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venerdì 2 giugno 2023

PASTA FREDDA con ZUCCHINE e RICOTTA SALATA




Complice una serata più tiepida, rispetto a tutto il mese di Maggio in cui ha piovuto spesso e le temperature non sono state clementi, e la finale di Coppa con una ROMA finalista, mio marito ha riunito i due amici di una vita  "testimoni " del nostro primo incontro e anche tifosi della Roma calcio come lui, due sere fa ho preparato una cenetta leggera con le loro moglie e nonostante purtroppo la Roma non annia visto la serata è stata piacevole.

Sulla tavola qualche salume, formaggio e una bella insalatona con grissini e pane, ma il pezzo forte è stata la pasta fredda preparata prima di pranzo che è stata molto apprezzata. 

È una ricetta siciliana per la presenza della ricotta salata, con le zucchine fritte e l'aggiunta della pancetta affumicata. Questa credo sarà uno dei MUST dell'estate che stiamo aspettando, ottima per quando rientrando dal mare dopo la doccia sarà già pronta da gustare


Buon weekend del 2 Giugno a tutti!!!



PASTA FREDDA con ZUCCHINE e RICOTTA SALATA 

Per 6 persone 


450 di mezzi Rigatoni 

250 g di pancetta affumicata a cubetti 

3 zucchine verdi 

Ricotta salata di pecora

qualche fogliolina di menta

3 cucchiai di olio extra vergine di olive 


Olio di semi per friggere 


Lavate  e tagliate a rondelle le zucchine e nel frattempo portate a temperatura l'olio abbondante per friggerle.

Friggete le zucchine e scolatele e intanto portate ad ebollizione l'acqua per la pasta a cui aggiungerete il sale.

Cuocete la pasta al dente, scolatela e mescolate subito con l'olio extra vergine di oliva per evitare che raffreddano si attacchi.

Aggiungete subito con la pasta ancora bollente la pancetta affumicata e a seguire le zucchine ( tenetene qualcuna da parte per la presentazione finale ), amalgamate bene e grattuggiate un po' di ricotta salata. Mescolate, coprite il contenitore con un coperchio o pellicola per alimenti e fate raffreddare. Una volta a temperatura ambiente mettete in frigo, potete farla anche la sera prima per il giorno dopo.

Prima.di servire fate una bella mescolata, aggiungete una bella grattugiata di ricotta salata, decorate con qualche rondella si zucchina fritta e fogliolina di menta e godete!!!



ENJOYYY!!!

lunedì 25 maggio 2020

ZUCCHINE ALLA SCAPECE


Il primo Maggio di questo 2020 surreale, Valentina  pubblica così senza preavviso alcuno la foto su Instagram di una insalatiera piena di invitanti zucchine e ohibò...son andata di corsa a leggere ricetta e varie, perchè io come mia nipote "la grande" adoro le zucchine in tutte le salse e alla parola "scapece" mi si è accesa una lampadina...sempre attratta da questa preparazione, ma mai fatta e ci voleva Vale con una delle sue bellissime foto per mettermi all'opera...e "ohibò2" avevo anche tutti gli ingredienti e così lette e fatte!!!
... 'na meraviglia....che ho già rifatto altre tre volte in praticamente tre settimane, del resto le zucchine ormai sono di stagione e le accompagni sia con la carne che con il pesce, insomma uno dei contorni perfetti, anche da portare a qualche pranzo da amici tra pochi amici, visto che da adesso si può
finalmente fare, ...con le dovute precauzioni.


ZUCCHINE ALLA SCAPECE (di Valentina di Profumo di Limoni)

4 zucchine medio-grandi
1 mazzetto di menta fresca
1 spicchio d'aglio
olio extra vergine di olive per condire 
olio di oliva leggero per friggere (in mancanza so che non è la stessa cosa ma va bene anche un olio di semi)
sale
2/3 cucchiai di aceto (come dice Valentina qua in realtà si dovrebbe andare a "sentimento")

Tagliate le zucchine a rondelle ad uno spessore di 2mm (io uso una mandolina). Tamponate le fettine con carta da cucina e mettete da parte. Portate abbondante olio a temperatura e friggete le rondelle di zucchine, facendole dorare ben bene, devono diventare croccanti, ma non bruciare quindi ance qua come per l'aceto andate a sentimento proprio.
Fate "scolare" l'olio di frittura in eccesso e poi mettetele in una ciotola. Preparate l'emulsione di olio extra vergine di oliva, l'aceto, il sale l'aglio e le foglie di menta spezzate grossolanamente e spargete sulle zucchine.

Coprite la ciotola e fate riposare almeno tre orette, io preferisco se posso farle anche la sera prima per il pranzo del giorno successivo, ne guadagnano i sapori che si saranno "mescolati" proprio bene.

martedì 24 marzo 2020

MINESTRA di CAROTE E ZUCCHINE con MALTAGLIATI VERDI


Noi e la quarantena da Covid19, meglio noto come Coronavirus!
Noi e le ore da trascorrere chiusi a casa!
Noi e...non ci possiamo lamentare: abbiamo un bel tetto sulla testa e la possibilità di passarci il tempo tra libri, internet, passatempi, cose da fare a cui abbiamo sempre voluto dedicare del tempo e ci lamentavamo del fatto che non ci bastava mai; ma nonostante questo non siamo contenti. In effetti non c'è da esser contenti se in giro è in corso una pandemìa e al momento l'unica soluzione è restare a casa.
Di positivo per me c'è che qua son due giorni che piove e va bene così perchè magari questo tempaccio non ispira la gente ad uscire di casa e così forse riusciremo a metterci questo periodo alle spalle il prima possibile.
A me questo tempo grigio e umido ha ispirato una minestra molto leggera e calda per iniziare la settimana con un po' di "regime", dopo le lasagne al forno della domenica, visto che i ristoranti sono chiusi  e i profiterole, dal momento che le pasticcerie sono chiuse!!!



MINESTRA di CAROTE E ZUCCHINE con MALTAGLIATI VERDI
(per 3 porzioni)

6 carote
2 zucchine medie
1 cipolla piccola
1 cucchiaio di olio extra vergine di oliva
sale
pepe

100 g di maltagliati verdi (avanzo dell'impasto di pasta sfoglia bolognese delle lasagne)

In un tegame versate l'olio extra vergine di oliva, due dita di acqua, e la cipolla finemente affettata e macinate del pepe e accendete il fornello. Nel frattempo lavate e pelate le patate e lavate e mondate le zucchine. Versate gli ortaggi tagliati a rondelle nel tegame e coprite a filo con altra acqua, aggiungete del sale coprite con un coperchio e fate cuocere per una mezz'oretta. Assaggiate di sale e versate i maltagliati. Fate cuocere velocemente e servite con dell'ottimo Parmigiano Reggiano.

ENJOYYY!!!

venerdì 18 ottobre 2019

PASTA AL PESTO DI ZUCCHINE A CRUDO



Sempre per il discorso che a pranzo stiamo cercando di fare piatto unico con un primo, oggi vi parlo di un pesto, ma lo chiamerei più salsa a crudo, di zucchine verdi, che lo so non sono più di stagione, ma in verità questo piatto l'ho preparato a Settembre e so anche che potevo tenerla sospesa fino alla stagione giusta, ma avrebbe significato farla finire nel dimenticatoio e sinceramente è una cosa così veloce e buona che mi dispiacerebbe non ritrovarmela più nel blog e quindi la pubblico, ma voi ricordatevi poi quando in Primavera inoltrata le zucchine torneranno a  fare bella mostra sui banchi del mercato, di questa ricettina, che vi risolverebbe un pranzo in pochissimi minuti, il tempo di cuocere la pasta e via!!!



PASTA AL PESTO DI ZUCCHINE CRUDE

(per 4 porzioni)

280 g di Spaccatelle (ma anche Fusilli, Strozzapreti, o Caserecce vanno bene)
2 zucchine verdi medie
30 g di mandorle spellate
2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
sale
pepe nero
1/2 spicchio di aglio piccolo

Mettete sul fuoco una pentola con abbondante acqua e portate a bollore.
Nel frattempo lavate e mondate le zucchine, tagliatele a tocchetti e mettetele in un boccale o contenitore alto e stretto, aggiungete le mandorle, possibilmente già tritate un po', l'olio, il sale, il pepe e l'aglio e frullate tutto molto molto bene. Assaggiate di sale e se serve aggiustate il sapore.
Quando l'acqua bolle  aggiungete il sale grosso e versate la pasta e cuocetela al dente.
Prelevate 2-3 cucchiai di acqua della pasta e mescolatela bene con la salsa di zucchine aiutandovi col frullatore ad immersione.
Scolate la pasta, conditela e servite calda, aggiungendo del buon Parmigiano Reggiano grattugiato.

Enjoyyy!


lunedì 30 settembre 2019

CUCUZZATA- confettura di zucchina lunga siciliana

                                   
La CUCUZZA qua da noi (Sicilia) è la zucca o la zucchina lunga siciliana (Lagenaria longissima), conosciuta anche con i nomi di zucchetta da pergola o zucca serpente di Sicilia, è una specie erbacea appartenente alla famiglia delle Cucurbitacee.



Questo ortaggio, estivo, è famoso per due-tre ricette tipicamente Siciliane, la Minestra con i tenerumi , che sono le foglie più tenere della pianta, e la "Cucuzzata", una confettura utilizzata moltissimo nella pasticceria dell'isola, o candita sempre per i magnifici dolci Siciliani.
Una settimana fa, in un antico Monastero di clausura di Palermo, ora diventato Museo sono entrata nel laboratorio di pasticceria, aperto al pubblico e oltre ad assaggiare alcuni degli irresistibili dolcini, ho acquistato un libro con alcune ricette tramandate dalle suore di vari Monasteri della città, che erano numerosissimi a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo. Attirata da alcune ricette mi ritrovavo spesso l'uso di questa confettura di zucchina lunga, e la fortuna ha voluto, che qua da noi sia ancora Estate e se ne trovino ancora sulle bancarelle del mercato, anche se sono consapevole del fatto che siamo ormai agli sgoccioli. 
Non ci ho pensato due volte, le ho comprate ed eseguito la ricetta che ho trovato sul libro "I segreti del Chiostro- Storie e ricette dei Monasteri di Palermo" -Il Genio editore.

Facilissima da fare, questa è stata una prova, ma per la prossima Estate ne comprerò almeno il triplo, così da poter fare qualche vasetto in più da regalare alle amiche del "Continente" che hanno sicuramente più difficoltà a reperire questa zucchina, anche se secondo me in stagione si riesce a trovare, perchè ci si fanno anche ottime zuppe fredde con pomodori freschi.



CUCUZZATA (da "I segreti del chiostro"- Il Genio ed.) ricetta del Monastero di Santa Caterina
(in rosso le mie aggiunte o modifiche)

1 kg  di zucchine lunghe (al netto)
800 g di zucchero
1 cucchiaio di succo di limone
1 pizzico di cannella in polvere

Lavate le zucchine, con un pelapatate eliminate la buccia, eliminate la parte centrale con i semini, e tagliatele a tocchetti.



Scottate in abbondante acqua salata per qualche minuto dal bollore, scolate e lasciatele nello scolapasta coperte da un panno di cotone con un peso sopra tutta la notte (il libro dice 24 ore, ma io le ho lasciate circa 12 ore).



Tritate le zucchine, ponetele in una casseruola con lo zucchero ed il succo di limone. Mescolate con un cucchiaio di legno e fate cuocere a fuoco moderato, per circa un'ora, o fino a quando ha raggiunto la giusta consistenza, (io faccio la prova del piattino, cioè verso una goccia di confettura e giuro in verticale il piatto e se non scivola giù la confettura è pronta), aggiungete il pizzico di cannella e mescolate.
Versatele subito nei vasetti di vetro sterilizzati, chiudete e girate a testa in giù dentro una contenitore e copriteli con una coperta e lasciateli così fino a che non si raffreddano ( tutta la giornata o notte).



Tra un paio di mesi vi mostrerò come la utilizzerò. 


Enjoyyy!!!




venerdì 20 settembre 2019

QUICHE di ZUCCHINE e GAMBERI



Questa quiche è una cosa "goduriosa" all'ennesima potenza, per chi ovviamente ama i gamberetti.
Avendo poi una scorta di Pasta Brisèe pronta in freezer sarà sufficiente andare in pescheria ed acquistare dei gamberetti freschissimi con delle belle zucchine, che da noi ancora si trovano molto buone.
Servita con un aperitivo o per aprire una cenetta a base di pesce la bella figura con i propri ospiti è assicurata, ma considerando che il meglio di sè lo dà a temperatura ambiente è validissima anche da portare a qualche picnic o ad un "porta-party" da amici.
Questa è una Quiche e non una torta salata, perchè nella preparazione del ripieno abbiamo la presenza dell'appareil che è il mix che si fa con panna o latte e uova e che si versa a finitura della quiche prima di infornarla.

QUICHE di ZUCCHINE e GAMBERI

Pasta Brisèe di Michel Roux 
500 g di gamberetti freschi
2-3  cucchiai di olio extra vergine di oliva
sale pepe nero
prezzemolo
1 spicchio d'aglio
2 zucchine medie
100 g di formaggio Emmental tagliato a fettine sottili
200 ml di panna fresca
1 uovo


Stendete e cuocete in bianco la pasta Brisèe e nel frattempo cuocete le zucchine lavate e mondate, e tagliate a rondelle, in una padella con un filo d'olio e del pepe nero. Quando saranno tenere togliete dal fuoco e mettete da parte.
Sgusciate e pulite i gamberetti. In una padella fate rosolare l'olio con lo spicchio d'aglio e versate i gamberetti, mescolate, aggiungete un pizzico di sale ed il pepe e fate cuocere un paio di minuti non di più. Mettete il prezzemolo tritato finemente, eliminate lo spicchio d'aglio e mescolate bene.
Prendete la teglia con la pasta Brisée cotta in bianco, mettete sul fondo le fettine di Emmental, a seguire le zucchine, coprite con i gamberetti, ma non buttate via il sughetto che avranno prodotto in cottura.
Preriscaldate il forno a 190°C.
Preparate l'appareil montando leggermente la panna e poi aggiungendola all'uovo sbattuto con sale e pepe. Versate sui gamberetti ed infornate per circa 20-25 minuti.



Io di solito uso teglie con fondo amovibile, in modo che riesco poi a sformare le mie quiche senza problemi. Servite tiepida o a temperatura ambiente.


Enjoyyy!!!

mercoledì 3 luglio 2019

PASTA con ZUCCHINE, BOTTARGA di TONNO al profumo di LIMONE



Piatto decisamente estivo vista la presenza delle zucchine verdi che in questa stagione la fanno da padrone. Potrei quasi osare dire  che potrebbe avere il suo perchè anche servita fredda, tipo insalata di pasta, ma non l'ho ancora provata in questa versione per cui non ci metto la mano sul fuoco.
La riuscita sicura di questo piatto veloce e sfizioso la fanno sicuramente i pochi, ma di ottima qualità, ingredienti, un buon olio extra vergine di oliva, dei limoni profumati,  come quelli che abbiamo qua in Sicilia, la freschezza delle zucchine e dulcis in fundo la bottarga di tonno, quella non già grattugiata in vasetti, ma bensì quella da grattugiare al momento sul piatto pronto per essere servito.


PASTA con ZUCCHINE, BOTTARGA DI TONNO al profumo di LIMONE

160 g di Farfalle
300 g di zucchine verdi
scorza grattugiata di mezzo limone
bottarga
3 cucchiai di olio extravergine d'oliva
sale
pepe
prezzemolo

Lavate e mondate le zucchine e tagliatale a rondelle, e se le zucchine sono grandi dividete in pezzetti più piccoli. Versate l'olio in una padella e scaldatelo. Aggiungete le zucchine all'olio ben caldo e fate cuocere, fino a doratura. Spegnete il fuoco e mettete da parte.
Portate a bollore acqua abbondante in una pentola e quando bolle aggiungete il sale e versate la pasta e fate cuocere al dente.
Scolate la pasta, rovesciatela nella padella con le zucchine aggiungete prezzemolo tritato e la scorza di limone grattugiata, mescolate bene e servite con un'abbondante grattugiata di ottima Bottarga di tonno.

Enjoy!!!



venerdì 21 giugno 2019

ZUCCHINE MARINATE


Avete caldo??? Aahahahahhah, prima tutti a lamentarsi del freschetto, della pioggia, ora tutti distrutti dal caldo,dall'umidità... io preferivo prima, ma non  mi lamento perchè ho iniziato le orette al mare e perchè siamo onesti, la notte si riesce ancora a dormire senza la necessità di accendere il climatizzatore. Ovviamente i nostri pranzi e le nostre cene si basano su verdure e piatti freddi, come mozzarelle, insalate, pasta freddainsalata di risopesce marinatotartare di tonno, carpaccio di carne, tutte cose così insomma. Complice il caldo e la voglia di qualcosa di fresco e veloce ho pensato a preparare delle zucchine crude marinate, molti lo chiamano Carpaccio, ma io sono tra quelli che per Carpaccio intende quello che è rosso come la carne di vitello o come il tonno appunto, o la Bresaola,  dal colore rosso che usava e tanto amava il pittore Vittore Scarpazza o Scarpazo, detto Carpaccio dal momento che firmava le sue opere con il nome di Carpathius o Carpatio. Ho visto alcuni dei suoi quadri più famosi in Musei come gli Uffizi a Firenze, il Metropolitan di New York o il Getty di Los Angeles, all'Accademia di Brera a Milano, al Louvre di Parigi e al Palazzo Ducale di Venezia e quel rosso mi ha sempre affascinato.
Il nome al famoso piatto di controfiletto crudo lo diede appunto Giuseppe Cipriani dell'Harry's Bar di Venezia, che creò questa ricetta negli anni '50.
Ora si tende a chiamare erroneamente Carpaccio tutto ciò che è preparato a crudo, a fettine sottili, ma per me non è così, se non è rosso. Quindi le zucchine crude, tagliate per il lungo a fettine e condite non sono un carpaccio, ma marinate così come il pesce spada, o le alici e altro.
Sulla ricetta oltre a dirvi che la preparazione è veloce e che richiede solo una mandolina o pelapatate, aggiungo che la consiglio sia per accompagnare del pesce che carni e formaggi, l'importante se già non la conoscete è che la proviate.



ZUCCHINE MARINATE

4 zucchine verdi
olio extra vergine di oliva
origano
limone
Parmigiano Reggiano grattugiato o in scaglie
sale e pepe nero

Lavate e mondate le zucchine. Affettatele sottili con l'aiuto di una mandolina o anche un semplicissimo pelapatate. Mettetele in uno scolapasta con sale grosso a strati e lasciatele sgocciolare della loro acqua per un'oretta e mezza.
Dopo di che asciugatele con un panno o carta assorbente e iniziate ad adagiarle su un piatto da portata e fate un primo strato con succo di limone, pepe, sale olio extra vergine di oliva, origano e Parmigiano Reggiano e continuate così fino ad esaurimento delle zucchine. Coprite con pellicola per alimenti e mettete in frigo per almeno un'oretta in modo che si raffreddino bene.
Servite fredde.

Enjoy!!!

venerdì 26 aprile 2019

PESTO DI ZUCCHINE E STRINGOZZI


Fatti gli Stringozzi con solo albumi e farina, dovevo trovare qualcosa con cui servirli che mi ispirasse la bella Primavera e girando qua e là mi sono imbattuta in questa ricetta, e ci ho trovato il pesto di zucchine di cui sotto, che beh, io ve lo dico lo rifarò spesso perchè ha riscosso un successo notevole, nel piatto da portata non ne è rimasto nemmeno un frammento di Stringozzi e devo dire che la cosa mi ha fatta felice. Beh si dai, quando si hanno ospiti a pranzo quello che si desidera di più è che siano soddisfatti, satolli e contenti, si passano ore in cucina a studiare un menu, a preparare piatti e ricette, e sapere che chi siede al tuo desco torna a casa sua entusiasta, fa piacere dai, siamo sinceri. Per cosa si cucina con tanta passione? Per far felici gli altri e per mangiare bene ahahhahahahah.


PESTO DI ZUCCHINE (di La Mercante di spezie )


500 gr di zucchine verdi
1 mazzetto di foglie di Basilico fresco
2 cucchiai di prezzemolo tritato
1 spicchio di aglio piccolo
1 cucchiaio di mandorle pelate non pelate
1 mandorla amara (se l’avete perché regala un profumo di mandorle notevole)
4 cucchiai di Parmigiano Reggiano
4 cucchiai di pecorino Romano
zafferano in pistilli
Olio extra vergine di oliva (tanto quanto ne serve per rendere il pesto bello cremoso)
sale


Bollite le zucchine, scolatele e fatele raffreddare, io preferisco utilizzare il microonde poiché mi serve pochissima acqua, cosa che quando si dovranno scolare le zucchie aiuta tanto (mettete le zucchine a rondelle in una ciotola di vetro con un dito di acqua e fate andare al massimo per 8-10 minuti. Tenete un cucchiaio di acqua di cottura in cui una volta tiepido metterete i pistilli di Zafferano e mescolate. In una padella antiaderente, schiacciate le zucchine con una forchetta (in questa operazione non passatele con il mixer, poiché conservereste ancora acqua, mentre sul fuoco questa evaporerà) e con fuoco dolce fate asciugare tutta l'acqua che emetteranno, una volta pronte e ancora calde versate in una terrina, aggiungete l'olio extra vergine d’oliva e l'acqua con lo zafferano, sino ad ottenere una crema, a questo punto potete aiutarvi con il frullatore ad immersione e lasciate raffreddare. Se volete anticiparvi sui tempi potete fare questa prima parte del pesto anche un giorno prima e conservare in frigo coperto.



Quando deciderete di cuocere gli Stringozzi, mettete abbondante acqua in una pentola, nel frattempo prendete il basilico, il prezzemolo, le mandorle, e versate in un robot da cucina (io uso il Bimby per quello trito le mandorle insieme, ma eventualmente potete pestarle prima fino a renderle polvere) con altro olio e tritate, aggiungete i formaggi e fate amalgamare bene, assaggiate ed eventualmente aggiungete sale e altro olio.
Mescolate insieme i due pesti.

Quando l’acqua bolle, salatela e versate la pasta, gli Stringozzi richiedono almeno 10-12 minuti di cottura, scolatela e condite subito con il buonissimo pesto di zucchine.



Enjoy!!!

mercoledì 5 settembre 2018

ZUCCHINE FRITTE



Altra ricetta abbastanza estiva, ma stra facile e veloce e di successo assicurato è questo piatto che in realtà trovo adatto sia come contorno che come appetizer da gustare mentre si aspetta la cena con in mano un bicchiere di ottimo vino!
Ricetta che ho imparato da mio papà, non ricordo se lui usa la farina debole o di semola come invece ho fatto io, ma poco importa perchè il risultato resta sempre eccellente.
A dirla tutta non le preparo mai le zucchine così, poi una decina di giorni fa il "flash" per ammazzare il tempo in giardino mentre aspettavamo con amici che si cuocesse la pasta e... recito il Mea Culpa per non averci pensato prima ad una soluzione così sfiziosa. Per fortuna le zucchine qua si trovano ancora buone e fresche e quindi non perderò occasione per deliziare gli amici in attesa dei piatti successivi da gustarci seduti a tavola.

ZUCCHINE FRITTE

4 zucchine verdi
farina di semola rimacinata
sale

olio di mais o arachidi (se avete la certezza di non avere ospiti allergici alle arachidi) per friggere

Mentre portate l'olio a temperatura dentro un pentolino (io prediligo sempre la frittura in profondità), lavate e mondate le zucchine. Tagliatele a listarelle e passatele in abbondante farina di semola. mettetele in un colapasta per levare la farina in eccesso e quando l'olio sarà a temperatura (io faccio sempre la prova con il manico di un cucchiaio di legno se si riempe di bollicine l'olio è pronto) versate metà delle zucchine (se avete usato una pentola non troppo grande occorrerà friggere in due tre volte, ma fidatevi che è velocissimo) e fate colorare bene. Scolatele su un piatto con carta da cucina assorbente e salata, nel frattempo continuate a friggere il resto delle zucchine. Salate e trasferite su un piatto da portata.
Sono ottime sia calde che a temperatura ambiente.

ENJOY!!!




mercoledì 27 giugno 2018

QUICHE DI ZUCCHINE


Le quiche e le torte salate sono una delle mie preparazioni preferite quando devo organizzare un tè, un aperitivo o semplicemente da portare a casa di amici.
Il mio cavallo di battaglia sull'argomento è una semplicissima quiche con le zucchine e sono sincera piace sempre a tutti e la cosa mi rende felice. La temperatura ideale per gustarla è leggermente tiepida in modo che il formaggio resti morbido, ma anche a temperatura ambiente ha il suo perchè!
Di solito la pasta brisèe la preparo prima e la tengo pronta in freezer, così che sarà sufficiente scongelarla e il gioco è presso che fatto!
Come base ormai uso quella di Michel Roux perchè mi piace molto il tipo di impasto, ma sentitetvi liberi di utilizzare la ricetta della Brisèe che preferite.



QUICHE DI ZUCCHINE

Pasta Brisèe di Michel Roux

250 g di farina
150 g di burro, tagliato a pezzettini e leggermente ammorbidito
1 cucchiaino di sale
Un pizzico di zucchero
1 uovo
1 cucchiaio di latte freddo
Versate la farina a fontana sul piano di lavoro. Mettete al centro il burro, il sale, lo zucchero e l’uovo, poi mescolateli e lavorateli con la punta delle dita.
Incorporate piano piano la farina, lavorando delicatamente l’impasto finché assume una consistenza grumosa.
Aggiungete il latte e incorporatelo delicatamente con la punta delle dita finché l’impasto comincia  a stare insieme.
Spingete lontano da voi l’impasto con il palmo della mano, lavorando di polso, per 4 o 5 volte, finché è liscio. Formate una palla, avvolgetela nella pellicola e mettetela in frigo fino all’uso.
-La Pasta Brisée si conserva benissimo in un contenitore a chiusura ermetica, per una settimana in frigo e fino a tre mesi in freezer.

Per la Quiche

3 zucchine
1/2 cipolla bianca tagliata finemente
1 cucchiaio di olio extra vergine di oliva
200 g di formaggio Emmenthal tagliato a fettine
150 grammi di pancetta tagliata a fette
150 ml di panna fresca
1 uovo
sale 
pepe nero

Lavate, mondate e tagliate a rondelle le zucchine.
In una padella versate l'olio e soffriggete la cipolla, aggiungete le zucchine il sale e il pepe e coprite e fate cuocere una decina di minuti il tempo che le zucchine si ammorbidiscano.
Pre riscaldate il forno a 190°C.
Nel frattempo rivestite la teglia con la pasta Brisèe e cuocetela "in bianco"* per 15-20 minuti.
Appena la Brisèe è pronta, stendere sul fondo le fette di pancetta, e sopra le fette di formaggio, coprire con le rondelle cotte di zucchine ed infine aggiungere la panna, precedentemente sbattuta con l'uovo sale e pepe.
Infornate per circa 30 minuti o fino a quando non vdrete la superficie della Quiche ben dorata.
Servite tiepida, o fatela raffreddare e poi scaldatela velocemente prima di servirla.


*COTTURA IN BIANCO:Rivestite il guscio di pasta con la carta forno e riempitelo con uno strato di pesi ( dai pesi in ceramica da forno, ai fagioli o ceci secchi, o riso) che tenga schiacciato l’impasto  evitando che si gonfi in maniera non uniforme.
Cuocete “in bianco” nel forno alla temperatura indicata dalla ricetta (di solito 180°-190°C) per il tempo previsto, poi togliete i  pesi e la carta e rimettete in forno perché la pasta si asciughi e colori. Se il guscio non tornerà in forno per la cottura del ripieno, deve essere completamente cotto.



ENJOYYY!!!

mercoledì 6 giugno 2018

INSALATA DI RISO ZUCCHINE E POMODORO

 


Direi che è proprio iniziata la stagione Estiva, almeno qui da noi e cominciamo a pensare a qualcosa di fresco da mettere a tavola, da preparare magari la sera prima. I ponti vacanzieri sono terminati, ma iniziano le giornate al mare a fare bagni e prendere il sole.
Questo per me è il periodo delle zucchine e delle angurie, che mangerei quotidianamente, ed ecco che dovendo improvvisare al volo un pranzo veloce in giardino ho tirato fuori un'insalata di riso, ottima, veloce e facilissima, che è piaciuta a tutti tantissimo.


Friggere le zucchine è un attimo e io sono stata così contenta del mio "colafritto" regalatomi un anno fa da Lucia a Napoli, la nostra THE RECIPE-TIONIST, che insomma non posso dire altro che la stagione delle zucchine fritte è appena cominciata a casa nostra!



Insomma io dico se amate le zucchine come me , provatela!!



INSALATA DI RISO ZUCCHINE E POMODORO

500  g di riso Carnaroli
5 zucchine verdi
400 g di pomodorini Ciliegino di Pachino
Ricotta salata Siciliana  o Cacio ricotta Pugliese
sale
pepe
olio extra vergine di oliva

In una padella capiente verta due dita di olio extra vergine di oliva e portate a temperatura (  se infiliate nell'olio il manico di un cucchiaio di legno e questo si circonda di tante bollicine, l'olio è pronto!). Lavate e mondate le zucchine ed i pomodorini. Tagliate le zucchine a rondelle e friggetele. Nel frattempo mettete su l'acqua per il riso e portatela a bollore. Salate e versate i riso, mescolate e tagliate a spicchi i pomodorini, conditeli con sale, olio e pepe.
Controllate le zucchine, scolatele e salatele. Conservate 2-3 cucchiai dell'olio di frittura che avrà preso il sapore delle zucchine.


Quando il riso è al dente, scolatelo e passatelo sotto acqua corrente fredda.
Mescolate con le zucchine, il loro olio, i pomodorini e mescolate bene tutto. Aggiungete della Ricotta salata o Cacioricotta e versate su una insalatiera Mettete in frigo.
Al momento di servire aggiungete altra Ricotta salata grattugiata a grana grossa. Decorate con del basilico se lo gradite.

Enjoy

martedì 11 ottobre 2016

TAPAS: IL CANNOLO SICILIANO- cannoli di panelle(montadito)- cannoli di zucchine e pesce spada(tapas)- pasta coi broccoli (pinch da bere)



Una cosa avevo  in mente: la “Sicilia in bocca” ..ma poi mi si è accesa una lampadina e ho pensato che una delle cose siciliane più conosciute al mondo sono i cannoli, e così ne avrei messo uno tra Tapas, Montadito e Pincho, ma avevo tante idee, troppo mescolate e purtroppo questo mese abbiamo una sola possibilità e così ho tagliato la testa al toro (ma non prendetemi per un matador) e ho cambiato filo conduttore alla mia sfida, avrei fatto il “Cannolo Siciliano”, che di cannolo ha le forme, e di Siciliano i prodotti che ho utilizzato, ma non ho messo nemmeno una briciola dei veri cannoli che si trovano in bella mostra grandi  e piccoli, con ricotta, crema e cioccolato in tute le meravigliose pasticcerie Siciliane!



Montadino: servito su una fetta di pane o mini panino, con tanta roba, e direi che facendo le mafaldine con i semini di sesamo sopra, che qui chiamiamo giggiulena, non potevano mancare le panelle Palermitane, a forma di cannolo naturalmente, qui sorgeva un dubbio, a Catania le migliori mafaldine si devono mangiare per legge ed obbligo(degli intenditori) con la mortadella con il pistacchio di Bronte ed ecco che mi sono attenute alle regole, mai scritte, ma quei cannoli andavano riempiti con qualcosa di ricco e cosa c’è di meglio della Sicilianissima Caponata??Ne ho fatta una mia versione che sta tra quella di melanzane e quella Catanese che vuole peperoni e varie.


Pincho:  l’idea mi piaceva da impazzire e quindi ho osato! Si perché ho fatto un pincho “da bere”, e comunque non si devono usare posate e così come ti infilzo il “cannolo” di pacchero ripieno?? MA con la cannuccia con cui bere la vellutata di broccoli…per il miglior equilibrio di una pasta che “vruoccoli” come deve essere!


Tapas: questa è forse la più semplice nel senso che la zucchina con i pomodorini e il pesce spada qua da noi sono un “must” , e lo so che partivo avvantaggiata, ma per la semplicità di esecuzione credo che li proporrò spesso ai miei aperitivi in giardino…perché qua è ancora Estate per fortuna!!



TAPAS: CANNOLO SICILIANO




Per il “montadito” – Pane e cannoli di panelle ripieni di caponata con mortadella al pistacchio

Mini mafaldine
Cannoli di panelle
caponatina
Qualche fetta di mortadella con pistacchio

MAFALDINE
(circa 32 pezzi)

300 g  di semola rimacinata
100 g di farina manitoba
2 g di lievito di birra secco
225 ml circa di acqua
1 cucchiaino abbondante di sale
10 g di strutto
1 cucchiaino scarso di zucchero
semi di sesamo

Si può lavorare sia a mano che in planetaria.
Nella ciotola del KitchenAid (ma se lavorate a mano usate una ciotola capiente) mescolate bene le farine con il lievito di birra secco e lo zucchero, dopo di che con il gancio ad uncino in movimento a bassa velocità aggiungete l’acqua fino a fare amalgamare bene gli ingredienti, aggiungete l’olio ed aumentate la velocità, lavorate per 3-4 minuti ed aggiungete il sale. Continuate a lavorare per altri 4-5 minuti a velocità 4.
Dovrete ottenere un impasto morbido e compatto.
Formate una palla e mettete in una ciotola coperto con pellicola per alimenti a lievitare fino al raddoppio. Ci possono volere un paio d’ore, ma a seconda delle temperature e dell’umidità nell’ambiente anche un’ora  e mezza o tre, quindi vale sempre il fatto che l’impasto deve raddoppiare di volume.
Riprendete l'impasto e lavorate per un paio di minuti circa dando le pieghe del secondo tipo cercando di incorporare aria. Formate una palla e fate riposare coperto dalla ciotola a “campana” per una mezz’oretta circa.
Tagliate circa 32  pezzi del peso di 20 grammi ognuno e formate dei cordoncini a cui darete prima la forma di un serpente o una doppia “S” che unirete con il finale del cordoncino.
Metteteli su una teglia o sulla leccarda del forno rivestita di carta forno e fate riposare un’ora coperti con pellicola e a questo punto preriscaldate il forno a 220°C funzione “ventilato”; spennellate le mafaldine con un po’ di acqua e spargete sopra i semi di sesamo. Infornate a forno caldo abbassando la temperatura a 200° e cuocete fino a che prendono il classico colore dorato intenso.
NOTE: come tutto il pane se mangiato appena fatto è meraviglioso, ma potete anche congelarle dentro ad un sacchetto per alimenti. Essendo così piccoli si scongelano in un paio d’ore.

CAPONATINA

1 melanzana tagliata a fette e messa per almeno mezz’ ora in acqua e sale
1 peperone rosso (privato dei semini e delle "coste" bianche interne)                  
1 cipolla piccola di tropea (tagliata sottile)
2 cucchiaio di aceto
1 costa di sedano (sbollentato precedentemente)
1 cucchiai di zucchero
sale e pepe
capperi
olive
4 cucchiai di olio extra vergine di oliva

In una padella fate soffriggere uno spicchio d'aglio nell’olio extra vergine di oliva e versate la melanzana tagliata a cubetti, quando questi saranno cotti e dorati, prelevateli con una ramina e metteteli in una ciotola, senza carta assorbente, nella stessa padella con lo stesso olio versate e  cuocete il  peperone, fino a quando sarà morbido, togliete i pezzetti di peperone sempre con una ramina e metteteli nella stessa ciotola con le melanzane, infine soffriggete nella stessa padella la cipolla finemente affettata, e quando sarà morbida e "passita" aggiungete capperi, sedano e olive ed insaporite 5 minuti,  aggiungete l'aceto e lo zucchero, che avrete mescolato insieme, amalgamate bene fino a che lo zucchero sarà sciolto sulle melanzane e peperoni, salate e pepate e mescolate bene e coprite e fate raffreddare, potete preparare la caponatina anche un paio di giorni in anticipo.
NOTE: Anche la caponatina può essere congelata.

PANELLE

125 g di farina di ceci
375 ml di acqua
Sale
Pepe
Prezzemolo tritato finemente
Oli di mais per friggere

Setacciate la farina in una pentola a fondo spesso e mescolando con una frusta iniziate ad aggiungere l’acqua a temperatura ambiente, continuate a mescolare fino a terminare il liquido. Aggiungete il sale e il pepe e mettete sul fuoco e mescolate sempre fino a quando il composto non inizierà a staccarsi dalle pareti.
Spegnete il fuoco ed aggiungete il prezzemolo tritato, mescolate e rovesciate su un piano di marno, o su un piano di lavoro dove avrete steso della carta forno, coprire con un altro foglio di carta forno e stendete con un mattarello, fino ad ottenere uno spessore di 3-4 mm. Tagliate delle losanghe e arrotolatele sui classici “cannoli” di alluminio di piccolo diametro (sono quelli che si usano per i cannolicchi mignon in pasticceria), e poi fermateli con un laccetto di silicone da cucina, o anche spago per arrosti, ma senza stringere, perché in cottura si gonfiano un po’.


Friggete in olio bollente in profondità, una volta dorati, lasciateli scolare e intiepidire prima di sfilare i cannoli (vi brucereste sicuramente) e levate il laccetto di silicone o lo spago.
Con un cucchiaino piccolo piccolo riempite delicatamente i cannoli di panelle con la caponatina.
Tagliate le mafalfine, mettete sulla parte inferiore un po’ di mortadella, poggiateci sopra il cannolo di panella ripieno di caponatina e chiudete con la parte superiore del panino e fermate con uno stuzzicadenti.

Per i Pinchos “da bere”- pasta coi “vruoccoli”

(per 6 pezzi)

6-8 Paccheri
3 cucchiai di ricotta di pecora
200 g di broccolo siciliano
1 cucchiaio di Cacio Ragusano stagionato grattugiato
1 cucchiaio di uvetta Sultatina,
1 cucchiaio di pinoli
1 ciuffetto di finocchietto selvatico
Sale
Pepe
Olio extra vergine di oliva

Cuocete in abbondante acqua i broccoli e non buttate l’acqua.
Ammollate l’uvetta in acqua.
Tostate velocemente, stando attentissimi a non bruciarli, i pinoli in un padellino.
Portate a bollore nuovamente l’acqua di cottura dei broccoli e quando bolle salate e versate i paccheri, nel frattempo preparate il ripieno mescolando la ricotta con l’uva Sultanina, i pinoli il finocchietto sminuzzato, un cucchiaio di broccoli, il Cacio Ragusano grattugiato, salate e pepate. E mettete in una sac à poche.
Versate in un boccale i broccoli lessati, 2-3 cucchiai di olio extra vergine di oliva e 2-3 mestoli di acqua di cottura dei paccheri e frullate tutto con un frullatore ad immersione, dovrete ottenere un composto abbastanza liquido, eventualmente aggiungete un altro po’ di acqua di cottura della pasta e aggiustate di sale.
Quando i paccheri son cotti al dente, scolateli e fateli intiepidire.
Versate la salsa di broccoli nei bicchierini piccoli.
Con un “tondino” in allumino (tipo quelli che si usano per i biscotti di Natale da appendere) o anche con le cannucce fate i fori su due lati dei paccheri, riempiteli con il composto di ricotta ed inserite le cannucce, avendo cura di pulirle perché da un lato la ricotta avrà fatto qualche “sbavatura”.


Appoggiate la cannuccia con il pacchero ripieno sul bordo del bicchierino.

Tapas “Cannolo di zucchina fritta con pesce spada, pomodorini e capperi”
(per 6 pezzi)

3 zucchine verdi medie
Olio di mais per friggere
1 fetta di pesce spada (150 grammi circa)
1 cucchiaio di capperi
1 spicchio di aglio
4-5 pomodorini datterini
1 cucchiaio di mandorle a lamelle
Olio extra vergine di oliva
Sale e pepe

Tagliate le zucchine a metà in obliquo così da dare la forma dei cannoli Siciliani, e svuotateli aiutandovi con i “cannoli” di alluminio da pasticceria. In ogni porzione di zucchina inserite il “cannolo” di alluminio e friggetele in olio di mais bollente, in profondità. Scolatele su carta assorbente appena avranno preso il dorato scuro.
Nel frattempo tagliate a dadini piccoli il pesce spada, lavate e mondate i pomodorini, tagliateli a pezzettini, dissalate i capperi.
In una padellina soffriggete due minuti lo spicchio di aglio nell’olio extra vergine d’oliva, aggiungete i pomodorini e dopo due minuti versate il pesce spada e i capperi, cuocete 3-4 minuti non di più aggiustate di sale se serve, una macinata di pepe e spegnete.
Tostate velocemente le mandorle a lamelle, avendo sempre l’attenzione a non bruciarle.
Riempite le zucchine con il composto di pesce spada, decorate una estremità dei cannoli con le mandorle.
NOTE: Possono esseri preparati ance la mattina per la sera, conservateli in frigo, ma in questo caso le lamelle di mandorle mettetele solo poco prima di servire.










lunedì 20 giugno 2016

PIZZA NAPOLETANA AL PIATTO: Pizza Mortadella, scamorza fresca e pistacchi di Bronte- e Pizza con pomodorini ciliegino di Pachino, scamorza all'acqua, zucchine fritte e ricotta salata- PIZZA PIZZA PIZZA




            

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Io e la pizza, la pizza ed io… credo sia la cosa che riuscirei a mangiare sempre durante tutto l’arco della giornata dall’alba alla mezzanotte inoltrata.
Io e a pizza, la pizza ed io, mai e dico mai avrei pensato che sarei riuscita a fare una pizza Napoletana al piatto a casa mia, perché non pensavo di avere il forno adatto (siamo sempre lì…ci vorrebbe il forno a pietra o a legna), ed infatti faccio sempre e con grandissimo successo la pizza diBonci ad alta idratazione.
Io e la pizza, la pizza ed io….. grazie ad Antonietta Golino  mi sono ritrovata a sfidare me stessa, la mia pigrizia, le mie paure sui tempi, i miei timori su un’impresa abbastanza impossibile. Studiare bene ed attentamente la ricetta che ci viene proposta, ed Antonietta in questo è stata magistrale, regalandoci la ricetta originale, come da disciplinare, per fare la Pizza Napoletana al piatto ho fatto tesoro e cari miei sono riuscita a sentirmi meglio di Tom Cruise nelle sua saga di “Mission Impossible”…io ho fatto la PIZZA NAPOLETANA AL PIATTO…… IOOOOOOOO….. e mi è piaciuta da impazzire, mi ha resa orgogliosa.


Alcune note prima di darvi la ricetta:
-La forza della farina è FONDAMENTALE, perché la quantità di lievito di birra(io ho usato il lievito di birra secco) è minima a livelli incredibili (eppur si muove, cavolo se si muove).
-L’acqua va oligominerale.
-La temperatura dell’ambiente è importante, quindi se c’è troppo caldo o troppo freddo, fate lievitare il vostro impasto dentro al forno spento, non subirà alterazioni di temperatura.
-la prima volta provate ad impastare a mano, ci vorrà forza e pazienza, ma solo così solo capendo come questo impasto deve essere “pronto” sarete in grado successivamente di poter fare uso di una planetaria.
-Abbiate pazienza nei tempi di lievitazione e di maturazione, perchè sono le cose fondamentali per la riuscita di un grande successo!!
-Quando stendete le pizze siate leggeri, usate i polpastrelli, prossima volta sarò sicuramente più “delicata”
-Antonietta spiega perfettamente come fare una pizza di fama mondiale anche a casa, anche nel forno di casa, anche senza pietra refrattaria, lasciatemi dire che io ne ho due (una presa a 2 dollari, e una presa qualche settimana fa al LIDL per 15 euro e sono soldi ben spesi, anche perché ci cuocio il pane e FA LA DIFFERENZA!!)
-Io ho usato un’ottima scamorza all’acqua fresca, che ha la consistenza di una favolosa mozzarella fiordilatte, ho sempre aggiunto questa nella seconda parte della cottura e i risultati potete vederli nelle foto.
- Per stendere le pizze ho sempre infarinato il piano di lavoro con della farina di semola di grano duro, perché quando mangio la pizza a me piace sentire quella “sabbia” sulle labbra.
- La temperatura del forno è importantissima, io ho la fortuna di avere un forno che arriva a 270°C con la funzione “Pizza, ma non demoralizzatevi, accendete il vostro forno anche un’ora prima con la pietra refrattaria dentro e apritelo solo per infornare e spostare le pizze.
-Per tenere il forno aperto il meno possibile, tenete tutti gli ingredienti pronti e tagliati, guardate i pizzaioli, in questi passaggi sono rapidissimi e teniamo presenti che i loro sono forni professionali con temperature altissime, e in 90 secondi hanno le pizze pronte.

 -PROVATECI, almeno una volta PROVATECI….

PIZZA NAPOLETANA AL PIATTO (Idratazione 55%)
Ingredienti
450 g di farina (W330-Molino Rossetto)
250 ml di acqua oligominerale a temperatura ambiente
12 g di sale
1/3 (un terzo) di lievito di birra secco (0.32 g)*


(ore 21.00)Prelevate dai 250 ml una tazzina dove scioglierete il sale.
Il resto dell’acqua versatelo in una ciotola capiente.
In una ciotola a parte setacciate per due volte la farina con il lievito di birra secco*(se usate livito di birra fresco ce ne vuole 1 grammo e va sciolto anche questo in acqua).
Il lievito di birra secco in bustine da 7 g... diviso in 7 e così ho 1 grammo, che poi divido in 3!!!

Iniziate ad aggiungere gradualmente e lentamente la farina setacciata nell’acqua, incorporandola man mano, quando avrete terminato la farina, aggiungete il sale sciolto in acqua, continuate ad amalgamare fino a raggiungere il “punto di pasta”. Il disciplinare dice che questa fase deve durare 10 minuti, a me è durata circa 7/8 minuti.
Ribaltate sul piano da lavoro (io di marmo assolutamente) e lavorate bene per almeno 20 minuti, a me ne sono serviti 25. Come ci consiglia Antonietta, non sottovalutate questo tempo: è estremamente necessario per ottenere un impasto non appiccicoso, morbido ed elastico e una pizza soffice e asciutta.
Piegate e schiacciate ripetutamente, poi all’avvicinarsi dei 20 minuti l’impasto diventerà morbido e sempre più cedevole e infine avrà un aspetto setoso.

A questo punto riporlo in una ciotola di vetro o porcellana, coprite con pellicola e lasciar lievitare per 2 ore (io ho lasciato che partisse la lievitazione e dopo circa un’ora ho riposto in frigo e lasciato maturare l’impasto per circa 15 ore).
(ore 13.00 del giorno dopo)Dopo la “maturazione” in frigo, prelevate la ciotola e mettetela a temperatura ambiente per due ore (qui da noi è arrivata l’Estate e in casa avevo circa 25°C).
(ore 15.00)Procedete alla staglio a mano.  Il disciplinare consiglia di ottenere dei panetti da un peso compreso tra i 180 e 250 g che corrispondono a tre/quattro panetti; dovendo usare un forno casalingo vi consiglio di ottenerne quattro. (io ho ricavato 3 panetti di circa 230 g cadauno)

Dentro un contenitore mettete un telo di cotone e riponete sopra a questo i panetti, senza infarinare, perché essendo un impasto ben incordato, non si attaccherà durante la lievitazione, coprite con un altro telo di cotone umido (era caldo e temevo che la superficie dell’impasto si seccasse inficiando la lievitazione)e lasciate quindi lievitare per altre 4/6 ore ( a me  sono servite 5 ½ ore) a una temperatura di 25°C (come previsto dal disciplinare).


(ore 20.15: pre riscaldate il forno alla massima temperatura, il mio forno ha proprio la funzione “pizza” e arriva a 270°C). Io ho due pietre refrattarie e ne ho messa una nell’ultima tacca del forno in basso e una nella prima in alto, ho infarinato le pietre con della farina di semola e ho chiuso il forno)
(ore 20.45) Su un piano di marmo infarinato con farina di semola di grano duro, iniziate a stendere il primo panetto di pizza, partendo dal centro ed usando solo i polpastrelli senza “rompere” le bolle di aria che si sono create durante la lievitazione. Formate il cornicione allargando delicatamente l’impasto, sollevando il disco di pasta dal piano di lavoro.


Stendete il primo disco di pizza su un piatto antiaderente da forno e condite la pizza. **
Appoggiate il piatto sulla refrattaria più bassa ed infornate per 5 minuti-
Nel frattempo preparate la seconda pizza.
Passati i primi 5 minuti, con l’aiuto di una pala da pizza (io ne ho una con manico cortissimo veramente comoda) passate la prima pizza sulla pietra refrattaria sopra, aggiungete la scamorza o mozzarella e nel piatto da forno della prima pizza poggiate il secondo disco di impasto, conditelo ed infornate sulla refrattaria in basso. Quando saranno passati 4/5 minuti la prima pizza sarà pronta e dovrete poggiarla subito su un piatto e passate la seconda sulla pietra refrattaria in alto, aggiungete la mozzarella e procedete la cottura per 4/5 minuti.
 (il disciplinare prevede 90 secondi di cottura in forno a legna).
 
PIZZA “GUSTOSA” con SCAMORZA ALL’ACQUA, MORTADELLA E PISTACCHIO DI BRONTE


1 disco di impasto di pizza Napoletana al piatto, di g 230 e del diametro di 30 cm
130 g di scamorza freschissima all’acqua tagliata a fette
3-4 fette di Mortadella
1 filo di olio extra vergine di oliva
Pepe nero macinato al momento
3-4 cucchiai di farina di pistacchio di Bronte
Granella di pistacchio di Bronte per decorare

Questa pizza va cotta per i primi 5 minuti in “bianco”, quando la passerete dal piano più basso del forno a quello più alto, aggiungete la scamorza, il pepe e il filo d’olio extra vergine.
**Quando sfornate la pizza e la mettete sul piatto spargete la farina di pistacchio di Bronte, la Mortadella e un po’ di granella di pistacchio e servite SUBITO!


PIZZA “ESTIVA” CON ZUCCHINE FRITTE, POMODORINO CILIEGINO DI PACHINO, RICOTTA SALATA E MENTA


1 disco di impasto di pizza Napoletana al piatto, di g 230 e del diametro di 30 cm
130 g di scamorza fresca all’acqua
10/12 pomodorini ciliegino di Pachino
1 zucchina verde tagliata a rondelle e fritta (io la preparo anche mezza giornata prima)
Ricotta salata (da grattugiare a filetti “grossi” al momento di servire)
5/6 foglioline di menta fresca
Pepe
Sale
Olio extra vergine di oliva

Una volta messo il disco di impasto sul piatto da forno, condite la pizza con i pomodorini di Pachino tagliati a metà, un pizzico di sale e il pepe ed infornate per 5 minuti sul piano più basso del forno.

Prima di passare la pizza al piano più alto del forno, aggiungete la scamorza e le zucchine.


Sfornate dopo circa 4 minuti e finite di condire con mentuccia fresca, ricotta salata e un giro di olio extra vergine di oliva e SERVITE caldo!


English version
I usually made homemade pizza cooked in iron pans, and never I tried to make the REAL Pizza as you can eat in Napoli....so Thank to Antonietta a very great woman I tried the original recipe in my electric oven...AND I WORKED!!!


PIZZA "NAPOLETANA"

1 lb Bread flour (Gold medal or King’s Arthur)
1 cup still water (250 ml)
2 ¼ tsp salt
1/6 tsp (1 Tadd) of dried active yeast

(21.00 pm)Take 3 Tbsp of the still water and in  a small cup dissolve the salt.
Sift the flour along with the dried active yeast, place it in a bowl .
Pour the rest of the water in a large bowl and start to add the sifetd flour with the dried active yeast.
Mix well and when flour is finished add the salted water.
 After 7/8 minutes work the dough for about 20 minutes (I needed 25 minutes to get a smooth dough)and  knead onto a  work surface (if you have a marble one it is PERFECT) folding it several times on itself, pushing the mixture without tearing it.
Transfer the dough to a bowl, cover with clingfilm and leave at room temperature for about 1 hour.
Put the bowl in the refrigerator for about 15 hours.
( 1.00 pm of the day after)Remove from the refrigerator and leave at room temperature for at least 2 hours. (in my room there were 25°C, that is the perfect temperature, sol during the Summer you may need half an hour less, but in the Winter you may need even one more hour).
On a work surface cut the dough into 3 pieces, make sofltly 3 balls and put them in a container with  a cotton towel on bottom  and cover with another dump cotton towel and let them rise 4-6 hours (I needed 5 ½ hours).
(8.15 pm) preheat ovento 500°F. (I put two pizza stones one at the lower floor and one at the higher floor.
(8.30) Make the first pizza, flour the work surface with semolina durum wheat flour, take a ball of risen dough and just using your finger tips make a disk, don’t push the dough, be soft, we need the air bubble inside the dough, we have to obtain a disk of 11.5 inches in diameter pizza (30 cm).

I put the pizza disk on a oven plates and I put the ingredients to season it.
You can choose your ingredients, but remeber to add cheese, or mozzarella just for the last 4-5 minutes of baking, because you can burn it.
Bake the first pizza on the lower pizza stone on the oven plates and cook for 5 minutes. In the meantime prepare the second pizza.
Move the first pizza and season with mozzarella cheese and let it cook on the higher pizza stone without any oven plate, where you have to put the second pizza and cook it for 4-5 minutes on the lower pizza stone.
Finish to season the ready pizza with ingredients like olives, or salami or whatever you prefer and SERVE HOT.

My two pizza were seasoned the firsta one with Mozzarella cheese, extra virgin olive oil, Mortadella and pistachios flour and black pepper. (I first bake the pizza for the first 5 minutes without any ingredients and jut add mozzarella cheese and extra virgin olive oil for the second part of baking).
The second one was made with cherry tomatoes (I put them on the pizza for the first 5 minutes with salt and balck pepper), for the second part I added mozzarella cheese and fried zucchini and before serving I added grated ricotta salata Cheese and fresh mint leaves
Serve HOT and enjoyyyyyyyyyyyyyyyy!