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mercoledì 19 giugno 2019

PESTO AL TONNO E PISTACCHIO DI BRONTE



Quando si ho voglia di sperimentare e fare qualcosa di nuovo in cucina, a me capita di farlo con quello che mi ritrovo in dispensa o nel frigo. In questi giorni in cui l'Estate è arrivata prepotente a dire il vero non mi sconfinfera tanto l'idea di accendere forno e fornelli... però l'altro giorno guardavo un barattolo di vetro pieno di ottimo tonno sott'olio (extra vergine d'oliva) acquistato dalle parti di Capo Passero, dove ci sono ancor ottime tonnare che lavorano queste carni di pesce pregiato in maniera artigianale, e pensavo a come utilizzarlo senza riproporre la solita salsa al pomodoro, o in insalata ed ecco che mi ritrovo d'avanti la farina di pistacchio di Bronte, una cipolla di Tropea e inizio a tritare, cercare altri ingredienti base che difficilmente mancano a casa mia, ed è uscito un "pesto" che su dei crostini o per condire della pasta vi assicuro che ha il suo validissimo perchè!!!



PESTO AL TONNO E PISTACCHIO DI BRONTE

200 g Tonno sott'olio d'oliva
20 g capperi dissalati  tritati finemente
40 g farina di pistacchio di Bronte
1 cucchiaino di concentrato di pomodoro
1/2 cipolla rossa di Tropea tritata finemente
-2 cucchiai di aceto di vino bianco
1 cucchiaio di zucchero
3-4 foglioline di basilico
pepe nero o peperoncino
sale
olio extra vergine di oliva

In una padella versate un po' di olio extra vergine di oliva, una macinata di pepe nero (o se preferite del peperoncino) e stufate a fuoco dolcissimo la cipolla tritata finemente, se serve aggiungete 1,-2 cucchiai di acqua per farla appassire ma non bruciare, aggiungete dopo 5 minuti i capperi, mescolate e dopo un paio di minuti aggiungete l'estratto di pomodoro e fate amalgamare. Alzate la fiamma aggiungete lo zucchero e sfumate l'aceto. Mescolate bene e spegnete il fuoco. Fate intiepidire, versate in un mortaio( ma va bene anche il boccale di un frullatore ad immersione) il tonno, questa salsina di tonno e capperi le foglie di basilico il sale e la farina di pistacchi e pestate fino a ridurre tutto in un pesto ben amalgamato, aggiungendo olio extra vergine di oliva.


Conservate in frigo chiuso bene coperto con olio extra vergine di oliva oppure congelatelo.

ENJOY!!!

lunedì 14 gennaio 2019

BAVARESE DI PISTACCHIO con GLASSA al CIOCCOLATO BIANCO di Antonio Bachour



Non vedevo l'ora di pubblicare questo "orgoglio di pasticceria" figlio di questa Bavarese al cioccolato bianco di Bachour. Le dosi del pistacchio me le sono "create" io perchè non avevo riferimenti, quindi sono andata a gusto e devo dire che l'esperimento è riuscitissimo e lo rifarò.
Lo stampo è sempre lo stesso, ma devo ammettere che lo trovo così bello nel risultato che faccio fatica ad immaginare di usarne un altro, ma prima o poi ci proverò Promesso.
Può sembrare lunga come preparazione, ma invece non solo non lo è, ma c'è la possibilità di fare tutto prima ed in tempi diversi, quindi lo reputo anche un dolce di quelli "comodi" e che assicurano una gran bella figura con ospiti ed amici.
Insomma provare per credere.



BAVARESE AL PISTACCHIO di Bronte (liberamente tratta da QUI)


6 g di gelatina in fogli

125 g di latte intero 

100 g di cioccolato bianco (di ottima qualità) in pastiglie (o tritata)

100 g di pasta di pistacchio pura (da non confondere con le creme dolci) Siciliano

185 g di panna fresca (semi montata)


Ammollate la gelatina in acqua fredda  e poi strizzatela e mettetela da parte.
Portate il latte a bollore e scioglieteci dentro la gelatina, mescolando. Versate nel latte bollente la cioccolata e mescolate bene fino a farla sciogliere molto bene.
Aggiungete e mescolate la pasta di pistacchio, amalgamando bene il tutto, aiutandovi con un frullatore ad immersione per pochi secondi. 
Fate raffreddare fino a 30°C.
Nel frattempo montate la panna, molto morbida, mescolate tutto insieme con una spatola morbida.
Versate la mousse nello stampo (io ho usato uno stampo da 16 cm di diametro in silicone ovviamente) e poggiateci sopra il disco di Dacquoise al pistacchio.
Mettete lo stampo su un piatto, per avere più stabilità e coprite con pellicola trasparente e trasferite nel freezer per almeno 24 ore(potrete preparare la bavarese anche due settimane prima).



GLASSA AL CIOCCOLATO BIANCO  di A. Bachour *



19 g di gelatina in fogli

125 g di acqua

225 g di zucchero semolato

225 g di glucosio

225 g di cioccolato bianco (Bachour usa il Valrhona Ivoire- io un ottimo cioccolato in pastiglie)

160 g di latte condensato

90 g di glassa neutra (io ho usato una gelatina neutra)




Idratate i fogli di gelatina in acqua fredda.
E nel frattempo  versate l’acqua, lo zucchero il glucosio in una pentola antiaderente e portate a bollore. A questo punto aggiungete la gelatina strizzata e la glassa neutra. Versate il latte condensato e mescolate bene finché tutto sarà liscio ed omogeneo.
Versate il composto sul cioccolato bianco precedentemente spezzettato e mescolate con il frullatore ad immersione.
Filtrate due volte al setaccio a maglia finissima, così da eliminare le bolle presenti, coprite a contatto con pellicola trasparente e mettete in frigo per una notte. 
Il giorno dopo scaldate al microonde ed usate la gelatina intorno ai 35°-38 C. (vedi NOTE sotto)

ASSEMBLAGGIO

Portate la glassa a temperatura tra i 35°-38°C e tirate fuori la bavarese dal freezer e sformatela dallo stampo e appoggiatela su una gratella dove avrete messo sotto un vassoio, per poter recuperare la glassa e non rischiare di combinare un pasticcio sul piano di lavoro.
Versate sopra la glassa, fatela scolare bene. Spostate la bavarese su un piatto da portata e riponete in frigo, almeno un paio d’ore, e poi mettetela a temperatura ambiente 45-30 minuti prima di servire.

Decorate a vostro gusto, a seconda dello stampo che utilizzerete. Io ho semplicemente usato della farina di pistacchi e due tre pistacchi di Bronte interi.


NOTE

-Lo stampo non va unto, essendo in silicone quando la vostra mousse o bavarese saranno ben solide sarà facilissimo sformarle
-La glassa può stare in frigo un paio di giorni, oltre è consigliabile congelarla, e al momento in cui si desidera usarla basterà farla scongelare in frigo, e poi dare una ripassata al microonde qualche secondo, mescolando, fino ad ottenere la giusta consistenza.
-Sbattete bene il contenitore che contiene la glassa in modo da eliminare più bollicine di aria possibili.
-Se la scaldate troppo aspettate che torni a temperatura (tra i 35°C 3 i 38°C) perché quando la versate sulla bavarese congelata, rischiate di rovinare la forma.
-Considerate i tempi quando desidererete versarla sulla vostra bavarese, poiché i passaggi con il microonde per riportarla alla giusta temperatura, vi porteranno via un po’ di tempo.
-Una volta che la vostra bavarese è pronta e avrete fatto scolare la glassa in eccesso sulla gratella, fornitevi di un bel palettone per torte per spostarla su un piatto da portata e rimettete in frigo un paio di ore a scongelare, fino a circa 30-45 minuti prima di servire, perchè le bavaresi si gustano fresche, non fredde, ma nemmeno troppo a temperatura ambiente.
-Probabilmente sia la glassa* (con questa dose rivestite perfettamente due Bavaresi come questa) che la Dacquoise vi avanzeranno, poco male, perchè la dacquoise avanzata l'ho lasciata nella sac-à-poche e messa in freezer. Mentre la glassa appena fatta l'ho divisa in due contenitori, messi in freezer e ne ho scongelata solo una parte, e vi assicuro che in freezer può essere conservata fino a sei mesi senza perdere nulla della sua bontà.




lunedì 20 giugno 2016

PIZZA NAPOLETANA AL PIATTO: Pizza Mortadella, scamorza fresca e pistacchi di Bronte- e Pizza con pomodorini ciliegino di Pachino, scamorza all'acqua, zucchine fritte e ricotta salata- PIZZA PIZZA PIZZA




            

      Scroll down for English version
 
Io e la pizza, la pizza ed io… credo sia la cosa che riuscirei a mangiare sempre durante tutto l’arco della giornata dall’alba alla mezzanotte inoltrata.
Io e a pizza, la pizza ed io, mai e dico mai avrei pensato che sarei riuscita a fare una pizza Napoletana al piatto a casa mia, perché non pensavo di avere il forno adatto (siamo sempre lì…ci vorrebbe il forno a pietra o a legna), ed infatti faccio sempre e con grandissimo successo la pizza diBonci ad alta idratazione.
Io e la pizza, la pizza ed io….. grazie ad Antonietta Golino  mi sono ritrovata a sfidare me stessa, la mia pigrizia, le mie paure sui tempi, i miei timori su un’impresa abbastanza impossibile. Studiare bene ed attentamente la ricetta che ci viene proposta, ed Antonietta in questo è stata magistrale, regalandoci la ricetta originale, come da disciplinare, per fare la Pizza Napoletana al piatto ho fatto tesoro e cari miei sono riuscita a sentirmi meglio di Tom Cruise nelle sua saga di “Mission Impossible”…io ho fatto la PIZZA NAPOLETANA AL PIATTO…… IOOOOOOOO….. e mi è piaciuta da impazzire, mi ha resa orgogliosa.


Alcune note prima di darvi la ricetta:
-La forza della farina è FONDAMENTALE, perché la quantità di lievito di birra(io ho usato il lievito di birra secco) è minima a livelli incredibili (eppur si muove, cavolo se si muove).
-L’acqua va oligominerale.
-La temperatura dell’ambiente è importante, quindi se c’è troppo caldo o troppo freddo, fate lievitare il vostro impasto dentro al forno spento, non subirà alterazioni di temperatura.
-la prima volta provate ad impastare a mano, ci vorrà forza e pazienza, ma solo così solo capendo come questo impasto deve essere “pronto” sarete in grado successivamente di poter fare uso di una planetaria.
-Abbiate pazienza nei tempi di lievitazione e di maturazione, perchè sono le cose fondamentali per la riuscita di un grande successo!!
-Quando stendete le pizze siate leggeri, usate i polpastrelli, prossima volta sarò sicuramente più “delicata”
-Antonietta spiega perfettamente come fare una pizza di fama mondiale anche a casa, anche nel forno di casa, anche senza pietra refrattaria, lasciatemi dire che io ne ho due (una presa a 2 dollari, e una presa qualche settimana fa al LIDL per 15 euro e sono soldi ben spesi, anche perché ci cuocio il pane e FA LA DIFFERENZA!!)
-Io ho usato un’ottima scamorza all’acqua fresca, che ha la consistenza di una favolosa mozzarella fiordilatte, ho sempre aggiunto questa nella seconda parte della cottura e i risultati potete vederli nelle foto.
- Per stendere le pizze ho sempre infarinato il piano di lavoro con della farina di semola di grano duro, perché quando mangio la pizza a me piace sentire quella “sabbia” sulle labbra.
- La temperatura del forno è importantissima, io ho la fortuna di avere un forno che arriva a 270°C con la funzione “Pizza, ma non demoralizzatevi, accendete il vostro forno anche un’ora prima con la pietra refrattaria dentro e apritelo solo per infornare e spostare le pizze.
-Per tenere il forno aperto il meno possibile, tenete tutti gli ingredienti pronti e tagliati, guardate i pizzaioli, in questi passaggi sono rapidissimi e teniamo presenti che i loro sono forni professionali con temperature altissime, e in 90 secondi hanno le pizze pronte.

 -PROVATECI, almeno una volta PROVATECI….

PIZZA NAPOLETANA AL PIATTO (Idratazione 55%)
Ingredienti
450 g di farina (W330-Molino Rossetto)
250 ml di acqua oligominerale a temperatura ambiente
12 g di sale
1/3 (un terzo) di lievito di birra secco (0.32 g)*


(ore 21.00)Prelevate dai 250 ml una tazzina dove scioglierete il sale.
Il resto dell’acqua versatelo in una ciotola capiente.
In una ciotola a parte setacciate per due volte la farina con il lievito di birra secco*(se usate livito di birra fresco ce ne vuole 1 grammo e va sciolto anche questo in acqua).
Il lievito di birra secco in bustine da 7 g... diviso in 7 e così ho 1 grammo, che poi divido in 3!!!

Iniziate ad aggiungere gradualmente e lentamente la farina setacciata nell’acqua, incorporandola man mano, quando avrete terminato la farina, aggiungete il sale sciolto in acqua, continuate ad amalgamare fino a raggiungere il “punto di pasta”. Il disciplinare dice che questa fase deve durare 10 minuti, a me è durata circa 7/8 minuti.
Ribaltate sul piano da lavoro (io di marmo assolutamente) e lavorate bene per almeno 20 minuti, a me ne sono serviti 25. Come ci consiglia Antonietta, non sottovalutate questo tempo: è estremamente necessario per ottenere un impasto non appiccicoso, morbido ed elastico e una pizza soffice e asciutta.
Piegate e schiacciate ripetutamente, poi all’avvicinarsi dei 20 minuti l’impasto diventerà morbido e sempre più cedevole e infine avrà un aspetto setoso.

A questo punto riporlo in una ciotola di vetro o porcellana, coprite con pellicola e lasciar lievitare per 2 ore (io ho lasciato che partisse la lievitazione e dopo circa un’ora ho riposto in frigo e lasciato maturare l’impasto per circa 15 ore).
(ore 13.00 del giorno dopo)Dopo la “maturazione” in frigo, prelevate la ciotola e mettetela a temperatura ambiente per due ore (qui da noi è arrivata l’Estate e in casa avevo circa 25°C).
(ore 15.00)Procedete alla staglio a mano.  Il disciplinare consiglia di ottenere dei panetti da un peso compreso tra i 180 e 250 g che corrispondono a tre/quattro panetti; dovendo usare un forno casalingo vi consiglio di ottenerne quattro. (io ho ricavato 3 panetti di circa 230 g cadauno)

Dentro un contenitore mettete un telo di cotone e riponete sopra a questo i panetti, senza infarinare, perché essendo un impasto ben incordato, non si attaccherà durante la lievitazione, coprite con un altro telo di cotone umido (era caldo e temevo che la superficie dell’impasto si seccasse inficiando la lievitazione)e lasciate quindi lievitare per altre 4/6 ore ( a me  sono servite 5 ½ ore) a una temperatura di 25°C (come previsto dal disciplinare).


(ore 20.15: pre riscaldate il forno alla massima temperatura, il mio forno ha proprio la funzione “pizza” e arriva a 270°C). Io ho due pietre refrattarie e ne ho messa una nell’ultima tacca del forno in basso e una nella prima in alto, ho infarinato le pietre con della farina di semola e ho chiuso il forno)
(ore 20.45) Su un piano di marmo infarinato con farina di semola di grano duro, iniziate a stendere il primo panetto di pizza, partendo dal centro ed usando solo i polpastrelli senza “rompere” le bolle di aria che si sono create durante la lievitazione. Formate il cornicione allargando delicatamente l’impasto, sollevando il disco di pasta dal piano di lavoro.


Stendete il primo disco di pizza su un piatto antiaderente da forno e condite la pizza. **
Appoggiate il piatto sulla refrattaria più bassa ed infornate per 5 minuti-
Nel frattempo preparate la seconda pizza.
Passati i primi 5 minuti, con l’aiuto di una pala da pizza (io ne ho una con manico cortissimo veramente comoda) passate la prima pizza sulla pietra refrattaria sopra, aggiungete la scamorza o mozzarella e nel piatto da forno della prima pizza poggiate il secondo disco di impasto, conditelo ed infornate sulla refrattaria in basso. Quando saranno passati 4/5 minuti la prima pizza sarà pronta e dovrete poggiarla subito su un piatto e passate la seconda sulla pietra refrattaria in alto, aggiungete la mozzarella e procedete la cottura per 4/5 minuti.
 (il disciplinare prevede 90 secondi di cottura in forno a legna).
 
PIZZA “GUSTOSA” con SCAMORZA ALL’ACQUA, MORTADELLA E PISTACCHIO DI BRONTE


1 disco di impasto di pizza Napoletana al piatto, di g 230 e del diametro di 30 cm
130 g di scamorza freschissima all’acqua tagliata a fette
3-4 fette di Mortadella
1 filo di olio extra vergine di oliva
Pepe nero macinato al momento
3-4 cucchiai di farina di pistacchio di Bronte
Granella di pistacchio di Bronte per decorare

Questa pizza va cotta per i primi 5 minuti in “bianco”, quando la passerete dal piano più basso del forno a quello più alto, aggiungete la scamorza, il pepe e il filo d’olio extra vergine.
**Quando sfornate la pizza e la mettete sul piatto spargete la farina di pistacchio di Bronte, la Mortadella e un po’ di granella di pistacchio e servite SUBITO!


PIZZA “ESTIVA” CON ZUCCHINE FRITTE, POMODORINO CILIEGINO DI PACHINO, RICOTTA SALATA E MENTA


1 disco di impasto di pizza Napoletana al piatto, di g 230 e del diametro di 30 cm
130 g di scamorza fresca all’acqua
10/12 pomodorini ciliegino di Pachino
1 zucchina verde tagliata a rondelle e fritta (io la preparo anche mezza giornata prima)
Ricotta salata (da grattugiare a filetti “grossi” al momento di servire)
5/6 foglioline di menta fresca
Pepe
Sale
Olio extra vergine di oliva

Una volta messo il disco di impasto sul piatto da forno, condite la pizza con i pomodorini di Pachino tagliati a metà, un pizzico di sale e il pepe ed infornate per 5 minuti sul piano più basso del forno.

Prima di passare la pizza al piano più alto del forno, aggiungete la scamorza e le zucchine.


Sfornate dopo circa 4 minuti e finite di condire con mentuccia fresca, ricotta salata e un giro di olio extra vergine di oliva e SERVITE caldo!


English version
I usually made homemade pizza cooked in iron pans, and never I tried to make the REAL Pizza as you can eat in Napoli....so Thank to Antonietta a very great woman I tried the original recipe in my electric oven...AND I WORKED!!!


PIZZA "NAPOLETANA"

1 lb Bread flour (Gold medal or King’s Arthur)
1 cup still water (250 ml)
2 ¼ tsp salt
1/6 tsp (1 Tadd) of dried active yeast

(21.00 pm)Take 3 Tbsp of the still water and in  a small cup dissolve the salt.
Sift the flour along with the dried active yeast, place it in a bowl .
Pour the rest of the water in a large bowl and start to add the sifetd flour with the dried active yeast.
Mix well and when flour is finished add the salted water.
 After 7/8 minutes work the dough for about 20 minutes (I needed 25 minutes to get a smooth dough)and  knead onto a  work surface (if you have a marble one it is PERFECT) folding it several times on itself, pushing the mixture without tearing it.
Transfer the dough to a bowl, cover with clingfilm and leave at room temperature for about 1 hour.
Put the bowl in the refrigerator for about 15 hours.
( 1.00 pm of the day after)Remove from the refrigerator and leave at room temperature for at least 2 hours. (in my room there were 25°C, that is the perfect temperature, sol during the Summer you may need half an hour less, but in the Winter you may need even one more hour).
On a work surface cut the dough into 3 pieces, make sofltly 3 balls and put them in a container with  a cotton towel on bottom  and cover with another dump cotton towel and let them rise 4-6 hours (I needed 5 ½ hours).
(8.15 pm) preheat ovento 500°F. (I put two pizza stones one at the lower floor and one at the higher floor.
(8.30) Make the first pizza, flour the work surface with semolina durum wheat flour, take a ball of risen dough and just using your finger tips make a disk, don’t push the dough, be soft, we need the air bubble inside the dough, we have to obtain a disk of 11.5 inches in diameter pizza (30 cm).

I put the pizza disk on a oven plates and I put the ingredients to season it.
You can choose your ingredients, but remeber to add cheese, or mozzarella just for the last 4-5 minutes of baking, because you can burn it.
Bake the first pizza on the lower pizza stone on the oven plates and cook for 5 minutes. In the meantime prepare the second pizza.
Move the first pizza and season with mozzarella cheese and let it cook on the higher pizza stone without any oven plate, where you have to put the second pizza and cook it for 4-5 minutes on the lower pizza stone.
Finish to season the ready pizza with ingredients like olives, or salami or whatever you prefer and SERVE HOT.

My two pizza were seasoned the firsta one with Mozzarella cheese, extra virgin olive oil, Mortadella and pistachios flour and black pepper. (I first bake the pizza for the first 5 minutes without any ingredients and jut add mozzarella cheese and extra virgin olive oil for the second part of baking).
The second one was made with cherry tomatoes (I put them on the pizza for the first 5 minutes with salt and balck pepper), for the second part I added mozzarella cheese and fried zucchini and before serving I added grated ricotta salata Cheese and fresh mint leaves
Serve HOT and enjoyyyyyyyyyyyyyyyy!

lunedì 2 novembre 2015

RAME di NAPOLI

 
 
                    Scroll down for English version
 
La storia "ipotetica" o più verosimile  delle Rame di Napoli ve la raccontai QUI qualche anno fa, ma che qui a Catania (ecredo un po' in tutta la Sicilia) la Festa più sentita sia quella del 2 Novembre, cioè quella della Commemorazione dei defunti credo di non averla mia raccontata.
Praticamente qui da noi è ancora usanza la notte tra il primo e il due Novembre far trovare dolci e giocattoli ai bambini, dicendo che sono i defunti della famiglia a portarli, non so da dove abbia preso origine questa tradizione, ma di solito poi per ringraziare si va tutti al Cimiterola mattina del 2 Novembre... sarà per far capire ai bambini l'importanza della commemorazione, sarà per rendere questa giornata meno triste, sta di fatto che a Catania,  usa ancora così e non mancano mai nelle vetrine e nei banconi di panifici pasticcerie e bar un'infinità di dolci come i Bersaglieri, le ossa di morto, i Totò e le rame di Napoli. Qui a Catania per esempio oggi le scuole sono chiuse proprio perchè è una Festa "sentita2, o così vorrebbe essere!
La ricetta l'ho leggermente modificata(ecco perchè la pubblico nuovamente) aggiungendo a quella di Agatella un po' di strutto, se girate sul web troverete un'infinità di ricette e varianti di questo dolce proprio tipico del Catanese, c'è chi mette burro, chi aggiunge uova.. a me questa versione piace molto perchè se penso a 100 anni... beh non credo venisse usato il burro e magari le uova le si utilizzava per altre ricette... ma il risultato vi assicuro che non è diverso...il profumo delle spezie, la morbidezza dell'impasto cotto...sono loro!!
Vi auguro un buon 2 Novembre, qua oggi è proprio Autunno, una di quelle giornate uggiose e fresche (non direi fredde, ancora per fortuna i giorni dell'Inverno sono lontani), c'è un vento potente che scombussola il mare grigio che vedo dal mio giardino... il mare brotola, il vento ulula e la pioggia è battente, direi che è la giornata giusta per restare al calduccio della cucina, impastare e accendere il forno!!



RAME DI NAPOLI  

500 gr farina 00
100 gr zucchero
100 gr cioccolato fondente fuso a bagno/maria
50 g di strutto
70 gr cacao amaro
8 gr ammoniaca per dolci
1 patata media lessa passata (120 g)
80 gr di miele
200 gr circa di latte intero
45 g di  marmellata di mandarini (o arance )
¼ cucchiaino di chiodi di garofano
20 gr di cannella

Preriscaldate il forno a 180° C .
Mescolate nella ciotola della planetaria (Io uso il KitchenAid) lo zucchero, con la farina, l’ammoniaca per dolci e il cacao amaro, aggiungete mescolando con il gancio K la patata lessa passata , il miele , la marmellata, lo strutto, la cannella e i chiodi di garofano. Amalgamate bene tutto e versate il cioccolato fuso e il latte. Otterrete  un composto morbido e  ben amalgamato, prendete due cucchiai bagnati e formate delle “quenelle” , oppure fate delle palline con le mani umide e schiacciatele, mettetele  su una teglia rivestita di carta forno.
Infornate a 180°C per circa 12-13 minuti . Fate raffreddare.

Per decorare :
Prendete 250 gr di cioccolato fondente (o bianco , quello che preferite, le rame originali sono con il cioccolato fondente) con una noce di burro e un cucchiaio di latte e fondete a bagno/maria.
Immergete la parte superiore delle Rame di Napoli nel cioccolato fuso e decorate con granella di pistacchi.

English version
 
Here in Italy we don’t have Halloween, but on the 1st of November we have All Saints Day (and it is vacation in all the country) and on the 2nd of November we “toast” our  relatives in Heaven (today we talk about “died people Day), but it is not vacation (till 30 years ago it was, because we  went to the cemetery to bring flowers and say payers, well in this period our cemeteries are so colourful and full of people). Here in Catania, where I live, instead it is still vacation, schools are closed, because there is a tradition, between the night of the 1st and the 2nd November “dead people” bring presents, toys and sweets to kids, so on the following morning they have to go to the cemetery to thank for presents. The typical sweets are Rame di Napoli (I alredy posted them but I changed something), Bersagleri, Totò and “bones” and in this periodo the windows of our bakeries and bars are full of them…. . Today is a very windy and rainy day…it is perfect to switch on the oven and to knead something delicious!!


RAME DI NAPOLI

2 cups all purpose flour
½ cup  sugar
¾ cup melted dark chocolate 
½ cup  unsweetened cocoa powder
1 ¼ tsp  ammonia for cakes powder
2 oz lard
1 medium potato boiled, peeled  and mashed
¼ cup of honey
Approximately ¾ cup  of whole milk
2  Tbsp of tanjerin jam (or oranges)
¼ tsp pinch of cloves
1 ¼ Tbsp cinnamon
Preheat oven at 350° F.

Mix sugar, flour, ammonia for  cake powder and cocoa powder, stir the mashed potatoes, honey, jam,, lard, cinnamon and cloves. Mix everything well and pour the melted dark chocolate and the milk. When you have a soft but well mixed mix, take two tablespoons wet and formed the "scoop" and put them  on a baking sheet lined with parchment paper.
Bake at 350°F  for about 12-13 minutes. Let  cool.

For chocolate sauce:
Melt in double boiler 1 cup of dark chocolate with a Tbsp of milk and 1 Tbsp of butter.
Cover the “rame di Napoli” e sprinkle some pistachio flour!
ENJOY