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giovedì 3 ottobre 2019

ORECCHIETTE ALLA NORMA RIVISITATA


Qua da noi a Catania la Pasta alla Norma è un MUST, tanto che esiste anche a pizza alla Norma! Di conseguenza, so a qualcuno verrà da storcere il naso, ma le melanzane le si trova tutto l'anno, ma va considerato anche che qua da noi il clima è mite e il periodo delle coltivazioni in serra è praticamente inesistente.
Quindi non ho nessuna remora a proporvi una Norma "rivisitata" in Ottobre, anche se da noi appunto siamo ancora in Estate, con temperature più gradevoli, rispetto a quelle afose di un mese fa, ma un bagno al mare lo si può ancora tranquillamente fare.
Una ricetta dal gusto armonioso che  noi è piaciuta tantissimo e che ben si adatta a tanti tipi di pasta fatta in casa, tipo i Busiati  se si preferisce la pasta lunga.




ORECCHIETTE alla NORMA "RIVISITATA"
per 4 persone

320 grammi di orecchiette  (io me le faccio in casa)
1 melanzana
300 g di pomodorini datterini
olio extra vergine di oliva
sale
pepe

Ricotta salata

olio di mais o arachidi per friggere la melanzana

Per fare i pomodorini confit:

timo fresco
sale
olio extra vergine d'oliva
zucchero
pepe nero


Tagliate la melanzana a tocchetti piccoli, eliminando il picciolo e metteteli in un contenitore con acqua e sale grosso e lasciateli lì per un'oretta, nel frattempo lavate e mondate i pomodorini e procedete a farli confit (clickate sul link e vedete il semplice procedimento).
Strizzate i tocchetti di melanzane e poggiateli su un panno, in una paella mettete abbondante olio di mais o di arachidi e quando l'olio è a temperatura versate i tocchetti e lasciate dorare molto bene. Fate scolare e mettete da parte.

In una pentola molto capiente portate l'acqua a bollore, salate e versate le orecchiette e fatele cuocere, al dente. Scolate la pasta, mettetela in una zuppiera e conditela con i pomodorini confit, un giro d'olio e coprite con la melanzana e una bella grattugiata di ricotta salate e servite subito.


NOTE: sia le melanzane fritte che i pomodorini confit potete prepararli anche mezza giornata prima, così dovrete solo cuocere la pasta.

Enjoyyy!!!

martedì 23 luglio 2019

MELANZANE AL FORNO



Un contorno facilissimo e buono, che con quel tocco di aceto rinfresca insieme all'origano, ottimo da servire con le carni arrostite, ma anche con il pesce.
Non ho idea se si fanno così, perchè di solito mia suocera un contorno simile lo fa infornando le melanzane intere e poi levando la buccia, le melanzane in questo periodo, e per la precisione quelle violette sono favolose con tutta la buccia. Insomma mi sono limitata ad accendere il forno e a fare "a sentimento", quello che è venuto fuori come un piatto che riproporrò spesso nelle cene in giardino di questa Estate 2019.
Anzi poichè trovo che a temperatura ambiente, ma fredde ancora di più, siano favolose mi sembra possano essere anche un' ottima idea per un "dopo mare", quando si ha fame, si desidera qualcosa di già pronto e fresco che non sia la solita insalata.


MELANZANE AL FORNO

4 Melanzane Violette
4 cucchiai di olio extra vergine di oliva
50 ml di aceto di vino bianco
1 spicchio d'aglio
origano
sale
pepe

Levate il picciolo e il fondo dalle melanzane, tagliatele in 4 grandi spicchi che dividerete a metà.
Mettete i pezzi di melanzane in una ciotola con acqua e sale grosso per una trentina di minuti. Nel frattempo preriscaldate il forno a 180°C.
Scolate le melanzane, mettetele in una teglia e conditele con l'olio, il sale, il pepe, l'origano, lo spicchio d'aglio tagliato in due tre pezzi e irrorate metà dell'aceto.
Infornate e dopo mezz'ora circa alzate il forno a 200°C, mescolate le melanzane e aggiungete l'aceto restante e cuocete per un'altra mezz'oretta, o comunque fino a quando infilzando un pezzo di melanzana con una forchetta sentirete che è morbida.
Togliete dal forno e servite tiepide, ma ancora meglio se a temperatura ambiente.

lunedì 12 novembre 2018

YOĞURTLU PATLICAN SALATASI- INSALATA DI MELANZANE AFFUMICATE E YOGURT


E finalmente il giorno in cui misi piedi ad Istanbul, dopo anni che lo desideravo, arrivò!
Complice il  "ponte" festivo di Ognissanti e con mio marito abbiamo preso un comodo volo diretto di linea per arrivare in Turchia all'ora di pranzo. Il tempo di lasciare i bagagli nel bellissimo The House-Vault Karaköy, e siamo subito corsi sul vicinissimo Ponte di Galata a prendere il traghetto per farci un bel giro sul Bosforo ad ammirare le due sponde quella Europea e quella Asiatica ricche di palazzi e moschee che già alla vista raccontano un po' dell'Impero ottomano.


All'imbrunire di questo primo giorno di viaggio siamo saliti a Beyoğlu per arrivare a goderci il panorama del Corno d'oro con le colline di Sultanahmet in cima alla Torre di Galata.


Per la nostra prima cena con ricette Ottomane mi sono affidata ai consigli di Paola di Pâte à choux, che è stata anche così gentile da farci la prenotazione, e siamo andati alla Karaköy Lokantasi, trattoria tipica famosissima per pesce e i "meze" che sono una svariata infinità di antipastini a base di verdure, carne, pesce, e chi più ne ha più ne metta!!!


Nell'imbarazzo della scelta ne abbiamo scelti 6-7 e due in particolare ci sono entrati nel cuore, uno a base di salsa di yogurt e filetti di spigola marinata e un altro sempre a base di yogurt e melanzane affumicate.
Non mi voglio dilungare perchè sono rimasta così tanto affascinata dalla cucina Turca,che presto riprodurrò altre ricette e continuerò a parlarvi di questo viaggio. Ma una cosa dovete segnarvi se andate ad Istanbul, così come ho fatto io seguendo un utilissimo consiglio di Paola, quando andate al Mercato delle Spezie (da non confondere con il Gran Bazar) andate sul retro e uscite, vi ritroverete in stradine piene di negozietti e speziali, dove i prezzi sono ancora migliori e dove oltre al caffè Turco da Efendi, dovete comprare il Közmatik, una padella con sul fondo tante fessure oblique per affumicare gli ortaggi come melanzane e peperoni. Per poter fare la ricetta che segue è l'ideale, ma in mancanza potete "bruciare" la buccia delle melanzane direttamente sulle griglie del bbq se lo avete, o come fa Valentina usate una padella per le castagne, perchè  le melanzane devono "ammosciarsi" piano piano, non violentemente come succederebbe se le appoggiaste direttamente sulla fiamma.


Detto questo vi parlo della salsetta allo Yogurt che ricopre totalmente queste morbide melanzane affumicate, in realtà sono andata a memoria "gustativa", e ho creato un mix tra una salsa abbinata ai filetti marinati di spigola, ma non quella della Lokantasi Karaköy, e un'altra salsetta sempre abbinata a delle melanzane, e insomma mi sono fotografata il menu di un ristorante per avere una base degli ingredienti e paradossalmente il gusto è quello che cercavo.



YOĞURTLU PATLICAN SALATASI

2 melanzane piccole
400 g di Yogurt greco
4 cucchiai di olio extra vergine di oliva
4 cucchiaini di Tahina
2 cucchiaini di succo di limone
2 cucchiaini di basilico fresco tritato
sale


Lavate le melanzane e asciugatele! Bucherellatele con una forchetta e mettetele sul Közmatik a fuoco vivace e fate bruciare tutti i lati della buccia. Quando sentirete la polpa morbida, spegnete e fate intiepidire (perchè levare la buccia ancora bollente vi assicuro non è mai una buna idea!). Tagliatele a metà e mettetele a scolare un po' perchè sono ricche di acqua.
Nel frattempo mettete lo yogurt in una ciotola e spremete l'aglio, aggiungete il basilico tritato, la Tahina, il succo di limone, il sale e l'olio extra vergine di oliva, e mescolate bene tutto con una frusta a mano.
Sbucciate le melanzane e tagliatele e filettini aggiungetele alla salsa di yogurt e mescolate. Fate riposare, per me serve un'oretta almeno per amalgamare bene tutti i sapori, quindi considerate anche di prepararla con qualche ora di anticipo e conservarla coperta in frigo, anche se ritengo che servita a temperatura ambiente sia al massimo del sapore.

-The House-Vault Karaköy : bellissimo Hotel in edificio d'epoca nel quartiere di  Karaköy, a pochissimi minuti a piedi dal Ponte di Galata, dalla Torre di Galata, dal Tram linea T1 (in 5 minuti si arriva a Sultanahmet e al Gran Bazar), approdo dei traghetti per il Bosforo, dal Mercato delle Spezie. Ottima e completa prima colazione, ristorante con roof e vista sul Bosforo. Personale gentilissimo e qualificatissimo. CONSIGLIATISSIMO
-Karaköy Lokantasi: ottima trattoria a 10 minuti a piedi dal suddetto hotel, ottimo menu, meze favolosi per tutti i gusti, e notevoli anche i dolci tutti rigorosamente Turchi. Personale gentile e preparato. CONSIGLIATISSIMO, ma serve la prenotazione con almeno una decina di giorni di anticipo.
-Giro con Turyol sul Bosforo, bello per passare un'oretta e mezza seduti a guardare la città dall'acqua con la possibilità di prendere un ottimo tè caldo o un classico caffè Turco. CONSIGLIATO
-Torre di Galata, se avete ammirato il tramonto dal traghetto la vista dalla Torre di Galata by night è la chiusura perfetta di una giornata ad Istanbul. Ammirare tutta la città con Moschee e monumenti illuminati ha un fascino notevole. Ci sono controlli al metal detector prima di arrivare alla biglietteria e questo può causare un po' di fila, di 20-30 minuti, ma una volta arrivati all'acquisto dei biglietti in due minuti di ascensore arriverete alla meta. CONSIGLIATISSIMO
-Mercato delle Spezie, ça va sans dire!

martedì 11 ottobre 2016

TAPAS: IL CANNOLO SICILIANO- cannoli di panelle(montadito)- cannoli di zucchine e pesce spada(tapas)- pasta coi broccoli (pinch da bere)



Una cosa avevo  in mente: la “Sicilia in bocca” ..ma poi mi si è accesa una lampadina e ho pensato che una delle cose siciliane più conosciute al mondo sono i cannoli, e così ne avrei messo uno tra Tapas, Montadito e Pincho, ma avevo tante idee, troppo mescolate e purtroppo questo mese abbiamo una sola possibilità e così ho tagliato la testa al toro (ma non prendetemi per un matador) e ho cambiato filo conduttore alla mia sfida, avrei fatto il “Cannolo Siciliano”, che di cannolo ha le forme, e di Siciliano i prodotti che ho utilizzato, ma non ho messo nemmeno una briciola dei veri cannoli che si trovano in bella mostra grandi  e piccoli, con ricotta, crema e cioccolato in tute le meravigliose pasticcerie Siciliane!



Montadino: servito su una fetta di pane o mini panino, con tanta roba, e direi che facendo le mafaldine con i semini di sesamo sopra, che qui chiamiamo giggiulena, non potevano mancare le panelle Palermitane, a forma di cannolo naturalmente, qui sorgeva un dubbio, a Catania le migliori mafaldine si devono mangiare per legge ed obbligo(degli intenditori) con la mortadella con il pistacchio di Bronte ed ecco che mi sono attenute alle regole, mai scritte, ma quei cannoli andavano riempiti con qualcosa di ricco e cosa c’è di meglio della Sicilianissima Caponata??Ne ho fatta una mia versione che sta tra quella di melanzane e quella Catanese che vuole peperoni e varie.


Pincho:  l’idea mi piaceva da impazzire e quindi ho osato! Si perché ho fatto un pincho “da bere”, e comunque non si devono usare posate e così come ti infilzo il “cannolo” di pacchero ripieno?? MA con la cannuccia con cui bere la vellutata di broccoli…per il miglior equilibrio di una pasta che “vruoccoli” come deve essere!


Tapas: questa è forse la più semplice nel senso che la zucchina con i pomodorini e il pesce spada qua da noi sono un “must” , e lo so che partivo avvantaggiata, ma per la semplicità di esecuzione credo che li proporrò spesso ai miei aperitivi in giardino…perché qua è ancora Estate per fortuna!!



TAPAS: CANNOLO SICILIANO




Per il “montadito” – Pane e cannoli di panelle ripieni di caponata con mortadella al pistacchio

Mini mafaldine
Cannoli di panelle
caponatina
Qualche fetta di mortadella con pistacchio

MAFALDINE
(circa 32 pezzi)

300 g  di semola rimacinata
100 g di farina manitoba
2 g di lievito di birra secco
225 ml circa di acqua
1 cucchiaino abbondante di sale
10 g di strutto
1 cucchiaino scarso di zucchero
semi di sesamo

Si può lavorare sia a mano che in planetaria.
Nella ciotola del KitchenAid (ma se lavorate a mano usate una ciotola capiente) mescolate bene le farine con il lievito di birra secco e lo zucchero, dopo di che con il gancio ad uncino in movimento a bassa velocità aggiungete l’acqua fino a fare amalgamare bene gli ingredienti, aggiungete l’olio ed aumentate la velocità, lavorate per 3-4 minuti ed aggiungete il sale. Continuate a lavorare per altri 4-5 minuti a velocità 4.
Dovrete ottenere un impasto morbido e compatto.
Formate una palla e mettete in una ciotola coperto con pellicola per alimenti a lievitare fino al raddoppio. Ci possono volere un paio d’ore, ma a seconda delle temperature e dell’umidità nell’ambiente anche un’ora  e mezza o tre, quindi vale sempre il fatto che l’impasto deve raddoppiare di volume.
Riprendete l'impasto e lavorate per un paio di minuti circa dando le pieghe del secondo tipo cercando di incorporare aria. Formate una palla e fate riposare coperto dalla ciotola a “campana” per una mezz’oretta circa.
Tagliate circa 32  pezzi del peso di 20 grammi ognuno e formate dei cordoncini a cui darete prima la forma di un serpente o una doppia “S” che unirete con il finale del cordoncino.
Metteteli su una teglia o sulla leccarda del forno rivestita di carta forno e fate riposare un’ora coperti con pellicola e a questo punto preriscaldate il forno a 220°C funzione “ventilato”; spennellate le mafaldine con un po’ di acqua e spargete sopra i semi di sesamo. Infornate a forno caldo abbassando la temperatura a 200° e cuocete fino a che prendono il classico colore dorato intenso.
NOTE: come tutto il pane se mangiato appena fatto è meraviglioso, ma potete anche congelarle dentro ad un sacchetto per alimenti. Essendo così piccoli si scongelano in un paio d’ore.

CAPONATINA

1 melanzana tagliata a fette e messa per almeno mezz’ ora in acqua e sale
1 peperone rosso (privato dei semini e delle "coste" bianche interne)                  
1 cipolla piccola di tropea (tagliata sottile)
2 cucchiaio di aceto
1 costa di sedano (sbollentato precedentemente)
1 cucchiai di zucchero
sale e pepe
capperi
olive
4 cucchiai di olio extra vergine di oliva

In una padella fate soffriggere uno spicchio d'aglio nell’olio extra vergine di oliva e versate la melanzana tagliata a cubetti, quando questi saranno cotti e dorati, prelevateli con una ramina e metteteli in una ciotola, senza carta assorbente, nella stessa padella con lo stesso olio versate e  cuocete il  peperone, fino a quando sarà morbido, togliete i pezzetti di peperone sempre con una ramina e metteteli nella stessa ciotola con le melanzane, infine soffriggete nella stessa padella la cipolla finemente affettata, e quando sarà morbida e "passita" aggiungete capperi, sedano e olive ed insaporite 5 minuti,  aggiungete l'aceto e lo zucchero, che avrete mescolato insieme, amalgamate bene fino a che lo zucchero sarà sciolto sulle melanzane e peperoni, salate e pepate e mescolate bene e coprite e fate raffreddare, potete preparare la caponatina anche un paio di giorni in anticipo.
NOTE: Anche la caponatina può essere congelata.

PANELLE

125 g di farina di ceci
375 ml di acqua
Sale
Pepe
Prezzemolo tritato finemente
Oli di mais per friggere

Setacciate la farina in una pentola a fondo spesso e mescolando con una frusta iniziate ad aggiungere l’acqua a temperatura ambiente, continuate a mescolare fino a terminare il liquido. Aggiungete il sale e il pepe e mettete sul fuoco e mescolate sempre fino a quando il composto non inizierà a staccarsi dalle pareti.
Spegnete il fuoco ed aggiungete il prezzemolo tritato, mescolate e rovesciate su un piano di marno, o su un piano di lavoro dove avrete steso della carta forno, coprire con un altro foglio di carta forno e stendete con un mattarello, fino ad ottenere uno spessore di 3-4 mm. Tagliate delle losanghe e arrotolatele sui classici “cannoli” di alluminio di piccolo diametro (sono quelli che si usano per i cannolicchi mignon in pasticceria), e poi fermateli con un laccetto di silicone da cucina, o anche spago per arrosti, ma senza stringere, perché in cottura si gonfiano un po’.


Friggete in olio bollente in profondità, una volta dorati, lasciateli scolare e intiepidire prima di sfilare i cannoli (vi brucereste sicuramente) e levate il laccetto di silicone o lo spago.
Con un cucchiaino piccolo piccolo riempite delicatamente i cannoli di panelle con la caponatina.
Tagliate le mafalfine, mettete sulla parte inferiore un po’ di mortadella, poggiateci sopra il cannolo di panella ripieno di caponatina e chiudete con la parte superiore del panino e fermate con uno stuzzicadenti.

Per i Pinchos “da bere”- pasta coi “vruoccoli”

(per 6 pezzi)

6-8 Paccheri
3 cucchiai di ricotta di pecora
200 g di broccolo siciliano
1 cucchiaio di Cacio Ragusano stagionato grattugiato
1 cucchiaio di uvetta Sultatina,
1 cucchiaio di pinoli
1 ciuffetto di finocchietto selvatico
Sale
Pepe
Olio extra vergine di oliva

Cuocete in abbondante acqua i broccoli e non buttate l’acqua.
Ammollate l’uvetta in acqua.
Tostate velocemente, stando attentissimi a non bruciarli, i pinoli in un padellino.
Portate a bollore nuovamente l’acqua di cottura dei broccoli e quando bolle salate e versate i paccheri, nel frattempo preparate il ripieno mescolando la ricotta con l’uva Sultanina, i pinoli il finocchietto sminuzzato, un cucchiaio di broccoli, il Cacio Ragusano grattugiato, salate e pepate. E mettete in una sac à poche.
Versate in un boccale i broccoli lessati, 2-3 cucchiai di olio extra vergine di oliva e 2-3 mestoli di acqua di cottura dei paccheri e frullate tutto con un frullatore ad immersione, dovrete ottenere un composto abbastanza liquido, eventualmente aggiungete un altro po’ di acqua di cottura della pasta e aggiustate di sale.
Quando i paccheri son cotti al dente, scolateli e fateli intiepidire.
Versate la salsa di broccoli nei bicchierini piccoli.
Con un “tondino” in allumino (tipo quelli che si usano per i biscotti di Natale da appendere) o anche con le cannucce fate i fori su due lati dei paccheri, riempiteli con il composto di ricotta ed inserite le cannucce, avendo cura di pulirle perché da un lato la ricotta avrà fatto qualche “sbavatura”.


Appoggiate la cannuccia con il pacchero ripieno sul bordo del bicchierino.

Tapas “Cannolo di zucchina fritta con pesce spada, pomodorini e capperi”
(per 6 pezzi)

3 zucchine verdi medie
Olio di mais per friggere
1 fetta di pesce spada (150 grammi circa)
1 cucchiaio di capperi
1 spicchio di aglio
4-5 pomodorini datterini
1 cucchiaio di mandorle a lamelle
Olio extra vergine di oliva
Sale e pepe

Tagliate le zucchine a metà in obliquo così da dare la forma dei cannoli Siciliani, e svuotateli aiutandovi con i “cannoli” di alluminio da pasticceria. In ogni porzione di zucchina inserite il “cannolo” di alluminio e friggetele in olio di mais bollente, in profondità. Scolatele su carta assorbente appena avranno preso il dorato scuro.
Nel frattempo tagliate a dadini piccoli il pesce spada, lavate e mondate i pomodorini, tagliateli a pezzettini, dissalate i capperi.
In una padellina soffriggete due minuti lo spicchio di aglio nell’olio extra vergine d’oliva, aggiungete i pomodorini e dopo due minuti versate il pesce spada e i capperi, cuocete 3-4 minuti non di più aggiustate di sale se serve, una macinata di pepe e spegnete.
Tostate velocemente le mandorle a lamelle, avendo sempre l’attenzione a non bruciarle.
Riempite le zucchine con il composto di pesce spada, decorate una estremità dei cannoli con le mandorle.
NOTE: Possono esseri preparati ance la mattina per la sera, conservateli in frigo, ma in questo caso le lamelle di mandorle mettetele solo poco prima di servire.










lunedì 21 settembre 2015

TORTA SALATA CON PESTO DI MELANZANE, BESCIAMELLA AL RAGUSANO E POMODORINI-EGGLPANTS PESTO AND CHERRY TOMATOES PIE




                      Scroll down for English version
 
Siamo tornati da un viaggio meraviglioso e appena riuscirò a scaricare le foto sul pc, perchè sto avendo problemi a farlo, sperando sia solo un problema di cavetto e non un problema di macchina fotografica, ve ne renderò partecipi. Ci ho messo un po’ più del solito a riprendermi dal fuso orario, ma del resto ho vissuto per tre settimane intense a meno nove ore rispetto a qui. Ma mi sono ripresa e così ora mi sento anche pronta a rimettermi in pari con il blog e spero di mantenere in piedi i miei programmi ed impegni…di certo mi sento pronta e motivata!! E allora…LET’S START!!!
Oggi è il primo giorno di Autunno….sul calendario, non certo qui in Sicilia, dove è ancora Estate torrida , umida e bollente, con tutti i pro e i contro che questo comporta, a cominciare dalle fastidiose zanzare e agli abiti sempre costantemente umidicci …. Però è anche vero che potendo si va ancora al mare a regalare alla pelle quel bel colorino che ci fa sembrare tutti belli e sani!!...In effetti avendo trovato lo “scoglio”, visto che il lido ha chiuso i battenti ieri, non mi priverò di questo piacere e di qualche bel bagno nello splendido mare di Settembre!!!
Quindi sta di fatto che qui da noi i menu quotidiani sono ancora estivi e che ci si goda ancora gli splendidi frutti che questa stagione ci regala come pomodorini e melanzane. In realtà questa torta salata l’avevo preparata per la piacevole Pasquetta ad Aprile passata con amici in giardino da noi, ma anche se le melanzane da noi iniziano prestissimo, ad Aprile so che non per tutti è la stagione di questo ortaggio che amo moltissimo e in varie preparazioni, perciò ve la offro oggi per portarci ancora un po’ con noi il sapore dell’Estate in questo primo giorno di Autunno.


TORTA SALATA  CON CREMA DI MELANZANE E POMODORINI 

2 melanzane grandi
2 spicchi d’aglio
2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
Sale
pepe
Basilico
8-9 Pomodorini ciliegino di Pachino, infornati interi
150 grammi di Caciocavallo ragusano semi stagionato grattugiato o a cubetti
Mandorle a lamelle

Preriscaldate il forno a 180°C.
Lavate le melanzane e con un “riga limoni” prelevate delle strisce di buccia che metterete da parte in una ciotola con acqua e ghiaccio.ù

Fate un paio di incisioni profonde con un coltellino nelle melanzane ed  inseriteci pezzi di aglio, infornate le melanzane, in una teglia rivestita con carta forno.

Fate cuocere le melanzane per circa 30 minuti, o fino a quando  inserendo una forchetta nelle melanzane queste non risulteranno morbide all’interno.
Nello stesso tempo potete cuocere su un foglio di carta stagnola i pomodorini, che lascerete interi con il picciolo, condite con un po’ di sale, pepe e qualche goccia di olio extra vergine di oliva.

Quando vedrete che la buccia inizia a incresparsi saranno pronti!  Fate raffreddare e mettete da parte.
Togliete la buccia alle melanzane e versate la polpa in una ciotola, condite con basilico, olio extra vergine di oliva, sale e pepe e passate tutto al mixer fino ad ottenere una crema.
Mescolate la besciamella con i caciocavallo Ragusano semi stagionato (in mancanza di questo una buona scamorza o provola potrebbe essere un buon sostituto, anche se il sapore sarà un  po’ diverso).
Prendete il guscio di pasta Brisée, tenendolo nella stessa teglia dove lo avete cotto, versate prima la crema di melanzane, coprite con la besciamella mista al ragusano ed infornate nuovamente nel forno già caldo a 180° e cuocete 20-25 minuti o fino a che vedrete che la superficie inizierà a colorarsi, aggiungete le mandorle a lamelle e fate cuocere altri 4-5 minuti.


Nel frattempo in olio di semi bollente (io uso quello di mais) friggete velocemente le strisce di melanzane (attenzione ci vogliono davvero solo 4-5 secondi).
Quando la Tarte salata sarà tiepida decorate con le strisce di melanzane e i pomodorini, servite tiepida e buon appetito. 
*Sia il guscio di Brisèe che la besciamella li si può preparare anche il giorno prima, basterà conservare la Brisée nella teglia di cottura coprendola con carta stagnola e la besciamella metterla in frigo.

English version
 
 I am back to my blog… well we came back from our great West Canadian vacations just ten days ago..and I will tell you more about in few days…so please stay tuned!!
Even if today it is the first day of Autumn season, well here in Sicily the weather is hot, it is still a humid SUmmer so wwe can find easily Summer vegetables and fruits… and so I give to you one Summer recipe!!
Have a very nice week!


EGGPLANT  CREAM ANS CHERRY TOMATOES PIE

2 large eggplants
2 cloves garlic
2 Tbsp extra virgin olive oil
Salt
Black pepper
Basil
8-9 Cherry tomatoes
1 cup  of Caciocavallo Cheese (shredded or chopped)
Sliced almonds

Preheat oven to 350°F.
Wash eggplants and with a " lemon zester" drawn strips of skin that you will put aside in a bowl with iced water.
Cut deep  the  eggplant and put in garlic pieces, bake the eggplant in a baking pan lined with parchment paper. Cook the eggplant for about 30 minutes, or until inserting a fork in, eggplants are soft inside.
At the same time you can bake on a sheet of aluminium foil  tomatoes, leave with stalks, season with a little 'salt, pepper and a few drops of extra virgin olive oil. When you see that the skin begins to wrinkle tomatoes  are ready! Let cool and set aside.
Remove theeggplants  peel and pour the pulp into a bowl, season with basil, extra virgin olive oil, salt and pepper and mix with an handblender  until creamy.
Mix the Bechamel  sauce with Cheese.
Take the Brisée  pastry shell, holding it in the same pan where you cooked it , pour the cream of eggplant, cover with the bechamel  mix  and bake in preheated oven at 350°F and bake 20-25 minutes or until you will see that the surface will begin to color, add the sliced almonds and cook another 4-5 minutes.
Meanwhile in hot corn or peanuts oil quickly fry the eggplant strips (attention it takes really only 4-5 seconds).
When the salt is warm decorate the pie  with eggplants strips  and tomatoes, serve warm and enjoy your meal.
* Both the pastry shell that the bechamel sauce can also be prepared the day before, just to keep the Brisée in the baking pan, covering it with aluminum foil and put the  bechamel sauce in the fridge.

lunedì 15 giugno 2015

CAPONATA di MELANZANE - SICILIAN EGGPLANTS CAPONATA


                Scroll down for English version



La Caponata l’ho già proposta qui sul mio blog,  in varie versioni: al forno, in budino e anche tradizionale, ma non avevo mai dedicato a questa ricetta totalmente Siciliana un post tutto per lei. Come la Parmigiana la Caponata è decisamente un “MUST” della cucina della Sicilia.
Giuseppe Coria un cultore della cucina Sicilia, ci ha lasciato un magnifico libro “Profumi di Sicilia” ed. Cavallotto ci racconta questo della Caponata :
Caponata- è incerta l’origine di questa parola; c’è chi la vuole derivi dal latino capuo (tavernaio), e quindi la cauponae, le bettoliere romane che davanti alle osterie incoraggiavano i passanti ad entrare: caponata quindi per cibo da taverna.
Sembra invece meno probabile un’altra versione che vuole la caponata derivi  da un modo di dire scherzoso inventato dai marinai Spagnoli, i quali cambiarono la parola “galletta”, il tipico biscotto che sostituisce il pane durante la navigazione, in capon, cappone; da qui nascerà anche il cosiddetto “capon de galera”, la galletta bagnata in olio ed aceto che i marinai e i galeotti avevano così utilizzata per renderla più gradita.
A noi isolani rimane comunque l’esclusiva della parola Caponata, e del piatto- universalmente  noto- dove ingredienti di base sono, insieme ad olio e aceto, un mucchio di tante buone verdure ed ortaggi.
Va detto che anticamente-nella cucin ricca “baronale”- la preparazione prevedeva quale ingrediente principale il pesce, unito a melanzane, carciofi e altre verdure, pinoli, uva passa acidula, sedano e financo fettine di pere; il pesce in genere era il polipo.
Per imitazione, nella cucina “povera” popolana, mancando per questioni economiche il pesce, si preparò poi solo l’intingolo delle verdure.”
Io la preferisco preparata un giorno prima, proprio per dare alle melanzane il tempo di insaporirsi bene con il resto della preparazione e poi la adoro come condimento di un fresco cous cous, o come contorno di pesce e carne alla griglia. Qui spesso la servono come accompagnamento agli antipasti con la Parmigiana, salumi e formaggi…insomma direi che è un piatto decisamente passepartout!!

CAPONATA DI MELANZANE

3 melanzane grandi (tagliate a tocchi grandi)
6 g di olive bianche (senza nocciolo)
4-5 gambi di sedano
1 cipolla bionda grande
30 g capperi
50 g olio extra vergine di oliva
4-5 cucchiai di salsa di pomodoro (io uso passata di pomodoro Mutti)
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
50 ml di aceto di vino bianco
1 cucchiaio colmo di zucchero
30-40 g di pinoli tostati

Tagliate le melanzane e tocchi grandi e metteteli in una grande ciotola con abbondante acqua e  sale grosso per almeno mezz’ora.
Asciugatele con un panno e friggetele in abbondante (profondo) olio di mais, fino a doratura intensa e scolatele in carta assorbente.
Tagliate il sedano a tocchetti e mettetelo a bollire in acqua salata e cuocete fino a che il sedano si sarà ammorbidito. Non buttate l’acqua di cottura del sedano.
In una padella capiente soffriggete la cipolla tagliata finemente con l’olio extra vergine di oliva e fatela ammorbidire ( se tende a colorarsi aggiungete qualche cucchiaio di acqua di cottura del sedano).
Aggiungete le olive, i capperi e il sedano e fate insaporire 5-6 minuti, aggiungendo ogni tanto un cucchiaio di acqua di cottura del sedano. A questo punto versate la salsa di pomodoro e il concentrato , mescolate e fate cuocere altri 10 minuti. Assaggiate di sale e se serve aggiungetelo.
Mettete lo zucchero e sfumate l’aceto , mescolate bene e spegnete il fuoco.
Dalla padella dove avete fritto le melanzane eliminate tutto l’olio, ma non lavate la padella, metteteci le melanzane fritte e il condimento di cipolle, sedano , olive e capperi, mescolate e aggiungete delle foglie di basilico fresco e pinoli tostati. La Caponata a mio avviso è molto più buona servita fredda o a temperatura ambiente e soprattutto il giorno dopo averla preparata.

English version
Caponata as eggplants Parmigiana is a basic typical Sicilian recipe, it is not sure about the word “Caponata” origin…probably form latina “capuo”, tavern, and from “cauponae”, the women out of the tavern who invited people to come in to eat, so probably the word means “tavern food”.
Probably it is not true the origin from the Spanish “cappon”, that as a joke substitued tha word “galletta” (tha biscuit instead of bread that sailors ate during the long journey).
In any case as Giuseppe Coria on his wonderful book “Profumidi Sicilia” wrote “Caponata” is only a Sicilian word and above all a Sicilian “recipe”.
The original recipe was based on fish, buti t was only for rich people, so the poor people use to eat it only with vegetables!!
ENJOYYYYYY


EGGPLANTS CAPONATA
ingredients

3 large eggplants
1 cup  g of olives (green)
1 ½ cup of celery stalks
1 large onion
2 Tbsp  of  capers
¾ cup extra virgin olive oil
4-5 Tbsp of  Tomato sauce
1 tablespoon of tomato paste
1/3  cup white wine vinegar
1 Tbsp sugar
Salt       
fresh basil
(pine nuts to decorate)

Corn oil for frying
Wash the eggplants and cut them into cubes not too small. Place in a large pan with salt  and let rest 30 minutes (more is better).

Cut the celery into pieces and bring to a boil  in salted water just long enough to soften. Cut the onion and cook it , in a large frying pan with extra virgin olive oil. Afterwards put the olives , capers, and celery. After a few minutes add  the tomato paste  and the tomato sauce . Add some  water of  celery and cook  for about 10 minutes . Season with salt and add the sugar and vinegar, and let it evaporate.

Dry eggplants with a cloth or paper . Fry the eggplant in deep corn oil and put them to dry on paper.  Season with salt , just if needed ,and pour into a bowl. The dressing should be added to the eggplants. The caponata should be enjoyed well chilled and if you like , with the addition of fresh basil and some toasted pine nuts.