lunedì 4 febbraio 2019

AGGLASSATO Siciliano di carne



''Agglassato", ricoperto di glassa. Poco dopo aver conosciuto quello che è a tuttora mio marito, una delle sue zie ci preparò la pasta con il sugo dell' "agglassato", cosa di cui io non avevo mai sentito parlare, e per secondo l' "agglassato" stesso. Ritengo che la ricetta della zia Carla, attualmente quasi 92enne, sia quella che fino ad oggi resta la mia preferita, forse proprio perchè con lei fu la mia prima volta con un must della cucina Siciliana.
In Sicilia l' "agglassato" o "aggrassatu" è un secondo a base di carne, dove la salsa che si forma in cottura diventa come una glassa. Ogni famiglia, ogni città di questa meravigliosa isola ha la sua ricetta e sono tutte davvero ottime, perchè si tratta di cuocere la carne come uno spezzatino o uno stufato. C'è chi si attiene alla ricetta di base che vuole la carne di agnello cotta solo con le cipolle, chi aggiunge del concentrato di pomodoro, chi carote e chi patate.
Io mi sono basata sulla ricetta della zia Carla, che anche se non cucina più tanto, ha a memoria tante ottime ricette, invece del lacerto di vitello come usava lei, ho scelto un pezzo di trinca, per dare una lenta cottura, e com'è usanza con il sughetto ho condito anche la pasta.
Come dicevo più su la ricetta originale vorrebbe la carne di agnello, ma ormai la ricetta con la carne di vitello ha forse surclassato la vecchia ricetta. La salsa che si forma con la cottura delle cipolle, grazie ai grassi della carne stessa diventa più densa, regalando al piatto quella consistenza tipica di "glassa", quindi dovesse risultare poco poco liquida, lasciate andare sul fuoco a pentola senza coperchio.
Siamo ancora in un periodo dell'anno in cui le temperature ci permettono di mangiare piatti così gustosi e ricchi, considerando anche che qui in Sicilia è un piatto della Domenica, o dei giorni di festa, come in questo periodo a Catania che si festeggia Sant'Agata, io vi consiglierei di farlo!



AGGLASSATO Siciliano di carne

1 kg di trinca di vitello
1 g di cipolle ramate
200 ml di vino bianco
olio extra vergine di oliva
sale
pepe nero macinato al momento
Pecorino Siciliano grattugiato

Sbucciate ed affettate finemente le cipolle, e mettetele da parte.
In una casseruola capiente (io ho utilizzato la mia Staub in ghisa di 30 cm di diametro) versate l'olio extra vergine di oliva e sigillate il pezzo di carne intero su tutti i lati, ci vorranno 10-15 minuti in totale. Aggiungete le cipolle, il sale, il vino e coprite con il coperchio e fate cuocere, mescolate ogni tanto e girate il pezzo di carne. Abbassate il fuoco e continuate la cottura per un paio d'ore.
Le cipolle si disferanno per quanto saranno morbide, con un cucchiaio di legno schiaciatele, ma se volete fare prima levate la carne e passate tutto al minipimer.
Potete  a vostro gusto aggiungere alla salsa qualche spolverata di Pecorino Siciliano. Servite caldo a pezzi o fette.



Ripeto con la salsa il giorno stesso, o quello dopo ci si condiscono i maccheroni, fidatevi ne vale la pena.


3 commenti:

  1. meravigliosa la ricetta e sicuramente meravigliosa la zia :-)

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  2. Ricetta buona ma ovviamente qui in Friuli la definizione trinca è poco conosciuta come sono andata ad informarmi e quindi so quale parte del bovino s'intende a secondo del punto di taglio diventa lombata - filetto o costata con osso o bistcca può diventare entrecote o intera e dissossata roast beef cè da scegliere. Mi attira moltissimo vedrò di accordarmi con il mio macellaio di fiducia. Buona serata.

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