venerdì 25 gennaio 2019

TORTA DI CAROTE




La settimana scorsa o giù di lì Pasqualina, la nostra THE RECIPE-TIONIST di questo mese, pubblica le foto di una torta che già solo a guardarla rende felici. E non c’è stata altra scelta che rifarla quasi subito, anzi vi dirò che aspettando amici nel pomeriggio del sabato seguente per le nostre prove di ballo (poi vi racconterò) ho dovuto aspettare qualche giorno per poter provare questa ricetta e fremevo, non chiedetemi perché, ma fremevo come un bambino che passa davanti all’albero di Natale e vede già qualche pacchetto ben confezionato e freme per aprirlo, ma non può.
Fatta la torta che è di una semplicità assurda, messa nel piatto da portata, una volta a tavola per essere servita è stata la rivelazione dell’anno, complimenti a non finire e qualcuno che ha cominciato a dire di non assaggiarla, perché doveva essere tutta sua. Beh considerando che è veramente una passeggiata prepararla, so già cosa portare alle prossime prove di ballo. Ora è così soffice e umida che accompagnata con una crema di lato potrebbe essere deliziosa anche per un dopo cena, insomma io la trovo un passepartout eccezionale, dalla colazione, al tè ad un dopo pasto. E beh se non mi credete, almeno provatela. Capirete perché fremevo a farla quanto prima.


TORTA DI CAROTE  di Pasqualina Filisdeo
Per l'impasto

300 g di farina di mandorle
300 g di carote crude, grattugiate
300 g di zucchero semolato
4 uova intere
80 g di farina 00
30 g di olio di semi
1 bustina di lievito per dolci (16 g)
1 arancia, buccia grattugiata (o come ho fatto io 4 scorze di arance candite)
1 limone, buccia grattugiata
un pizzico di sale
1 punta di cucchiaino di semi di vaniglia
½ cucchiaino di estratto di vaniglia (facoltativo)

Pelate le carote, pesatele e tritatele con l’aiuto di un cutter, io ho usato il Bimby, a cui ho aggiunto lo zucchero e frullato tutto pochi secondi. Se usate le scorze di arance candite, vanno  frullate insieme alle carote e allo zucchero.
Versate le carote grattugiate con lo zucchero in una ciotola e aggiungete la farina di mandorle, gli aromi e per ultimo le uova e l’olio, mescolate bene con un cucchiaio di legno. Formata la pastella incorporate anche la farina 00 precedentemente miscelata al lievito e passata al setaccio.
Preriscaldate il forno a 190°C.
Imburrate ed infarinate uno stampo da 24/26 cm di diametro e versare il composto.
Cuocete a 190°C  per i primi 10 minuti, a 180°C per altri 45 minuti circa. Fate sempre la prova stecchino per verificare la cottura. Deve risultare asciutto.


Una volta fatta raffreddare, sformate e spolverate con zucchero a velo.
Si mantiene perfettamente morbida e “moist” (umida) anche 3 giorni (oltre la torta non ci è arrivata).

mercoledì 23 gennaio 2019

STRUDEL SALATO AI BROCCOLETTI E SPECK




Ricetta facilissima e velocissima, che si può preparare davvero in meno di un’ora e mezza, se poi si ha l’impasto ponto e i broccoletti già sbollentati, diventa davvero un gioco da ragazzi.
Un paio di sere a cena da carissimi amici abbiamo mangiato benissimo e tantissimo e a cena quasi terminata la padrona di casa si ricorda che aveva uno strudel salato preparato da sua sorella per noi, e niente eravamo troppo sazi, così ne ha dato un bel pezzo da portare a casa per l’indomani e appena scaldato in forno ho avuto una folgorazione per quanto mi è piaciuto, incluso l’impasto.
Insomma ho chiesto subito la ricetta e via whatsapp mi è arrivato un link de “la Cucina Italiana”,  alla prima occasione ho dovuto rifarlo e le persone a cui l’ho offerto è piaciuto tanto.
In rosso trovate le mie modifiche e aggiunte, perché farà ridere ma io il Gruyère non sono riuscita a reperirlo, ma nonostante io abbia cambiato qualcosa assicuro che la bontà non ne ha risentito.


STRUDEL SALATO AI BROCOLETTI E SPECK 

Per l’impasto**
150 g di farina
70 g di burro a temperatura ambiente
1 uovo
1 pizzico di sale
2 cucchiai di acqua fredda

Per il ripieno
500 g broccoletti
150 g formaggio Emmenthal (la ricetta originale parla di Gruyère)
50 g di Pecorino grattugiato
100 g Speck Alto Adige Igp a fette
1 cucchiaio di olio extra vergine di oliva
1 spicchio di aglio
1 tuorlo
sale pepe

Impastate la farina con il burro, l’uovo, un pizzico di sale e 2 cucchiai di acqua, fino a ottenere un composto elastico; scaldate una casseruola sul fuoco e, quando è ben calda, ponetela sopra l’impasto capovolta, senza che lo tocchi; lasciate riposare per 15’. *

Mondate i broccoletti, divideteli in pezzi e lessateli in acqua bollente salata per 6-7 minuti, quindi rosolateli in una padella con un cucchiaio di olio extra vergine di oliva, lo spicchio d’aglio e una macinata di pepe per 3-4 minuti. Versateli in una ciotola con i formaggi e frullate( io ho usato il Bimby, ma va benissimo anche un frullatore ad immersione).
Pre riscaldate il forno  a 190°C.
Infarinate il piano di lavoro con un po’ di farina; stendete l’impastocon un mattarello, tirandolo finché non risulterà un rettangolo quasi trasparente, ribaltatelo su un canovaccio pulito e quindi distribuitevi le fette di speck al centro per tutta la lunghezza, mettetevi sopra il ripieno di broccoletti e arrotolate lo strudel, aiutandovi con il canovaccio.

Chiudetene le estremità e togliete le eccedenze di pasta alle estremità e chiudete lo strudel a forma ciambella; rinforzate il punto di giunzione con un po’ di impasto spennellato di acqua. Trasferite la ciambella dal canovaccio su una teglia rivestita di carta da forno, con l’aiuto di una pala. Mescolate un tuorlo e spennellatelo sulla ciambella e infornatela a 190 °C per 30 minuti circa.
Servite tiepido.


NOTE:
*-io ho scaldato un’insalatiera con acqua nel microonde, svuotata, asciugata e coperto con il contenitore caldo l’impasto.
** l’impasto si può fare anche un giorno due prima, basta chiuderlo in pellicola per alimenti e conservarlo in frigo. Sarà sufficiente tirarlo fuori dal frigo un paio d’ore prima e fare l’operazione di coprirlo con il contenitore caldo 15 minuti prima di stenderlo.


Non ribaltate la ciambella prima di cuocerla, lasciate la chiusura dell'impasto sopra, se no vi si potrebbe rompere la superficie come è accaduto a me, anche se comunque il risultato non è stato inficiato.

lunedì 14 gennaio 2019

BAVARESE DI PISTACCHIO con GLASSA al CIOCCOLATO BIANCO di Antonio Bachour



Non vedevo l'ora di pubblicare questo "orgoglio di pasticceria" figlio di questa Bavarese al cioccolato bianco di Bachour. Le dosi del pistacchio me le sono "create" io perchè non avevo riferimenti, quindi sono andata a gusto e devo dire che l'esperimento è riuscitissimo e lo rifarò.
Lo stampo è sempre lo stesso, ma devo ammettere che lo trovo così bello nel risultato che faccio fatica ad immaginare di usarne un altro, ma prima o poi ci proverò Promesso.
Può sembrare lunga come preparazione, ma invece non solo non lo è, ma c'è la possibilità di fare tutto prima ed in tempi diversi, quindi lo reputo anche un dolce di quelli "comodi" e che assicurano una gran bella figura con ospiti ed amici.
Insomma provare per credere.



BAVARESE AL PISTACCHIO di Bronte (liberamente tratta da QUI)


6 g di gelatina in fogli

125 g di latte intero 

100 g di cioccolato bianco (di ottima qualità) in pastiglie (o tritata)

100 g di pasta di pistacchio pura (da non confondere con le creme dolci) Siciliano

185 g di panna fresca (semi montata)


Ammollate la gelatina in acqua fredda  e poi strizzatela e mettetela da parte.
Portate il latte a bollore e scioglieteci dentro la gelatina, mescolando. Versate nel latte bollente la cioccolata e mescolate bene fino a farla sciogliere molto bene.
Aggiungete e mescolate la pasta di pistacchio, amalgamando bene il tutto, aiutandovi con un frullatore ad immersione per pochi secondi. 
Fate raffreddare fino a 30°C.
Nel frattempo montate la panna, molto morbida, mescolate tutto insieme con una spatola morbida.
Versate la mousse nello stampo (io ho usato uno stampo da 16 cm di diametro in silicone ovviamente) e poggiateci sopra il disco di Dacquoise al pistacchio.
Mettete lo stampo su un piatto, per avere più stabilità e coprite con pellicola trasparente e trasferite nel freezer per almeno 24 ore(potrete preparare la bavarese anche due settimane prima).



GLASSA AL CIOCCOLATO BIANCO  di A. Bachour *



19 g di gelatina in fogli

125 g di acqua

225 g di zucchero semolato

225 g di glucosio

225 g di cioccolato bianco (Bachour usa il Valrhona Ivoire- io un ottimo cioccolato in pastiglie)

160 g di latte condensato

90 g di glassa neutra (io ho usato una gelatina neutra)




Idratate i fogli di gelatina in acqua fredda.
E nel frattempo  versate l’acqua, lo zucchero il glucosio in una pentola antiaderente e portate a bollore. A questo punto aggiungete la gelatina strizzata e la glassa neutra. Versate il latte condensato e mescolate bene finché tutto sarà liscio ed omogeneo.
Versate il composto sul cioccolato bianco precedentemente spezzettato e mescolate con il frullatore ad immersione.
Filtrate due volte al setaccio a maglia finissima, così da eliminare le bolle presenti, coprite a contatto con pellicola trasparente e mettete in frigo per una notte. 
Il giorno dopo scaldate al microonde ed usate la gelatina intorno ai 35°-38 C. (vedi NOTE sotto)

ASSEMBLAGGIO

Portate la glassa a temperatura tra i 35°-38°C e tirate fuori la bavarese dal freezer e sformatela dallo stampo e appoggiatela su una gratella dove avrete messo sotto un vassoio, per poter recuperare la glassa e non rischiare di combinare un pasticcio sul piano di lavoro.
Versate sopra la glassa, fatela scolare bene. Spostate la bavarese su un piatto da portata e riponete in frigo, almeno un paio d’ore, e poi mettetela a temperatura ambiente 45-30 minuti prima di servire.

Decorate a vostro gusto, a seconda dello stampo che utilizzerete. Io ho semplicemente usato della farina di pistacchi e due tre pistacchi di Bronte interi.


NOTE

-Lo stampo non va unto, essendo in silicone quando la vostra mousse o bavarese saranno ben solide sarà facilissimo sformarle
-La glassa può stare in frigo un paio di giorni, oltre è consigliabile congelarla, e al momento in cui si desidera usarla basterà farla scongelare in frigo, e poi dare una ripassata al microonde qualche secondo, mescolando, fino ad ottenere la giusta consistenza.
-Sbattete bene il contenitore che contiene la glassa in modo da eliminare più bollicine di aria possibili.
-Se la scaldate troppo aspettate che torni a temperatura (tra i 35°C 3 i 38°C) perché quando la versate sulla bavarese congelata, rischiate di rovinare la forma.
-Considerate i tempi quando desidererete versarla sulla vostra bavarese, poiché i passaggi con il microonde per riportarla alla giusta temperatura, vi porteranno via un po’ di tempo.
-Una volta che la vostra bavarese è pronta e avrete fatto scolare la glassa in eccesso sulla gratella, fornitevi di un bel palettone per torte per spostarla su un piatto da portata e rimettete in frigo un paio di ore a scongelare, fino a circa 30-45 minuti prima di servire, perchè le bavaresi si gustano fresche, non fredde, ma nemmeno troppo a temperatura ambiente.
-Probabilmente sia la glassa* (con questa dose rivestite perfettamente due Bavaresi come questa) che la Dacquoise vi avanzeranno, poco male, perchè la dacquoise avanzata l'ho lasciata nella sac-à-poche e messa in freezer. Mentre la glassa appena fatta l'ho divisa in due contenitori, messi in freezer e ne ho scongelata solo una parte, e vi assicuro che in freezer può essere conservata fino a sei mesi senza perdere nulla della sua bontà.




domenica 13 gennaio 2019

DACQUOISE AL PISTACCHIO di BRONTE di DI CARLO



DACQUOISE AL PISTACCHIO di Di Carlo (liberamente tratta da QUI)

125 g di albume a temperatura ambiente
1,2 g di cremor tartaro
50 g di zucchero semolato
75 g di zucchero a velo
100 g di farina fine di pistacchi (io di Bronte ovviamente)

Preriscaldate il forno ventilato a 200-220°C.
Mescolate lo zucchero semolato con il cremor tartaro.
Nella ciotola della planetaria (io uso il KitchenAid) con la frusta a filo montate gli albumi e appena inizia a schiumare unite a pioggia lo zucchero con il cremor tartaro; montate fino a consistenza stabile e cremosa. Nel frattempo setacciate lo zucchero a velo con la farina di pistacchi. Aggiungete le polveri alla montata di albumi, e mescolate delicatamente con una spatola di silicone.
Stendete il composto, con l'aiuto di una sac-à-poche su carta forno (io ci ho fatto due dischi di 14 cm di diametro) con bocchetta da 1,5 cm di diametro.
Infornate a sportello (valvola ) aperto, mettendo il manico di un cucchiaio di legno tra lo sportello e il forno, per circa 20-25 minuti, fino a colorazione!
Fate raffreddare e potete conservarla in una scatola di latta con carta forno per un paio di giorni.
N.B. La Dacquoise si può congelare nella sac-à-poche ed adoperare all'occorrenza.



venerdì 11 gennaio 2019

PASTA con PATATE e PISELLI



Con l'anno nuovo finiscono anche le feste che ci portano a dire prepotentemente "da lunedì dieta", che poi in realtà dopo averlo detto già ci pentiamo di averlo anche pensato. E allora la scusa per cercare una ricetta da preparare che faccia da "piatto unico" è che a Gennaio fa freddo e si dà largo sfogo a zuppe e minestre, che non sono necessariamente dietetiche, siamo onesti!
Detto ciò, io ho preparato una banalissima minestra di piselli che una volta erano freschi, ma che ho congelato in sacchetti per alimenti, proprio per portarmi un po' di bella stagione nei piatti dell'Inverno con patate che nella mia cucina difficilmente mancano.
Si può pensare davvero ad un piatto unico, se si riflette sul fatto che c'è la presenza di un po' di pancetta e una spolverata di Parmigiano Reggiano, e poi sono sincera in questi giorni dove l'Inverno si sta facendo sentire tanto anche qui nella soleggiata Sicilia, una scodella di pasta patate e piselli dà conforto.



PASTA PATATE E PISELLI
(per 2 perone)

80 g tubetti
200 g di pisellini
2 patate medie sbucciate e tagliate a cubetti
1 cucchiaio di pancetta dolce a cubetti
1 cucchiaio di olio extra vergine di oliva
sale
1 spicchio di aglio
Acqua bollente
Parmigiano Reggiano
pepe nero macinato al momento

Rosolate lo spicchio d'aglio in un tegame con l'olio extra vergine di oliva. Aggiungete la pancetta e dopo un paio di minuti versate i piselli e le patate, aggiungete un bicchiere d'acqua bollente, un po' di sale e lasciate cuocere. Potrebbe servire altra acqua, quindi tenetene un po' al caldo in un pentolino.
Quando le patate cominceranno ad ammorbidirsi versate la pasta, mescolate e versate acqua bollente che superi di due dita il livello della pasta stessa e fate cuocere. Assaggiate di sale e controllate la cottura. A noi piace al dente. Una volta cotta, macinate un po' di pepe nero se lo gradite e servite con una spolverata di Parmigiano Reggiano.

Enjoy


mercoledì 9 gennaio 2019

THE RECIPE-TIONIST di GENNAIO-FEBBRAIO 2019 è:


Eccoci qua con un anno nuovo e un THE RECIPE-TIONIST nuovo.
Le mie intenzioni per questo 2019 sono di riprendere il Blog, almeno in maniera costante, e conoscendomi posso solo dire " ai posteri l'ardua sentenza"!
Invece una cosa certa c'è ed è THE RECIPE-TIONIST, grazie a Valentina di Profumo di Limoni anche nel periodo scorso ha avuto un buon successo e quindi non mi resta che lasciare a lei la parola per farvi sapere i cinque finalisti prima e il vincitore dopo:

"Che vi devo dire? Ho vinto per ben due volte il The Recipe-tionist, e nonostante il fatto che in un anno vi siate dovute sorbire per ben due volte le mie ricette, ho avuto parecchia partecipazione anche a questo giro. Ci sono stati degli assenti per i quali mi è dispiaciuto, ma spero che continueranno a giocare a questo gioco sano, fatto di condivisione e non di competizione. Ho quasi iniziato l’anno con voi (marzo e aprile) e lo chiudo con voi, con quelle che credo siano le giuste nomination per poter dare vitalità, varietà e seguito al The Recipe-tionist.

Se avesse avuto tempo credo che Luisa avrebbe rifatto volentieri tutte le ricette del mio blog, e malgrado gli Open Days per scegliere la futura scuola di Mario, festicciole, recite e il doppio lavoro con l’Elfo, è riuscita lo stesso a preparare diverse ricette per questa sua partecipazione entusiastica a The Recipe-tionist. La scelgo però per i taralli di mia nonna, per il modo in cui, con estremo tatto, mi ha chiesto se poteva rifarli, avendo scelto una ricetta intima e del cuore. E non ultimo il fatto che i taralli, non troppo dolci, siano piaciuti anche a Mario.

Cecilia è una mamma, una atleta, una insegnante e una blogger, e riesce sempre a trovare il tempo di fare tutto e farlo bene. Mi ha onorata con una ricetta che avevo addirittura dimenticato di aver inserito nel blog, il pollo all’arancia, scrivendo un post con uno di quei fatterelli del ricordo che piacciono tanto a me. In debito con Cecilia per non aver ancora pubblicato la ricetta del Tikka Masala che le sue figlie amano tanto e che lei non ha ancora preparato perché aspetta me (ho il blocco dello scrittore e mi prendo un mesto sabbatico), la nomino volentieri tra i miei prescelti.



Pasqualina Filisdeo, che partecipa per la prima volta al The Recipe-tionist, con due ricette di polpette. La scelgo però per le Polpette di Melanzane, perché nonostante in casa sua si detengano il matterello d’oro e la cucchiarella di platino per la vera cucina napoletana, ha rifatto la versione con le melanzane lesse della mia famiglia, chiamandomi a casa entusiasta per il risultato ottenuto e addirittura dicendomi che faranno parte di uno dei suoi prossimi leggendari buffet.

18.Far Breton di castagne con Prugne ed Albicocche di Fritto misto di Laura:
Così come Pasqualina, anche Laura è al suo primo The Recipe-tionist, e anche se il mese di Dicembre è sempre concitato per tutti, (figuriamoci per lei che viene invitata ad ogni evento food del milanese per i suoi famigerati reportages) lei è riuscita ad esserci, con una frase che mi ha fatta sorridere “Se Valentina chiama, io gioco al The Receptionist”. Grazie Laura, devo provare la tua versione con castagne e albicocche.

Nomino Katia perché racchiude in sé il motivo per cui ho nominato Laura, ossia i mille impegni in campo food e privato eppure riesce a farcela sempre, e poi per la scelta dei taralli dolci di mia nonna. Li ha presentati innanzitutto nella scatola di latta nella quale lo scorso anno ha ricevuto i miei biscotti per lo Swap delle Pie Donne del 2017, ma ha scelto addirittura di inserirli nelle scatole di biscotti per la sua partecipazione al Cookie Swap del 2018, inviandoli alle sue destinatarie.".

E con grande piacere vi comunico che THE RECIPE-TIONIST di Gennaio-Febbraio 2019 è:


                               Pasqualina in Cucina 




con le POLPETTE DI MELANZANE DI ZIA NORA


Ora Pasqualina ed io vi aspettiamo con le vostre ricette qui, dal 15 Gennaio al 15 Febbraio 2019.
Per le regole del THE RECIPE-TIONIST andate QUI come sempre.

Mentre per le ricette di Pasqualina avrete due indirizzi dove cercare, poichè Pasqualina sta facendo trasferimento delle ricette dal vecchio blog a quello nuovo, quindi spulciate QUI e QUI.

BUON ANNO a TUTTI E BUON DIVERTIMENTO con THE RECIPE-TIONIST


Le vostre Ricette

1.Canestrelli di Ricettelle di Luisa



2.Polpette di spinaci e nociole su rema di Gorgonzola di Pixelicious di Sara


3.Zeppole di San Giuseppe di Ricettelle di Luisa


4.Sfogliatine al tonno di Monersino di Profumo di limoni di Valentina


5.Saccottini alla Ravellese di Profumo di limoni di Valentina


6.Frollini montati Viennesi di Ricettelle di Luisa


7.Mini piadine di Montersino (prima) di Profumo di Limoni (poi) di Valentina


8.Torta alle carote di Cake's amore di Patrizia


9.Gattò di patate di Le ricette di Luci di Lucia


10. Torta di carote di Profumo di limoni di Valentina