lonza alla volta e poggiate su un altro piatto.  Mescolate il formaggio cremoso con il resto dei pistacchi e riempite ogni fettina di carne impanate con un cucchiaino, chiudete i lati della fettina sul ripieno e arrotolate per la lunghezza ed infilate su uno spiedino di legno. Mettete cinque involtini per stecco.
Pre riscaldate il forno a 180°C.
Mettete gli spiedini su una pirofila, condite con un filo d'olio extra vergine di oliva, sale e pepe e spargete altra farina di pistacchi ed infornate per circa 15 minuti.

E buon appetito.


lunedì 19 ottobre 2015

POLLO RUSPANTE RIPIENO DI SCALOGNI RIPIENI con GRAVY AL MARSALA e INTRECCI DI FOGLIE DI BROCCOLI


                                Scroll down for English version
Mi hanno detto che per la sfida MTChallenge n.51 dovevo disossare un pollo… e pensavano di spaventarmi??!
Mi sento così felice e soddisfatta che farei un altarino a Patty per averci lanciato un guanto di sfida così!!
Parliamoci chiaro…se si vuole davvero dire di saper cucinare BISOGNA anche saper disossare un pollo e avere nella propria cassetta degli “attrezzi” da cucina un bel coltello da disosso (da conservare bene e tenere SOLO per queste occasioni!)!! …. Io ora ho aggiunto un nuovo capitolo FONDAMENTALE al mio corso di cucina personale…. So disossare un pollo e ho il mio coltello da disosso nuovo e tagliente …grazie all’MTC n.51 e a Patty!!!
E quindi??? E quindi GRAZIE…ora posso dire che il mio blog ha i peli sul petto, le palle e la pagina Facebook ..e anche un bel coltello da disosso..ahahahahahahah!
Il post della ricetta sarà lungo e quindi brevemente vi dirò che ho usato un bel pollo ruspante di quelli belli tosti, grande,  pettoruto e da gran bella figura… .
- Disossare????È stato un piacere.
L’idea del ripieno, mi è venuta unendo la mia terra di origine, l’Emilia Romagna, con la mortadella e lo scalogno e la mia terra di adozione, la Sicilia, con i pistacchi di Bronte, il pepato stagionato,  l’uva passita e il Marsala…
-Il risultato??? Mi ha inorgoglita.
Ho studiato su questa ricetta gli ingredienti, i tempi, e l’organizzazione…. E ce la si fa alla grandissima…. E indovinate?? Questo sarà il mio secondo piatto per il pranzo di  Natale e poco importa se la maggior parte dei miei invitati non preferisce il pollo… perché mio marito che non lo mangia volentieri ha detto che era una cosa strepitosa!! Anzi ha detto: “questa ricetta è un capolavoro”, che detto da lui per me equivale alle 3 stelle Michelin per la vita!!!
Con questa ricetta partecipo all’MTC n.51 di ottobre 2015 
( e quando le rivedo darò un bacio in fronte- che per me corrisponde all’Oscar come miglior regia, miglior attore protagonista, miglior produzione e  migliore colonna sonora- ad Alessandra e Patty)


ATTENZIONE ATTENZIONE: se questa ricetta vi piace e volete riproporla a casa vostra, vi prego di leggere bene tutti i passaggi più di una volta, perché è importante l’organizzazione dei tempi e degli ingredienti! GRAZIE!!! E oltre alle foto e al post di Patty, guardate anche questo VIDEO (ma fermatevi a disossare le anche e lasciate le coscette intere, per una presentazione più bella), molto chiaro su come disossare un pollo.


POLLO RUSPANTE con RIPIENO “ripieno”  DI SCALOGNI RIPIENI DI PISTACCHI CON GRAVY AL MARSALA E CONTRONO DI INTRECCI DI FOGLIE DI BROCCOLI
(sottotitolo: non è uno scioglilingua!!)

1.Pollo ruspante (peso intero 3,400 kg- resa una volta disossato 2,200 kg)
Burro
Timo fresco
Sale
Pepe nero
3-4 Scalogni
Olio extra vergine d’oliva (io Siciliano dei Monti Iblei)
150 ml di Marsala

2.Per il ripieno
350 g di carne macinata di manzo
100 g di Mortadella macinata
50 g di salsiccia
1 uovo
30 g di granella di pistacchi di Bronte
50 g di uva passita ( ammollata in una tazza di Marsala secco)
50 g di Pecorino Siciliano pepato stagionato grattugiato
30 g di Parmigiano Reggiano grattugiato
l'interno degli scalogni sbollentati che avanzeranno dal ripieno di cui sotto
Sale
Pepe nero

3.Per il ripieno del ripieno
7-8 scalogni medi
Aceto di vino (per sbollentare gli scalogni)
20 g di pangrattato
30 g Parmigiano Reggiano
20 g di farina di  Pistacchi di Bronte
15 g (1 cucchiaio) di olio extra vergine di oliva (Siciliano dei Monti Iblei)
Sale
Pepe nero

4.Per la salsa gravy al Marsala
Fondo di cottura del pollo
550 ml di brodo di pollo
150 ml di Marsala
Roux chiaro (1 cucchiaio di burro + 20 g di farina)
1 noce di burro

5.Contorno: intrecci di foglie di broccoli
500 g di foglie di broccoli
3 cucchiai Olio extra vergine d’oliva (io Siciliano dei Monti Iblei)
Acqua di cottura dei broccoli
1 spicchio d’aglio
1 uovo
40 g di Pecorino Siciliano pepato stagionato, grattugiato
Sale
Pepe

6.Per il brodo di pollo
Carcassa, zampe e testa del pollo
1 cipolla grande
1 carota grande
Sale grosso
3-4 rametti di prezzemolo
2 foglie di alloro essiccato

ORGANIZZAZIONE PER TEMPI
-fino a due settimane prima :-prima si può disossare il pollo, e conservare in freezer bene       avvolto dentro a pellicola alimentare
                                               -con la carcassa, zampe e testa del pollo preparate il brodo che congelerete in contenitori a chiusura ermetica)
                                              -volendo si può preparare anche il ripieno e congelare*
-il giorno prima di preparare e farcire il pollo: -scongelare il pollo disossato in frigo
                                                                                 -*scongelare il ripieno se lo si è precedentemente preparato e congelato //OPPURE preparare il ripieno e conservare
in frigo chiuso in un contenitore a chiusura ermetica
                                                                                  -cuocere le foglie di broccoli ( e conservare in frigo)
-il giorno che si farcisce il pollo: -preparare gli scalogni ripieni
                                                        -farcire il pollo e conservarlo in frigo (se lo si vuole preparare per cena per 2-3 ore, se lo si vuole per il pranzo del giorno successivo, conservarlo in  frigo tutta la notte)             
                                                        
-il giorno che servite il pollo :-rifinire il pollo con odori e burro ed infornare (per un pollo così grande ci vogliono  circa 2 ½ ore , quindi per servirlo verso le 13.30 calcolate di infornarlo verso le 10.30 circa)  
                                                  -nel frattempo preparare gli intrecci di foglie di broccoli (che vanno poi infornate-non è un problema che ci sia già il pollo in forno che cuoce)
                                                  -preparate il roux per la salsa gravy

ATTENZIONE ATTENZIONE 2: si può anche preparare in un giorno iniziando la mattina presto per avere il piatto pronto per cena. M si può anche preparare un giorno e congelare da crudo il pollo ripieno e chiuso nella carta forno e nella stagnola, scongelandolo in frigo 24 ore prima della cottura

PREPARAZIONE    
                    
Per disossare il pollo ho seguito lo stesso metodo di Patty, che a sua volta segue quello del "Cordon Bleu":

-Se fate come me che ho PRETESO che il macellaio mi desse il pollo intero di testa e zampe, tagliate via senza pietà la testa dalla base del collo e le zampe!
-Prendete il vostro busto di pollo eviscerato, pulito e fiammato per eliminare eventuali residui di piume (ho usato anche le pinzette per togliere le spine del pesce)
Girate il pollo con il petto sul piano di lavoro e fate una pressione con entrambi i palmi delle mani sulla schiena, giusto per iniziare a far capire a pollo le vostre intenzioni. Girate nuovamente il pollo e andate  a lussare entrambe le cosce. Con il busto del pollo dritto di fronte a voi, dovrete infilare il pollice della mano sinistra (se non siete mancini) nella cavità intestinale fino a toccare l'articolazione dell'anca. Con l'altra mano tirate indietro la coscia rompendo l'articolazione. Il femore deve uscire dalla cavità dell'anca. Fate la stessa cosa con l'altra coscia.
-Dovete togliere la forcella dello sterno. E' una delle operazioni più delicate: ruotate il pollo sempre in posizione supina, con il petto verso di voi. Spingete indietro delicatamente la pelle della cavità del collo
(Il mio pollo essendo così pettoruto non mi ha reso la ricerca della forcella una cosa semplice, ma indovinate chi ha vinto??). Toccate la polpa del petto intorno alla cavità e potrete percepire la forcella. Incidetela con la punta del coltello.
-Con il coltello raschiate la carne intorno alla forcella in modo da farla apparire, quindi con delicatezza recidetela al vertice con il trinciapollo, facendo attenzione a non bucare la pelle.
-La forcella è libera anche se l'osso lungo è ancora all'interno e verrà eliminato successivamente.
-Adesso ruotate nuovamente il pollo e mettetelo con il petto a contatto con il tagliere. Tenetelo   schiacciato con una mano ed incidete nel centro della spina dorsale scendendo dal collo alla coda. Qui troverete resistenza all'inizio ma poi proseguendo sarà molto più agile. Aprite quindi il pollo a libro. Via via che procedete nel lavoro, asciugatevi bene le mani cercando di averle sempre prive di grasso che inevitabilmente potrebbe rilasciare il volatile (Per questo uno strofinaccio attaccato la grembiule di cucina o un bel rotolone di carta vicino al piano di azione saranno molto utili). Il coltello deve essere sempre ben fermo nella vostra mano.
-Procedendo dall'alto verso il basso e dalla colonna verso l'interno, fate scorrere la lama del coltello appoggiandola alla cassa toracica ed incidendo in profondità, cercando i raschiare bene la polpa dalle costole. Procedete con calma da una parte e poi dall'altra.
-A questo punto avrete quasi terminato la parte più difficile. La gabbia toracica sarà quasi completamente staccata dal petto. Resterà lo sterno che potrete sollevare e staccare dal basso verso l'alto. Una volta inciso nella lunghezza, si staccherà completamente il resto dell'ossatura. Toccate il bordo del petto all'altezza del collo ed eliminate la parte lunga della forcella sempre incidendo con la punta del coltello. Tenete la carcassa da parte.
-Adesso grattate via la polpa dalle ossa delle anche e staccate l'osso dalla giuntura della coscia con il trinciapollo. L'osso lungo della coscia sarà invece lasciato al suo posto per mantenere una bella forma finale.
-Tagliate con il trinciapollo le ali all'altezza dell'articolazione. Quindi rimuovete il resto dell'ala in corrispondenza delle giunture. Spingete con il dito la pelle dell'ala all'interno della cavità che si sarà formata dopo l'eliminazione dell'osso. 
-l vostro pollo è disossato. Palpate con le mani la carne di tutta la superficie per sentire se qualche piccola scheggia di osso sia rimasta ed eventualmente eliminatela.

-Procedete a stendere il ripieno con cura- Ma a questo punto potete anche decidere di avvolgere ben stretto in pellicola trasparente il vostro pollo disossato e congelarlo(Io ho fatto così)


6.Per il brodo (utilizzando la carcassa, la testa e le zampe del pollo di cui sopra)
In una pentola grande inserite la carcassa, le zampe e la testa del pollo, coprite con acqua ed aggiungete la cipolla e la carota sbucciate, con il prezzemolo, l’alloro e il sale grosso e portare ad ebollizione. Abbassate la fiamma e fate cuocere 2-3 ore.
Fate raffreddare. Filtratelo e congelatelo in contenitori tipo Tupperware.

2.Per il ripieno
In una ciotola mescolare la carne macinata con la salsiccia e la mortadella, aggiungere i formaggi grattugiati e la granella di pistacchio, e mescolare bene con le mani, infine mescolare anche l’uovo con sale e pepe ed amalgamare bene tutti gli ingredienti, anche gli interni degli scalogni sbollentati per il ripieno di cui sotto.

3.Per gli scalogni ripieni
In un pentolino versate acqua e mezzo bicchiere di aceto di vino e portate a bollore.
Sbucciate gli scalogni e sbollentateli 1 minuto circa nell’acqua e aceto.  Scolateli e fateli raffreddare.
Nel frattempo in una ciotolina mescolate tutti gli ingredienti (pan grattato, farina di pisatcchi Parmigiano Reggiano, olio, sale e pepe).
Con delicatezza schiacciate uno scalogno alla volta da un’estremità facendo uscire l’interno dello scalogno dalla parte opposta, otterrete il “guscio”, se ne ricavano anche due tre, dipende dalla grandezza dello scalogno. Non buttate via gli interni, sminuzzateli e mescolate al mix di pan grattato e pistacchi.
Quando avrete ottenuto 10-12 “gusci” di scalogno, con un cucchiaino piccolissimo riempiteli con il ripieno al pistacchio. E metteteli da parte.



1.Farcire e cucire il pollo
Stendete il pollo su un piano di lavoro con la parte della pelle sul piano. Spalmate sopra il ripieno di carne e poi posizionate gli scalogni ripieni in ordine sparso sulla carne.

Sollevate i lati del volatile per richiuderlo, fate coinciderei lembi di pelle con grazia e procedete alla cucitura. Cominciate dal collo e scendete cucendo senza tirare troppo la pelle, e senza tirare troppo nemmeno il filo, perché con la cottura, tenderà a gonfiarsi e ritirarsi con il rischio di spaccarsi e rovinare tutto il vostro paziente lavoro. Potete usare filo da cucina o filo di seta a vostro piacere (io ho usato lo spago da cucina, ma davvero sono stata attentissima a non tirarlo troppo).

Una volta cucito il vostro pollo legate le cosce per mantenere la forma in cottura.
Inumidite un largo foglio di carta da forno ed avvolgetevi stretto il pollo chiudendolo come un caramellone.
Avvolgete il caramellone in un lungo foglio di alluminio e legatelo con dello spago per dare definitivamente una forma cilindrica al vostro pollo.


Adesso potete mettere in frigo per 2/3 ore o se preferite, per tutta la notte fino al momento di cuocerlo. ( Per la cottura bollita (ad esempio per la galantina), potrete lasciare il vostro pollo direttamente avvolto come indicato).
Per la cottura al forno, eliminate la carta, condite l'esterno del pollo massaggiandolo con una “pomata” fatta con burro, sale, pepe  e timo fresco; versate olio extra vergine di oliva nella pirofila, tagliate grossolanamente tre quattro scalogni e spargete qualche rametto di timo fresco, sistemate il pollo sul fondo  e  quindi  “decoratelo” con piccoli fiocchi di burro che serviranno a mantenere morbida la pelle durante la cottura.

Infornate in forno preriscaldato a 160° C, dopo 15 minuti versate il Marsala e cuocete  per circa 2,40  ore (calcolate un’ora per kg) irrorando il pollo ogni 15-20 minuti con i succhi di cottura (se avete la siringona da Tacchini del Ringraziamento, sarete agevolatissimi), questo vi regalerà un pollo dalla carne morbidissima e non stopposa.
Dopo quasi due ore di cottura ho girato il pollo con l’aiuto di due palette di legno, rigirandolo dal lato con il petto in alto gli ultimi 10 minuti a 180°C per rendere la pelle un po’ abbrustolita.
Quando siete in fondo alla cottura, verificate il colore dei succhi che escono dalle suture.
Se schiacciando leggermente con un cucchiaio di legno vedrete uscire del liquido trasparente, il pollo sarà cotto. Proseguite se vedete che i succhi sono ancora rosati.

(Qualora capitasse la piccola sventura di rompere la pelle, non succede niente. Si va avanti e si porta in fondo l'operazione. Sarà probabilmente meno aggraziato ma avrete sempre raggiunto un grande traguardo. Non sarà uno strappo che pregiudicherà la bontà e la riuscita della ricetta. Ricordatelo!).

Togliete il pollo dalla teglia e copritelo bene con carta la stagnola e preparate il gravy.
4.Per il gravy al Marsala
-Consiglio la lettura dell’esaustivo post di Mapi su MTChallenge a proposito dei gravy.
Eliminate il grasso dalla superficie del fondo di cottura ( se ce l’avete la pipetta utilizzata per irrorare il pollo durante la cottura è perfetta) e mettete la pirofila di cottura del pollo così com’è sul fornello a fiamma viva, con una frusta grattate bene il fondo della pirofila e aggiungete 400 ml di brodo e  150 ml di Marsala e fate ridurre della metà! Nel frattempo preparate un roux con il burro e la farina, mescolate bene e cuocete circa 3-4 minuti.
Una volta che il fondo di cottura del pollo si sarà ridotto della metà , filtratelo con un colino a maglia fitta e mescolatelo con il roux e sempre sul fuoco mescolate con una frusta aggiungendo il restante brodo fino ad arrivare alla consistenza desiderata. Ultima con una noce di burro per rendere il vostro gravy lucido.
A questo punto potrete servire il vostro pollo e tagliarlo direttamente a tavola perché vi permetterà una bella, ma semplice coreografia!
Servitelo con il gravy caldo in una salsiera in modo che ognuno ne metta quanto ne desidera.

Accompagnatelo con un contorno, io ho utilizzato le foglie del broccolo e l’acqua di cottura dello stesso.

5.Per le foglie di broccolo intrecciate
Lavate bene le foglie di un broccolo, che magari avrete lessato in precedenza per altri usi (io l’ho conservato per il contorno della cena )-conservate l’acqua di cottura del broccolo- e sminuzzatele con i loro gambi. In una casseruola (io ho usato la mia Staub in ghisa) fate soffriggere l’aglio nell’olio extra vergine d’oliva e poi versate le foglie di broccolo, mescolate aggiungete sale e pepe e fate cuocere, per un’oretta e un quarto circa aggiungendo di tanto in tanto l’acqua, per evitare che brucino.
Quando i gambi saranno abbastanza teneri assaggiate di sale e dopo 10 minuti, passateli al minipimer, in modo da ridurli il più possibile. In una ciotola aggiungete a questa purea di foglie di broccoli l’uovo, il Pecorino, mescolate bene e ripassate con il minipimer. Inserite in una sac-à poche la bocchetta grande e piatta e riempitela con le foglie di broccolo.
Su una placca da forno rivestita di carta forno formate delle “strisce”  di circa 8 cm ed infornate durante la cottura del pollo ripieno. Cuocete per circa 25-30 minuti. Una volta tiepide, formate gli intrecci a cestino con 4 strisce. E mettete da parte sino al momento di servire, non devono essere caldi, ma tiepidi o a temperatura ambiente.


English version
 
I did it!! I boned a chicken ..and it was easy!! The most important thing is to get the right knife and to read explanation very well. I read Patty’s post and watched even5-6 times this video!
The recipe will be so long, and full of grammar mistakes, but read the ingredients and watch my pictures, I hpe this will help you!
But trust me the flavors are so great that pprobably I am going to repeat this receipe often!! My husband (and he doesn’t prefer chicken) tod me: “this recipe is a masterpiece” and I was so proud of my way of cooking!!
So my dear friends : ENJOY!!



STUFFED FREE RANGE CHICKEN FILLED WITH STUFFED PISTACHIOS SHALLOTS AND MARSALA WINE GRAVY with BROCCOLI LEAVES “PLOTS”

1. free-range chicken (weight 7 lb ca)
Butter
Fresh thyme
Salt
black pepper
3-4 Shallots
Extra virgin olive oil
2/3 cup  Marsala Wine

2. For the filling
¾ Lb  of ground beef
3 ½ oz  minced Mortadella
2 oz of Italian sausage
1 egg
1 oz of  chopped pistachios
2 oz raisin (soaked in ½ cup of Marsala wine)
2 oz Sicilian aged Pecorino cheese (shredded)
1 oz  grated Parmigiano Reggiano
*shallots leftover (see next recipe: 3.filling for the stuffed shallots)
Salt
black pepper

3. For the filling of the stuffed shallots
7-8 medium shallots
Wine vinegar (to blanch shallots)
1 ½ Tbsp breadcrumbs
1 oz  grated Parmigiano Reggiano
1 ½ Pistachio flour
1 Tbsp of extra virgin olive oil
Salt
black pepper

4.For Marsala gravy
The cooking chicken juices
2 ¼ cup  of chicken broth
2/3 cup of  Marsala wine
Roux sauce(1 tablespoon of butter + 1 Tbsp + 1tsp  flour)
1 Tbsp of butter

5.Broccoli leaves “plots”!
1 lb + 2 oz of  broccoli leaves
3 Tbsp of extra virgin olive oil
Water from boiled  broccoli
1 clove garlic
1 egg
1 ½ oz  of shredded  Pecorino Siciliano cheese
Salt
Pepper

6. For the chicken stock
Carcass, feet and head of the chicken
1 large onion
1 large carrot
Coarse salt
3-4 sprigs of parsley
2 dried bay leaves

HOW TO BONE A DUCK, TURKEY, OR CHICKEN by Julia Child “Mastering the art of French cooking “



You may think that boning a fowl is an impossible feat if you have never seen it done or thought of attempting it. Although the procedure may take 45 minutes the first time because of fright, it can be accomplished in not much more than 20 on your second or third try. The object is to remove the flesh with the skin from the carcass bones without piercing the skin except at the back where the bird is slit open, and at the natural openings at the vent and neck. The skin is to serve as a container for the pâté. Laid flat on a board, the pâté mixture is heaped onto it, then the skin is folded over the pâté mixture and sewed in place. When baked in a terrine and unmolded, or baked in a crust, the sutures are on the bottom, and the pâté appears to be enclosed in an unbroken, browned casing—which is the skin. It is always an impressive sight. The important thing to remember is that the cutting edge of your knife must always face the bone, never the flesh, thus you cannot pierce the skin.



To begin with, cut a deep slit down the back of the bird from the neck to the tail, to expose the backbone. With a small, sharp knife, its edge always cutting against the bone, scrape and cut the flesh from the carcass bones down one side of the bird, pulling the flesh away from the carcass with your fingers as you cut. When you come to the ball joints connecting the wings and the second joints to the carcass, sever them, and continue down the carcass until you reach just the ridge of the breast where skin and bone meet. Then stop. You must be careful here, as the skin is thin and easily slit. Repeat the same operation on the other side of the bird. By the time you have completed half of this, the carcass frame, dangling legs, wings, and skin will appear to be an unrecognizable mass of confusion and you will wonder how in the world any sense can be made of it all. But just continue cutting against the bone, and not slitting any skin, and all will come out as it should. When you finally arrive at the ridge of the breastbone on this opposite side, stop again. Then lift the carcass frame and cut very closely against the ridge of the breastbone to free the carcass, but not to slit the thin skin covering the breastbone. Chop off the wings at the elbows, to leave just the upper wing bones attached.



Then arrange this mass of skin and flesh on a board, flesh side up. You will now see, protruding from the flesh, the pair of ball joints of the wings and of the two second joints. Scrape the meat from the bones of the wings and pull out the bones. Repeat for the second joints, severing them from the ball joints of the drumsticks; the drumstick bones may be left in place if you wish. Discard any bits of fat adhering to the flesh, and the bird is ready to become a pâté or a galantine.

-For the chicken  broth (using the carcass, head and feet of chicken)
In a large pot insert the carcass, the legs and the head of the chicken, cover with water and add the onion and carro,  parsley, bay leaf and salt and bring to boil. Reduce heat and simmer 2-3 hours.
Let cool. Strain it and freeze it in airtight  containers.

-For the filling
In a bowl mix the ground meat with sausage and mortadella, add the grated cheese and chopped pistachios and mix well with your hands, finally mix the egg with salt and pepper and mix all ingredients well (* add even the shallots leftovers  of the following recipe)

-For stuffed  shallots
In a saucepan pour water and half a cup of vinegar and bring to a boil.
Peel the shallots and boil 1 minute in water and vinegar. Drain and let cool.
Meanwhile, in a bowl mix all the ingredients (bread crumbs, pistachio flour and  Parmigiano Reggiano cheese,  extra virgin olive oil, salt and pepper).
Gently crush shallot  from one end to dumping the inside shallots on the opposite side, you will get the "shell", you will get  two or three shells from each shallot, depending on the size. Do not throw away the interior,  cut and mix with breadcrumbs and pistachios.
When you've got 10 to 12 shallot "shells" fill them  with a small spoon with the pistachio mix. Set aside.

-For stuffing  and baking the chicken
Lay the chicken on a work surface  with the skin side down on the table. Spread over the meat stuffing and then place the  stuffed shallots in random order on the meat.
Lift the sides of the bird to close it again, match the edges of the skin gently  and start to sew . Start from the neck without pulling too much skin, because during cooking skin dries and can break. You can use kitchen string or floss as you like (I used kitchen string, but really I was extremely careful not to pull it too strong).
Once your chicken is sewn, thigh it  to maintain shape during cooking.
Moisten a large sheet of parchment paper and wrap the chicken as you can see in the pics.
Wrap it in a long aluminum foil and tie with string to give definitely a cylindrical shape to your chicken. Now you can refrigerate for 2-3 hours or if you prefer, all night until ready to cook. (For boiled chicken (eg galantine), you can leave your chicken wrapped as shown).
Foroven cooking , remove the paper, season the outside of the chicken massaging it with a "cream" made with butter, salt, pepper and fresh thyme; pourextra virgin olive oil in the pan,  3-4 coarsely chopped shallots  and sprinkle a few sprigs of fresh thyme, place the chicken on the bottom of the pan and then "decorate “ it with small butter  flakes ,that will help keep your skin soft during cooking.
Bake in preheated oven at 320°F, after 15 minutes pour the Marsala wine  and cook for about 2.40 hours (calculate 1 hourevery 2 ¼ Lb weight) every 15-20 minutes basting the chicken with the cooking juices, in this way you’ll get soft, stringy and flavoured chicken.
After nearly two hours of cooking  shot the chicken with the help of two wooden spooms, turning from side with your chest,  for the last 10 minutes up yje temperature  to 350°F to make the skin a little 'browned.
Control the chicken liquids form the cut to be sure your chicken is well cooked.
If pressing lightly with a wooden spoon  you will see out of the clear liquid, the chicken is cooked. Continue if you see that the juices are still pink.
(Don’t worry if it happens the breaking the skin. It will probably be less nice to see, but you'll always have a great achievement anyway).
Remove the chicken from the pan and cover well with alluminum foil and prepare the gravy.

-For the Marsala wine gravy

Remove the fat from the surface of the cooking juice (if you have  the pipette used to baste the chicken while cooking it would be perfect) and place the  cooking pan on the stove over high heat, with a whisk stir well the bottom of the pan and add 1 1/2 cup  of broth and 2/3 cup of Marsala wine and let reduce by half! Meanwhile, prepare a roux with butter and flour, stir well and cook about 3-4 minutes.
Once the cooking of chicken will be reduced, strain it with a dense mesh strainer and mix with the roux and always on fire stir with a whisk, adding the remaining broth until you reach the desired consistency. Last with a tablespoon of butter.
At this point you can serve your chicken and cut directly on the table because it will allow a nice, but simple choreography!
Serve hot with the gravy in a gravy boat.
Enjoy with a side dish, I used the leaves of the broccoli and its own cookin water.
-For the broccoli leaves “plots”
Wash the broccoli leaves, (if you boiled broccoli keep for the cooking water) – and cut them in chunks with their stems. In a pan ( I used my cast iron Staub) fry the garlic in extra virgin olive oil and then pour the leaves of broccoli, stir, add salt and pepper and cook for an hour and a quarter adding, sometimes, the water, to prevent burning.
When the stems will be quite soft taste of salt and after 10 minutes, blend them, so as to reduce as much as possible. In a bowl add to this  broccoli puree the egg, Pecorino cheese, mix well and rehearse with the blender. Place in a pastry bag a  large, flat nozzle and fill it with the puree.
On a baking sheet lined with parchment paper  make "strips" 3,5 inches length and bake while cooking the chicken. Cook for about 25-30 minutes. Once warm, formed the basket plots  with 4 strips. Set aside until ready to serve, warm or at room temperature.