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venerdì 27 marzo 2020

PESCE SPADA CON ARANCE E CAPPERI


Siamo in Quarantena e questo lo sa tutto il mondo, ma spero molti ricordino anche che siamo in Quaresima e per me come già detto infinite volte di venerdì in questo periodo dell'anno, non si mangia carne, ma pesce si!!!
Complice l'ottimo pesce spada che si trova facilmente nelle nostre pescherie(al momento telefoniamo al pescivendolo, ordiniamo il pesce e gli diciamo a che ora passerà mio marito, munito di mascherina e guanti usa e getta, così da ritirare il pacchetto al volo) e il regalo prezioso di fantastiche arance Siciliane da parte di amici carissimi che vivono nel Ragusano ( queste sono la qualità che prediligo in assoluto e cari Clo' e Miki non avete idea di quanto mi avete fatta felice con questo dono ), esattamente quattro giorni prima che iniziasse l'isolamento forzato in tutta Italia, ho tirato fuori una ricetta facile, veloce e sfiziosa!!!


PESCE SPADA CON ARANCE E CAPPERI

2 fette di pesce spada (circa 200 g cad.)
1 arancia di Sicilia
2 cucchiai di capperi dissalati
2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
origano
sale
pepe nere


Preriscaldate il forno a 165°C.
Lavate bene ed affettate a rondelle l'arancia con tutta la scorza. Preparate sulla leccarda del forno (o se preferite in una teglia) della carta di alluminio per alimenti con sopra della carta forno, adagiateci le fette di pesce spada sulle quali metterete le fette di arancia tagliate a metà, spargete i capperi, l'origano, il sale ed il pepe. Chiudete a cartoccio la carta di alluminio ed infornate per circa 20 minuti.
Aprite il "cartoccio" e alzate il forno a 180°C per 5 minuti. In questo modo il pesce resterà morbido e cotto.
Servite subito caldo.

ENJOYYY!!!

mercoledì 8 maggio 2019

SPIEDINI DI PESCE

                                 


In questo mese di Maggio che per tanti è stato come tornare a Novembre con vento, piogge e neve, io devo riconoscere che siamo stati fortunati, perchè non solo abbiamo il sole, ma anche belle temperature, di quelle che si sta bene fuori, ma senza quei picchi di caldo che non fanno dormire la notte, come avvenuto in anni precedenti. Aprile è stato piovoso, lo riconosco, ma questo mese di Maggio sono piacevoli, primaverili, ecco posso dire che quest'anno sto avvertendo la Primavera, come non avveniva più da tanto... come dire che non sentivo più la mezza stagione, mentre quest'anno si, finalmente... ma parlo per la mia zona, perchè so bene di quanto invece inclemente sia stato il meteo altrove.
Premesso ciò in cucina non mi sono dilettata più di tanto, nel senso che mi sono data a qualcosa di semplice come insalata di patate  e verdure arrostite, ma ciò non di meno tanto buone, come gli spiedini di pesce! Che tra qualche settimana preparerò al bbq, ma che vi assicuro anche al forno danno grandissime soddisfazioni!



SPIEDINI DI PESCE
(per 8 stecche)

2 calamari medi
16 gamberoni
1 fetta spessa di pesce spada (250 g circa)
1 cucchiaio di pan grattato
1 spicchio d'aglio
prezzemolo
sale e pepe
1-2 cucchiai di olio extra vergine di oliva

Sgusciate e pulite i gamberoni. Pulite e staccate le teste dei calamari ((le teste con i tentacoli li utilizzo per fare qualche sughetto o risotto) e tagliate i corpi ad anelli. Tagliate i pescespada a cubotti.

Pre riscaldate il forno a 165°C.
Infilzate negli spiedini di legno alternandoli, due gamberoni, 3-4 pezzi di pescespada e 3-4 anelli di calamaro.
Posizionate gli spiedini in una teglia, irrorate con un filo d'olio, sale, pepe, spargete con il pan grattato e qualche fogliolina di prezzemolo ed infornate, per 15 minuti, poi girate gli spiedini e lasciate cuocere per altri 10-12 minuti e rigirateli ed ultimate la cottura per 5 minuti.
Il pesce vi risulterà cotto e morbido.



ENJOY!!!

martedì 11 ottobre 2016

TAPAS: IL CANNOLO SICILIANO- cannoli di panelle(montadito)- cannoli di zucchine e pesce spada(tapas)- pasta coi broccoli (pinch da bere)



Una cosa avevo  in mente: la “Sicilia in bocca” ..ma poi mi si è accesa una lampadina e ho pensato che una delle cose siciliane più conosciute al mondo sono i cannoli, e così ne avrei messo uno tra Tapas, Montadito e Pincho, ma avevo tante idee, troppo mescolate e purtroppo questo mese abbiamo una sola possibilità e così ho tagliato la testa al toro (ma non prendetemi per un matador) e ho cambiato filo conduttore alla mia sfida, avrei fatto il “Cannolo Siciliano”, che di cannolo ha le forme, e di Siciliano i prodotti che ho utilizzato, ma non ho messo nemmeno una briciola dei veri cannoli che si trovano in bella mostra grandi  e piccoli, con ricotta, crema e cioccolato in tute le meravigliose pasticcerie Siciliane!



Montadino: servito su una fetta di pane o mini panino, con tanta roba, e direi che facendo le mafaldine con i semini di sesamo sopra, che qui chiamiamo giggiulena, non potevano mancare le panelle Palermitane, a forma di cannolo naturalmente, qui sorgeva un dubbio, a Catania le migliori mafaldine si devono mangiare per legge ed obbligo(degli intenditori) con la mortadella con il pistacchio di Bronte ed ecco che mi sono attenute alle regole, mai scritte, ma quei cannoli andavano riempiti con qualcosa di ricco e cosa c’è di meglio della Sicilianissima Caponata??Ne ho fatta una mia versione che sta tra quella di melanzane e quella Catanese che vuole peperoni e varie.


Pincho:  l’idea mi piaceva da impazzire e quindi ho osato! Si perché ho fatto un pincho “da bere”, e comunque non si devono usare posate e così come ti infilzo il “cannolo” di pacchero ripieno?? MA con la cannuccia con cui bere la vellutata di broccoli…per il miglior equilibrio di una pasta che “vruoccoli” come deve essere!


Tapas: questa è forse la più semplice nel senso che la zucchina con i pomodorini e il pesce spada qua da noi sono un “must” , e lo so che partivo avvantaggiata, ma per la semplicità di esecuzione credo che li proporrò spesso ai miei aperitivi in giardino…perché qua è ancora Estate per fortuna!!



TAPAS: CANNOLO SICILIANO




Per il “montadito” – Pane e cannoli di panelle ripieni di caponata con mortadella al pistacchio

Mini mafaldine
Cannoli di panelle
caponatina
Qualche fetta di mortadella con pistacchio

MAFALDINE
(circa 32 pezzi)

300 g  di semola rimacinata
100 g di farina manitoba
2 g di lievito di birra secco
225 ml circa di acqua
1 cucchiaino abbondante di sale
10 g di strutto
1 cucchiaino scarso di zucchero
semi di sesamo

Si può lavorare sia a mano che in planetaria.
Nella ciotola del KitchenAid (ma se lavorate a mano usate una ciotola capiente) mescolate bene le farine con il lievito di birra secco e lo zucchero, dopo di che con il gancio ad uncino in movimento a bassa velocità aggiungete l’acqua fino a fare amalgamare bene gli ingredienti, aggiungete l’olio ed aumentate la velocità, lavorate per 3-4 minuti ed aggiungete il sale. Continuate a lavorare per altri 4-5 minuti a velocità 4.
Dovrete ottenere un impasto morbido e compatto.
Formate una palla e mettete in una ciotola coperto con pellicola per alimenti a lievitare fino al raddoppio. Ci possono volere un paio d’ore, ma a seconda delle temperature e dell’umidità nell’ambiente anche un’ora  e mezza o tre, quindi vale sempre il fatto che l’impasto deve raddoppiare di volume.
Riprendete l'impasto e lavorate per un paio di minuti circa dando le pieghe del secondo tipo cercando di incorporare aria. Formate una palla e fate riposare coperto dalla ciotola a “campana” per una mezz’oretta circa.
Tagliate circa 32  pezzi del peso di 20 grammi ognuno e formate dei cordoncini a cui darete prima la forma di un serpente o una doppia “S” che unirete con il finale del cordoncino.
Metteteli su una teglia o sulla leccarda del forno rivestita di carta forno e fate riposare un’ora coperti con pellicola e a questo punto preriscaldate il forno a 220°C funzione “ventilato”; spennellate le mafaldine con un po’ di acqua e spargete sopra i semi di sesamo. Infornate a forno caldo abbassando la temperatura a 200° e cuocete fino a che prendono il classico colore dorato intenso.
NOTE: come tutto il pane se mangiato appena fatto è meraviglioso, ma potete anche congelarle dentro ad un sacchetto per alimenti. Essendo così piccoli si scongelano in un paio d’ore.

CAPONATINA

1 melanzana tagliata a fette e messa per almeno mezz’ ora in acqua e sale
1 peperone rosso (privato dei semini e delle "coste" bianche interne)                  
1 cipolla piccola di tropea (tagliata sottile)
2 cucchiaio di aceto
1 costa di sedano (sbollentato precedentemente)
1 cucchiai di zucchero
sale e pepe
capperi
olive
4 cucchiai di olio extra vergine di oliva

In una padella fate soffriggere uno spicchio d'aglio nell’olio extra vergine di oliva e versate la melanzana tagliata a cubetti, quando questi saranno cotti e dorati, prelevateli con una ramina e metteteli in una ciotola, senza carta assorbente, nella stessa padella con lo stesso olio versate e  cuocete il  peperone, fino a quando sarà morbido, togliete i pezzetti di peperone sempre con una ramina e metteteli nella stessa ciotola con le melanzane, infine soffriggete nella stessa padella la cipolla finemente affettata, e quando sarà morbida e "passita" aggiungete capperi, sedano e olive ed insaporite 5 minuti,  aggiungete l'aceto e lo zucchero, che avrete mescolato insieme, amalgamate bene fino a che lo zucchero sarà sciolto sulle melanzane e peperoni, salate e pepate e mescolate bene e coprite e fate raffreddare, potete preparare la caponatina anche un paio di giorni in anticipo.
NOTE: Anche la caponatina può essere congelata.

PANELLE

125 g di farina di ceci
375 ml di acqua
Sale
Pepe
Prezzemolo tritato finemente
Oli di mais per friggere

Setacciate la farina in una pentola a fondo spesso e mescolando con una frusta iniziate ad aggiungere l’acqua a temperatura ambiente, continuate a mescolare fino a terminare il liquido. Aggiungete il sale e il pepe e mettete sul fuoco e mescolate sempre fino a quando il composto non inizierà a staccarsi dalle pareti.
Spegnete il fuoco ed aggiungete il prezzemolo tritato, mescolate e rovesciate su un piano di marno, o su un piano di lavoro dove avrete steso della carta forno, coprire con un altro foglio di carta forno e stendete con un mattarello, fino ad ottenere uno spessore di 3-4 mm. Tagliate delle losanghe e arrotolatele sui classici “cannoli” di alluminio di piccolo diametro (sono quelli che si usano per i cannolicchi mignon in pasticceria), e poi fermateli con un laccetto di silicone da cucina, o anche spago per arrosti, ma senza stringere, perché in cottura si gonfiano un po’.


Friggete in olio bollente in profondità, una volta dorati, lasciateli scolare e intiepidire prima di sfilare i cannoli (vi brucereste sicuramente) e levate il laccetto di silicone o lo spago.
Con un cucchiaino piccolo piccolo riempite delicatamente i cannoli di panelle con la caponatina.
Tagliate le mafalfine, mettete sulla parte inferiore un po’ di mortadella, poggiateci sopra il cannolo di panella ripieno di caponatina e chiudete con la parte superiore del panino e fermate con uno stuzzicadenti.

Per i Pinchos “da bere”- pasta coi “vruoccoli”

(per 6 pezzi)

6-8 Paccheri
3 cucchiai di ricotta di pecora
200 g di broccolo siciliano
1 cucchiaio di Cacio Ragusano stagionato grattugiato
1 cucchiaio di uvetta Sultatina,
1 cucchiaio di pinoli
1 ciuffetto di finocchietto selvatico
Sale
Pepe
Olio extra vergine di oliva

Cuocete in abbondante acqua i broccoli e non buttate l’acqua.
Ammollate l’uvetta in acqua.
Tostate velocemente, stando attentissimi a non bruciarli, i pinoli in un padellino.
Portate a bollore nuovamente l’acqua di cottura dei broccoli e quando bolle salate e versate i paccheri, nel frattempo preparate il ripieno mescolando la ricotta con l’uva Sultanina, i pinoli il finocchietto sminuzzato, un cucchiaio di broccoli, il Cacio Ragusano grattugiato, salate e pepate. E mettete in una sac à poche.
Versate in un boccale i broccoli lessati, 2-3 cucchiai di olio extra vergine di oliva e 2-3 mestoli di acqua di cottura dei paccheri e frullate tutto con un frullatore ad immersione, dovrete ottenere un composto abbastanza liquido, eventualmente aggiungete un altro po’ di acqua di cottura della pasta e aggiustate di sale.
Quando i paccheri son cotti al dente, scolateli e fateli intiepidire.
Versate la salsa di broccoli nei bicchierini piccoli.
Con un “tondino” in allumino (tipo quelli che si usano per i biscotti di Natale da appendere) o anche con le cannucce fate i fori su due lati dei paccheri, riempiteli con il composto di ricotta ed inserite le cannucce, avendo cura di pulirle perché da un lato la ricotta avrà fatto qualche “sbavatura”.


Appoggiate la cannuccia con il pacchero ripieno sul bordo del bicchierino.

Tapas “Cannolo di zucchina fritta con pesce spada, pomodorini e capperi”
(per 6 pezzi)

3 zucchine verdi medie
Olio di mais per friggere
1 fetta di pesce spada (150 grammi circa)
1 cucchiaio di capperi
1 spicchio di aglio
4-5 pomodorini datterini
1 cucchiaio di mandorle a lamelle
Olio extra vergine di oliva
Sale e pepe

Tagliate le zucchine a metà in obliquo così da dare la forma dei cannoli Siciliani, e svuotateli aiutandovi con i “cannoli” di alluminio da pasticceria. In ogni porzione di zucchina inserite il “cannolo” di alluminio e friggetele in olio di mais bollente, in profondità. Scolatele su carta assorbente appena avranno preso il dorato scuro.
Nel frattempo tagliate a dadini piccoli il pesce spada, lavate e mondate i pomodorini, tagliateli a pezzettini, dissalate i capperi.
In una padellina soffriggete due minuti lo spicchio di aglio nell’olio extra vergine d’oliva, aggiungete i pomodorini e dopo due minuti versate il pesce spada e i capperi, cuocete 3-4 minuti non di più aggiustate di sale se serve, una macinata di pepe e spegnete.
Tostate velocemente le mandorle a lamelle, avendo sempre l’attenzione a non bruciarle.
Riempite le zucchine con il composto di pesce spada, decorate una estremità dei cannoli con le mandorle.
NOTE: Possono esseri preparati ance la mattina per la sera, conservateli in frigo, ma in questo caso le lamelle di mandorle mettetele solo poco prima di servire.










venerdì 27 marzo 2015

PASTA CON PESCE SPADA E MELANZANE-SWORDFISH AND EGGPLANTS PASTA




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Oggi vado di corsissima, devo andare a leggermi le ricette arrivate oggi per l’MTchallenge n.46, che è la mia sfida, e quanto mi sta piacendo quello che sto vedendo e ammirando!
Devo anche preparare il pranzo di oggi, che sapete sarà di pesce, perché è Venerdì di Quaresima, quindi ragazzi, bando alle ciance….. passate un bellissimo weekend e buon appetito, oltre che buon weekend.

P.S. Lo so lo so....che può sembrare ancora presto per le melanzane, ma qua a Catania non lo è...tenetevi per buona questa ricetta per i prossimi mesi estivi!!!
 
PASTA CON PESCESPADA E MELANZANE 

Per 4 porzioni
300 g di pasta corta (io Mezze candele n.77 –Rummo)
300 g di pescespada in un’unica fetta
700 g di pomodori Piccadilly
1 cucchiaino di zucchero
1 spicchio d’aglio
Prezzemolo
2 cucchiai di Olio extra vergine di oliva
Sale
Pepe nero
1 melanzana grande
Olio di mais per friggere

Lavate la melanzana, levate il piccolo e tagliatela a fette non troppo sottili. Immergetele per mezz’ora in acqua con sale grosso. Nel frattempo preparate il sugo di pomodoro.
In una padella fate rosolare l’aglio con il pepe e l’olio. Lavate e mondate i pomodori e tagliateli a pezzi.
Versateli nella padella e lasciateli cuocere per circa mezz’ora, aggiungendo il sale e lo zucchero. 
Tagliate il pescespada a tocchetti non troppo piccoli e versatelo nella sugo di pomodoro, insieme al prezzemolo tritato. Cuocete solo 5 minuti, per lasciare il pesce morbido. Aggiustate di sale se serve.
Asciugate le fette di melanzana. Tagliatele a tocchetti. Mettete in una padella l’olio di mais abbondante (la frittura va fatta in olio profondo, quindi piuttosto usate una padella piccola) e quando sarà a temperatura (io come sempre mi regolo con il manico di un cucchiaio di legno, lo immergo nell’olio e se viene subito circondato da tante minuscole bollicine l’olio è pronto)immergete i pezzetti di melanzana. Fate dorare molto bene da tutti i lati e metteteli a scolare su carta assorbente da cucina.
Aggiungente i tocchetti di melanzana al sugo di pomodoro e pescespada.
In un tegame capiente portate a bollore l’acqua per la pasta, salate e cuocete le penne per il tempo necessario ad avere una cottura “ al dente”. Scolate la pasta, e conditela subito con il sugo di pescespada e servite calda.

English version
 
Today a very short post, I am too busy so… today is Friday..we are during the LENT and I say : Friday…fish!!!
Have a wonderful lunch and a great weekend!!
ENJOYYYYYYY


PASTA WITH SWORDFISH AND EGGPLANTS 

(4 parts)
10 oz of  pasta (maccheroni or penne)
10 oz  of swordfish in one  slice
1  ½ lb tomatoes Piccadilly
1 clove garlic
Parsley
2 Tbsp extra virgin olive oil
Salt
Black pepper
1 large eggplant
Corn oil for frying

Wash the eggplant, and cut into slices not too thin. Dip them for half an hour in water with coarse salt. Meanwhile prepare the tomato sauce.
In a pan fry the garlic with the pepper and the oil. Wash and clean the tomatoes and cut into pieces.
Pour into the pan and cook for about half an hour, adding salt and sugar.
Cut the swordfish into pieces not too small, and pour in the tomato sauce with the chopped parsley. Cook only for 5 minutes,  the fish must be soft.  Taste for salt.
Dry the eggplant slices. Cut into chunks. Put in a pan plentiful  corn oil (frying should be done in deep oil, then rather use a small pan) and when it is at temperature (as always I set it with the handle of a wooden spoon, dip it in ' and if oil is immediately surrounded by many tiny bubbles the oil is ready for frying) pour  the pieces of eggplantThey must be  all sides  golden brown.  Put them to drain on paper towels.
Add   eggplant to  tomato sauce and swordfish.
In a large pot  bring to a boil the water for the pasta, salt and cook thepasta for the time written on package (I prefer one minute less). Drain the pasta and season immediately with the sauce of swordfish and serve hot.

lunedì 1 settembre 2014

PARMIGIANA DI ZUCCHINE E PESCE SPADA - Swordfish and zucchini "Parmigiana"




                                           Scroll down for English version
Durante il weekend ho tediato tutti i miei amici Facebbok con la storia che stavo facendo un esperimento nel “laboratorio di cucina della Baker”: la Parmigiana di zucchine e pesce spada!
Poiché molti erroneamente ritengono che il nome Parmigiana derivi dall’utilizzo del Parmigiano, lasciatemi spiegare un paio di cose prima di scrivere la ricetta, e cioè che in realtà pare che il termine “parmigiana” derivi dalla parola “parmiciana” che indica le liste delle finestre persiane, ed in effetti se ci si pensa le melanzane vengono disposte a “liste” nella Parmigiana. Infatti noi in Sicilia parliamo di Parmigiana di melanzane e non Melanzane alla Parmigiana !!!
Io ho voluto variare utilizzando delle belle zucchine e il nostro favoloso pesce spada, che ho comprato fresco alla Pescheria di Catania  (il mercato antico)che trovo sia un posto magico , tra quantità di pesce fresco , verdure e frutta coloratissime, carni, formaggi, mandorle e pistacchi!
Come al solito ci trascino maritozzo in queste incursioni e anche di mattina presto, per trovare il meglio, per non trovarci troppa confusione e soprattutto perché credo che i banchi e le bancherelle di prima mattina offrano il meglio del loro splendore! Sta diventando una tradizione per noi, andare presto alla Pescheria e prima degli acquisti facciamo una bella colazione nel Bar a pochi metri dal Duomo e praticamente alle “porte” del mercato, che espone il meglio delle colazioni e della tavola calda Catanese!
Se passate da queste parti , vi consiglio di non perdervi la nostra Pescheria , vale tutto il viaggio!!!

PARMIGIANA DI ZUCCHINE E PESCE SPADA E MENTA(di cuocicucidici)

1 kg di zucchine verdi
8 fette di pesce spada alte 1 cm circa (1 kg)
200 gr di Cacio Ragusano semi stagionato
Pepe nero macinato fresco
20-25 foglie di menta fresca
Per friggere olio di mais

Una teglia di cm 20x28

Lavate e mondate le zucchine, e tagliatele  fette per il lungo alte circa 0,50 cm*, mettetele in un colapasta con un po’ di sale grosso ogni tanto e lasciatele sgocciolare per un paio d’ore.  Asciugate le zucchine con un panno pulito e in una padella abbondante  versate olio di mais e portatelo a temperatura (come sempre io so che l’olio per la frittura è pronto immergendo il manico di un cucchiaio di legno, se subito viene circondato da tante micro bollicine , l’olio è pronto) e cominciate  a friggere le zucchine. Poggiatele su carta assorbente a strati e quando avrete finito coprite con un piatto e lasciate “scolare” **
Accendete il forno a 180°C
Prendete la teglia o pirofila e fate un primo strato di zucchine, spezzettateci sopra delle foglie di menta e coprite con uno strato di pescespada  , una macinata di pepe nero , fate un altro strato di zucchine , menta e il formaggio (io lo avevo messo a fettine, ma ritengo che messo grattugiato sia meglio, perché si amalgama in maniera più delicata), strato di zucchine, menta, pesce spada, pepe  e coprite tutto con le zucchine, una macinata di pepe ed infornate coprendo con un foglio di carta stagnola, per cica 20 minuti .  Spargete altro formaggio grattugiato e rimettete in forno spento per 5 minuti.




Come ogni Parmigiana a mio avviso è ottima da tiepida, quindi potete prepararla nel pomeriggio, coprirla e lasciarla raffreddare lentamente fino a cena. Ma il giorno dopo a temperatura ambiente (avendolo conservato però in frigo durante la notte ,è ancora più buona e  tagliato a cubetti è perfetto per un aperitivo!

*se avete una mandolina sarebbe perfetto, perché a mano difficilmente si avranno fette dello stesso spessore !
** Io le friggo il giorno prima e le lascio “scolare” tutta la notte .


English version
Probably the most of you know teh eggplant Parmigiana , and don’t know that “parmigiana” word is not from Parmesan cheese , that it is NOT in the Parmigiana recipe, but the origin of this word comes from “parmigiana”, that is about the pieces of wood that form tha “persiana window” …layers in few words.
Last weekend I made an experiment making a “Parmigiana” with zucchini and swordfish!!!
Now that I live in town I usually buy fresh fish in the Old Fish Market , where I can find whatever kind of fish, vegetables, fruits and fresh meat, Sicilian almonds and pistachios! 

The cheese I used is a typical Sicilian one, from Ragusa , and I think it won’t be easy to find for you, so try to use a grated seasoned Cheddar.



ZUCCHINI , SWORDFISH AND MINT PARMIGIANA
2  1/3  lb  of green zucchini
8 slices of swordfish high about 1 cm (2  1/3 lb )
1 ½ cup  of semi-mature Ragusano Cheese
Freshly ground black pepper
20-25 fresh mint leaves
Corn oil for frying

A baking pan 7”x9”


Wash and clean the zucchini, sliced ​​lengthwise and cut into approximately  ¼ inch high*, put them in a colander with a bit 'of salt every so often and let them drain for a couple of hours. Dry the zucchini with a clean cloth and pour plenty of corn oil in a pan and bring to temperature (as always I know that the oil is ready for frying by dipping the handle of a wooden spoon, if it is immediately surrounded by many micro bubbles, the oil is ready) and begin to fry the zucchini. Lay the fried zucchini on paper towels in layers and when you're finished, cover with a plate and let it "drain" **
Preheat the oven to 350°F
Take the pan or baking dish and make a first  layer of zucchini cover with some  mint leaves and cover with a layer of swordfish, freshly ground black pepper, make another layer of zucchini, mint and cheese (I put in slices, but I think it is better to grate it , because it blends in a more delicate way), layer of zucchini, mint, swordfish, pepper, and cover with zucchini, freshly ground pepper and bake covering with a sheet of aluminum foil, and cook for about 20 minutes. Sprinkle more grated cheese and put in oven (turned off)for 5 minutes
In my opinion like any Parmigiana is great to serve it warm or at room temperature, so you can prepare it in the afternoon, cover it and let it cool slowly until dinner. But the next day at room temperature (but having kept in the fridge overnight), it's even better and cut into cubes is perfect as an apetizer!

* If you have a mandolin would be perfect, because it is difficult to have a hand slices the same thickness!
** I fry the day before and leave them to  "drain" all night

lunedì 20 maggio 2013

TAIEDDHRA FUORI DALLA "NORMA" (riso, melanzane e pescespada)- RICE,SWORDFISH and EGGPLANTS.

                                               

                                                            Scroll down for English version

La meravigliosa isola in cui vivo ha sicuramente tante contraddizioni, ma anche un’infinita scelta di doni, a cominciare dai prodotti del territorio che arrivano dalle montagne , dalle pianure , e soprattutto dallo splendido mare.
La “Taieddhra” che vi propongo oggi per l’MTC di Maggio nasce da qui , da quello che la Sicilia grazie al meraviglioso sole che splende ci regala, ci sono già le favolose melanzane da friggere , i pomodori Piccadilly che nascono in quel di Pachino , vicino a  più noti “ ciliegino”,  c’è l’aglio fresco, che qui si compra i primi di Maggio (per la precisione il 10 del mese che è Sant’Alfio, mentre per esempio a Bologna è usanza comprarlo il 24 Giugno per San Giovanni) , finalmente il basilico sta crescendo , e dal pescivendolo non manca il pescespada sempre fresco!!!

Come sapete qui da noi , a Catania, la pasta alla Norma è forse uno dei piatti più famosi (e ora che ricordo, è stata anche la prima delle sfide dell’MTC a cui ho partecipato; l'MTC dove chiunque di noi abbia partecipato al gioco, ha tirato fuori un ‘infinità di rivisitazioni e versioni alternative alla ricetta originale!!! Una splendida esperienza come sempre, idee nuove, confronti piacevoli, e soprattutto alla base sempre una ricetta che andrà a fare parte del nostro archivio personale !!) …. E quindi ho pensato…”perché non prendo il mio coccio (“taieddhra” in Salentino , come ci ha spiegato anche Cristian, vincitore in carica) e non ci faccio la  mia versione fuori dalla “Norma”??” , il titolo lo devo al maritozzo; a quanto pare con questo MTC i mariti ci stanno prendendo gusto anche loro, chi inventa titoli, chi partecipa ( e vince) e chi deve fare il lavoro "sporco" come il cozzaro che pulisce le cozze alla mia MAI del cuore .
E così ieri mattina dopo aver comprato tutti gli ingredienti che mi mancavano (il pescespada, quello lo compro sempre fresco , e per fortuna il Signor Nino la domenica mattina è aperto!)  mi sono messa all’opera..e di sera abbiamo goduto di una splendida cena, ricca, gustosa, piacevole …. Temevo solo una cosa che il pescespada “soffrisse” troppo la lunga cottura , e invece è stata una gradevole sorpresa, perfettamente , cotto, morbido e per nulla stoppaccioso….. provare per credere. Ecco cosa ho imparato questo mese dall'MTC : un nuovo modo di cottura del riso, nel coccio (lo conoscevo, ma non lo avevo mai provato) e soprattutto ho "osato" un abbinamento che non credevo possibile: il pescespada con la ricotta salata!!

Con questa ricetta partecipo all’MTC n.30 e vi auguro una bellissima settimana!



TAIEDDHRA FUORI DALLA “NORMA” (riso, pescespada e melanzane)

150 gr di riso Carnaroli
250 gr di pescespada (tagliato a fette)

1 kg pomodori Piccadilly
2 melanzane “violette”

qualche foglia di basilico fresco
2 spicchi d’aglio

Sale
Pepe nero

Ricotta salata
olio d’oliva extra vergine d’oliva

olio di semi per friggere le melanzane

Per prima cosa tagliate le melanzane a fette spesse e mettetele a spurgare in acqua e sale (è un’operazione che io faccio sempre, esattamente come mi ha insegnato mia suocera , Catanese D.O.C. ; possono stare in acqua minimo mezz’ora , che va già bene, ma io a volte ce le lascio anche tutta la notte). Poi asciugatele con un panno.

 
In un tegame mettete un paio di cucchiai di olio d’oliva extra vergine, gli spicchi d’agio, il pepe e i pomodori tagliati a pezzi grossi , spezzettate il basilico e fate cuocete a fuoco vivo per 10 minuti, il tempo che i pomodori comincino a produrre acqua, mescolate e spegnete (non preoccupatevi se i pomodori vi risultano crudi, va benissimo, perché devono comunque passare in forno)ed  eliminate i due spicchi d’aglio.

In una padella mettete abbondante olio di semi . Tagliate le fette delle melanzane a tocchetti grossi e quando l’olio è pronto versatele nella padella a friggere, quando saranno poco più che dorate , scolatele e fatele riposare su carta assorbente . Non aggiungete sale ,poiché le avete fatte spurgare in acqua già salata.
A questo punto lavate molto bene il riso, questa operazione serve ad eliminare gli amidi del riso , in modo che in cottura non diventi qualcosa di troppo “gelatinoso”. So che forse vi sembrerà strano, ma passate il riso in una ciotola con acqua, anche 10-12 volte , fino a che vedrete che l’acqua non è più !torbida” di amidi, scolate il riso e mettete da parte.

Preriscaldate il forno a 150°C .
Prendete la “taieddhra” o coccio, nel mio caso stavolta ho usato una pirofila di ceramica dalle pareti perpendicolari alla base, e ungetela con un filo di olio d’oliva, sempre extravergine, e fate un primo strato con i pomodori (NON SCOLATELI, perché  tutto il loro sugo ci servirà come liquido di cottura), mettete la metà delle melanzane fritte e grattugiate la ricotta salata. Fate uno strato con il riso , e ricoprite con i pomodori , le fette di pescespada , tutti i pomodori e il loro sugo , coprite con le melanzane, una grattugiata di ricotta salata e coprite con un foglio di carta d’alluminio.


Ed infornate per circa un’ora. Togliete la carta di alluminio e fate cuocere per un altro quarto d’ora. Spegnete il forno e fate riposare una mezza giornata.

Al momento di servire aggiungete altra ricotta salata a vostro gusto.

Vi assicuro che il gusto è meraviglioso , ma soprattutto resterete sorpresi dalla cottura perfetta del riso, ma in particolar modo da quella del pescespada.

N.B. avendo utilizzato le melanzane da cotte, non so se rientro in gara, di sicuro so che questa è una versione , che come molte ricette dell’MTC passati , sarà uno dei miei cavalli di battaglia .

 English version
"Taieddhra" is the way to call a pottery pot , in Lecce , that’s in Puglia region, South Italy. It is not easy even for us Italians to pronounce this word. It is even the way to cook the rice, without boiling it before put it in the oven. The traditional way the people from Puglia cook  the rice in the “taieddhra” is using potatoes and mussels, but even some more kind of vegetables, as tomatoes and zucchini.

I tried a different  recipe, because here in this part of Sicily a very traditional recipe is Pasta with fried aubergines and tomates sauce, that we call “Norma” as the famous  Vincenzo Bellini’ Opera (Bellini was born here in Catania, where I live) , but our sea is even rich of fish and swordfish, so I tried to mix these ingredients and the result was  great!!

 

RICE, SWORDFISH, EGGPLANTS and TOMATOES ….. TAIEDDHRA “ALLA NORMA”

1 cup “Carnaroli” rice(the one for “risotti”)
½ lb  of swordfish (cut into slices)

2 lb tomatoes “Piccadilly”
2 eggplants

a few leaves of fresh basil
2 cloves of garlic

Salt
Black pepper

Ricotta salata cheese (it is a very salted seasoned cheese from Ricotta)
extra virgin olive oil

oil for frying the eggplants (I use corn oil)


First, cut the eggplants  into thick slices and place them in salt water to drain ( min for half an hour, but even more it is good). Then dry with a cloth.
In a pan, put a couple of tablespoons of extra virgin olive oil, garlic, pepper and tomatoes cut into large pieces, chop the basil and let cook over low heat for 10 minutes, until the tomatoes begin to produce water, stir and  turn off (do not worry if tomatoes are still raw, that's fine, because  they must be cooked in the oven) and take out the two cloves of garlic.

In a pan put plenty of oil (corno il). Cut the slices of eggplant into large chunks and when the oil is ready pour into the pan to fry, when they are little more than golden, drain on paper towel and let them rest. Do not add salt, because you drain them in salted water already.
Now  wash rice very well, you need this operation  to eliminate the starches of rice, so that in cooking does not become something too "jelly". I know that maybe it will seem strange, but past the rice in a bowl with water, also 10-12 times, until you see that the water is no more “white” , because of starches, drain the rice and set aside.

Preheat oven to 300 °F.
Oil (with exra virgin olive oil) the pottery and make a first layer with tomatoes (NOT drain, because their juices will serve as the cooking liquid), put half of the fried eggplant and grated” ricotta salata” cheese. Make a layer with the rice, and cover with tomatoes, slices of swordfish, all the tomatoes and their juices, cover with eggplant, grated ricotta salata and cover with aluminum foil.

And cook for about an hour. Remove the aluminum  foil and cook for another fifteen minutes. Switch off the oven and let rest half a day.

Just before serving, add more “ricotta salata” cheese to your taste.
I assure you that the taste is wonderful, but above all you will be amazed at the perfect cooking of rice, but especially from the swordfish’s one.

 May this new week be a great week!!