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giovedì 12 marzo 2015

CARCIOFI "YOSHOKU"- YOSHOKU ARTICHOKES



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Un anno fa in questo periodo mi trovavo a trascorrere un bellissimo weekend per fare le foto per il secondo libro dell’MTChallenge e la domenica trascorsa con cari amici la ricordo con un filo di nostalgia, ricordo le risate, lo splendido sole, gli abbracci sinceri, l’allegra compagnia, le pose durante  le foto, i tanti cappelli indossati, le parole,  il pranzo luculliano, ricordo anche chi avrei voluto ci fosse come nel primo libro e invece non aveva potuto raggiungerci,  ma più di tutto ricordo un’immagine che ho voluto fotografare per essere certa che non l’avrei più persa, ma in realtà poi la porto nel cuore…. Ero dentro la casetta nel Masonshire da sola e ho guardato fuori dalla finestra quel gruppo di belle persone, che parlava, sorrideva e si stava godendo il momento…e ho pensato quanto fosse bella quell’immagine, quel preciso attimo…e mi sono sentita così bene a sapere che lì c’erano dei cari amici!!! Quanto vale la consapevolezza di un attimo così bello??? Ci avete mai pensato?? E soprattutto ve lo siete goduto senza avere rimpianti? Ogni tanto vale la pena fermarsi un secondo e guardare fuori dalla finestra si vede il mondo da un’altra prospettiva!!!
Quel giorno c’era anche Annalena che per il pranzo ci ha portato i carciofi fatti  “yoshoku” ( come i Giapponesi chiamano i piatti della tradizione Giapponese che sono stati contaminati, per ingredienti o per tecniche di preparazione e presentazione, dalla cultura gastronomica occidentale)e mi sono piaciuti da impazzire, inutile dire che per la cena Giapponese organizzata a casa mia non potevano mancare!!!
Un grazie ad Annalena per la ricetta, ma ancor di più a chi quel giorno era con me, anche a chi c’era solo nel cuore, perché in quell’attimo avrei voluto fossero lì con noi …. Vi voglio bene!!!

CARCIOFI  YOSHOKU di Annalena di acquaviva scorre

6 carciofi (violetti)
1 spicchio di aglio
1 pezzetto di zenzero fresco grande come l'aglio
4 cucchiai di sakè
4 cucchiai di salsa di soia
2 cucchiai di zucchero
2 cucchiai di olio di arachidi (se avete amici allergici alle arachidi usate olio di mais )
1/2 cucchiaio di olio di sesamo
1/2 cucchiaio di semi di sesamo neri
[sachimi togarashi (mix di peperoncino giapponese e spezie)]-facoltativo

Mondate i carciofi eliminando le foglie dure più esterne, le punte con le spine e le barbette interne; affettate sottili i carciofi e metteteli a bagno in acqua acidulata con aceto di riso a mano a mano che vengono pronti.
Pelate i gambi con un pelapatate, tagliateli a bastoncini sottili ed uniteli ai carciofi. Grattugiate finemente l'aglio e lo zenzero pelati e finemente grattugiati.
Scaldate l'olio di arachidi(o mais) in un ampio tegame o in un wok con aglio e zenzero e, appena cominciano a sfrigolare, unite i carciofi ben scolati, cuocendo a fuoco vivace per 3 o 4 minuti.
Sfumate con il sakè, quindi coprite il tegame e lasciate ammorbidire i carciofi per qualche minuto.
Unite lo zucchero, la salsa di soia e l'olio di sesamo, alzate la fiamma e lasciate assorbire quasi completamente il condimento.
Servite caldo o tiepido distribuendo i carciofi in numero dispari in ciotoline individuali e cospargendo a piacere con i semi di sesamo nero (se li mettete anche il sachimi togarashi).

English version
 
I ate these artichokes one year ago when I was in Liguria to meet some very dear friends of mine! That Sunday was great, full of smiles, laughes, hugs, words,  the sunny day, the beautiful countryside, pictures, a wonderful lunch …. And I won’t forget that day, I won’t forget when I was alone in the house and I watched out of the window and I saw these persons…they are my friends and I realized I was happy to see that image in that moment!!  
During the lunch Annalena brought these artichokes and told us that they were “yoshoku” that means the way Japaneses say about a Japanese recipe, made in western  way, using  some western ingredients or tecniques.
They are so good and so easy to cook that when I invited friends for a Japanese dinner I made them and it was a success!!!



YOSHOKU ARTICHOKES (by Annalena)

6 artichokes (violet)
1 clove of garlic
1 piece of fresh ginger as large as the garlic
4 Tbsp Sake
4 Tbsp  soy sauce
2 Tbsp sugar
2 Tbsp  peanut oil (or corn oil)
1/2 Tbsp  sesame seeds blacks
[Sachimi togarashi (Japanese chili mix and spices)] - Optional

Clean the artichokes by removing the tough outer leaves, the thorny tips and internal  “beard”; thinly slice ​​the artichokes and place them in water with vinegar rice.
Peel the stalks with a vegetable peeler, cut into thin sticks and add them to the artichokes. Finely grated garlic and peeled ginger.
Heat the peanut oil (or corn oil) in a large saucepan or a wok with garlic and ginger and just begin to sizzle, add the well drained artichokes and cook over high heat for 3 to 4 minutes.
Pour sake, then cover the pan and let it soften the artichokes for a few minutes.
Add the sugar, soy sauce and sesame oil, raise the heat and leave to absorb almost completely the liquids.
Serve hot or warm distributing the artichokes in individual bowls and sprinkle to taste with black sesame seeds (if you put them also sachimi togarashi).
Enjoy!!!

venerdì 13 febbraio 2015

SALMONE IN SALSA TERIYAKI-SALMON TERIYAKI



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Durante il mio bellissimo viaggio in Giappone ho mangiato tantissimi piatti, sia di carne che di pesce conditi con la salsa Teriyaki, e lo so che in commercio si trova già “bell’ e pronta”, ma non vi nascondo che fatta in casa è decisamente più buona, oltre che a dare una soddisfazione in più. Inoltre dovevo pur dare fondo ai vari ingredienti che mi sono portata da quel paese così bello …. Il mirin, il Sakè etc etc …. . Tra l’altro è di una semplicità sconvolgente, tanto che davvero può farvi fare pochissima fatica ma ottenendo un successo assicurato. A mio avviso è fondamentale che il salmone sia buono, qua da noi è difficile trovarne di buoni, soprattutto perché sono pieni di grasso, quindi mi raccomando quando lo comprate controllate sempre che le striature più chiare nella carne non siano troppo estese.
Ed ora … considerate questa ricetta come un regalo per una cenetta carina…anche a San Valentino…perché no???


SALMONE TERIYAKI
4 filetti di salmone fresco (di circa 150 g cadauno)
Olio per il tegame

SALSA TERIYAKI
125 ml di salsa di soya
65 ml di Sakè
2 cucchiai di mirin
2 cucchiai di zucchero

In un sacchetto per alimenti (se avete quelli con la zip sarebbe perfetto) inserite il Sakè, il mirin, la salsa di soya e lo zucchero e scuotete in modo da far sciogliere lo zucchero.  Mettete i filetti di salmone e chiudete il sacchetto. Lasciate il salmone a marina (muovendo ogni tanto il sacchetto per insaporire bene tutto il pesce) minimo 30 minuti. Io lo preparo anche con un paio di ore di anticipo e lo metto in frigo.

Preriscaldate il forno a 250°C.
Portate il salmone e la salsa a temperatura ambiente.
Togliete i filetti dal sacchetto e tamponateli con un po’ di carta assorbente da cucina. MA conservate la salsa Teriyaki.
Prendete un tegame che possa andare anche il forno (io uso uno dei miei tegami in ghisa), ungetelo con un goccino di olio  e passate un pezzo di carta giusto per passare l’olio su tutto il fondo del tegame e levare l’eccesso,  e cuocete a fuoco medio alto, i filetti di salmone un paio di minuti solo da un lato. A questo punto, girate il salmone e  passate il tegame nel  forno per 3-4 minuti o fino a che non sarà opaco, ma ancora umido. Mettete i filetti su un piatto da portata, mentre rimettete il tegame (bollente, quindi usate delle buone presine, mi raccomando) sul fuoco, dove verserete la salsa , portatela a bollore e dopo pochissimi minuti si sarà addensata. Spennellate la salsa sui filetti e il resto mettetelo in una ciotolina per chi vorrà poi aggiungerne al salmone.  Servite e buon weekend!

English version
 
When I went to Japan I ate a lot of fish and even meat seasoned with Teriyaki sauce, so I bought all the ingredients to prepare this easy sauce at home. ùI know there are even ready Teriyaki sauces, but in my opinion the flavor is not the same. This is a very easy and tasteful main dish and if you are looking for a nice recipe for Valentine’s dinner…here it is!!
Have a great weekend…xoxoxoxo

SALMON TERIYAKI

4 center-cut salmon fillets (5 oz each)
Oil
TERIYAKI SAUCE
½ cup soya sauce
¼ cup Sakè
2 Tbsp mirin
2 Tbsp sugar
Combine soya sauce, mirin, Sakè and sugar in a large resealable plastic bag and shake to dissolve the sugar .
Add the salmon and marinate in the refrigerator for 30 minutes (I usually prepare this 2 hours before), tossing occasionally.
Preheat the oven  to 500°F.
Bring salmon and the Teriyaki sauce to room temperature. Remove the salmon from the bag, reserving the Teriyaki sauce and pat the fillets dry with a paper towel.
In a large ovenproof skillet, over medium high heat, add just enough oil to create a light film in the pan. Help yourself with a pare towel to coat the pan and soak up any excess of oil. When hot add the salmon fillets and cook until well browned 2 minutes.
Gently flip the salmon over and place the skillet in the oven. Roast for 3-4 minutes or until the fish is opaque and still moist.
Carefully remove remove the skillet from the hot oven and place on the stovetop. Transfer the fish on a serving plate. Add the reserved Teriyaki sauce to the hot skillet and boil over high heat until reduced, thick and syrupy, about two minutes. Spoon or brush the sauce over the salmon fillets and serve warm.



martedì 23 settembre 2014

RISO CON PESCE SPATOLA "KAISEKI" - RICE AND SCABBARD FISH



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Io vi avverto subito , se ci sono spiegazioni da dare divento lunga, perché desidero che sia ben chiaro tutto ad ogni passaggio, solo che poi ho come l’impressione di aver fatto ancora più confusione! Quindi la premessa è chiedervi scusa se vi incartate come accade quando si gioca a Macchiavelli o Burraco! Ok??? Okkkei!
Dal mio viaggio in Giappone non ho portato solo colori, ricordi che resteranno sempre con me , ho portato sapori, profumi, e caccavelle, ingredienti , per l’immensa gioia di maritozzo …. Perché scusate, ma ero in Giappone… e quindi il Sakè lo dovevo prendere lì, così come il Matcha, una bella teiera di ghisa, e i coltelli da Aritsugu!!! Ero lì a Kyoto al Nishiki Market e non è che ci torno domani, giusto??? Poi poco importa se in Giappone quasi tutti i negozietti (anche uno come Aritsugu dove vanno gli chef di tutto il mondo a comprare, dove nel giro della mezz’ora che ero lì avranno venduto in coltelli l’equivalente di 10.000 euro !!!) paradossalmente accettano solo il pagamento in contanti e che mentre io mi beavo in quei piccoli paradisi , maritozzo doveva andare a cercare lo sportello di una banca che accettasse le sue carte per prelevare …..  poco importava…. E su questi aneddoti ,quando siamo con amici e parliamo di questo meraviglioso viaggio ancora ci ridiamo sopra…perché a quei coltelli, a quelle micro grattugine , prese ad Azumino,per il rafano verde (che qui non si trova manco a pagalo oro, ma che uso abilmente ormai per lo zenzero e anche l’aglio) quegli origami che abbiamo trovato nella  stanza d’albergo come benvenuto a Kyoto ( e che per dargli un senso pratico diventeranno calamite sul mio frigo) , a quelle alghe comprate di corsa al Tsukiji  , a quelle bacchette di legno lavorate a mano e acquistate a Tsumago  ci siamo affezionati, ci riportano in un luogo in un preciso momento di quel viaggio….. quel viaggio!
Qui non vi avevo mostrato in pieno uno dei colori più belli che rendono il Giappone unico , quel colore che se viaggiate in auto da una città all’altra sarà presente e vi farà rilassare …… il verde brillante delle risaie …queste risaie che spesso sono proprio fuori dalla porta di casa, noi abbiamo il roseto in giardino, loro hanno file di ordinatissime piante di riso, che oscillano lievi e leggere al movimento calmo del vento! E cosa incredibile…. Una pulizia in quell’acqua , nessuna zanzara invadente, nonostante l’umidità inaffrontabile che c’è in Estate.



Perché vi parlo di riso e risaie??Perchè la ricetta che segue è per l’MTC n.41 di questo mese, e perché Annalena, giudice , in quanto vincitrice in carica , insieme al giudice supremo Alessandra , ci hanno proprosto il riso in tre cotture ben specifiche, per assorbimento (che la maggior parte di noi, fino a questo post  esaustivo di Annalena, confondevano con la cottura a vapore, ), al latte e pilav!
A seguire la mia prima ricetta usa la cottura per assorbimento, semplicemente, perché me la sono già goduta tutta in Giappone e ci avevo già provato restandone piacevolmente impressionata.
Un paio di note come preambolo, dopo la sciacquatura del riso , invece dall’ammollo , ho messo il riso bagnato a scolare per un’ora, ma avendo il dubbio se potesse andare bene o no, ho chiesto ai due giudici della sfida sul filo diretto  (dove consiglio atutti di farsi un giro, prima di affrontare la sfida, per l'utilità delle risposte) se dovevo invece necessariamente andare di ammollo…la risposta è stata molto chiara e ve la riporto pari pari  con le parole di Annalena:” l'ammollo è un passaggio che pure io ho imparato da itamae giapponesi, che a volte lo sostituiscono e a volte lo affiancano alla risciacquatura, in base al tipo di riso, al clima dell'ambiente e della stagione e al tempo a disposizione. Secondo uno dei maestro il riso dopo questi trattamenti deve riposare in un colino, per l'altro no. Siamo certamente di fronte a variazioni sul tema tutte corrette ed accreditate. Quindi sciacquare il riso 7 - 8 volte e poi farlo scolare oppure sciacquarlo 3 o 4 ed ammollarlo per 10-15 minuti prima dell'ultimo risciacquo, a parità di caratteristiche di riso e clima, possiamo considerarle tecniche equivalenti, mentre il riposo nel colino prima della cottura è una raffinatezza che ogni chef interpreta a suo modo. Secondo me, essendo tutti consigli di esperti accreditati, hanno lo stesso valore e sono tecnicamente validi, sia come risultato finale nella cottura sia ai fini del regolamento.” …ma resta il fatto che per la terza ricetta ho intenzione invece di utilizzare l’ammollo, perché voglio capire bene quale dei due metodi utilizzerò in futuro.
Altra nota …. Dal Giappone ho portato il Mirin, l’aceto di riso, le alghe Kombu e Nori ,libri di cucina,  il matcha, il Miso… e tante atre cose (immaginate la faccia di maritozzo ogni volta dentro ai negozi)…..tutte cose che si trovano anche qui in Italia, nelle grandi città , ma ci tenevo proprio nel momento in cui mi sarei cimentata con la cucina Giapponese a poter utilizzare prodotti più che originali ( e soprattutto senza nessun’altra scritta se non in ideogrammi Giapponesi, mi hanno aiutato il naso e la vista, se no chissà che combinavo!) , ma per la ricetta che segue mi sono liberamente (MOLTO LIBERAMENTE ) ispirata alla cucina di Yoshihiro Murata (, cucina Kaieki,  l’altissima cucina di Kyoto, e quindi di tutto il Giappone ) e avrei dovuto usare un’anguilla di mare , che qui al momento non era disponibile e quindi beccatevi il più umile, il più popolare dei pesci spatola della pescheria di Catania! …Però seppur con tante imperfezioni, seppur non mi ci sono minimamente avvicinata alla Kaiseki, sento di aver nobilitato questo pesce Spatola (o altrove conosciuto come Sciabola)e ne sono contenta , ancor di più perché maritozzo ha approvato, essendo ormai lui grande esperto di riso per Sushi, e di Hashi!
Con questa ricetta partecipo all'MTC n.41 

Arigato koisemas a tutti quelli che sono arrivati fin qui nel post !

RISO CON PESCE SPATOLA

200 g riso cotto per il Sushi*
2 filetti di pesce spatola
Alga Nori a strisce

Per il brodo per cuocere i filetti di spatola
 225 ml di sakè
225 ml  acqua
5 cucchiai di salsa di soia
5 cucchiai di Miirin
un pizzico di zucchero

1. Preparate un paio di tazze di acqua bollente, e una ciotola capiente con acqua fredda e cubetti di ghiaccio. E fate il prossimo passaggio dentro ad un lavandino.
2.Mettete i due filetti di spatola su un tagliere , rifilateli bene ( e tenete da parte i pezzi di pesce che avete rifilato  ) e poi metteteli  con il lato della pelle in alto , coprite la pelle con un tovagliolo , versate acqua bollente e subito immergete i filetti  nell’ acqua ghiacciata, vedrete che i filetti si piegheranno, e questo ci servirà per l’assemblamento finale del piatto, senza che i filetti si spezzino.
3.Versate gli ingredienti per il brodo in una padella e adagiateci sopra il pesce  e anche  i pezzetti che avevate messo da parte , e fate cuocere circa  10 minuti . Quando è cotto , togliete i filetti metteteli da parte e fateli raffreddare , ma conservate il liquido di cottura , e anche i pezzetti di pesce che andranno sminuzzati finemente.
4.  Mettete da parte 3 ½ cucchiai di liquido di cottura( che ci serviranno per la salsa) e il resto fatelo  restringere , lasciatelo  raffreddare e poi versate due cucchiai di questo sul riso e mescolate delicatamente. Aggiungete anche i pezzetti del pesce sminuzzati  e amalgamate sempre delicatamente. Mettete da parte.
5.Preparate nel frattempo il porro e il gamberi per accompagnare il piatto
2 Rondelle di porro alte 2 cm  ( sbollentate e in seguito  marinato con 1 cucchiaio di aceto di riso  )
4 gamberi freschissimi di nassa con il guscio
I gamberi vanno puliti dal guscio e ma lasciate le teste , e metteteli a marinare 10-15 minuti in una ciotolina dove avrete messo 3 cucchiai di aceto di riso, 2 grammi di zenzero fresco grattugiato molto finemente , e ½ cucchiaino di zucchero .


6. Nel frattempo preparate la salsa
3 ½ cucchiai  del liquido di cottura del pesce
 3 ½ cucchiai di Sakè
 1 cucchiaino di  Mirin
1 cucchiaio di salsa di soya

Fate restringere in un pentolino tutti gli ingredienti  a fuoco , fino ad ottenere uno sciroppo scuro.
7. Bagnandovi le mani con il TEZU (un po’ di acqua con un po’ di aceto di riso, servirà per dare la forma al riso senza che questo si appiccichi alle mani) dividete il riso in due porzioni.
8.Su un piatto poggiate i due filetti di pece spatola con la parte della pelle in alto, formate con ciascuno una specie di  “U” che si chiuderà nelle estremità così da formare una sorta di contenitore. Inseriteci in ognuno una porzione di riso (avendo sempre cura di avere le mani umide, se no il riso vi si appiccica e non riuscirete a compattarlo dentro ai filetti) e premete in modo che il riso aderisca al pesce e diventi una cosa unica.
9. Spennellate  con la salsa e il resto mettetelo su un piattino da portare a tavola. Guarnite con qualche striscia  di alga Nori.
A parte mettete i gamberi con le rondelle di porro da servire di lato al piatto principale.

*Riso per il Sushi
250 g di riso Okomesan
Acqua fredda per lavare il riso
1 pezzo di alga da 8 cm per lato (konbu)
300 ml circa di acqua
1 cucchiaio di Sakè
Mettete il riso in una ciotola grande, da poterla riempire di acqua fino a coprire il riso. Mescolate il rio, e vedrete che l’acqua diventerà torbida, quasi bianca. Scolate il riso e ripetete questa operazione 5-6 volte , fino a quando l’acqua non risulterà quasi pulita ( io ho anche passato il colino con il riso sotto all’acqua corrente, ma molto dolcemente). Scolate il riso e mettete da parte circa un’ora.
Con una pezzuola umida date una passata all’alga, ma senza togliere tutta la polverina bianca e tagliatela in 4 pezzi .
Mettete il riso in una pentola molto capiente . Aggiungete l’acqua  e il Sakè, e mettete in superficie  i quattro pezzi di alga. Cuocete a fuoco medio ed eliminate i pezzi di alga, poco prima che l’acqua inizi a bollire . Appena inizia a bollire abbassate il fuoco e coprite con un coperchio(mettete un panno tra il tegame e il coperchio così eviterete le gocce di acqua formate  dal vapore ricadano sul riso) e fate cuocere per 15 minuti, fino a quando il riso avrà assorbito tutta l’acqua
Togliete dal fuoco e usando uno shamoji [ il classico cucchiaio di legno da riso (ma va bene anche il  cucchiaio di legno che avete in cucina)]  smuovete delicatamente il riso e  lasciatelo nella pentola chiusa per 15 minuti (lasciando sempre il panno tra tegame e coperchio). Intanto in una ciotolina (non di acciaio) mescolate lo zucchero e il sale nell’aceto di riso. Rovesciate il riso in una ciotola (se fosse di legno come i classici Handai giapponesi sarebbe l’ideale) dai bordi bassi e larga.
Coprite il contenitore del riso con un panno di cotone umido . Il riso a questo punto è pronto e potete conservarlo così a temperatura ambiente fino a 4 ore. NON mettetelo in frigo perché si indurirebbe e i chicchi si seccherebbero.
Per questa ricetta ho usato il riso “scondito” perché di solito per il sushi vero e proprio si fa un mix di aceto di riso, zucchero e sale , ho optato per questa scelta perchè in realtà il riso l'ho usato per pesce votto e non crudo , e Murata lo usa in questo modo. La ricetta completa per quando si usa pesce crudo è qui!

English version
MTChallenge this month is about three differente ways of rice cooking, one is the famous “steamed rice” (the one I used for the following recipe) , the secondo ne is about rice cooked in milk and the third is about pilav !
As you know I went to Japan and I brought home not only colors, flavors and ingredients , teapots, knives, but something that will be always in my heart.
One of the most beautiful color in Japan is the green of the rice fields , so bright, so relaxing , so “Japanese” .
The following recipe is dedicated to Kaiseki kitchen, the highest form of cooking in Kyoto, and I know it is impossible to achieve, but I am really happy that my “poor” scabbard fish (I had to use sea eels, but I couldn’t find it in this period here) was cooked in a so ggod way of cooking.
SCABBARD FISH  LI-MUSHI
1 ½ cup  cooked rice for Sushi *
2 fillets of scabbard fish

For the broth to cook the scabbard fish fillets
1 cup  of sakè
1 cup water
5 Tbsp of soy sauce
5 Tbsp  Miirin
a pinch of sugar

1. Prepare a couple of cups of hot  water, and a large bowl with cold water and ice cubes. And make the next step into a sink.
2. Put the two fish  fillets on a cutting board , cut them in two perfect large stripes  (and set aside the pieces of fish that you have trimmed) and then put them with the skin side up, cover the skin with a towel, pour hot water and immediately dip the fillets in the 'ice water, you will see that the fillets  will fold, and this will be useful for assembly the final dish, without it breaks.
3.Pour the  ingredients for the broth in a pan and  dip the fish in it and add also thefish  pieces  put aside, and cook about 10 minutes. When cooked, remove the fillets set aside and let cool, but keep the cooking liquid, and also the pieces of fish that will be finely chopped.
4. Set aside 3 ½ tablespoons of the cooking liquid (which we will use for the sauce) and cook the rest to thick , let it cool and then pour two tablespoons of this on the rice* and stir gently. Also add the chopped pieces of fish and mix. Put aside
5.In the  meanwhile  cook the leek and shrimp to seda side the final dish.
You need 2  pieces ½ inch high leek  (blanched and then marinated with 1 tablespoon of rice vinegar)
4 fresh shrimps with heads
The shrimp should be cleaned from the shells, but  with the heads, and put them to marinate 10-15 minutes in a bowl where you put 3 tablespoons rice vinegar, ¼ tsp of finely grated fresh ginger, and ½ teaspoon of sugar.

6. Meanwhile, prepare the sauce
3 ½ tablespoons of the cooking liquid fish
 3 ½ tablespoons Sake
 1 teaspoon Mirin
1 tablespoon of soy sauce

Simmer to reduce all the ingredientsin a saucepan over high heat , until you get a dark syrup.
7.Wet your  hands with Tezu (a bit 'of water with a little' rice vinegar, will serve to give shape to the rice without it sticks to hands) , divide the rice into two portions.
8.Pu on a plate the  two fillets , with skin, shape with each a  kind of "U", to  close in the ends so as to form a sort of container. Put on each a  portion of rice (taking care to have wet hands, otherwise the rice will  be  stick and you  will not be able to compact it into the fish) and press so that the rice is well combined to the fillets.
9 Brush with the sauce and put the rest in a saucer to serve on  the table. Garnish with some stripes  of Nori.
Aside erve the shrimps with the leeks.
SUSHI RICE
1 ¼ cup uncooked short-grain Japanese rice
3-in square piece Konbu (dried kelp)
¼ cup water
1 Tbsp Sake

Place the rice in a large bowl or saucepan and add enough cold water to cover- Stir the rice with your fingers for 1 minute until the water becomes quite cloudy- Drain in a colander and repeat the process 4-5 times until the water is almost clear. Drain in a colander and set aside for at least 1 hour.
aside for at least 1 hour.
Wipe the Kombu with a damp cloth to remove any grit, but do not try to wipe off all the white powder. Using shissors, cut the Kombu into 4 pieces.
Place the rice in a heavy saucepan or rice cooker. Add the water and  Sake, and placet eh Kombu pieces on top. Cook over medium heat and remove the Konbu just before it reaches boiling point (otherwise the rice becomes slimy). When the both reaches a rolling boil, reduce heat to low, cover the saucepan, an simmer for about 15 minutes, or until all the liquid is absorbed.
Remove from the heat and leave the rice to sit covered for 15 minutes. Then using a wooden spoon or a rice paddle , gently fluff up the rice. Place the kitchen towel over the saucepan and cover with the lid. Leave for 10 minutes to absorb ecess moisture.
Cover the container with a dump kitchen towel. The rice is now ready and can be kept   at room temperature for up to 4 hours. Do not refregerate the prepared Sushi rice as this hardens and dries the grains

For the complete Sushi rice recipe look here!

martedì 16 settembre 2014

COLORS ....OF JAPAN



 
Geisha , Gion-Kyoto

                       Scroll down for English version
E’ passato poco più di un anno da quando siamo tornati da uno splendido viaggio in Giappone, ma i colori, i profumi e tutto quello che ho visto lo porto vivido nella mia mente e nel mio cuore…un Paese ospitale, gentile, educato, legato alle tradizioni, ma con l’occhio sempre avanti, all’avanguardia, alla tecnologia …. Vi lascio le foto e i colori e il Giappone visto con i miei occhi…. E vi auguro di poterci andare tutti perché merita, merita davvero.

 English version
 
It is almost one year that we went on vacation in Japan, but colors, flavors and aall I saw is live in my mind and in my heart….a Coubtry rich af tradition, opitality and even always ready to the “NEW” , to the future and to the tecnology….I post the pics and colors and tha Japan as I saw it and I wish you all to go once…it worth the travel.
I too almost 2200 ics in Japan, these are only a small taste !

 
Girl in Tokyo

 
 Sabato pomeriggio ad Odaiba-Tokyo
Saturday afternoon in daiba-Tokyo

     Tokyo al tramonto vista dall'isola artificiale di Odaiba
     Tokyo and sunset from Odaiba Island
      Botti di Sakè all'entrata del Tempio di Meiji Jingu-Tokyo
      Sakè containers at the gate of Meiji Jingu-Tokyo

Tonni da sfilettare al Mercato Tsukiji di Tokyo
Tuna fish at Tsukiji Market in Tokyo
                             Lanterne a Kagurazaka-Tokyo
                             Lanterns in Kagurazaka-Tokyo
                                            Sul Monte Fuji
                                           
                                                         Kawaguchi-Fuji
                                        Il Monte Fuji

  
Il Castello di Matsumoto
Matsumoto Castle


                   Nakamachi-Matsumoto
                             Atsumino

                                          Tsumago

      Origami votivi nel Santuario Sakurayama-Machiman-Gu a Takayama
      Origami in Sakurayama-Machiman-Gu Sanctuary in Takayama

L'insegna di un ristorante di Ton-Katsu
Ton-Katsu restaurant
                               
                                Takayama
      Questo simbolo appeso furi dalle porte per dire che il nuovo Sakè è pronto
      The signal that new Sakè is ready-Takayama
                                              La carne di Hida pronta da cucinare
                                              Hida meat ready to grill

                                              Shirakawago



                 Orticello di riso 
Rice plants out of house
   Foglie di Magnolia a Ogimachi da usare per cuocere la carne
 Magnolia leave to use for grilling

Ogimachi-Hida


    Ogimachi-il villaggio dalle mani giunte
    Casa delle Geishe-Casa da tea anni'20 a Migashi Chayagai a Kanazawa
   Gheishas house-tea house (1920) in Migashi Chayagai in Kanazaawa

    Namagachi, quartiere dei Samurai a Kanazawa
                                                  
                      Kenrokuen-Kanazawa

         Kenrokuen , il più bel giardino del Giappone-Kanazawa
         Kenrokuen, the most beautiful garden in Japan-Kanazawa
    Tramonto sul Mar del Giappone da Tojimbo verso Kyoto
    Sea of Japan sunset from Tojimbo to Kyoto
    Il Padiglione d'oro Kinkakuji - solo questo per me è valso tutto il viaggio!Kyoto
    Kinkakuji- this worth all the travel! Kyoto
   Le Giardiniere di Kinkakuji
   Kinkakuji gardener
                     Heian -Kyoto
                                     Nishiki Market-Kyoto

                              Aritsugu, Nishiki Market -Kyoto

                                     Geisha a Gion-Kyoto
                                Todaji-Nara
                      Ryoanji-Nara

                                        Kendo in Kyoto
                                       Lungo il fiume a Kyoto
                                       long the river in Kyoto
                                       Kiyomizu-Kyoto

                                      Fushimi Inari-Kyoto

                                    Korakuen Garden-Okayama
                                          Kurashiki
                                                      Hiroshima
                          Origami al Parco della Pace a Hiroshima
                          Origami in the Peace Park in Hiroshima
              Un sopravvissuto alla bomba atomica di Hiroshima (87 anni)
              Hiroshima Atomic bomb survivor (87 years old)
                            Miyajima
 
   I giardini fluttuanti a Osaka 
Floating  GardensOsaka 
 
Castello di Osaka
Osaka Castle
                         Dottombori-Osaka




Queste sono solo poche foto , ma non potevo postervele tutte 2200!!!