venerdì 28 novembre 2014

CHOCOLATE CHIP MUFFIN...semplicemente




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Scrivo di corsa, tutto d’un fiato, mancano due ore alla mezzanotte e non so se riuscirò ad essere dentro la sfida MTC n.43, pubblicando un’altra ricetta di Muffin, come propostoci da Francesca ..ma ci provo….!
Ho appena finito di addobbare l’albero di Natale, ho montato un presepe, e ne devo mettere su un altro….ho sparso decori vari, natività a cui sono legati momenti, persone e ricordi…., in casa il profumo di uno stufato alla birra, per la cena di 14 persone che farò domani sera, si inframezza ai miei pensieri, al pesare degli ingredienti per un dolce e anche per un pane…, penso a questo post ed intanto ho invaso la casa con le canzoni di Natale , perché è così che faccio quando ‘’metto’’ su il periodo dell’anno che mi scalda di più il cuore…il mese che mi dice casa, famiglia, unione…profumi… sensazioni…ma più di tutto, nonostante le mille lucine ovunque, nonostante le sfavillanti vetrine dei negozi, nonostante il tanto da fare, nonostante il tutto di corsa…..a me la cosa più bella del mio Natale, di questo che sta arrivando, è la consapevolezza….di quello che vivrò, con chi lo vivrò…. La consapevolezza che arriva sempre ‘’dopo’’, per me da questo Natale arriva prima…. Il prepararsi al fatto che sono cresciuta, nonostante abbia già un’età, però mi sento sempre una ragazzina, casinista ed euforica….e  mi sto preparando solo ora a diventare grande!
La seconda ricetta che propongo per questo MTC è credo la ricetta più semplice, che forse a molti sembrerà anche banale, ma per me in realtà è quella che mi fa pensare al Natale più vero, più caldo. Prima ho pensato ad un libro, che ho letto più volte, da ragazzina, e anche da adulta, per poi leggerlo anche in lingua inglese,…una delle scene più belle è quella della colazione la mattina di Natale…. In casa March, quella tavola piena di dolcetti e frittelle, tra cui i muffin…per poi portare tutto ad una famiglia povera! Ecco…. in quella scena mi sono sempre messa nella parte di Amy… lei che nonostante tutto, continuava a dare un morso ad un dolce e un morso a quell’altro, perchè in fondo era ancora una bambina!
Ma non è la presenza dei muffin in quella colazione a collegare la mia ricetta a “Piccole donne” e a “ Piccole donne crescono’’ …ma il fatto che in una casa tranquilla, semplice, ci sono delle persone che devono crescere, devono rendersi conto che tutto cambia, e non sempre come vorremmo cambiasse! Questo adesso mi lega a chi da una magica infanzia si risveglia nella consapevolezza del diventare grandi!
Come dicevo…questa consapevolezza sarà probabilmente il tormentone, purtroppo, del nuovo anno che sta arrivando… c’è chi quadruplicherà la distanza che già ci separa, ma tanto so, per fortuna che ci saremo sempre reciprocamente, l’una per l’altra…. E ci saranno altre consapevolezze, più profonde, ma sapete che vi dico?! Pensiamo al lieto fine, sempre, nonostante tutto e visto quanto sono facili da fare prepariamoci dei muffin e rendiamoci la vità più semplice e più dolce… come un romanzo di Louise May Alcott.



"Merry Christmas, little daughters! I'm glad you began at once, and hope you will keep on. But I want to say one word before we sit down. Not far away from here lies a poor woman with a little new-born baby. Six children are huddled into one bed to keep from freezing, for they have no fire. There is nothing to eat over there; and the oldest boy came to tell me they were suffering hunger and cold. My girls, will you give them your breakfast as a Christmas present?"

They were all unusually hungry, having waited nearly an hour, and for a minute no one spoke: only a minute, for Jo explained impetuously, -- "I'm so glad you came before we began!"

"May I go and help carry the things to the poor little children?" asked Beth, eagerly.

"I shall take the cream and the muffins, added Amy, heroically giving up the articles she most liked.

Meg was already covering the buckwheats, and piling the bread into one big plate.



"I thought you'd do it," said Mrs. March, smiling as if satisfied. "You shall all go and help me, and when we come back we will have bread and milk for breakfast, and make it up at dinner-time."



They were soon ready and the procession set out. Fortunately it was early and they went through back streets, so few people saw them, and no one laughed at the funny party.

A poor, bare, miserable room it was, with broken windows, no fire, ragged bed-clothes, a sick mother, wailing baby, and a group of pale, hungry children cuddled under one old quilt, trying to keep warm. How the big eyes stared, and the blue lips smiled, as the girls went in!

"Ach, mein Gott! it is good angels come to us!" cried the poor woman, crying for joy.

"Funny angels in hoods and mittens," said Jo, and set them laughing.

In a few minutes it really did seem as if kind spirits had been at work there. Hannah, who had carried wood, made a fire, and stopped up the broken panes with old hats, and her own shawl. Mrs. March gave the mother tea and gruel, and comforted her with promises of help, while she dressed the little baby as tenderly as if it had been her own. The girls, meantime, spread the table, set the children round the fire, and fed them like so many hungry birds; laughing, talking, and trying to understand the funny broken English.

"Das ist gute!" "Der angel-kinder!" cried the poor things, as they ate, and warmed their purple hands at the comfortable blaze. The girls had never been called angel children before, and thought it very agreeable, especially Jo, who had been considered "a Sancho" ever since she was born. That was a very happy breakfast, though they didn't get any of it; and when they went away, leaving comfort behind, I think there were not in all the city four merrier people than the hungry little girls who gave away their breakfasts, and contented themselves with bread and milk on Christmas morning.”
 

CHOCOLATE CHIP MUFFIN
Per 12 muffin
Ingredienti solidi:
315 g farina 00
185 g zucchero
10 g baking powder (io uso quello Americano)
5 g bicarbonato di soda
3 g sale
300 g di gocce di cioccolato**
Ingredienti liquidi:
125 g di burro fuso (ma fatto raffreddare)
375 g di latticello
2 uova grandi
1 cucchiaio di estratto puro di vaniglia

Preriscaldate il forno a 190°C.
Mettete i pirottini nella teglia da muffin.
 Setacciate in una ciotola grande tutti gli ingredienti solidi ed aggiungete le gocce di cioccolato. In un’altra ciotola mescolate velocemente con una frusta a mano il latticello, le uova e il burro.
A questo punto versate i liquidi nei solidi e amalgamate velocemente a mano (anche con la frusta, ma sempre e solo a mano e i pochi attimi, per evitare che il lievito e il bicarbonato perdano il loro effetto).
Con un mestolino riempite i pirottini di 2/3 ed infornate.
Abbassate il forno a 180°C e cuocete per 22 minuti circa.
Fate raffreddare su una gratella e per esperienza, vi assicuro che anche dopo 4 giorni sono ancora ottimi e morbidi, per niente gommosi o secchi!


**(io uso i morsels  semi-sweet Toll House, che purtroppo ancora in Italia non si trovano, benché esistano dal 1930, sono più grandi delle nostre classiche gocce di cioccolato e soprattutto restano di consistenza morbida anche una volta che il muffin, dolce o biscotto si sono raffreddati )

English version
 

CHOLCOLATE CHIP MUFFINS
(12 muffins)
Liquid ingredients:
½ cup melted butter
¾  cup buttermilk
2 large eggs
1Tbsp pure vanilla extract

Solid ingredients:
2 cups all-purpose flour
¾ cup sugar
2 tsp baking powder
1 tsp baking soda
½ tsp salt
2 cups semisweet chocolate chips

Preheat oven to 375°F.
Line the paper cups in the muffin pan.
In a large bowl sift the flour, sugar, baking powder, baking soda and salt and add the chocolate chips.
In another bowl mix togethere the liquids.
Pour the liquids in the solid ingredients and mix in few moments. Do not overmix.
With a spoon pour the batter into the muffin cups for 2/3.
Low oven temperature to 350°F.  Bake the muffins for 22 minutes or until golden. Let the muffins cool on a wire rack.

giovedì 20 novembre 2014

PANCETTA BREAD sullo STARBOOK!

Oggi la mia ricetta la trovate sullo Starbook, poiche ho avuto la bellissima sorpresa, grazie alla New England Clam Chowder di Martha Stewart, ho vinto lo Starbook di Ottobre e questo mi ha permesso di recensire una ricetta del libro del mese in corso : ''My bread '' di Jim Lahey.
Volete sapere se questo metodo del pane senza impasto è stato promosso??non vi resta che andare su Starbook!!


domenica 16 novembre 2014

CIPOLLINE CARAMELLATE AL FORNO dello chef ANGELO SABATELLI- BAKED CARAMELIZED ONIONS



       


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Un sabato qualunque, ma tutto sommato tranquillo, piacevole, rilassante, anche se siamo usciti a fare una bella spesa in paese….si lo so che vivo in città, ma a me piace andare a fare la spesa nei miei negozietti in paese, dal salumiere, il macellaio, il fruttivendolo, tutte persone che conosco da anni e di cui mi fido, perché se cerco qualcosa in particolare me la procurano e se quel giorno mi dicono ‘’ SSSignnnooooooora, oggi questa non se la pigghiasse’’ (oggi non prenda questa cosa), significa che non “la devo comprare’’, perché non è al top, più fiducia di così!!!
Quindi vi dicevo che ieri è iniziato con calma, facendo la spesa per la settimana e comprando anche qualcosa per il pranzetto di oggi, qualcosa per provare ricette nuove per il blog, mettendo su una lavatrice (perché c’era il sole ….poi è diventato tutto grigio…, giusto perché in casa la lavanderia è piccolissima e lo stendino da interno segue di conseguenza!!!!)…ma nonstante l'ansia da tempo-che -non-si-capisce-che-intenzioni-ha, ho deciso di scrivere una ricettina buona buona e veloce veloce e di postarla nel fine settimana, perché la luce autunnale e la sensazione di relax mi stava ispirando a non perdere tempo….ho preso il mio mezzo caffè di un dopo pranzo leggero… e dopo aver pulito il frigo, per riporre tutta la spesa in ordine e controllare anche la situazione se c’erano cose dimenticate…e devo dire che sono contenta di non aver avuto ‘’sorprese’’…tipo mezzo limone dimenticato e rinsecchito o un piccolo contenitore Tupperware dal contenuto ormai sconosciuto, mi sono messa all'opera!
E che ricetta ho pensato di proporre??? Beh ma qualcosa di sorprendentemente semplice..potrei dire una base in cucina ...quindi ecco a voi le ''cipolline caramellate al forno''!

Che mi resta da dirvi??! Ah si.. la cosa più importante, queste cipolline Borretane sono di una bontà incredibile e la ricetta mi è stata gentilmente ‘’donata’’ da un grandissimo chef, Angelo Sabatelli , una stella Michelin, che ha il suo ristorante a Monopoli in provincia di Bari….. sono rimasta affascinata dal suo modo di trasmettere una cucina , non direi rivisitata, ma innovativa della Puglia, in modo così ricercato e preciso, che vi assicuro crea degli equilibri al palato che lasciano un ricordo sensazionale (o sensazioni che non si possono dimenticare! ).


Ovviamente la ricetta completa con base queste cipolline è molto difficile da riprodurre in casa, non impossibile, ma di certo richiede una conoscenza delle tecniche di cucina di altissimo livello. Era una cipollina caramellata al forno con sopra “lana “ di maiale, vi assicuro…. Indescrivibile la piacevole sorpresa al palato! Però una cosa la devo dire, io non sono mai riuscita a mangiare una cipollina (se non mescolata in sughi, arrosti, risotti, o sopra focacce etc etc ) in vita mia, il sapore mi piace, ma se c’è un’insalata di pomodori con la cipolla, io la scarto, se c’è uno spicchio di cipolla a vista in un condimento.. io lo elimino!…Ebbene…quando mi si è presentato questo antipasto, per correttezza ho voluto assaggiarlo…. solo perché non potevo non provare e non si fa, cioè prima di dire che una cosa non piace (ma non pensavo questo, pensavo…’’ ora la cipolla la scarto!Mangio solo la lana!!!!’’ ah ah ah), va provata, ecco….. io  avrei richiesto il bis, anche il tris  e appena ho trovato le cipolline le ho rifatte a casa… e con maritozzo ce le siamo mangiate tutte con un buon bollito e una buonissima maionese fatta in casa e una salsa verde, come consigliatomi proprio da Angelo, che stimo molto sia per la sua immensa bravura, ma per l’umiltà con cui si propone e il senso di condivisione che ha verso tutti!


P.S. …se quando le fate avete in casa dell’ottimo pane fresco…beh…io non vi ho detto nulla, ok??? Perché se vi ci fate un panino…non ne restano più!

CIPOLLINE BORRETANE CARAMELLATE AL FORNO (di AngeloSabatelli)

20 cipolline Borretane medie
Zucchero
Sale
Olio di oliva extra vergine

Preriscaldate il forno a 160°C (Angelo consiglia anche i 180° C, ma il mio, seppur nuovissimo e ottimo forno, non potrà mai competere con quelli professionali).
Rivestite la placca del forno con carta forno. Sbucciate le cipolline e tagliatele a metà. Poggiate le cipolline con il lato del taglio verso l’alto, spargete lo zucchero, l’olio extra vergine d’oliva e il sale. Infornate per circa 45 minuti. 


Non svenite al profumo che produrrà il vostro forno durante la cottura…. Vi assicuro …è tutto assolutamente vero, non è un sogno olfattivo!!

English version
 
I met a 1 Michelin Star Chef, he is Italian and his restaurant is in Monopoli. I tasted two great appetizers made by Angelo Sabatelli and they were something mystical…. Really…I didn’t like to eat onions, I mean I like the flavor, but I don’t like to chew them, so when I had to taste the appetizers with baked caramelized onions and “pork woo'' I thought to eat just the “wool” (LOL) …but to be adult I wanted to tried the whole dish , to understand the balance of all the ingredients and….. a new world was open to me!
To make the same recipe is impossible, because you need to get some  highest level knowledge of kitchen tecniques …but I tried to cook the little onions as Angelo taught me and they were somenthing easy, but unforgettable!

BAKED CARAMELIZED ONIONS
20 medium white onions
sugar
salt
Extra-virgin olive oil

Preheat oven 320°F  (Angelo also recommended 350°F, but  even if my new and excellent oven, it will never compete with a professional one ).
Lined the baking tray with parchment paper. Peel the onions and cut them in half. Put your onions with the cut side up, sprinkle sugar, extra virgin olive oil and salt. Bake for about 45 minutes.
Do not swoonbecause of  the scent  from your oven while cooking .... trust me, it’s not a drem…it’s all true!!

venerdì 14 novembre 2014

GREEN FRIED TOMATOES-CORN BREAD MUFFINS-MUFFIN con farina di MAIS e POMODORI VERDI FRITTI


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Spesso mi capita di vedere un bellissimo film tratto da un libro e poi di esserne così entusiasta che corro in libreria a comprare il libro da leggere, tutto d’un fiato!
E lo preferisco, è sempre così prima il film, se mai e dopo, solo dopo il libro…perché quelle volte che mi è capitato il contrario..beh, che delusione!
La stessa cosa mi è accaduta con ‘’Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop’’ di Fannie Flagg (il titolo del film era un po’ diverso “ Pomodori verdi fritti alla fermata del treno’’ ), il libro mi ha donato molto ma molto di più rispetto al già bellissimo film interpretato magistralmente da grandi attrici.
Ora la ricetta dei muffin salati che ho preparato per l’MTC n.43, sfida che questo mese conduce Francesca, di Burro e Zucchero, grande conoscitrice di muffin a mio avviso, per i tanti e utilissimi consigli per il muffin perfetto, è liberamente ispirata a questo romanzo di Fannie Flagg, primo perché al momento non ho commesso nessun omicidio per creare questa ricetta, secondo perché il titolo e il piatto forte del Caffè alla fermata di Whistle stop erano proprio i pomodori verdi fritti, che sono direi un piatto tipico negli Stati Uniti del Sud ….. e terzo c’è una storia d’amore tra Ruth e Idgie…come c’è un amore sconfinato tra me e gli USA, e di questo già ne siete a conoscenza, visto che vi ho triturato i pomodori…verdi…fritti ahahahahahaha!
L’ispirazione è partita da lì, non tanto dal titolo del libro, che diciamo un po’ mi ha aiutata (nelle pagine finali del libro c’è anche la ricetta per fare i pomodori verdi fritti), ma è partita dal Sud degli Stati Uniti, che seppur una minima parte, sono riuscita a visitare e che mi hanno affascinata infinitamente.
Il libro è ambientato in Alabama, dove la discriminazione razziale è durata a lungo, forse è uno degli Stati dove il razzismo ha seriamente faticato ad essere ‘’ sconfitto’’, fino ad oltre gli anni ’60 dello scorso secolo.
Non ho visitato l’Alabama, ma sono stata sia in Florida, che in Georgia e nel South Carolina, dove ho rivissuto lungo il viaggio ‘’on the road’’ quella sonnolenza, intesa come lentezza nella vita quotidiana. Che non si legga come critica, ma come caratteristica, che mi ha affascinata come le tradizioni della cucina così ben radicata ..e forse se davvero di cucina Americana si vuol parlare è da quel Sud che si dovrebbe partire, dove c’è un miscuglio delle tradizioni culinarie degli schiavi d’America con i discendenti di quegli Europei che si insediarono in quelle terre, paludose, ma che avevano molto da offrire!
Se mi chiedete a bruciapelo cosa ricordo della cucina del Sud ..le prime cose che mi vengono in mente, senza pensarci troppo, sono : l’ice sweet tea, che è secondo me la bevanda ufficiale durante le calde e umide Estati, il corn bread, giallo soffice e delizioso e i pomodori verdi fritti, già qui ve ne parlavo e non è uno scherzo fino ad allora non avevo idea di quanto buoni fossero!
Cosa mi ha trasmesso ‘’Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle stop’’ che posso passare a voi tramite la mia ricetta dei muffin? Sicuramente la tranquillità, la lentezza nel pesare e preparare tutti gli ingredienti, l’abitudine di certi movimenti, quotidiani, la decisione nel mescolare tutto in poche mosse per potere alla fine arrivare all’ ‘’ happy ending” …. Da condividere con gli amici, perché di questo parla il libro…della fedeltà nel tempo tra due amiche.
Lo so non sono poetica, non sono profonda, ma credetemi questi muffin non sono assolutamente superficiali… anzi!
Con questa ricetta partecipo all’MTC n.43


MUFFIN con FARINA DI MAIS e POMODORI VERDI FRITTI
Per 12 muffin
160 g di farina di mais “fioretto”
110 g farina 00
65 g di burro sciolto
270 ml di latte di Kefir (ma va benissimo anche il latticello)
2 uova medie
6 g baking powder (ho usato lievito Americano, che normalmente uso per i dolci)
3 g bicarbonato di soda
½ cucchiaino di zucchero
3 g di aneto secco
7-8 g di sale 
2 pomodori verdi fritti *
Preriscaldate il forno a 190°C.
Inserite nella teglia da muffin i pirottini da forno, o come ho fatto io ritagliate dei quadrati di carta forno che presserete negli spazi dei muffin della teglia , aiutandovi con un bicchiere (io ho usato i classici stampi per fare i babà).
In una ciotola setacciate le due farine con il lievito e il bicarbonato, aggiungete il sale e lo zucchero, e mettete da parte. In un’altra ciotola mescolate il burro sciolto, ma che avrete fatto tornare a temperatura ambiente, il latte di Kefir e con una frusta a mano mescolate insieme alle uova.
Aggiungete il composto di ingredienti liquidi al mix di farine, e con un cucchiaio di legno, mescolate il tutto, basteranno davvero poche girate di cucchiaio. Non preoccupatevi, come dice Francesca, se risulterà grumoso, vedrete che in cottura risulterà perfetto, non bisogna far perdere al lievito mescolato con il bicarbonato la loro azione lievitante.

Con un mestolino (che vi aiuterà ad avere tutti i muffin della stessa misura) riempite di 2/3 i pirottini, ‘’pigiate’’ sulla superficie, di taglio, tocchetti di pomodori verdi fritti ed infornate. Abbassate la temperatura a 180°C.
Nel mio forno ci sono voluti esattamente 22 minuti. Fate la prova stecchino, se una volta inserito ucendo risulterà solo leggermente umido i muffin sono pronti. Toglieteli dalla teglia e fateli intiepidire su una gratella.
Serviti semplici o con dei semplicissimi affettati, tipo la pancetta coppata, vi assicuro che ‘’ they will make your day”, perché mi piace pensare che in Alabama li possano mangiare a colazione, ma se fatti nei pirottini piccoli sono certa che sono dei perfetti bocconcini per un ottimo aperitivo.
NOTE: la ricetta non vede aggiunta di salumi o formaggi, perché ho desiderato proprio che fosse chairo e be distinto il sapore del corn bread e dei pomodori verdi fritti.

4 pomodori verdi di dimensioni medie
1 cucchiaino di sale
1/2 cucchiaino di pepe
1 cucchiaio di aneto
1 tazza (150 g circa) di farina di mais ‘’fioretto’’
Strutto per friggere

Lavate e mondate i pomodori verdi.
Tagliateli a fettine di 3-4 mm di spessore.
In una ciotolina mescolate la farina di mais con i condimenti, passate le fettine di pomodoro da entrambi i lati e friggete nello strutto bollente fino a farle diventare dorate scure.

English version
Thinking to a book I liked and both thinking of a recipe it is not always easy. But I remember a book “Fried Green Tomatoes at the Whistle Stop Cafe” , and trust me the book is much better than the wonderful movie, as always books are better, because they explain you everything better, with the right times and making work better even your imagination about characters. So the recipe that I post today is not about the title of the book, but even because it reminds me the vacations I spent in the South drinking ice sweet tea and eating green fried tomatoes and corn bread.


 GREEN FRIED TOMATOES AND CORN BREAD MUFFINS
1 cup cornmeal
¾ cup all purpose flour
5 Tbsp melted butter
1 tsp baking powder
½ tsp baking soda
1½ tsp salt
2 eggs
1½ cup Kefir milk (buttermilk is perfect anyway)
½ tsp sugar
½ dill
Green fried toamtoes *

Preheat oven to 375°F
Place the baking caes  in the muffin pan.
In a bowl, sift the flours with the baking powder and baking soda, add salt and sugar, and set aside. In another bowl, mix the melted butte (at room temperature), the kefir milk (or buttermilk) and mix with a hand whisk together with the eggs.
Add the liquids ingredients mix  to the flours mix, and with a wooden spoon, mix together just  very few turns. Do not worry if it appears lumpy, you will see that cooking will be perfect, we must not lose time for the rising ingredients action.
With a spoon fill 2/3 of the baking cases, '' crushed '' on the surface, cutting chunks of fried green tomatoes and bake. Lower the temperature to 350°F.
In my oven it took exactly 22 minutes. Do the toothpick test, it must be moist and muffins are ready. Remove them from the pan and let them cool on a wire rack.

4 medium-size green tomatoes
1 teaspoon salt
1 / 2 teaspoon pepper
1 tablespoon dill
1 cup cornmeal
Lard to fry

Mix the corn flour with seasonings, breading the tomato slices on all sides and fry until they become golden brown.  

ENJOY!!!

giovedì 6 novembre 2014

PIZZE SICILIANE-FRIED SICILIAN PIZZA




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Una delle ricette della provincia di Catania che amo di più. Le pizze siciliane non sono le classiche pizze cotte nel forno a legna, ma dei calzoni fritti, che sono tipici di Zafferana Etnea e delle zone limitrofe. Sono così famose nella zona che spesso ci sono code nei bar del paese per poterle gustare.
Poi ho avuto la fortuna di conoscere Rossella e lei che ama sperimentare, provare a fare le buone cose che si mangiano nella sua terra, mi ha passato la sua ricetta dell pizze Siciliane, testata e garantita e devo riconoscere che non hanno assolutamente nulla da invidiare a quelle che si trovano a Zafferana, anzi, sono anche più buone perché non c’è nessuna fila d’attesa  e vi permettono anche di passare una serata divertente con gli amici, uno tira l’impasto, uno farcisce e chiude e uno frigge ….. . Certo la cosa fondamentale sarebbe quella di avere la Tuma fresca, un formaggio che qui da noi si usa moltissimo anche per le scacciate e altre ricette tipiche, e credo che in Italia si cominci a trovare anche in qualche banco formaggi molto ben fornito, un’alternativa, ma ciò inficerà necessariamente il gusto, può essere la mozzarella ben scolata… ma provatele in ogni caso, perché resterete sorpresi dall’impasto….e soprattutto….ora se venite da queste parti saprete cosa mettere in valigia.

Ingredienti per 6 siciliane
500 gr di farina00
50 gr di strutto sciolto
75 ml latte intero
150 ml di birra,
sale q.b.
Per il ripieno:
Tuma fresca **
Acciughe
Pepe nero
Oppure
 Tuma fresca
prosciutto cotto
Per friggere :
olio di mais
Fate una fontana con la farina e versateci al centro lo strutto, la birra e il latte con il sale, mescolate bene e impastate , dovrete ottenere un impasto omogeneo. Non va fatto ne riposare ne tantomeno lievitare.
In una pentola fate scaldare molto bene abbondantissimo olio di mais, preferisco la frittura ‘’profonda’’, quindi se usate una pentola di 20 cm di diametro considerate che vi servirà un’intera bottiglia di olio.
Dividete l’impasto in sei palline e  tirate ognuna  con il mattarello in  una sfoglia sottile 3-4 millimetri.
Farcite metà disco con la Tuma fresca e le acciughe e una bella macinata di pepe nero. Chiudete a mezzaluna, premendo bene il bordo e arrotolandolo, per essere sicuri che in cottura non si aprano. Friggete fino a quando non avranno raggiunto un bel colore dorato intenso.

Servite tiepide, perché c’è il rischio di ustionarsi con il formaggio!


English version
 
I know that when you read ‘’pizza’’ you are going to thing to the same dough with tomato sauce and mozzarella cheese cooked in hot oven, but here in my town Siciliana Pizza is a typical frid stuffed dough! It is fast to make and even to eat.  Of course the orinìgnal recipe needs a typical Sicilian cheese, but i am sure it is quite impossible to find out of Italy, so even if it is not the same result, you may substitute with wel drained mozzarella cheese. Nayway try it, because you will really surprised about this dough!
Enjoy!!


FRIED ‘’SICILIANA  PIZZA’’
For 6 pizzas
3 ¾ cup of all purpose flour
1 ¾ oz  of melted lard
1/3 cup + 1 Tbsp of  whole milk
¼ cup + 1 Tbsp  of beer
salt
For the filling:
Tuma fresh **
anchovies
black pepper
or
Tuma fresh
baked ham
**it is not the same thing, but you can use a mozzarella cheese well drained
To fry:
corn oil
Make a mound of flour and pour in the center  lard, beer and milk with salt, mix well and knead, you will need to obtain a homogeneous mixture. You don’t need to make it rise..the dough is ready!
I prefer to fry in ‘’deep’’ oil, so if you use a pan of  8 inches in diameter use 4 cups of oil .
Divide the dough into six balls and roll each with a rolling pin into a thin layer 1/6 of inch (4 millimeters)
Stuff half disc with cheese and  anchovies and a good grinding of black pepper. Close pressing down the edge very well  to make sure that they do not open during cooking. Fry until they reach a deep golden brown.
Serve warm, because the cheese is really hot!