Visualizzazione post con etichetta insalate. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta insalate. Mostra tutti i post

lunedì 24 giugno 2019

INSALATA DI RISO CON PESTO DI TONNO, PISTACCHI E POMODORINI SECCHI



Sono ripetitiva lo so, ma non posso farci nulla a me il caldo fa passare la voglia di accendere i fornelli, ma allo stesso tempo mi fa venire voglia di preparare cose sfiziose per invitare amici in giardino a godere di qualche filo di venticello. E diciamo anche che la cosa bella dell'Estate sono  i piatti freddi tipo le insalate di pasta o di riso, l'importante è non farne quantità da esercito che poi si finisce per odiare quel contenitore Tupperware onnipresente in frigo, ahahahah.
Questa volta il pesto di tonno e pistacchi fatto la settimana scorsa è stata la scusa per cuocere un po' di riso e farlo raffreddare per combinare una bella insalata che potrebbe essere un ottimo must ogni tanto, è bastato aggiungerci qualche ingrediente ed il gioco è stato fatto.
Molti di voi sono già in vacanza, altri la stanno agognando, beh vi auguro solo che siano belle come le desiderate, che siano al mare, in montagna in qualche bella città, GODETEVELE!!!




INSALATA DI RISO con PESTO DI TONNO E PISTACCHI, POMODORINI SECCHI & CO

300 g di riso bollito al dente (io non uso MAI il riso parbolied!!!)
200 g di pesto di Tonno e Pistacchi
150 g di papata lessa
100 g di fagiolini bolliti
150 g di pomodorini secchi (io uso dei pomodorini ciliegino di Pachino secchi)
qualche pistacchio di Bronte
olio extra vergine di oliva
sale
pepe nero macinato fresco



Mentre fate raffreddare il riso, dopo averlo bollito in acqua salata, fate ammollare  pomodorini secchi qualche minuto in acqua calda. Asciugateli con carta da cucina, e tagliateli a metà (se usate dei pomodori secchi di dimensioni più grandi rispetto ai ciliegini tagliateli a tocchetti più piccoli), tagliate a pezzettini i fagiolini e a cubetti la patata lessa.
Mettete il riso in una ciotola capiente, mescolate con olio extra vergine di oliva, del pepe macinato al mulinello, e iniziate ad aggiungere il pesto di Tonno e pistacchi, i pomodorini, avendo cura di mescolare bene ad ogni aggiunta, i fagiolini, le patate e i pistacchi interi. Mescolate bene, assaggiate di sale e poi riponete ben chiuso in frigo qualche ora, per fare amalgamare bene i sapori tra loro.
Servite decorando con un po' di farina di pistacchi.



Enjoy!!!

mercoledì 27 marzo 2019

INSALATA DI PATATE



Al principio dell'Estate scorsa Valentina pubblica un'insalata di patate Novelle dall'aspetto meraviglioso, e io non ci ho pensato due volte a rifarla e anche spesso.
Ricetta facile, comodo e buonissima da fare come accompagnamento ad un'infinità di pietanze, che sia un bbq di carne o pesce, o un pesce al cartoccio, o bollito di carne, vi assicuro che troverete ogni scusa possibile per prepararla tante volte.
Io mi sono ispirata a quella completa di Valentina, ma per gusti miei personali, non amo i cetriolini, l'ho adattata alle mie paturnie.
Ora la riproporrò appena inizia la stagione dei bbq in giardino, insieme a tante belle verdure arrostite... e non vedo l'ora!


INSALATA di PATATE (liberamente tratta da Profumo di Limoni)

500 grammi di Patate a pasta gialla
Erba cipollina fresca
1/2 Cipolla rossa
200 g di panna acida ( o crème fraiche)
2 cucchiai di Yogurt bianco intero
Sale fino
Pepe nero
1/2 Limone

Lavate e lessate le patate con la buccia. Il tempo di cottura dipende dalla dimensione delle patate, comunque le patate sono cotte quando riuscite ad infilare i rebbi di una forchetta senza nessuna difficoltà.
Scolte le patate e fatele  raffreddare. Sbucciate le patate e tagliatele a tocchetti.
Tritate finemente la cipolla. Lavate l’erba cipollina e tritatela.
Mescolate la panna acida con lo yogurt e aggiungete l’erba cipollina, il sale, il pepe, la cipolla tritata e il succo di limone. Assaggiate la salsa per il sale e il pepe.
Mettete le patate in una insalatiera e versateci sopra la salsa. Mescolate con cura e ponete la ciotola in frigo per almeno un’ora in modo che tutti i sapori si possano ben amalgamare prima di servirla.

lunedì 12 novembre 2018

YOĞURTLU PATLICAN SALATASI- INSALATA DI MELANZANE AFFUMICATE E YOGURT


E finalmente il giorno in cui misi piedi ad Istanbul, dopo anni che lo desideravo, arrivò!
Complice il  "ponte" festivo di Ognissanti e con mio marito abbiamo preso un comodo volo diretto di linea per arrivare in Turchia all'ora di pranzo. Il tempo di lasciare i bagagli nel bellissimo The House-Vault Karaköy, e siamo subito corsi sul vicinissimo Ponte di Galata a prendere il traghetto per farci un bel giro sul Bosforo ad ammirare le due sponde quella Europea e quella Asiatica ricche di palazzi e moschee che già alla vista raccontano un po' dell'Impero ottomano.


All'imbrunire di questo primo giorno di viaggio siamo saliti a Beyoğlu per arrivare a goderci il panorama del Corno d'oro con le colline di Sultanahmet in cima alla Torre di Galata.


Per la nostra prima cena con ricette Ottomane mi sono affidata ai consigli di Paola di Pâte à choux, che è stata anche così gentile da farci la prenotazione, e siamo andati alla Karaköy Lokantasi, trattoria tipica famosissima per pesce e i "meze" che sono una svariata infinità di antipastini a base di verdure, carne, pesce, e chi più ne ha più ne metta!!!


Nell'imbarazzo della scelta ne abbiamo scelti 6-7 e due in particolare ci sono entrati nel cuore, uno a base di salsa di yogurt e filetti di spigola marinata e un altro sempre a base di yogurt e melanzane affumicate.
Non mi voglio dilungare perchè sono rimasta così tanto affascinata dalla cucina Turca,che presto riprodurrò altre ricette e continuerò a parlarvi di questo viaggio. Ma una cosa dovete segnarvi se andate ad Istanbul, così come ho fatto io seguendo un utilissimo consiglio di Paola, quando andate al Mercato delle Spezie (da non confondere con il Gran Bazar) andate sul retro e uscite, vi ritroverete in stradine piene di negozietti e speziali, dove i prezzi sono ancora migliori e dove oltre al caffè Turco da Efendi, dovete comprare il Közmatik, una padella con sul fondo tante fessure oblique per affumicare gli ortaggi come melanzane e peperoni. Per poter fare la ricetta che segue è l'ideale, ma in mancanza potete "bruciare" la buccia delle melanzane direttamente sulle griglie del bbq se lo avete, o come fa Valentina usate una padella per le castagne, perchè  le melanzane devono "ammosciarsi" piano piano, non violentemente come succederebbe se le appoggiaste direttamente sulla fiamma.


Detto questo vi parlo della salsetta allo Yogurt che ricopre totalmente queste morbide melanzane affumicate, in realtà sono andata a memoria "gustativa", e ho creato un mix tra una salsa abbinata ai filetti marinati di spigola, ma non quella della Lokantasi Karaköy, e un'altra salsetta sempre abbinata a delle melanzane, e insomma mi sono fotografata il menu di un ristorante per avere una base degli ingredienti e paradossalmente il gusto è quello che cercavo.



YOĞURTLU PATLICAN SALATASI

2 melanzane piccole
400 g di Yogurt greco
4 cucchiai di olio extra vergine di oliva
4 cucchiaini di Tahina
2 cucchiaini di succo di limone
2 cucchiaini di basilico fresco tritato
sale


Lavate le melanzane e asciugatele! Bucherellatele con una forchetta e mettetele sul Közmatik a fuoco vivace e fate bruciare tutti i lati della buccia. Quando sentirete la polpa morbida, spegnete e fate intiepidire (perchè levare la buccia ancora bollente vi assicuro non è mai una buna idea!). Tagliatele a metà e mettetele a scolare un po' perchè sono ricche di acqua.
Nel frattempo mettete lo yogurt in una ciotola e spremete l'aglio, aggiungete il basilico tritato, la Tahina, il succo di limone, il sale e l'olio extra vergine di oliva, e mescolate bene tutto con una frusta a mano.
Sbucciate le melanzane e tagliatele e filettini aggiungetele alla salsa di yogurt e mescolate. Fate riposare, per me serve un'oretta almeno per amalgamare bene tutti i sapori, quindi considerate anche di prepararla con qualche ora di anticipo e conservarla coperta in frigo, anche se ritengo che servita a temperatura ambiente sia al massimo del sapore.

-The House-Vault Karaköy : bellissimo Hotel in edificio d'epoca nel quartiere di  Karaköy, a pochissimi minuti a piedi dal Ponte di Galata, dalla Torre di Galata, dal Tram linea T1 (in 5 minuti si arriva a Sultanahmet e al Gran Bazar), approdo dei traghetti per il Bosforo, dal Mercato delle Spezie. Ottima e completa prima colazione, ristorante con roof e vista sul Bosforo. Personale gentilissimo e qualificatissimo. CONSIGLIATISSIMO
-Karaköy Lokantasi: ottima trattoria a 10 minuti a piedi dal suddetto hotel, ottimo menu, meze favolosi per tutti i gusti, e notevoli anche i dolci tutti rigorosamente Turchi. Personale gentile e preparato. CONSIGLIATISSIMO, ma serve la prenotazione con almeno una decina di giorni di anticipo.
-Giro con Turyol sul Bosforo, bello per passare un'oretta e mezza seduti a guardare la città dall'acqua con la possibilità di prendere un ottimo tè caldo o un classico caffè Turco. CONSIGLIATO
-Torre di Galata, se avete ammirato il tramonto dal traghetto la vista dalla Torre di Galata by night è la chiusura perfetta di una giornata ad Istanbul. Ammirare tutta la città con Moschee e monumenti illuminati ha un fascino notevole. Ci sono controlli al metal detector prima di arrivare alla biglietteria e questo può causare un po' di fila, di 20-30 minuti, ma una volta arrivati all'acquisto dei biglietti in due minuti di ascensore arriverete alla meta. CONSIGLIATISSIMO
-Mercato delle Spezie, ça va sans dire!

venerdì 24 febbraio 2017

COLESLAW e PASSAGGIO a NORD-OVEST:da Jasper a Prince Rupert, British Columbia


Sono passati dei mesi dalla mia ultima puntata su quello che è stato uno dei mie viaggi preferiti, quello in Canada, (questo post era pronto sistemato, ma non l’ho salvato, e mi persi tutto…e così poi ho fatto passare mesi) e nel mentre si sono aggiunti nuovi ricordi, posti, luoghi e sapori nella mia valigia nel frattempo, ma sono cose che vi racconterò a tempo debito, fatemi finire con questa magnifica esperienza Canadese.
Via avevo lasciato a Jasper, la mattina che stavamo dirigendoci verso l’Oceano Pacifico, facendo involontariamente a ritroso il viaggio dei salmoni che proprio tra fine Agosto e i primi di Settembre tornano sui loro passi a deporre le uova.
Lasciatici il Parco Nazionale di Jasper alle spalle siamo entrati in British Columbia, che viene definita “beautiful” ed in effetti è così. I paesaggi sono qualcosa di stupendo, e poi più a Nord si va e meno traffico (se traffico si può definire) si incontra, la natura diventa ancora più incontaminata.
Per raggiungere Prince Rupert, la città a Nord della British Columbia a poche miglia dal confine con l’Alaska, dal cui porto partono i traghetti per approdare sulla Vancouver Island in 16 ore di navigazione attraverso l’inside passage, le miglia da percorrere sono veramente tante e quindi questo tragitto di “passaggio” lo abbiamo spezzato in due notti lungo la strada, dove abbiamo macinato miglia e miglia, ma riuscendo comunque a trovare posti dove fermarci a scoprire qualcosa.
Entrati nella British Columbia la prima sosta è stata per ammirare il Mount Robson e dove abbiamo preso informazioni presso il visitor center che ci ha dato il benvenuto con consigli, mappe, e altro.
Così dirigendoci verso Prince George per pernottare ci siamo fermati in un punto del fiume Fraisier per ammirare la risalita dei salmoni, è la parte più alta e difficili del fiume che dista dall’Oceano Pacifico ben 800 miglia (quasi 1300 km) dove solo i salmoni più grandi e forti riescono a giungere. Inutile dire che è uno spettacolo incredibile da ammirare vista la forza della corrente delle acque, e la resistenza di questi pesci.






Come sosta per sgranchirci le gambe e per rifocillarci ci siamo fermati in un piccolissimo villaggio, McBride, che sembra un piccolo villaggio uscito dal romanzo di Laura Ingalls Wilder “La casa nella prateria”, con un minuscolo ufficio postale, un piccolo emporio, una scuola formato tascabile, ma anche un ottimo pub con una buona cucina dove bere una bella birra fresca Canadese, il Gigglin’ grizzly pub.




Ripartiti in direzione di Prince George, una cittadina industriale e abbastanza anonima, famosa solo perché sosta per spezzare un lungo viaggio, infatti ci sono tanti business Hotel e Motel, per tutte le tasche, noi abbiamo optato per il Sandman Hotel, che dispone di un’ottima cucina, curata e frequentato anche molto dai locali.
La mattina seguente dopo colazione abbiamo ripreso la strada verso Smithers, ma non prima di aver fatto la deviazione per Fort Saint James, un forte fondato agli inizi dell’800 per il commercio e i gli scambi con i nativi locali. Un posto ben restaurato dove si riesce a comprendere lo stile di vita dei pionieri dell’epoca.





Per la sosta pranzo ci siamo fermati in un negozio di alimentari di Burns lake per poter fare un veloce pic nic sulle sponde del piccolo lago locale per ripartire subito verso Smithers, una cittadina da dove partono infinite gite per chi ama il tracking e le scalate, con una main street molto carina, piena di negozi, pub e ristoranti che durante il giorno organizza feste ed eventi legali alla stagionalità.




Abbiamo goduto di un aperitivo all’Alperhorn Bistro, in attesa della cena all’Hudson Bay hotel, visto che purtroppo da quel momento una leggera pioggerellina ha iniziato a farci compagnia per buona parte del viaggio. Rientrati all’Hotel Aspen Inn siamo crollati dal sonno.


Il mattino seguente abbiamo iniziato il cammino verso Ovest, verso l’oceano, fermandoci prima ad Hazelton un villaggio storico dove si insediarono i primi pionieri e dove all’interno della riserva Indiana si trova un piccolo, ma interessantissimo museo di reperti archeologici e suppellettili degli “antenati”, e dove si trovano bellissimi Totem in legno originali nel parco all’aperto.








Nonostante la pioggerellina incessante abbiamo goduto di questo magnifico posto e poi abbiamo ripreso il cammino, attraversando zone con ricchi corsi d’acqua avvicinandoci al mare.









Giunti a Prince Rupert e lasciato l’auto in hotel, il Prestige Prince Rupert Hotel, siamo andati di corsa (perché avrebbe chiuso di lì a breve) al Northern British Columbia Museum, incentrato sulla storia e la cultura della First Nation, come amano definirsi i nativi, e su quella dei pionieri che si avventurarono in queste zone, all’epoca estreme, per aprire nuove strade ai commerci.






Approfittando della tregua di qualche ora concessaci dalla pioggia abbiamo piacevolmente passeggiato a Cow Bay, un quartiere sul mare molto caratteristico dove a farla da padrone sono ristorantini, bar, negozi e decori che richiamano le mucche.











Non ci siamo fatti mancare un aperitivo con la vista su un nativo che intagliava legno, vicino ad un caldo camino al Crest Hotel, guardando le navi cargo passare.


Prince Rupert è una piacevolissima cittadina, che merita una giornata per godersela, quindi se pensate di fare l’Inside Passage col traghetto per raggiungere Port Hardy, calcolate i tempi per arrivarci.
La cena l’abbiamo prenotata al Dolly’s Fish Market, ristorantino spartano, ma di proprietà di pescatori odove il pesce freschissimo è cucinato in maniera ottima!
Siamo andati a letto abbastanza presto perché l’imbarco ai traghetti con l’auto iniziava alle 5.00 del mattino!!



Come ricetta vi lascio quella della Coleslaw un'insalata di cavolo cappuccio e carote che è uno dei più classici dei contorni di tanti piatti ordinati e gustati in questo viaggio meraviglioso.

Alla prossima puntata con l'approdo sulla Vancouver Island!!




 COLESLAW ( di Bertha McDonald)

400 g di cavolo cappuccio verde tagliato a listarelle sottilissime (io uso una mandolina)
200 g di carote grattugiate 
1/2 cipolla tagliata finemente
125 ml di maionese
50 ml di aceto di vino rosso
1/2 cucchiaino di semi di sedano
sale e pepe macinato fresco



Mescolate dentro una ciotola capiente il cavolo cappuccio con le carote e la cipolla (io adoro fare questa operazione con le mani).
In una ciotolina più piccola mescolate la maionese con l'aceto il sale, i semini di sedano e macinate il pepe nero. Unite questa emulsione al mix di cavolo cappuccio e mescolate bene. 
Coprite e mettete a riposare in frigo fino al momento di servirla. 
Si conserva molto bene in frigo fino a due giorni, se chiusa in un contenitore. In realtà il riposo minimo di alcune ore in frigo aumenta i sapori a questa freschissima insalata.



NOTE DI VIAGGIO:
-British Columbia Visitor Center(Mount Robson): disponibilità e ottimi consigli- VIVAMENTE CONSIGLIATO
-Giggling Grizzly Pub (McBride): perfetta sosta, per una strada lunga e con pochissimi villaggi di passaggio. -VIVAMENTE CONSIGLIATO
-Sandman Hotel, Prince George: classico business Hotel, ottime e stanze, ristorante annesso veramente buono. Da considerare solo come sosta per il viaggio: VIVAMENTE CONSIGLIATO
-Alperhorn Bistro, Smithers: atmosfera allegra, ottime birre e cocktail, accoglienza, cortesia e gentilezza : ALTAMENTE CONSIGLIATO
-Ristorante dell'Hudson Bay Hotel: buona cena, ambiente molto tipico: CONSIGLIATO (ma solo perchè avendo più tempo Smithers offre tante alternative, ma da prenotare per tempo)
-Hotel Aspen Inn: camere accoglienti, pulite, sempre valido come sosta del viaggio: CONSIGLIATO (come sopra)
-Prestige Prince Ruper Hotel, Prince Rupert: ottima posizione perchè in centro a pochi isolati da tutto e soprattutto a 5 minuti esatti di auto dall'imbarco dei traghetti. Camere accoglienti, munite di ogni comfort: VIVAMENTE CONSIGLIATO
-Dolly's fish market: locale spartano, ma la cucina di pesce assolutamente OTTIMA: ALTAMENTE CONSIGLIATO