lunedì 30 settembre 2019

CUCUZZATA- confettura di zucchina lunga siciliana

                                   
La CUCUZZA qua da noi (Sicilia) è la zucca o la zucchina lunga siciliana (Lagenaria longissima), conosciuta anche con i nomi di zucchetta da pergola o zucca serpente di Sicilia, è una specie erbacea appartenente alla famiglia delle Cucurbitacee.



Questo ortaggio, estivo, è famoso per due-tre ricette tipicamente Siciliane, la Minestra con i tenerumi , che sono le foglie più tenere della pianta, e la "Cucuzzata", una confettura utilizzata moltissimo nella pasticceria dell'isola, o candita sempre per i magnifici dolci Siciliani.
Una settimana fa, in un antico Monastero di clausura di Palermo, ora diventato Museo sono entrata nel laboratorio di pasticceria, aperto al pubblico e oltre ad assaggiare alcuni degli irresistibili dolcini, ho acquistato un libro con alcune ricette tramandate dalle suore di vari Monasteri della città, che erano numerosissimi a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo. Attirata da alcune ricette mi ritrovavo spesso l'uso di questa confettura di zucchina lunga, e la fortuna ha voluto, che qua da noi sia ancora Estate e se ne trovino ancora sulle bancarelle del mercato, anche se sono consapevole del fatto che siamo ormai agli sgoccioli. 
Non ci ho pensato due volte, le ho comprate ed eseguito la ricetta che ho trovato sul libro "I segreti del Chiostro- Storie e ricette dei Monasteri di Palermo" -Il Genio editore.

Facilissima da fare, questa è stata una prova, ma per la prossima Estate ne comprerò almeno il triplo, così da poter fare qualche vasetto in più da regalare alle amiche del "Continente" che hanno sicuramente più difficoltà a reperire questa zucchina, anche se secondo me in stagione si riesce a trovare, perchè ci si fanno anche ottime zuppe fredde con pomodori freschi.



CUCUZZATA (da "I segreti del chiostro"- Il Genio ed.) ricetta del Monastero di Santa Caterina
(in rosso le mie aggiunte o modifiche)

1 kg  di zucchine lunghe (al netto)
800 g di zucchero
1 cucchiaio di succo di limone
1 pizzico di cannella in polvere

Lavate le zucchine, con un pelapatate eliminate la buccia, eliminate la parte centrale con i semini, e tagliatele a tocchetti.



Scottate in abbondante acqua salata per qualche minuto dal bollore, scolate e lasciatele nello scolapasta coperte da un panno di cotone con un peso sopra tutta la notte (il libro dice 24 ore, ma io le ho lasciate circa 12 ore).



Tritate le zucchine, ponetele in una casseruola con lo zucchero ed il succo di limone. Mescolate con un cucchiaio di legno e fate cuocere a fuoco moderato, per circa un'ora, o fino a quando ha raggiunto la giusta consistenza, (io faccio la prova del piattino, cioè verso una goccia di confettura e giuro in verticale il piatto e se non scivola giù la confettura è pronta), aggiungete il pizzico di cannella e mescolate.
Versatele subito nei vasetti di vetro sterilizzati, chiudete e girate a testa in giù dentro una contenitore e copriteli con una coperta e lasciateli così fino a che non si raffreddano ( tutta la giornata o notte).



Tra un paio di mesi vi mostrerò come la utilizzerò. 


Enjoyyy!!!




giovedì 26 settembre 2019

SPAGHETTI con PESTO di POMODORINI SECCHI, MANDORLE e CAPPERI



Questo pesto di pomodorini secchi è tanto semplice e può apparire tanto estivo, quanto in realtà adatto ad ogni stagione, proprio per la presenza dei pomodorini secchi e delle mandorle, e quindi risulta un ottima cosa da preparare anche al volo all'ultimo minuto. Se però conservato con olio extra vergine di oliva e chiuso bene in un vasetto lo si può preparare anche uno o due giorni prima.
Io ho la fortuna di poter utilizzare fantastici ingredienti come i pomodorini ciliegino secchi di Pachino, le mandorle di Avola ed i capperi di Lipari, tutti prodotti Siciliani di eccellenza in effetti!
E comunque poichè sono tutti ingredienti che si conservano bene, questo pesto porterà il bel sole estivo anche nei periodi di freddo e giornate grigie.



SPAGHETTI con PESTO di POMODORINI SECCHI, MANDORLE e CAPPERI
per 4 porzioni

320 g di spaghetti
250 g di pomodorini secchi
50 g di mandorle pelate
2 cucchiai di capperi
4 cucchiai di olio extra vergine di oliva
sale
pepe nero
foglioline di basilico

Ammollate i pomodorini un paio di minuti in acqua calda, strizzateli e poggiateli su un panno asciutto
Mentre portate ad ebollizione l'acqua in una pentola capiente per cuocere gli spaghetti, in un contenitore alto e stretto versate i pomodorini, il basilico, le mandorle, i capperi, il pepe e l'olio e con un frullatore d immersione frullate bene tutto, ripetutamente. Assaggiate di sale e se serve aggiungetene.
Probabilmente l'acqua della pasta avrà iniziato a  bollire salatela e versate gli spaghetti, cuoceteli al dente, e versate nel contenitore del pesto 3-4 cucchiai di acqua di cottura della pasta e frullate bene.
Appena gli spaghetti sono cotti, scolateli e conditeli con il pesto.
Servite subito on qualche fogliolina di basilico come decorazione.


Enjoyyy!!!

martedì 24 settembre 2019

RUOTA DI PESCE SPATOLA con PINOLI, UVETTA e FINOCCHIETTO SELVATICO


Il pesce Spatola o Sciabola fa ancora bella mostra di sè e del suo lucente colore argento sui banchi della Pescheria ed era già da un po' che desideravo servirlo a "ruota", ossia condito poi arrotolato come una "girella".
Avevo visto la sua della Vigilia di Natale e mi sono liberamente ispirata.
Se non avete voglia di sfilettarvi il pesce chiedetelo direttamente al vostro pescivendolo di fiducia e sarete già a metà strada, e come si dice? "Chi ben comincia è a metà dell'opera!".
In questa ricetta ho messo profumi molto Siciliani come il finocchietto selvatico e il Marsala.
Servito per una cena di pesce con le melanzane al forno come contorno è stato molto gradito, la cottura ed i suoi tempi l'hanno lasciato morbido e mi sa che visto che qua da noi fa ancora un caldo umido notevole, e che le cene le facciamo in giardino, potrei ripetere a breve, magari facendo una piccola ruota solo per due, perchè con questa in foto ci abbiamo mangiato in 10.


RUOTA DI PESCE SPATOLA con PINOLI, UVETTA e FINOCCHIETTO SELVATICO

2 kg di pesce Spatola, sfilettato 
400 g di pangrattato
50 g d pinoli
200 g di uva passa
5-6 rametti di finocchietto selvatico
2 cucchiai di capperi tritati finemente
Marsala
olio extra vergine di oliva
1 cipolla piccola rossa
sale 
pepe
4 cucchiai di vino bianco
succo di 1 limone
aceto di vino bianco
2 cucchiai di Pecorino Siciliano grattugiato

Controllate che i filetti di pesce Spatola siano puliti dalle lische, ed in caso provedete ad eliminare le spine.
Mettete in una ciotolina ad ammollare l'uvetta passa nel Marsala. Tagliate finemente la cipolla e poi fatela appassire in una padella con abbondante olio extra vergine di oliva. Quando la cipolla sarà morbida versate il pangrattato e fatelo insaporire per un paio di minuti. Mescolate ed aggiungete con fuoco dolce i pinoli, il finocchietto tritato finemente, l'uvetta strizzata, il sale, il pepe, un paio di cucchiai di aceto ed il succo di limone, mescolate. Spegnete il fuoco e aggiungete il Pecorino grattugiato e i capperi dissalati e tritati finemente e mescolate bene e mettete da parte. Questo ripieno deve risultare molto umido e morbido.



Stendete il primo filetto sul piano di lavoro e spargeteci  sopra il ripieno,  pressatelo bene e arrotolatelo e preparate il secondo filetto allo stesso modo e arrotolatelo sul primo, mentre preparate gli altri due filetti rimasti tenete uniti i primi due aiutandovi con uno spiedino di legno. Terminato il lavoro, compattate bene e chiudete aiutandovi con due spiedini di legno e poggiate su una teglia rivestita di carta forno ( questo perchè così quando sarà pronto vi agevolerà per spostare la vostra ruota su un piatto da portata).
Cospargete il ripieno rimasto, pressatelo e irrorate con olio d'oliva extra vergine ed infornate, con forno caldo a 200°C e lasciate cuocere circa 30-35 minuti.
Come dice Alessandra, se inserendo uno spiedino al centro della ruota noterete che il pesce è morbido vuol dire che è pronto.


Enjoyyy!!!

venerdì 20 settembre 2019

QUICHE di ZUCCHINE e GAMBERI



Questa quiche è una cosa "goduriosa" all'ennesima potenza, per chi ovviamente ama i gamberetti.
Avendo poi una scorta di Pasta Brisèe pronta in freezer sarà sufficiente andare in pescheria ed acquistare dei gamberetti freschissimi con delle belle zucchine, che da noi ancora si trovano molto buone.
Servita con un aperitivo o per aprire una cenetta a base di pesce la bella figura con i propri ospiti è assicurata, ma considerando che il meglio di sè lo dà a temperatura ambiente è validissima anche da portare a qualche picnic o ad un "porta-party" da amici.
Questa è una Quiche e non una torta salata, perchè nella preparazione del ripieno abbiamo la presenza dell'appareil che è il mix che si fa con panna o latte e uova e che si versa a finitura della quiche prima di infornarla.

QUICHE di ZUCCHINE e GAMBERI

Pasta Brisèe di Michel Roux 
500 g di gamberetti freschi
2-3  cucchiai di olio extra vergine di oliva
sale pepe nero
prezzemolo
1 spicchio d'aglio
2 zucchine medie
100 g di formaggio Emmental tagliato a fettine sottili
200 ml di panna fresca
1 uovo


Stendete e cuocete in bianco la pasta Brisèe e nel frattempo cuocete le zucchine lavate e mondate, e tagliate a rondelle, in una padella con un filo d'olio e del pepe nero. Quando saranno tenere togliete dal fuoco e mettete da parte.
Sgusciate e pulite i gamberetti. In una padella fate rosolare l'olio con lo spicchio d'aglio e versate i gamberetti, mescolate, aggiungete un pizzico di sale ed il pepe e fate cuocere un paio di minuti non di più. Mettete il prezzemolo tritato finemente, eliminate lo spicchio d'aglio e mescolate bene.
Prendete la teglia con la pasta Brisée cotta in bianco, mettete sul fondo le fettine di Emmental, a seguire le zucchine, coprite con i gamberetti, ma non buttate via il sughetto che avranno prodotto in cottura.
Preriscaldate il forno a 190°C.
Preparate l'appareil montando leggermente la panna e poi aggiungendola all'uovo sbattuto con sale e pepe. Versate sui gamberetti ed infornate per circa 20-25 minuti.



Io di solito uso teglie con fondo amovibile, in modo che riesco poi a sformare le mie quiche senza problemi. Servite tiepida o a temperatura ambiente.


Enjoyyy!!!

martedì 17 settembre 2019

PASTA BRISÉE di MICHEL ROUX



Questa che segue è la ricetta della Pasta Brisée FRANCESE, perchè noi in Italia la Brisée la facciamo senza la presenza dell'uovo, infatti da noi questa è più comune chiamarla Pasta Frolla salata. QUI trovate la versione della Brisée Italiana senza uova, ma se non l'avete mai fatta quella Francese ve la consiglio perchè si lavora benissimo, ha una elasticità che dà proprio una bella impressione nello stenderla.
Ho pensato di fare un post apposito per questa ricetta, perchè sta alla base di quasi tutte le mie preparazioni di torte salate e quiche, e desideravo avere un link a cui "aggrapparmi" ogni volta che faccio qualche ricetta nuova!!!



PASTA BRISÉE di Michel Roux (da "Frolla&Sfoglia" ed. Tommasi)

250 g di farina
150 g di burro, tagliato a pezzettini e leggermente ammorbidito
1 cucchiaino di sale
Un pizzico di zucchero
1 uovo
1 cucchiaio di latte freddo

Versate la farina a fontana sul piano di lavoro. Mettete al centro il burro, il sale, lo zucchero e l’uovo, poi mescolateli e lavorateli con la punta delle dita.



Incorporate piano piano la farina, lavorando delicatamente l’impasto finché assume una consistenza grumosa.


Aggiungete il latte e incorporatelo delicatamente con la punta delle dita finché l’impasto comincia  a stare insieme.
Spingete lontano da voi l’impasto con il palmo della mano, lavorando di polso, per 4 o 5 volte, finché è liscio. Formate una palla, avvolgetela nella pellicola e mettetela in frigo fino all’uso.


-La Pasta Brisée si conserva benissimo in un contenitore a chiusura ermetica, per una settimana in frigo e fino a tre mesi in freezer.

RIVESTIRE UNA TORTIERA    
        
-Infarinate leggermente il piano di lavoro (meglio se di marmo) e il mattarello. Stendete la pasta con colpi leggeri e pressione regolare, ruotandola di 90° e girandola di tanto in tanto, per evitare che attacchi e facilitare l’aerazione.


Continuate così fino a ottenere le dimensioni e la forma desiderate.


Usate il mattarello stesso per misurare la vostra tortiera. Se usate un anello, appoggiatelo sulla carta da forno. Stendete l’impasto con un diametro di 5-7 cm superiore a quello della tortiera, in base all’altezza. Sollevate la pasta sul mattarello e srotolatela sullo stampo.


Rifilate la pasta in eccesso col coltello o passando il mattarello sulla tortiera.


Premete una pallina di impasto sul bordo per alzarlo un poco.


Lasciate raffreddare in frigo per 20 minuti perché non si crepi durante la cottura.
Prima di cuocere in bianco o di versare il ripieno, bucherellate il fondo con i rebbi di una forchetta per far fuoriuscire l’aria.


-Se utilizzate degli stampini, con un tagliabiscotti delle giuste dimensioni o seguendo il profilo di un piatto, ricavate dei dischi per rivestire gli stampini singoli. In base alla profondità degli stampi, l’impasto dovrà avere un diametro maggiore di 4-7 cm di quello degli stampi. Mettete i dischi di pasta negli stampini e premete delicatamente con le dita per farli aderire e creare un bordo leggermente sollevato.

COTTURA IN BIANCO DELLA PASTA BRISÉE

-Rivestite il guscio di pasta con la carta forno e riempitelo con uno strato di pesi ( dai pesi in ceramica da forno, ai fagioli o ceci secchi, o riso) che tenga schiacciato l’impasto  evitando che si gonfi in maniera non uniforme.


Cuocete “in bianco” nel forno alla temperatura indicata dalla ricetta (di solito 180°-190°C) per il tempo previsto, poi togliete i  pesi e la carta e rimettete in forno perché la pasta si asciughi e colori. Se il guscio non tornerà in forno per la cottura del ripieno, deve essere completamente cotto.
-Per la cottura in bianco negli stampini piccoli, possono essere coperti di carta forno e pesi (come sopra) o con uno stampino delle stesse dimensioni. Anche in questo caso dovete rimettere in forno i gusci per 5-10 minuti dopo aver tolto il “rivestimento” perché la pasta si asciughi e si colori.

lunedì 16 settembre 2019

CASSONI di verdure



I cassoni di verdura, si chiamano così a Riccione, mentre nella parte più su della Romagna, tipo nel Cesenate li chiamano "cascioni". Quindi per me che uso la ricetta Riccionese, non ci sono dubbi: sono i Cassoni, come li hanno sempre chiamati mia nonna e i miei zii.
I Cassoni in pratica sono delle piadine chiuse, ripiene di verdurine di campo selvatiche o anche formaggio e pomodoro. Finalmente ho trovato, nel reparto frigo, delle verdure campagnole, che si sono rivelate perfette per fare i Cassoni come ricordavo io.
Era un bel po' che non impastavo per le piadine e avevo quasi dimenticato quanto fossero facili e veloci da fare e ora riproporrò spesso anche i Cassoni in versione mini per qualche aperitivo, perchè ho fatto la prova e devo dire che fanno il loro effetto di gusto e presenza.
Bando alle ciance allora ed ecco a voi la ricetta!

CASSONI di VERDURE

Per circa 15 piadine

500 g farina 00
1 cucchiaio colmo di strutto ( possibilmente genuino e non quello industriale)
Sale
225 g di latte o acqua circa (dose indicativa, potrebbe servirne qualche grammo in più o in meno)

Impastate in una ciotola tutti gli ingredienti, dovrete ottenere un impasto morbido, per questo la dose del latte è all’incirca. Chiudetelo nella pellicola trasparente e fatelo riposare a temperatura ambiente una mezz’oretta (ma anche due ore va benissimo).

Nel frattempo preparate le verdure ed il ripieno.

400 g di verdurine di campo 
1 cucchiaio di olio extra vergine di oliva
1 spicchio di aglio
sale e pepe

In una padella versate l'olio e fate dorare lo spicchio d'aglio. Aggiungete le verdurine e fatele cuocere circa dieci minuti, aggiungete il sale ed il pepe e mescolate. Spegnete il fuoco e fate raffreddare.
Prendete l'impasto e formate delle palline e stendetele una ad una molto sottili.


Mettete un paio di cucchiai di verdure sulle "piade", su una metà del disco, qualche tocchetto, se vi piace di formaggio a pasta morbida, o mozzarella, bagnate con un goccino di acqua i bordi, chiudete a mezza luna e sigillate bene con i rebbi di una forchetta, avendo cura di fare uscire l'aria. 




Mettete su il “testo” per le piadine (ma eventualmente va bene anche una crepiera) sul fuoco e quando sarà bello caldo cominciate a cuocere i cassoni. Quando inizierà a fare le bolle girate dall’altro lato. Quando da entrambi i lati sarà pieno di bollicine cotte e "colorate" cercate senza ustionarvi di mettere la parte della piega in piedi qualche secondo sul testo, in modo da essere certi che sia ben cotto tutto il Cassone.
 Conservateli al caldo dentro ad un canovaccio di cotone o lino fino a quando saranno tutti pronti per essere mangiati.


N.B. Ovviamente alle verdurine potrete sostituire con pomodoro e mozzarella, ricordandovi di condire un pochino il pomodoro con olio sale e pepe.


Enjoyyy!!!

venerdì 13 settembre 2019

PANCAKES con LATTICELLO


I Pancakes tanto Americani quanto facili e buonissimi!!!

Non c'è volta che io mi trovi negli Stati Uniti e non ne mangi almeno un paio e sempre con dell'ottimo sciroppo d'acero!
Sono molto veloci da fare, basterà avere del latticello a disposizione, o prepararselo qualche ora prima.
Quest'Estate li ho fatti spesso per mia nipote e mi ha fatto piacere avere "richieste imploranti" dalla mia "bimba" di 21 anni!!! La ricetta è quella di Laurel Evans, presa dal suo "Buon Appetito America", e per me non esistono preparati già pronti, ma solo perchè sono sincera non ci vuole nulla a prepararseli a casa.


PANCAKE con LATTICELLO

135 g di farina
2 cucchiai di zucchero
1/2 cucchiaino di sale
1/2 cucchiaino di lievito per dolci
1/4 di cucchiaino di bicarbonato di sodio
250 g di latticello
1 uovo grande
35 g di burro, fuso
olio vegetale (per ungere la padella)

per servire:
burro e sciroppo d'acero


Mescolate in una ciotola la farina, lo zucchero, il sale, il lievito ed il bicarbonato di sodio.
In un'altra ciotola, sbattete insieme il latticello, l'uovo ed il burro e versateli sugli ingredienti secchi e sbattete fino ad amalgamarli, ma senza lavorarli troppo. Se la pastella è grumosa va bene lo stesso.
Scaldate un cucchiaio di olio in una griglia o una padella antiaderente grande su fuoco medio, poi eliminate quello in eccesso con la carta da cucina. Quando la padella è ben calda, versateci un mestolo in pastella. Girate la frittella quando i bordi si asciugano e al centro si formano delle bolle, dopo circa 2-3 minuti. Ripetete con il resto della pastella e servite subito con una noce di burrone abbondante sciroppo d'acero oppure con zucchero a velo, Nutella...insomma quello che volete!


Enjoyyy!!!

mercoledì 11 settembre 2019

9/11 NEVER FORGET



Chi segue e legge il mio blog sa quanto io ami gli Stati Uniti, e che spesso pubblico qualcosa per l' 11 Settembre, a tributo  di uno dei giorni più brutti della storia mondiale degli ultimi 20 anni.
Ho qualche amica Americana che quel giorno si trovata "lì" nelle Torri gemelle e nel World Trade Center, che hanno vissuto in prima persona quella  tragedia e che non dimenticheranno mai più... grazie a loro ho capito quanto sia importante la nostra vita quotidiana, quali sono veramente le cose importanti della vita e sempre grazie a loro seguo pagine sull'argomento e in questo periodo ovviamente le "attività" di pagine e gruppi si incrementano e spesso oltre a foto varie leggo i commenti di chi segue e ieri mi è caduto l'occhio su un commento che mi ha fatto riflettere davvero tanto e cioè: "in quei giorni abbiamo giurato tutti che non avremmo mai dimenticato, eppure già tanti non ricordano più." Ovviamente si riferiva al popolo Americano, ma io trovo triste che anche qua in Europa e nel mondo in tanti abbiano già dimenticato e la cosa mi mette una tristezza infinita!!!
Da parte mia so che non dimenticherò quel giorno, non dimenticherò le immagini viste e riviste, non dimenticherò le mie amiche, i loro racconti, non dimenticherò quei volti dei pompieri e poliziotti che hanno perso la vita, non dimenticherò quello che ho visto al Memorial a New York in tributo a tutte quelle persone che in una bella mattina di Settembre hanno chiuso i loro occhi per sempre... i non dimenticherò e spero nel mio piccolo, con i miei post di ricordarlo anche a chi magari passando di qua, non ci pensa più.

tutte le foto pubblicate in questo post sono prese da QUI




 "We have forgotten especially the younger ones the millennials they were too young and this is a movie to them. This should be shown day in and day out and there should be something on TV to let the young ones know what happened that day.Thank you first responders for all you do (Kathryn J.Wohl)"










martedì 10 settembre 2019

PEPERONI E PATATE (Pipi e Patate)


A metà Luglio Valentina, prima di mettersi in ferie con il blog, pubblica così a sangue freddo i PIPI e PATATE , e mi ha colpita e affondata. Credo di non aver nemmeno finito di leggere il suo post che ero già fuori dal fruttivendolo a comprare i peperoni e le patate.
Fatti, fotografati, messi a riposare quella mezza giornata per far si che si insaporiscano bene e mangiati e poi il resto è storia...sono andata in vacanze anche io e quindi eccomi qui ai primi di Settembre a pubblicare unna ricetta facilissima, ma superlativa. Inutile dirvi che lo so che la stagione dei peperoni sta per finire, ma appunto "sta per", significa che " non è ancora" finita, quindi andate di corsa dal fruttivendolo a comprarli e fate questa ricetta e non ve ne pentirete.



PEPERONI E PATATE ( da Profumo di Limoni)

5 peperoni rossi
6 patate medie
aceto di vino bianco
sale
olio d'oliva extra vergine

Sbucciate le patate, lavatele e tagliatele a spicchi.
Lavate i peperoni, tagliateli a losanghe, privandoli dei semini e delle "coste" bianche all'interno.
Riempite una padella con l'olio abbondante e friggete prima le patate, scolatele e mettetele in una ciotola, a seguire nello stesso olio friggete i peperoni.
Aggiungeteli nella ciotola con le patate e se serve aggiungete qualche cucchiaio di olio della cottura. Salate, aggiungete origano ed un cucchiaio di aceto di vino. Mescolate bene tutto, coprite e mettete a riposare mezza giornata.



Come dice Valentina, va bene che le patate si "ammoscino"...fidatevi gente, fidatevi!

ENJOY!!!

venerdì 6 settembre 2019

GNOCCHI di PATATE con COZZE e PESTO di BASILICO e MANDORLE



Questo piatto mi è venuto fuori dopo essere stata ad una festa di compleanno e aver apprezzato il connubio cozze e pesto, però c'era una cosa in quel piatto che mi"stonava", per il mio gusto eh, non perchè non fosse buono, la panna. Così mi sono ispirata liberamente a questo primo servito ad un buffet per avere amici a cena e il successo è stato veramente grande.
Ho fatto la ricetta degli gnocchi che mi ha insegnato mia nonna, ma ho voluto tagliare la farina con della semola, che adoro associata al pesce, perchè dà "nervo" alla pasta stessa.
Io vi do le quantità più o meno esatte che ho utilizzato per avere una bella tavolata di amici, ma voi fate le vostre proporzioni.
Ne è avanzata davvero pochissima e fredda, tipo insalata in giorno dopo al ritorno dal mare devo dire che ci ha pienamente resi felici e soddisfatti.

Un paio di consigli: gli gnocchi potete prepararli in anticipo e congelarli, così come il pesto, mentre le cozze compratele freschissime e NON buttate l'acqua che le cozze vi regaleranno in cottura... perchè regaleranno al vostro piatto quello sprint in più e aiuterà la pasta a creare quella cremina che amalgamerà tutti gli ingredienti.

Avendo la possibilità di fare scorte di basilico posso garantirvi che è un primo valido tutto l'anno. Se lo provate fatemi sapere se vi è piaciuto.

GNOCCHI di PATATE con  COZZE e PESTO di BASILICO e MANDORLE




GNOCCHI DI PATATE

1,8 kg di patate lessate e sbucciate (ancora tiepide)
650 g di farina 00
350 g di farina di semola di grano duro
+ farina di semola di grano duro per spolverare il piano di lavoro mentre formate gli gnocchetti

Formate una fontana con 2/3 delle farina e al centro passate le patate ancora tiepide con un schiaccia patate ed iniziate ad impastare, aggiungete a spolvero il resto della farina, solo se l'impasto lo richiede, dovrete ottenere un impasto morbido, liscio, ma ne secco e nemmeno appiccicoso.
Formate una palla e coprite a campana con un contenitore tipo ciotola o insalatiera. Spolverate l piano di lavoro con la farina di semola, prelevate un pezzetto di impasto e formate un filoncino stretto, che taglierete a tocchetti, potete anche pressarli su un riga gnocchi a voi la scelta.
Posizionate gli gnochetti su un vassoio di cartone o polistirolo per alimenti spolverato di semola e man mano che i vassoi si riempiono mettete in freezer, e dopo una ventina di minuti potrete spostarli in un sacchetto per alimenti e conservarli in freezer.
Proseguite così fino ad esaurimento impasto.

PESTO MANDORLE E BASILICO

100 g di foglie di basilico fresco, lavate e asciugate
50 g di mandorle spelate
sale grosso
olio extra vergine di oliva
pepe  macinato al mulinello fresco

In un boccale per frullatore ad immersione inserite tutti gli ingredienti e passarli finemente, se è il caso aiutatevi aggiungendo olio extra vergine di oliva.
Assaggiate di sale e mettete subito in un vasetto di vetro, coprite con olio, chiudete e mettete in frigo fino ad utilizzo (se lo volete preparare con un certo anticipo potete anche congelarlo!).

COZZE

3 kg di cozze fresche
prezzemolo
pepe
1 spicchio di aglio
olio extra vergine di oliva

Con una paglietta di ferro ripassate tutti i gusci delle cozze (anche se il pescivendolo vi ha assicurato che le ha pulite lui) e controllate che il bisso sia stato eliminato. 
In un tegame abbastanza capiente, fate rosolare lo spicchio di aglio con pepe, e olio extra vergine di oliva e versateci le cozze, coprite con un coperchio e fate aprire le cozze, ci vorranno davvero pochissimi minuti.
Togliete il guscio a tutte le cozze, tranne ad una decina che userete per decorare il piatte da portata.
Passate l'acqua delle cozze al setaccio con una garza di stoffa e tenete da parte.


GNOCCHI di PATATE con  COZZE e PESTO di BASILICO e MANDORLE


In una pentola abbastanza capiente  portate l'acqua per cuocere gli gnocchi ad ebollizione, nel frattempo in una pentolina scaldate l'acqua delle cozze che avevate messo da parte.
Quando l'acqua per la pasta bolle versate il sale grosso e a seguire gli gnocchi (che nel caso fossero congelati, state attenti a versarne un po' alla volta perchè lo sbalzo di temperature potrebbe fare fuoriuscire l'acqua bollente).
Preparate una bella bella con un po' di acqua delle cozze, ed un filo di olio extra vergine di oliva e man mano che gli gnocchi salgono a galla, scolateli e versateli nella padella, e rigirate aggiungendo un cucchiaio di pesto, e man mano che aggiungete gnocchi aggiungete qualche mestolo di acqua delle cozze e del pesto.
Una volta che gli gnocchi saranno tutti pronti e conditi con il pesto, versate un po' sul fondo di un bel piatto da portata, e versate una parte delle cozze, così fino a riempire il piatto. Decorate con le cozze tenute da parte col guscio date un'altra bella macinata di pepe nero e ...

ENJOY!!!