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martedì 28 maggio 2019

POLPETTE DI RICOTTA da THE RECIPE-TIONIST



Questo mese di Maggio, benchè non sia stato meteorologicamente parlando il più caldo e soleggiato degli ultimi anni, sono stata presa dalla pigrizia in cucina! Ma non fraintendetemi, a me che questo Maggio non si sia comportato come al solito, è cioè come un mese di Luglio rovente e ad altissima umidità con conseguente assalto assassino di zanzare è piaciuto e anche tanto. Con il passare degli anni ormai eravamo abituati a trattare Maggio, e parlo per la Sicilia, come un mese d'Estate caldo e opprimente, e ci si lamentava... ora quest'anno che Maggio ha fatto il mese di Maggio le lamentele sono state a livelli record. Non dimentichiamo che è Primavera, non scordiamo che la pioggia serve alla natura, soprattutto qui in Sicilia, per affrontare i prossimi mesi estivi. Detto questo so che al Nord hanno vissuto il freddo simile all'Inverno, ma vedrete l'Estate sta arrivando e non è una minaccia, spero!!!
Comunque nonostante il tempo, dicevo, invitasse ad accendere forni e fornelli, come tra qualche settimana non ci verrà più voglia di fare, IO non mi sono sbizzarrita in cucina e sono arrivata a fine mese con appena due ricette pubblicate e cosa ancora più triste, a non aver ancora messo all'opera il mio dovere di riproporre almeno una ricetta del THE RECIPE-TIONIST del mese.
Oggi che il sole inonda il mio giardino e ho finalmente steso il bucato della lana fuori ( ed è già quasi asciutto, olè), e poi sono uscita a fare la spesa e ho comprato della buonissima e freschissima ricotta di pecora e ho avuto il desiderio, non so perchè, di cucinare!!! Rientrata da poco a casa mi sono quindi rimboccata le maniche e sono andata a sbirciare da Ketti, nostra ospite fino al 15 Giugno e ho trovato la ricetta del nostro pranzo di oggi, preparato in tempo record, ci vuole davvero pochissimo a farlo, e sto già anche pubblicando la ricetta (credo ciò non avvenisse da secoli).
L'importante è avere dell'ottima ricotta , anche vaccina e ben scolata per ottenere un risultato facile e veloce.
Eeeeh sono davvero buonissime.
Sono qui a ricordarvi di andare dalla nostra ospite di questo mese a scovare ricette, ce ne sono tante e di tutti i gusti, forza dai, che poi arriva l'Estate e non vorrete fare altro che insalate e macedonie fresche.


NOTE PRE-RICETTA:
-io ho aggiunto il Parmigiano Reggiano, ma avrei aggiunto, per dare un tocco di freschezza in più, anche delle foglioline di menta fresca, ma mi sono voluta attenere alle regole del THE RECIPE-TIONIST.
-le ho preparate per pranzo e quindi ho fatto delle polpette di dimensioni classiche, ma se le fate piccoline tipo di 20-25 grammi le potrete servire a temperatura ambiente per un aperitivo o anche un tè di quelli "seri e rinforzati". Insomma è un'idea da tenere presente.


POLPETTE DI RICOTTA (di Ketti's Kingdom)


500 g di ricotta di pecora ( ma va bene anche vaccina)
50 g  di pangrattato
50 g di Parmigiano Reggiano grattugiato (aggiunta mia)
1 uovo
Sale
Pepe
Farina di semola di grano duro per impanare
olio di semi (io di mais) per friggere

Se la ricotta di pecora che utilizzerete produce molto siero, scolatela per qualche ora, deve essere ben asciutta per ottenere un risultato corretto, che non vi faccia disfare le polpette in cottura. Per esempio la ricotta vaccina in questo agevola di più il lavoro.
In una ciotola mettete la ricotta con l'uovo, il sale, il pepe il pangrattato e il Parmigiano Reggiano.
Formate delle palline (io ne ho fatte di circa 60 grammi (ne ho ottenute 10), schiacciatele e fate le polpette, che impanerete con la farina di semola.

Mettete sul fuoco una padella con un dito di olio di semi e quando sarà bollente immergete le polpette, dopo un minuto massimo due girate e finite la cottura, che è velocissima quindi attenzione.


Sono ottime tiepide, ma io trovo che a temperatura ambiente siano al meglio perché si dà a tutti gli ingredienti di maturare ed essere gustati in pieno.



ENJOY e partecipate a THE RECIPE-TIONIST!!!



martedì 17 aprile 2018

EMPANADAS DI MANZO E FORMAGGIO di Michel ROUX


Facendo un giro nei vecchi archivi di foto del pc, mi sono ricordata di questa ricetta di Michel Roux, con l'intenzione di rifarla presto perchè oltre alla bontà si presta perfettamente per un aperitivo con amici o anche da portare a qualche scampagnata invece della solita torta salata.
In effetti queste empanadas le portai un pomeriggio d'Estate a casa di amici e ce le gustammo come aperitivo in giardino dopo aver inaugurato la loro bella piscina.. credo che dovremmo ripetere anche questo!!
Premetto subito che sia la pasta frolla che il ripieno li si può preparare con qualche giorno di anticipo, così che il grosso del lavoro lo avrete già fatto.

Spero vi stiate godendo la bella stagione, finalmente.

EMPANADAD DI MANZO E FORMAGGIO di Michel Roux (da "Frolla & Sfoglia" Guido Tommasi Editore)

720 g di Pasta Frolla di Michel Roux
150 ml di olio di arachidi (se ci sono allergici andate pure di olio di mais)
450 g di carne di manzo magra per brasato tritata
300 g di cipolle, tritate finemente
6 spicchi d'aglio, tritati finemente
300 g di pomodori, pelati, privati dei semi e tagliati a pezzetti
1/2 cucchiaino di cumino in polvere
1/2 cucchiaino di origano secco
1/2 cucchiaino di paprika dolce
600 ml di brodo di manzo (va bene anche quello già pronto, ma che sia di ottima qualità)
1 cucchiaio di sale
1 cucchiaio di pepe macinato al momento (io ne ho messo molto ma molto meno)
300 g di Provolone dolce, grattugiato
150 g di formaggio morbido fresco
2 albumi, leggermente sbattuti
( facoltativo: 50 g di prezzemolo fritto in olio di arachidi per la guarnizione)

per il ripieno, scaldate metà dell'olio in una padella. Aggiungete la carne tritata e rosolatela sul fuoco alto, poi versatela in uno scolapasta, per fare scolare via l'olio.
Scaldate il resto dell'olio in una pentola bassa su fuoco medio, unite le cipolle e fatele sudare per 5 minuti, poi aggiungete l'aglio e i pomodori e lasciate sobbollire per 20 minuti. Aggiungete la carne, il cumino, l'origano, la paprika, il brodo, il sale e pepe e cuocete a fuoco basso per 30 minuti. Unite il Provolone ed il formaggio morbido e lasciate sobbollire 2-3 minuti. Trasferite il ripieno in una ciotola e lasciate raffreddare, poi tenetelo in frigorifero fino al momento dell'uso.
Per realizzare le empanadas, stendete un quinto della pasta a 1,5-2 mm di spessore e ricavate 6 dischetti con un tagliabiscotti di 9 cm di diametro. Mettete un cucchiaio abbondante (20 grammi circa) di ripieno al centrodei dischi e spennellate i bordi con l'albume. Richiudete la pasta sul ripieno e premete il bordo tra pollice ed indice, ripiegandolo verso il ripieno ogni 5 mm per ottenere un bordo intrecciato e sigillarlo bene. Ripetete l'operazione fino ad esaurire la pasta ed il ripieno. Mettete le empanadas in frigorifero per 20 minuti.
Scaldate il forno a 180°C. Mettete le empanadas su una teglia ed infornatele per 12-15 minuti, finchè sono dorate. Trasferitele su una griglia.
Sistematele in un cestino o su un vassoio e cospargetele di prezzemolo fritto e servite calde (ma vi assicuro che anche a temperatura ambiente sono veramente buone!).

ENJOY!!!


lunedì 30 giugno 2014

MOZZARELLE DI BUFALA CAMPANA IN CARROZZA con colatura d Alici di Cetara -MOZZARELLA in a bread box!!



                 
                               Scroll down for English version
 
La prima volta che ho sentito parlare di “terra dei fuochi” fu guardando la televisione, ora non ricordo bene se fu un servizio al telegiornale o se fu guardando di sfuggita “Striscia la Notizia” mentre preparavo la cena…insomma fatto sta che a me “terra dei fuochi” prima di allora mi avrebbe fatto pensare a qualcosa di bello, a qualche luogo di vacanza esotico o particolare, che so…. una precisa regione calda, desertica, o anche (perché no??) una zona vulcanica, come le Hawaii ….. ma da quel momento invece , devo essere onesta, la mia prospettiva cambiò!
Qua in Sicilia purtroppo in tanti (troppi direi) usano bruciare le sterpaglie secche nei giardini, nei campi , ai bordi delle strade, io non sopporto questa formula “selvaggia e scriteriata “ di “pulizia”, perché non tollero molto l’odore di bruciato, è come se sentissi proprio depositarsi nella gola e nei miei polmoni i pulviscoli che si formano nell’aria! Quindi davvero vedere quelle immagini mi turbò e anche parecchio, perché pensavo a chi vive nelle zone circostanti a dove quei fumi continuavano ad elevarsi al cielo per giorni e giorni!
Però ho avuto la fortuna di visitare la Campania e soprattutto ho tanti amici che ci vivono, e posso dire che io di questa “terra dei fuochi” non ne ho vista per nulla e nemmeno mi capita quando attraverso questa bella regione Italiana passando dall’autostrada … e qui non vale il discorso  “occhio non vede , cuore non duole” … perché qui vale che noi ogni volta che ci passiamo al ritorno da qualche viaggio, facciamo una deviazione per acquistare la mozzarella di bufalaCampana DOP , che sarà la nostra cena appena rientrati a casa.
Ebbene si, io adoro la mozzarella di bufala Campana DOP , e spesso quando so che arriva fresca dal mio salumiere di fiducia la prendo e solitamente la mangio così bella…al  “naturale” , ma in realtà quello che mi riporta più spesso a questa mozzarella così inconfondibile è appunto il ritorno in autostrada a casa…. Ormai per noi è un MUST , una tradizione …. Mentre io o maritozzo scendiamo a comprarne un bel kg …l’altro porta a fare la sosta e la passeggiata al cane(che spesso viaggia con noi)… E per rispetto a Topsy (che deve viaggiare digiuna) con enorme sacrificio ci tratteniamo dall' aprire il sacchetto e prendere subito uno di questi meravigliosi bocconi, che ci farebbe colare quest’acqua bianca e così saporita ai bordi della bocca. Quindi pensate un po’ da quel momento , che corrisponde sempre con l’entrata nell’incognita della Salerno-Reggio Calabria , quanto il desiderio di arrivare a casa si faccia impellente!
Per la ricetta che segue, che ammetto ..è sia molto semplice che banale , ma comunque ottima grazie all’utilizzo di ingredienti eccellenti  , ho utilizzato anche la colatura di alici diCetara , acquistata qualche tempo fa durante una visita bellissima sulla Costiera Amalfitana, che compleat a mio avviso la ricetta !
Con questa ricetta partecipo al contest “Terra di fuoco” di Teresa De Masi , che ringrazio perché grazie a questa iniziativa lodevole, ho imparato a conoscere tantissimi prodotti della Campania che non conoscevo e soprattutto perchè ora a Terra di fuoco collego una bellissima iniziativa e non cose negative!


MOZZARELLE IN CARROZZA  con colatura di alici
Per 12 mozzarelline
6 bocconcini da 50 g circa ognuno (tagliati a metà ) di mozzarella di bufala Campana DOP
2 uova
Pangrattato
Olio per friggere ( io uso quello di arachidi, ma in caso di intolleranze uso anche quello di mais)

Fate sgocciolare qualche minuto le mozzarelle in un colino.
Mettete a scaldare l’olio in un tegame, io di solito friggo con olio profondo , quindi non uso mai tegami larghi, ma piuttosto piccoli, in questi casi ho un usato un pentolino dal diametro di 18 cm .
Da ogni fetta di Pancarrè ricavate con un coppa pasta di 5 cm di diametro    (che corrisponde circa al diametro del bocconcino di mozzarella) due cerchi . Sbattete le uova in una ciotolina. Su ogni cerchio di pancarrè aggiungete due gocce (mi sono aiutata con una cannuccia) di colatura di alici di Cetara . Mettete il mezzo bocconcino di mozzarella tra due cerchi di pancarrè, che terrete fermi con uno spiedino di legno. Passate nell’uovo sbattuto, poi nel pangrattato e nuovamente nell’uovo, ripassatelo per una seconda volta nel pangrattato.
Con il manico di un cucchiaio di legno fate la prova nell’olio , e se vedete che il capo del manico immerso nel tegame si riempie di bollicine attorno, l’olio è a temperatura per la frittura. Immergete , tenendo le mozzarelline in carrozza dallo spiedino, e fate dorare. Scolate su carta assorbente e servite.
Note: volendo fare assaggiare queste mozzarelle in carrozza a maritozzo , che sarebbe tornato solo per cena, ne ho tenute alcune da parte, le ho solo passate due minuti in forno già caldo e hanno ripreso fragranza e morbidezza. Questo per dire che le si può preparare qualche ora prima, e poi scaldarle velocemente qualche minuto prima di servirle.









 English version


Campania is one of the Italian region, it is the region of Naples, Vesuvio volcano,Sorrento, Amalfi, Pompei…. But also of very excellent products as mozzarella, tomatoes, lemons, fruits and vegetables, that thanks to the good temperature and a mix of sun, sea and country give wonderful results.
The following recipe is made using the buffalo mozzarellaDOP (Protected Origin ) from Campania and even “colatura di alici”, that’s not an anchovies sauce, it is most as a “water “.


MOZZARELLA closed in a bread box
For 12 pieces

6 slices of homemade bread loaf
6 mozzarelle di bufala DOP (each mozzarella weights almost 50 grams and it is to be halved)
1 tsp “colatura di alici di Cetara” (if you don’t find it , use a piesce of anchovy in each mozzarella)
2 eggs
bread crumbs
Oil for frying (I use peanut oil, but in case of intolerance that also use corn oil)

Take a few minutes to drain the mozzarella in a colander.
Heat the oil in a pan, I usually deep fry .
From each slice of bread loaf  with a cutter  2 inches in form  two circles. Beat the eggs in a small bowl. On each circle of bread , add two drops of (I helped with a straw) of colatura di alici di  Cetaram(or put a piece of anchovy on the mozzarella). Put half  mozzarella between two circles of bread, that you keep firm with a wooden skewer. Dipped in beaten egg, then in bread crumbs and egg again, for a second time in the breadcrumbs.
When frying oil is ready , dip the mozzarella in until golden brown brown. Drain on paper towels and serve.

You can even prepare and fry the mozzarellas in advance, and just before serving warm it two minutes in a hot oven.

 



sabato 28 giugno 2014

PIADINE CON POLPETTE E CIPOLLATA DI MARSALA E MANDORLE




                                                 Scroll down foe English version

Dall’ultima piadina ho fatto una lunga sosta, ma non perché mi sia fermata in cucina, ma solo perché sono stata più pigra del solito, tra il caldo asfissiante che ci ha investiti l’ultima settimana e altre cose da finire di sistemare nella nostra casuccia nuova , …che poi pigra, pigra a scrivere sul blog..perchè in cucina ho prodotto e l’ultima versione di piadina che propongo per questo MTC n.40, con la ricetta di Tiziana (no, ma che io poi la devo conoscere di persona, o sentire al telefono, perché se anche è vero che papà in qualche inflessione il colpo di Romagnolo lo dà, non è come sentire parlare i Romagnoli…. Papà ormai ha l’accento fusion con l’Emiliano, ma immagino quanto deve essere bello sentire parlare Tiziana….quindi mia cara ti avviso….voglio il tuo numero di telefono ahahahahahah)..lo conferma.
Fusion è ormai l’accento del mio papà…e io , oltre che fusa di regola, sono molto più fusion di mio papà, avendo un nonno Romagnolo di Imola , una nonna , la mamma Emiliane come me , nonna e papà di Venezia , nonno e maritozzo Siciliani….e in più avendo vissuto in Puglia (che sento molto mia patria)…direi che non potevo che riproporre una fusione anche nella ricetta che segue. Mi sono mantenuta sempre sulla Sicilia che ormai è la terra in cui vivo … ed è così che ho pensato al Marsala, che secondo me riesce a donare alle pietanze con cui lo si unisce, un profumo inconfondibile, un po’ quello dei gelsomini in Estate proprio qui in Sicilia….un profumo riconoscibile e deciso!
Con questa ricetta partecipo all’MTC n.40


PIADINA CON POLPETTE IN CIPOLLATA CON MANDROLE  E MARSALA

Per la piadina ricetta di Tiziana di L’ombelico di Venere


250 g di farina 00
62,5  g di acqua
62,5 g di latte parzialmente scremato fresco
50 g di strutto a temperatura ambiente (quindi tiratelo fuori dal frigo almeno mezz’ora prima)
7, 5  di baking powder
5 g di sale
1 pizzico di bicarbonato di sodio
Fate intepidire leggermente (potete usare anche il microonde come fa Tiziana) il latte con l’acqua insieme.
Mettete la farina in una ciotola , e mescolate sia il baking powder che il bicarbonato di sodio e fate una fontana al centro , dove metterete lo strutto che inizierete ad amalgamare usando una forchetta. Aggiungete l'acqua e il latte. Amalgamate bene il tutto e rovesciate l’impasto su un piano di lavoro o un tagliere e lavorate per una decina di minuti, vedrete che l’impasto da appiccicoso diventerà elastico.  Mettete l'impasto in una ciotola e coprite con la pellicola per alimenti. Lasciate riposare 48 ore al fresco, visto che qui è arrivata l’Estate , mettete in frigo. Tirate fuori l’impasto 2 ore prima dell'uso. La pasta ottenuta sarà circa 400-450  grammi. Fate 4 palline , lasciatele riposare coperte da un canovaccio una ventina di minuti . Infarinate con pochissima farina  il tagliere e disponetevi una pallina d'impasto, schiacciatela con la punta delle dita, stendete la piadina con il mattarello girandola spesso in modo che rimanga rotonda. Scaldate il testo su un fornello. Se non avete nessuna di queste teglie utilizzate una padella antiaderente piuttosto larga. Cuocete pochi minuti per lato, controllate sempre alzando la piadina con una paletta. Disponete le piadine una sull'altra in modo che rimangano calde mentre le cuocete tenendole coperte con un canovaccio di cotone o di lino.


Per le polpette
200 g di carne di vitello macinata
Prezzemolo
Sale
Pepe
50 g di Pecorino grattugiato
1 cucchiaio di olio d’oliva extra vergine
1 cucchiaio di pane grattugiato

Amalgamate tutti gli ingredienti e fate riposare il composto 15-20 minuti coperto in frigo.
Formate le polpette e preparate la cipollata.

Per la cipollata al Marsala e mandorle
50-60 g di mandorle spellate
2 cipolle grandi bionde
2 cucchiai d’olio extra vergine  d’oliva
1 spicchio di aglio
Sale
Pepe
100 ml di Marsala

Accendete il forno a 180° e metteteci subito le mandorle a tostare per cica 20 minuti ( devono diventare color miele, quindi controllate anche dopo un quarto d’ora).
Intanto in una padella capiente mettete l’olio extra vergine di oliva e versate l’aglio e le cipolle affettate, fate stufare , ci vorranno circa 20 minuti, mescolate spesso , salate e pepate . Aggiungete metà del Marsala e mescolate, fate sfumare e aggiungete le polpette. Fatele rosolare qualche minuto e giratele , aggiungete il Marsala rimasto, fatelo sfumare, cuocete altri 5 minuti e poi versate le mandorle, mescolate bene  il tutto .
Tagliate le piadina con un coppa pasta del diametro tesso delle polpette ,  e farcitele con un po’ di cipollata e mandorle sotto, una polpetta, coprite con un altro disco di piadina e servite! Sono ottime anche servite a temperatura ambiente , quindi perfette per essere servite come fingerfood e quindi da preparare qualche ora prima.


BUONA DOMENICA A TUTTI!!!



English version

I made them again..... and trust me this version is really delicious! This recipe  is perfect for some Summer dinner and even really easy to do...the smell and flavor of Marsala wine with onions and almonds is a great fusion.... try it!!


For the meatballs         
7 oz cup  minced veal
parsley
salt
pepper

½ cup  of grated Pecorino cheese
1Tbsp extra virgin olive oil
1 Tbsp bread crumbs

Mix all the ingredients and let the mixture stand 15-20 minutes covered in the fridge.
Form meatballs and prepared “cipollata”.

For “cipollata” Marsala and Almonds
2 oz  of blanched almonds
2 large onions
2 Tbsp of extra virgin olive oil
1 clove of garlic
salt
black pepper
½ cup  Marsala Wine

Preheat the oven to 350°F and put immediately to toast the almonds for about 20 minutes (must be honey-colored, so check even after a quarter of an hour).
Meanwhile, in a large skillet place the extra virgin olive oil and pour the garlic and sliced ​​onions, let simmer, it will take about 20 minutes, stir often, salt and pepper. Add half of the Marsala wine and stir, let it evaporate and add the meatballs. Fry a few minutes and flip them, add the rest of Marsala wine, let it evaporate, cook for 5 minutes and then pour the almonds, mix well.
Cut the” flatbread” with a cutter , and fill them with some “cipollata” and almonds, a meatball, cover with another disc of flat bread and serve! They are also excellent served at room temperature, then perfect to be served as a finger food, and then to prepare a few hours before.