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lunedì 10 ottobre 2022

CONFETTURA DI PESCHE GIALLE metodo Ferber




Lunghissima pausa estiva, ma del resto le mie vacanze "intercontinentali" sono iniziate dopo Ferragosto, e finite un paio di settimane fa, non adopero nemmeno la scusa del "jetlag" perché nel bellissimo Sudafrica che adesso è entrato nell'album dei nostri ricordi di viaggio il fuso orario è lo stesso che a Roma.

Abbiamo appena superato la prima decade di un magnifico Otrobre e oggi il cielo plumbeo e prossimo ad irrigare piante e strade mi ha invogliata a sedermi in giardino e a scrivere una ricetta sul blog.

Di ritorno dalle vacanze mi sono portata una bellissima abitudine a colazione: yogurt greco e muesli  e sto iniziando le mie giornate con un bello sprint.

Quando una volta a settimana invece della frutta fresca, essendo il mio "giorno libero" sui dolci, ci ho messo due cucchiaini di ottima gelatina di pesche, il fondo del tegame di una favolosa confettura con metodo Ferber fatta in questi giorni,  dopo aver ricevuto una cassetta di questi frutti gialli profumatissimi. Inutile dire quanto è buona!!!




CONFETTURA DI PESCHE GIALLE ( dal libro "Mès confitures" di Ferber 

1 kg di pesche gialle (al netto da bucce e noccioli) 

800 g di zucchero semolato 

Succo di 1 limone 

Semi di due baccelli di vaniglia ( aggiunta mia


Sbucciate le pesche ( il peso al lordo dovrebbe essere circa 1,3 kg), la Ferber fa sbollentate le pesche qualche secondo e poi le immerge in acqua ghiacciata e le sbuccia, io sono piu "rustica" e pigra e quindi via con un bel pelapatate.

Tagliate a fettine sottile le pesche dentro ad una casseruola e aggiungete lo zucchero e il succo del limone e mescolate. Portate il tutto a sobbollire, mescolate e versate in una terrina, coprite con carta forno ( io la metto a contatto e poi copro con un coperchio).

Conservate una notte in un luogo molto fresco, io ho messo in frigo.

La mattina seguente sterilizzato vasetti e coperchi o in acqua bollente oppure io li metto nella leccarda del forno e porto a 120⁰C la temperatura e li lascio lì fino al momento di utilizzarli.

Il giorno seguente l, filtrate con una garza o una setaccio molto fine, Ferber utilizza garze da cucina, e portate a bollore il succo ottenuto. 

Schiumate e proseguite la cottura a fuoco vivo.

Lo sciroppo si inizia a concentrate a 105⁰ .

Aggiungete le pesche e riportate a bollore a fuoco vivo, mescolando ogni tanto e schiumando ss necessario.

Veeificate la "nappatura", cioè verità una paio di gocce di confettura su un piattino e mettetelo in verticale, se le gocce si rapprendere la confettura è pronta, se invece scorrono veloci continuate la cottura qualche altro minuto.

Versate la confettura nei vasetti sterilizzati, lasciando giusto meno di 1 cm dal bordo, chiudeteli bene e poi metteteli a testa in giù, io poi li copro con una bella coperta e lascio che si raffreddino. Insomma li poso in dispensa dopo almeno un giorno.

P.S. queste pesche come vi dicevo hanno prodotto molto "sciroppo" che ho messo in un paio di vasetti, e anche se ho fatto fate sotto vuoto li conservo in frigo.  Ecco con questa gelatina oltre a metterne un cucchiaino  nello yogurt, ci faccio glassa per ciambelle e ... penso a quando luciderò il Babà.


Buon inizio settimana e buon autunno a tutti.


ENJOYYY!!!


venerdì 28 febbraio 2020

MARMELLATA DI ARANCE AMARE "LADY MARMELADE"


Lo so lo so lo so, ci saranno almeno 266 post in cui dico la stessa cosa e cioè che mi riprometto di scrivere più spesso sul blog e poi invece ci sono "spazi temporali" assurdi da quei post a quello successivo che la distanza tra la Luna e la Terra è una passeggiata al lungomare.
Avete ragione!!!
Però le ricette ci sono devo solo scriverle e sistemare alla bell'è meglio le foto!!!
Questa che vi regalo oggi però è fresca fresca di fornelli, perchè  fatta ieri e sono così entusiasta e contenta del risultato che dovevo pubblicarla praticamente subito.
La settimana scorsa la mia amica Sara mi ha portato una bella cassettina con le arance amare, ce sono alla base delle marmellate di arance più buone in assoluto e del profumatissimo liquore Grand Marnier. Era da tanto che desideravo provare a fare la marmellata, bella e buona come quelle che spesso mi gusto negli hotel a colazione durante i nostri viaggi lontani, su una bella fetta di pane tostato ed imburrata, dolce, ma con quel magnifico retrogusto amaro e con il sapore meraviglioso che si sprigiona di arance.
Ebbene, ci vuole qualche giorno per "spurgare" i frutti, ma nulla di faticoso, perchè si tratta solo di cambiare acqua una volta al giorno per tre giorni, e poi si se si vuole dare proprio un bell'aspetto alla nostra marmellata c'è il lavoro di tagliare a Julienne finissime le scorzette, ma vi assicuro che non ci si mette tanto e il risultato è esaltante.

NOTA: il termine MARMELLATA è valido solo per le confetture a base di agrumi, come arance, limoni, cedri, mandarini e varie, per tutto il resto il nome da utilizzare è CONFETTURA

Io avevo 2,800 kg di arance amare, che al netto, dopo i tre giorni di spurgo, pulizia delle calotte, eliminazione dell'albedo, sono diventate 1,750kg. Per questo quantitativo finale ho poi utilizzato pari peso di zucchero e 3 limoni. Nella ricetta vi do le dosi per un Kg di arance amare pulite e spurgate.


MARMELLATA DI ARANCE AMARE ( di Arone D'Alessandria)

Per 1 kg di arance amare, già spurgate e pulite (vedi sopra)

1 kg di zucchero semolato
3 limoni 

Lavate bene le arance e poi punzecchiatele per una decina di volte ognuna con i rebbi di una forchetta. Mettetele in una bacinella riempite di acqua e copritele con un piatto ed un peso sopra. Cambiate l'acqua una volta al giorno per tre giorni.
Sterilizzate i vasetti di vetro con i loro coperchi (io li metto in forno e porto la temperatura a 100°C per 15 minuti, dopo ci ce spengo il forno e prendo i vasetti solo al momento di riempirli):
Il quarto giorno, scolate l'acqua e pulite le arance dalle calotte, inferiore e superiore. 


Con un pelapatate o un coltello affilato prelevate le scorze e tagliatele a julienne finemente. Tagliate le arance a metà ed eliminate i semini, dopo di ché togliete l'albedo, operazione facilissima dal momento che essendo state in acqua tre giorni verrà quasi naturale. 




Sminuzzate e tagliate le arance e mettete in un tegame abbastanza capiente insieme alle scorzette, mescolate e fate cuocere circa una mezz'oretta, cioè il tempo ce servirà più o meno a spappolare la polpa.


 A questo punto aggiungete lo zucchero, mescolate  lasciate andare per un quarto d'ora il tempo che servirà allo zucchero per sciogliersi. Nel frattempo spremete il succo dei limoni e recuperate quel po' di polpa che rimane nello spremiagrumi senza i semini. Aggiungete il succo dei limoni nel tegame, mescolate  e fate cuocere.


 A me per il quantitativo di arance ricavato, di cui vi parlo prima della ricetta, sono serviti circa 40-45 minuti per arrivare a fare la prova della goccia su un piattino e farla scorrere in verticale e capire che la mia marmellata era pronta per essere versata nei barattoli di vetro. Nell'insieme vi risulterà liquida, ma se versate una sola goccia ed una sola su un piattino e lo mettete in verticale, vedrete che la goccia dopo un paio di cm di cammino inizierà a fermarsi, questo è il momento per capre che è pronta. 
Riempite i vasetti di vetro sterilizzati, chiudeteli bene e ribaltateli  a testa in giù, coprite con una tovaglia pesante o una coperta e lasciate raffreddare lentamente, insomma lasciateli lì sotto fino al giorno dopo. 


Da quel momento potete riporre i vostri vasetti in dispensa, o regalarli, o riempirci le crostate e le torte, o gustarvela a colazione o servirla con degli ottimi formaggi stagionati.


ENJOYYY!!! 


lunedì 30 settembre 2019

CUCUZZATA- confettura di zucchina lunga siciliana

                                   
La CUCUZZA qua da noi (Sicilia) è la zucca o la zucchina lunga siciliana (Lagenaria longissima), conosciuta anche con i nomi di zucchetta da pergola o zucca serpente di Sicilia, è una specie erbacea appartenente alla famiglia delle Cucurbitacee.



Questo ortaggio, estivo, è famoso per due-tre ricette tipicamente Siciliane, la Minestra con i tenerumi , che sono le foglie più tenere della pianta, e la "Cucuzzata", una confettura utilizzata moltissimo nella pasticceria dell'isola, o candita sempre per i magnifici dolci Siciliani.
Una settimana fa, in un antico Monastero di clausura di Palermo, ora diventato Museo sono entrata nel laboratorio di pasticceria, aperto al pubblico e oltre ad assaggiare alcuni degli irresistibili dolcini, ho acquistato un libro con alcune ricette tramandate dalle suore di vari Monasteri della città, che erano numerosissimi a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo. Attirata da alcune ricette mi ritrovavo spesso l'uso di questa confettura di zucchina lunga, e la fortuna ha voluto, che qua da noi sia ancora Estate e se ne trovino ancora sulle bancarelle del mercato, anche se sono consapevole del fatto che siamo ormai agli sgoccioli. 
Non ci ho pensato due volte, le ho comprate ed eseguito la ricetta che ho trovato sul libro "I segreti del Chiostro- Storie e ricette dei Monasteri di Palermo" -Il Genio editore.

Facilissima da fare, questa è stata una prova, ma per la prossima Estate ne comprerò almeno il triplo, così da poter fare qualche vasetto in più da regalare alle amiche del "Continente" che hanno sicuramente più difficoltà a reperire questa zucchina, anche se secondo me in stagione si riesce a trovare, perchè ci si fanno anche ottime zuppe fredde con pomodori freschi.



CUCUZZATA (da "I segreti del chiostro"- Il Genio ed.) ricetta del Monastero di Santa Caterina
(in rosso le mie aggiunte o modifiche)

1 kg  di zucchine lunghe (al netto)
800 g di zucchero
1 cucchiaio di succo di limone
1 pizzico di cannella in polvere

Lavate le zucchine, con un pelapatate eliminate la buccia, eliminate la parte centrale con i semini, e tagliatele a tocchetti.



Scottate in abbondante acqua salata per qualche minuto dal bollore, scolate e lasciatele nello scolapasta coperte da un panno di cotone con un peso sopra tutta la notte (il libro dice 24 ore, ma io le ho lasciate circa 12 ore).



Tritate le zucchine, ponetele in una casseruola con lo zucchero ed il succo di limone. Mescolate con un cucchiaio di legno e fate cuocere a fuoco moderato, per circa un'ora, o fino a quando ha raggiunto la giusta consistenza, (io faccio la prova del piattino, cioè verso una goccia di confettura e giuro in verticale il piatto e se non scivola giù la confettura è pronta), aggiungete il pizzico di cannella e mescolate.
Versatele subito nei vasetti di vetro sterilizzati, chiudete e girate a testa in giù dentro una contenitore e copriteli con una coperta e lasciateli così fino a che non si raffreddano ( tutta la giornata o notte).



Tra un paio di mesi vi mostrerò come la utilizzerò. 


Enjoyyy!!!




lunedì 18 marzo 2019

ANANAS sciroppate con ROSMARINO e VANIGLIA di Ferber



Un giorno, anzi il giorno che siamo rientrati dal viaggio ad Istanbul, di domenica pomeriggio, mio marito pensando a cosa mangiare per cena, si ispirò che voleva solo della frutta! Ora stanchi da un viaggio, con le valigie in macchina, il pensiero di scaricare l'auto, di non voler altro che stendersi sul divano, secondo voi io avevo la minima intenzione di andare a comprare frutta? Assolutamente no! MA il caso vuole che per le strade di Catania, a qualsiasi ora e in qualsiasi giorno della settimana c'è sempre qualche carriolino, camioncino per strada che vende frutta e verdura!


Sulla strada verso casa ci siamo ritrovati un camion pieno di ananas e mio marito prontamente è sceso con l'intenzione di comprarne una. Ebbene, io stanca non sono scesa e ho lasciato fare a lui. Quando ho realizzato, devo essere onesta mi è preso il panico, ma ora a distanza di mesi e visti i risultati spero quanto prima di riavere una fortuna simile, perchè mio marito è risalito in auto dopo aver messo nel bagagliaio due buste di plastica con dentro qualcosa come 12 ananas, si DODICI, per un totale di 5 euro di spesa!
Erano anche molto mature quindi non avrebbero avuto vita lunga, un paio le abbiamo regalate alle zie, un paio le abbiamo mangiate e le altre otto? Hanno fatto una fine meravigliosa!Ho preso il mio libro di confetture di Christine Ferber e le ho sciroppate, vi assicuro che esce fuori qualcosa di paradisiaco.
Spalmate semplicemente su una fetta di pane tostato, o per farcire la panna di qualche torta, o semplicemente servite su una coppetta di yogurt Greco, ve lo assicuro vi risolve un'urgenza di dolce all'improvviso.



ANANAS ALLA VANIGLIA E ROSMARINO ( da "Mes Confintures" di Christine Ferber)

2 kg di Ananas (1 kg al netto)
800 g di zucchero semolato
succo di un piccolo limone
2 baccelli di vaniglia
10 aghi di rosmarino
200 g di gelatina di mele verdi (io ho usato quella fatta con le bucce delle mele)

Sbucciate l'ananas, tagliate in quattro e levate la parte centrale, quella legnosa, e poi tagliate a lamelle e tocchetti. In una terrina versate l'ananas, lo zucchero, i baccelli di vaniglia aperti per il lungo e i semini prelevati da queste, i rametti di rosmarino ed il succo di limone. Mescolate bene, coprite con un foglio di carta forno a contatto e mettete una notte al fresco (in frigo).
L'indomani, passate ad un colino e raccogliete il succo ottenuto insieme ai baccelli di vaniglia in una casseruola e portate a bollore e continuate la cottura a fuoco vivo. Lo sciroppo si concentrerà a 105°C, controllate con un termometro da zucchero apposito. Versate i tocchetti di ananas e la gelatina di mele riportate ad ebollizione e fate cuocere a fuoco vivo. Schiumate e mescolate e fate bollire per circa cinque minuti. Verificate la consistenza gelatinosa( sempre tenendo presente che è caldo e quindi la prova di versarne una goccia su un piattino freddo vi aiuterà), versate nei vasetti sterilizzati, chiudete e mettete a testa in giù coprendo con una coperta fino a raffreddamento.

Prima di chiuderli nei vasetti, potete dividere i pezzi di baccelli di vaniglia ed inserirli con l'ananas perchè oltre che a regalare più profumo daranno anche un decoro al vostro lavoro.




venerdì 30 settembre 2016

GELATINA DI MELE-APPLE JELLY


                     Scroll down for English version

Un giorno passi su uno dei due blog di Roberta, anzi no non è vero, vedi una foto sulla sua bacheca facebook e ne vieni rapita, e corri a leggere sul suo blog  ( vado a vivere in campagna) la ricetta e scopri che le bucce delle mele, i torsoli, i semini, che hai buttato in quantità dopo pranzo durante la tua esistenza, o per tutte le torte di mele fatte nella tua carriera di "mangiatortedimele", hanno un senso, ... hanno una "vita oltre la morte"!!!!
La gelatina di mele, da versare sciolta sulle crostate di frutta, o da spalmare su pane e burro, o per riempire dei caldi croissant...ma anche come addensante nelle confetture al posto della Pectina preparata (come suggerisce Roberta, basterà togliere un pochino di zucchero dal peso della confettura previsto dalla ricetta), con i formaggi stagionati, sullo yogurt, (ma soprattutto a cucchiaiate)... insomma mi si è aperto un mondo, soprattutto dopo averla fatta e aver visto che ci si riesceeeeeeeeeeeeee!!!
Quindi quando fate torte di mele o anche quando vi sbucciate una mela durante la giornata, fate come me: conservate bene in un buon contenitore ermetico e mettete in freezer, quando avrete la giusta quantità eseguite e siate felici!


GELATINA DI MELE ( di Roberta Cornali)

500 g di bucce di mele, torsoli e semini
acqua fredda
zucchero in quantità pari al peso di succo ottenuto

Mettete le bucce, i semi ed i torsoli delle mele (ovviamente precedentementw lavate) in una casseruola. Copriteli d'acqua fredda e portate a bollore a fuoco dolce e a pentola coperta. Lasciate sobbollire per una ventina di minuti. Quando le bucce saranno tenere e traslucide, passate la preparazione da un colino e schiacciatela con un cucchiaio per ottenere la maggior quantità di succo possibile. Filtrate di nuovo il succo da un colino coperto da una mussola, o da un colino di cotone. Raccogliete i lembi della mussola in modo da formare un fagotto ed appendetelo sopra un recipiente per farlo scolare lentamente. Ci vorranno circa 20 minuti. Scaldate nuovamente il succo e fatelo sobbollire a fuoco basso per altri 20 minuti in modo che si riduca della meta' e diventi sciropposo. Pesatelo e rimettetelo al fuoco con pari quantità di zucchero. Portate a bollore e  fate cuocere per circa 10-15 minuti. Verificate la consistenza della gelatina versandone una goccia su un piattino freddo di frigorifero: se si rapprende subito, la gelatina e' pronta. Versate subito in vasetti da 250 ml, come al solito sterilizzati ed asciutti, copriteli con un panno pulitissimo e fate raffreddare completamente la gelatina prima di chiudere i vasetti con i loro coperchi.
Si conserva in dispensa al buio circa 8-9 mesi, una volta aperta però conservare in frigo.


English version

I saw a picture on Roberta's facebook page and I had to read as soon as possible the recipe, and I was well shocked about what we can get using peel, seeds and apple cores! Oh my gosh I couldn't believe it... this jelly is so good, easy to make, the color is gorgeous...think to spread it on a slice of warm bread, on to put it into a delicious croissant, or to cover a fruit cake, on a good greek yogurt, or even to thicken jam and marmelades.... 


APPLE JELLY (by Roberta Cornali)


1 Lb of apple skins, cores and seeds cold water sugar (the equal weight of the juice obtained) Put the skins, seeds and apple cores in a saucepan. Cover them with cold water and bring to a boil over low heat and cover the pan. Let simmer for about twenty minutes. When the skins are tender and translucent, sieve the preparation with a colander and mash with a spoon to get the most amount of juice possible. Sieve again the juice by a strainer covered by a muslin. Heat again the juice and let simmer on low heat for another 20 minutes so that you reduce it and it becomes syrupy. Weigh it and put it back on the fire with equal quantity of sugar. Bring to a boil and cook for about 10-15 minutes. Check the consistency of jelly pouring a drop on a cold plate, if it thickens quickly, gelatin is ready. Pour immediately into jars , as usual sterilized and well dried, cover with a clean cloth and let cool completely before closing the jelly jars with their lids.
Store in counter till 8-9 months, once opened store in refrigerator.

giovedì 19 maggio 2016

FRAGOLE CONSERVATE CON MENTA E PEPE NERO by Christine Ferber- PRESERVED STRAWBERRIES with mint and black pepper




                           Scroll down for English version
Qui da noi è decisamente arrivato quel periodo dell’anno in cui la Primavera è inoltrata e l’Estate è alle porte, il periodo a mio avviso più gradevole per godere dell’aria aperta, senza ancora un sole troppo forte da desiderare di essere solo al mare o sotto al getto diretto del climatizzatore, senza le fastidiose zanzare che ti portano ad intossicarti di repellenti, quel periodo dell’anno in cui quando vai al mercato o dal tuo fruttivendolo vedi far bella mostra di fragole e frutti profumati che non sono le solite mele e pere!!

Oggi sul calendario del cibo Italiano di AIFB si celebra la giornata nazionale delle fragole e poiché è uno dei miei frutti preferiti sentivo in qualche modo che dovevo esserci ad onorare l’evento e la nostra ambasciatrice Stefania Pigoni.
Da poco mi sono regalata il libro di Christine Ferber “Mes confitures” e l’ho inaugurato proprio con una ricetta a base di fragole che mi ha regalato una grande soddisfazioni sia per il risultato che per l’utilizzo che ne possiamo fare, per insaporire una macedonia nei mesi invernali, per fare un fresca bibita estiva utilizzando il magnifico sciroppo che se ne ricava, per decorare dolci e torte, ma anche per rubare una fragola con un cucchiaino in quei momenti in cui abbiamo bisogno di qualcosa di dolce!!


FRAGOLE CONSERVATE CON MENTA E PEPE NERO
1 kg di fragole (al netto)
800 g di zucchero semolato
Succo di un limone piccolo
5 foglie di menta fresca
5 grani di pepe nero, macinato fresco (io li ho lasciati interi)


Lavate velocemente le fragole, privatele del picciolo e asciugatele su un canovaccio di cotone.
In un contenitore lasciate una notte al fresco (io le ho messe in frigo) le fragole intere a macerare con lo zucchero e il succo di limone, avendo cura di coprirle con un foglio di carta da forno (io le ho poi chiuse con un coperchio).
L’indomani in un tegame dal fondo spesso portate il tutto a sobbollire qualche minuto. Fate raffreddare e rimettete in un contenitore, coprite con carta forno (io però poi ho sempre chiuso con un coperchio) e rimettete in frigo fino al giorno seguente.
Il terzo giorno versate dentro un colino e mettete lo sciroppo in un tegame, schiumate di tanto in tanto, e tenete a fuoco vivo, e portatelo alla temperatura di 105°C, versate le fragole, la menta e il pepe. Portate nuovamente ad ebollizione a fuoco vivo, schiumate e procedete con una cottura di 5 minuti, mescolando molto lentamente per non far rovinare le fragole.
Le fragole saranno diventate translucide e saranno pronte, per essere invasate in contenitori di vetro sterilizzati.

English version
 
Strawberries national Day here in Italy today! And I choose to post a delicious recipe by Christine Ferber: confit strawberries with mint and black pepper.
They are fab, perfect as topping on a cake, or using the syrup for a Summer drink, or to mix in a fruit salad.
In any case this recipe is perfect to preserve “Summer” flavors even during the cold Winter!!


STRAWBERRIES PRESERVED WITH MINT AND BLACK PEPPER
2 1/3 lb (1 kg) of strawberries (net)
1 2/3 lb of  caster sugar
Juice of a small lemon
5 fresh mint leaves
5 black peppercorns


Wash the strawberries quickly, raise the stalks and dry them on a cotton cloth.
Put the  whole strawberries in a bowl with sugar and lemon juice, making sure to cover them with a sheet of baking paper (I close the bowl with a lid) and let it rest in the fridge overnight.
The next day in a thick-bottomed saucepan bring it to simmer a few minutes. Let cool and put in a container, cover with parchment paper (I always close the bowl with a lid) and put in the fridge until the following day.
The third day pour into a colander and put the syrup in a pan, skim from time to time, and keep on high heat, and bring to a temperature of 220°F, pour the strawberries, mint and pepper. Bring to a boil over high heat again, lather and proceed with a 5 minutes cooking, stirring very slowly so as not to spoil the strawberries.
The strawberries will become translucent and are ready to be potted into sterilized glass containers.

mercoledì 20 novembre 2013

LO SWISS ROLL DI DELIA PER LO STARBOOK



 

                                                         Avevo adocchiato un libro e non vedevo l’ora di metterlo tra i miei libri di cucina, i preferiti…"Delia's cake" di Delia Smith quindi acquistato e subito scelta la ricetta , eseguita ed eccomi pronta per dire la mia. Le mie Note le trovate alla fine della ricetta.





SWISS ROLL ( da "Delia’s Cake" )

110 g farina auto lievitante
1 cucchiaino raso di baking powder (io uso proprio il baking powder, ma va bene anche il lievito per dolci)
50 g burro morbido
2 uova L
110 g zucchero(+ un po’ extra)
1 cucchiaino di estratto di vaniglia


Preriscaldate il forno a 200°C * (io 180° C)
Per prima cosa setacciate la farina con il baking powder dentro una ciotola capiente , tenendo il setaccio ben alto proprio per incamerare più aria possibile.  Aggiungete il burro, le uova, lo zucchero e l’estratto di vaniglia e utilizzando le fruste elettriche  mescolate bene il tutto, per un minuto (anche due) fino ad ottenere un composto morbido e liscio.

Spargete il composto in una teglia rettangolare 20cmx30cm, foderato di carta forno e imburrato, aiutandovi col dorso di un cucchiaio , non preoccupatevi se non è perfettamente liscio, perché crescerà un po’ in cottura.**
Cuocete nella parte centrale del forno per 14-15 minuti .***
Mentre cuoce , preparate l’occorrente per la preparazione finale dello Swiss Roll. Per prima cosa vi serve un tovagliolo di stoffa umido, appoggiato su una superficie piana ( preparate anche un secondo tovagliolo di stoffa umido da tenere pronto per le fasi successive). Sul primo tovagliolo , posto su una superficie piana, poggiate un foglio di carta forno più largo per lato di 2,5 cm rispetto alla teglia dove tate cuocendo il composto, spargeteci sopra dello zucchero.
Appena lo Swiss Roll è pronto , tiratelo fuori dalla teglia e rovesciatelo direttamente sul tovagliolo umido con lo zucchero, a questo punto con molta delicatezza staccate la carta forno e rifilate bene i bordi con un coltello tagliente , di 3 mm per lato. Questo renderà il lavoro finito preciso.
Coprite con il secondo tovagliolo umido e lasciatelo così per un paio di minuti.****
Togliete il tovagliolo e spalmate la confettura (io quella di prugne rosse fatta in casa da mamma e papà) . Dal lato corto , quello verso di voi, a 2,5 cm fate una piccola incisione, non profonda , questo vi aiuterà per iniziare a formare il rotolo. Partendo da qui iniziate a “rotolare” aiutandovi con la carta forno (dove avevate sparso lo zucchero) fino alla fine. Quando avrete finito il rotolo, chiudetelo nella carta forno stessa , per qualche istante, in modo da agevolare la forma. A questo punto spostate il rotolo su una griglia a raffreddare completamente.
Spargete un altro po’ di zucchero semolato prima di servire.
Se non avete mai fatto uno Swiss Roll prima può sembrare molto più complicato di quanto in realtà sia. Ma sostanzialmente tutta l’operazione richiede pochissimi minuti.

 
NOTE MIE:
*sarà che il mio forno risalda troppo, ma io consiglio di preriscaldare a 180° (come faccio quasi sempre per i dolci da forno) , perché il primo tentativo si è cotto troppo e nonostante l’uso dei tovaglioli umidi, nel ripiegare mi si è spezzato, e non ho ottenuto un rotolo , ma un dolce a tre strati.

**Nonostante le decine e decine (non lo scrivo quante sono perché se legge maritozzo , mi fa interdire ), non ho una teglia 30cmx20cm, quindi ho semplicemente disegnato un rettangolo su carta forno e sparso il composto dentro il rettangolo .

***Abbassando a 180° , comunque dopo 12 minuti era perfetto e quindi non sono arrivata a cuocere fino a 14-15 minuti., però Delia dice di toglierlo dal forno quando il centro del rotolo è "springy" , letteralmenete elastico, per essere più precisi quando è dorato chiaro.  

**** Per evitare di rompere il rotolo, quando l’ho coperto con il secondo panno umido, gli ho leggermente dato la forma di rotolo, come solitamente faccio quando faccio un rotolo con base biscuit .
 
Devo dire che con le dovute accortezze ho ottenuto il dolce come Delia ci mostra nel suo libro, sicuramente il mio forno tende a scaldare troppo, quindi tutto sommato le mie conclusioni sulla ricetta provata sono più che positive, anche perché la base è veramente semplice da fare e veloce da eseguire e anche senza confettura è ottima per un tea o a colazione.

Quindi : PROMOSSO 

 English version


SWISS ROLL (by “Delia’s Cake”)


You need a Swiss roll tin ( 8 in x 12 in ) , greased and lined with a single sheet of baking parchment, so thet it comes up 1 in ca above the edge of rim.

1 level cup  self-rising flour
1 level tsp baking powder
½ stick spreadable butter
2 large eggs
½ cup  caster sugar (+ a little extra)
1 tsp vanilla extract


Preheat the oven to 350°F.
First sift the flour and baking powderinto a roomy mixing bowl, lifting the sieve quite high to give the flour a good airing as it goes down. Then add the butter, eggs, caster sugar and vanilla extract, and using an electric whisk mix to a smooth creamy cosistency for about one minute.
Next, spread the mixture evenly in the prepared tin ( with gresed parchment paper) with the back of a tablespoon and do’t worry if it looks a bit sparse because it will ‘puff up’ quite a lot. Bake it near the centre of the oven for 12 minutes  or untili t feels springy in the centre.
While it’s cooking you can prepare  everything for the rolling operation.  First oof all you need a damp tea towel spread out on a flat surface (and a secondo ne ready for later), then on top of the tea towel you place a sheet of baking parchment that’s about 1 inch larger than the tin. Then sprinkle caster sugar all over the paper.
As soon as the Swiss Rolli s cooked , lift it out holding the sides of the liner and turn i tonto the paper immediately. Now carefully and genty strip off the liner, take a sharp knife and trim 3mm from all round the cake. This will make it much neater and help to prevent it from cracking.
Cover with the clean damp tea towel and leave  for a couple of minutes, then remove the damp cloth and spread the cake with jam. Then with one of the shorter edges of the cake nearest to you, make a small incision about 1 inch from the edge, cutting right across the cake, not too deeply;  this will help you  when you start to roll. Now start to roll this 1 inch piece over and away from you and continue to roll, holding the sugared paper behind the cake as you roll the whole thing up. When it’s completely rolled up , hold the papera round the cake for few moments to help it ‘set’ in position, then transfer the cake to a wire cooling tray. Dust with a little more caster sugar before serving.