lunedì 1 aprile 2019

STREGHE delle Sorelle Simili




Anni fa (e qui sul blog l'ho già detto tante volte, con il pane di Hojaldre, il Pancarrè e la magnifica Angelica ) ebbi la fortuna di andare a Roma a fare un bellissimo corso di lievitati con le Sorelle Margherita e Valeria Simili, le due gemelle bolognesi famose ovunque per la loro bravura nella panificazione e anche per la sfoglia Bolognese, purtroppo una settimana fa è venuta a mancare Margherita quella più esperta per la sfoglia, tanto che un giorno le si presentò davanti per imparare Burt Lancaster, e lei pratica e simpatica com'era lo mise ad impastare.
Il giorno successivo a questa triste notizie ho voluto mettere le mani in pasta per omaggiare queste due persone meravigliose, e ho voluto farlo con le STREGHE, ricetta totalmente loro, creata da loro, da un'antica ricetta dei fornai Bolognesi, che  per vedere se la temperatura dei forni era pronta, stendevano un pezzo di impasto di pane  e lo mettevano nel forno, e spesso questa sfoglia spessa si bruciava, così da prendere il nome di "streia" in dialetto Bolognese, che significa appunto strega. Loro rivoluzionarono la ricetta, stendendola sottilissima e così nacquero "quelle Streghe delle Sorelle Simili".
Durante quel corso ricordo che gli parlai del fratello di mia nonna, lo zio Enzo, che aveva un forno a Pontecchio Marconi, e quando dissi loro il suo cognome, loro spalancarono gli occhi, perchè lo ricordavano benissimo sia come amico ma anche come un loro maestro. Inutile dire che la cosa mi inorgoglì. Ricordo ancora quando a volte arrivando da un viaggio a notte fonde, mio papà passava a salutare lo zio e io entravo in quel forno dove tutti lavoravano come formichine, e il profumo del primo pane riempiva il mio olfatto. Sempre a proposito di ricordo, io sono tra quei fortunati che andava all'uscita da scuola al forno delle Sorelle Simili, in via Frassinago, che si trovava a pochi metri dalla mia scuola, a comprare dei favolosi panini dolci all'uvetta ancora caldi, o bocconcini ai wurstel, o i Parmigianini e anche i sacchetti di Streghe... ecco di tante loro ricette, non avevo mai fatto una delle più famose e anche più semplici, e ora finalmente l'ho fatto!!!


Come consigliavano loro stesse, queste Streghe sono favolose per un aperitivo, per accompagnare salumi e formaggi...ma io le trovo meravigliose anche così da sgranocchiare perchè si ha semplicemente voglia di pane.



STREGHE delle Sorelle Simili ( da "Pane e roba dolce" Sorelle Simili -ed A. VAllardi)

500 g di farina 00
250 g di acqua
25 g di lievito di birra fresco (io uso 1 bustina, 7 grammi, di quello secco)
50 g di strutto
12 g di sale

olio di semi per ungere la teglia
olio extra vergine di oliva per spennellare l'impasto
sale fino da cospargere

Nella ciotola della planetaria (ma potete anche impastare a mano facendo una fontana) inserire tutti gli ingredienti e lavorare con il gancio K o a foglia per 10 minuti circa, fino a quando tutti gli ingredienti si saranno amalgamati bene e avrete ottenuto un impasto omogeneo e liscio. Formate una palla e lasciate nella ciotola coperta con pellicola circa 45-50 minuti.
Preparate delle teglie ungendole con olio di semi.
preriscaldate il forno a 210°C.
Prendete un pezzo di impasto alla volta, senza lavorarlo, e mettetelo sul piano di lavoro infarinato, appiattitelo con il mattarello, non troppo sottile, infarinatelo e ripiegate in due l'impasto, tirare l'impasto ancora una volta con il mattarello e poi iniziate a passarlo con la macchinetta per la sfoglia (potete farlo anche a mano, ma non avrete la certezza di avere tutte le sfoglie dello stesso spessore), fino allo spessore della penultima tacca. Poggiate le sfoglie sulle teglie, spennellate con olio extra vergine d'oliva, spargete un po' di sale fino sulla superficie ed infornate. La ricetta dice 10-12 minuti, ma nel mio forno 5 minuti sono stati sufficienti, questo perchè ogni forno è a sè, quindi NON perdete d'occhio la cottura che si bruciano in un attimo (streghe appunto :D ).

Le Sorelle Simili, consigliano dopo la lievitazione di dividere l'impasto in due e metterne una parte in frigo, poichè con questa dose, ci vorranno più infornate e così per evitare che passi la lievitazione, è preferibile tenere una parte di impasto indietro con la lievitazione.


NOTE:
-Le Streghe mangiate fresche sono al top, ma conservate in un sacchetto (io di stoffa, ma le Simili parlano di carta) si mantengono bene fino al giorno seguente. Ma io proverei anche una scatola di latta.
-dopo qualche giorno possono anche essere rigenerate in forno alcuni minuti a 170-180°C.
- Possono anche essere congelate.


2 commenti:

  1. Ho letto delle famose "streghe" di nuoo ultimamento con la morte di una gemella.Facile semplice e buonissime. Buona settimana.

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  2. Un bellissimo omaggio i miei complimenti 😉

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