martedì 13 giugno 2017

MINESTRA CON I TENERUMI



Giuseppe Coria (1930-2003), giornalista di Vittoria in provincia di Ragusa, grande conoscitore e appassionato della sua Sicilia tanto da dedicarsi per anni allo studio del folklore, degli usi e costumi popolari e in particolare della gastronomia siciliana (che lui vedeva come cultura e ritualità), attraverso il suo esauriente libro “Profumi di Sicilia” (ed. Cavallotto), un equivalente dell’Artusi della cucina e delle tradizioni culinarie siciliane, ci parla della “Pasta che Tinnirùma” – la minestra di Tenerumi – in questo modo:
“Non esiste in italiano l’equivalente di Tinnirùma, i quali altro non sono che le cime tenerissime, i tralci, delle piantine di zucchine lunghe (zucchine lunghe estive); attenti, non si tratta dei fiori di zucca, ma proprio della sola parte tenera verde in cima che comprende gambo e foglioline.


È evidente, ora, il significato del termine: “tenerezze”.
Questa verdura – di facile digeribilità per la sua sottile consistenza- è ritenuta molto rinfrescante e leggera: la si consuma proprio per far riposare lo stomaco, e nel gergo, con “mangiare pasta che tinnirùma, si vuole proprio indicare un mangiare fatto di niente!
La ricetta è del Ragusano; mentre, con le solite varianti, nel Palermitano diventa più ricca.”
Oggi è la giornata nazionale della minestra di tenerumi, e se non fosse stato per il Calendario del cibo Italiano, probabilmente non mi sarei mai cimentata in questa ricetta così “popolare” qui in Sicilia, ma anche così “casalinga” o forse troppo semplice, da non averla mai assaggiata.
L’ho trovata “sana”, facile da eseguire e, seguendo la variante più “ricca”, più “palermitana”, così come anche Giuseppe Coria ci scrive, devo riconoscere anche molto buona.
Adesso in questo periodo in Sicilia è veramente facile trovare sulle bancarelle al mercato, o dai fruttivendoli, mazzi mazzi e mazzi di tenerumi, perché inizia la stagione delle zucchine lunghe, ma lunghe tanto da superare abbondantemente il metro di lunghezza.
Il nome scientifico è “Lagenaria longissima” e in dialetto siciliano la si conosce come “Cucuzza longa”, è una pianta rampicante appartenente alle Cucurbitacee.
Da Giugno a settembre produce le zucchine, di forma particolare, poiché sono larghe solo qualche centimetro di diametro, ma si sviluppano in lunghezza come dicevo sopra.
Questo tipo di zucchina ha una crescita velocissima, infatti si sviluppa nel giro di pochissimi giorni.
Se la coltivazione avviene su dei pergolati, in modo che le zucchine possano pendere verso il basso, la loro forma è lineare, mentre se crescono spontaneamente sul terreno prendono una forma quasi a spirale.
Famosissima in estate è la zuppa di zucchine lunghe servita tiepida. E come potete vedere dalla ricetta che segue, vengono utilizzate anche le cime e le foglie tenere per ottenere la minestra di Tenerumi che celebriamo oggi.
Ma ci sono già famosi chef “stellati” che utilizzano i “tenerumi” per creare delle salse come base per piatti coreografici nei loro ristoranti.
La ricetta della minestra che ci tramanda Coria, è  del Ragusano e si fa così:
“Nettare 2 kg di tenerumi e tuffarli in una pentola con sufficiente acqua bollente e sale; a metà cottura versare 500 grammi di pasta.
Servire la minestra brodosetta condendo con solo olio.”
Io ho invece eseguito un’altra ricetta, liberamente tratta dal libro “La cucina siciliana“ di Alba Allotta.



MINESTRA DI TENERUMI
(PER 4 PERSONE)

1 kg  di tenerumi (2 mazzi)
200 g di polpa di pomodoro fresco
1 spicchio grande di aglio
mezza cipolla rossa di Tropea
7-8 foglie di basilico
150 g di spaghetti spezzati
3 cucchiai di olio extra vergine di oliva
Sale e pepe
Mondate con cura le foglie e le cimette dei tenerumi, eliminando le foglie più dure; lavatele molto bene, prima in un recipiente pieno di acqua fresca e poi risciacquando spesso, in modo da eliminare bene residui di terreno e sabbia.
Una volta puliti bene, sgocciolateli ed asciugateli su un panno di cotone.
In una pentola capiente, portate ad ebollizione abbondante acqua salata, versate i tenerumi e portate a cottura, ci vorranno circa 15 minuti.
Nel frattempo preparate il soffritto.
In una padella fate appassire la cipolla finemente affettata nell’olio e lo spicchio d’aglio. Aggiungete la polpa di pomodoro, aggiustate di sale, pepate e profumate con le foglioline di basilico e fate cuocere un quarto d’ora.
Appena le verdure saranno cotte, versate il soffritto di polpa d pomodoro e appena riprende a bollire versate la pasta e proseguite la cottura.
Fate riposare la minestra qualche minuto e servite.


Fonti:
“Profumi di Sicilia “ di Giuseppe Coria ed. Vito Cavallotto
“ La cucina Siciliana- in 1000 ricette” di Alba Allotta ed. Newton Compton

Articolo proposto nel maggio 2016 per AIFB 

sabato 10 giugno 2017

CRÊPE IS THE NEW BLACK

Nonostante la pigrizia che imperversa in questi ultimi mesi sul mio blog non potevo non pubblicare la novità di oggi.... che dico oggi?! Dell'anno: oggi esce il sesto libro dell' MTChallenge edito da Gribaudo- Feltrinelli.


Come sempre la mente di tutto è Alessandra Gennaro, la grafica è frutto della fantasia "oltre" di Mai Estevez e le foto sempre di Paolo Picciotto!
Il libro è già su Amazon, e sul sito Feltrinelli, inutile dire che io ho già prenotato le mie copie.

 
Si parla di crêpes, si impara " di crêpes", si fa il giro del mondo sulle " crêpes ", si sogna " di crêpes ".
Più andiamo avanti e più le copertine si fanno più belle, questa dell'ultimo libro trovo sia la più bella di tutte, e se il buongiorno si vede dal mattino, allora da una bella copertina si vede un bel libro?! E allora da questa copertina io vedo un libro magnifico, che non vedo l'ora di poter sfogliare ed usare! 

 

Come sempre una parte dei ricavati dalla vendita di questo libro andranno nelle borse di studio per una delle più belle realtà a cui io abbia avuto la fortuna di vedere, La piazza dei mestieri di Torino e Catania...quindi forza amici non può mancare anche questo libro magnifico nelle vostre cucine! 

sabato 3 giugno 2017

PORK RIBS... con bbq sauce da Seattle con furore

             

Stento ancora a crederci che  due mesi e mezzo fa ero a Seattle, per fare una sorpresa di compleanno a Patrizia!!
Non scorderò mai la sua reazione quando ha aperto la porta di casa e si è trovata d'avanti me con gli stampi per la colomba di Pasqua  (in considerazione del fatto che in valigia io e Laura,avevamo kg kg e kg di farine)..un'immensa emozione che ci ha scatenato un'adrenalina in dosi massicce, tanto che per i primi tre giorni di quella settimana incredibile a 11.000 km da qui, abbiamo riso così tanto che nonostante tutto quello che abbiamo mangiato non siamo ingrassate un etto..perchè ridere fa bene e farlo di cuore ancora di più.


Ovviamente come sempre accade quando parto, la mia passione per lo shopping in senso lato si scatena e stavolta credo di aver superato me stessa, perchè mi sono riportata indietro nella valigia in stiva le costine di maiale fresche per preparare i mitici Pork ribs.



Sorvolo sul fatto che nella stessa valigia c'era anche una apple pie fresca e reale, graditissima da mio marito!


Io adoro Seattle e siccome devo ancora scrivere della mia prima volta in questa splendida città Americana, della seconda vi lascio giusto qualche foto..ma state tranquilli arriverò a finire i post sul nostro viaggio in West Canada.



Veniamo alla ricetta facilissima e gustosissima, la parte più difficile è trovare il pezzo di carne adatto qua da noi, non che non esista, ma è spiegarlo al macellaio che mi risulta meno semplice, ma credo di esserci riuscita, o per lo meno gli porto le foto così vado sul sicuro.


 Si tratta delle costine senza la lonza attaccata, che arrivano alla pancia, e basta spiegare che serve il pezzo intero. Ieri me ne sono fatta mandare un pezzo a casa, è un pochino più grasso, ma credo dipenda anche dal maiale stesso utilizzato, ma la cottura di 2 ore e passa in forno ci verrà in aiuto.


PORK RIBS, American way

1 1/2 kg di costine di maiale in un unico pezzo
salsa barbecue*
sale

Preriscaldate il forno a 150°C.
Salate leggermente la carne.
Mettete sulla placca da forno un foglio di carta di alluminio per alimenti e poggiateci le costine di maiale e spennellatele con abbondante salsa bbq.


Girate la carne e fate la stessa cosa.
Richiudete la stagnola sulle costine e posizionate in forno la leccarda al centro.
Lasciate cuocere circa 2 ore e anche qualche minuto in più, poi tirate fuori la placca da forno, aprite il "cartoccio" e tastate con una forchetta, la carne dovrebbe risultare morbidissima, aggiungete altra salsa bbq, e infornate altri 10 minuti lasciando il foglio di alluminio aperto.


 Servite e come dicono in USA ...ENJOYYYYYYYY


* Ovviamente potete fare voi la salsa barbecue, ma va bene anche quella in commercio che più gradite!


Non pensate che una ricetta così sia perfetta per questo magnifico lungo weekend???